Nome d'arte di Mammola Sandon (Vicenza, 30 giugno 1924 – Roma, 16 novembre 2006), è stata una cantante italiana in auge dalla fine anni quaranta ai primi sessanta. L'idea che Flo sarebbe diventata una cantante iniziò per caso nel 1944, con il debutto in uno spettacolo per la Croce Rossa organizzato durante la Seconda guerra mondiale a Roma, dalla V Armata Americana. L'originale nome d'arte Sandon's nacque da una svista tipografica sull'etichetta del primo disco della cantante, nel 1947, quando incise Love letters. La popolarità le arrivò nel 1952 grazie al film Anna, diretto da Alberto Lattuada e interpretato da Silvana Mangano, Vittorio Gassman e Raf Vallone. La Sandon non compariva nel film, ma doppiava la voce della Mangano in due motivi della colonna sonora, Non dimenticar (che t'ho voluto bene) di Redi-Galdieri e El negro Zumbon di Armando Trovajoli. Entrambe le canzoni ebbero grande successo.
Non dimenticar vendette 1.000.000 di copie in Italia e venne premiato con il primo Disco d'Oro; all'estero furono ben 10 i milioni di dischi venduti. Verso la fine degli anni Cinquanta piacque anche a Nat King Cole, che la incise dando un suo ottimo contributo alla fama del brano che, insieme a Volare di Modugno, rappresenta un momento musicale felice e di grande respiro della musica Italiana nel mondo. Flo Sandon partecipò a diversi Festival di Sanremo, vincendone uno nel 1953, con Viale d'autunno in coppia con Carla Boni. Nel 1960 vinse il Festival di Napoli con Serenata a Margellina. Dopo la morte del marito Natalino Otto, si ritirò dalle scene, preferendo rimanere un'ospite gradita in diverse trasmissioni televisive e radiofoniche.
Invece accettò nel 1994 di partecipare alla commedia musicale Gli uomini sono tutti bambini di Pietro Garinei, con testi di Enrico Vaime e le musiche di Claudio Mattone: impersonava la "mamma" di Gianfranco D'Angelo, accompagnato da Wilma Goich quale "moglie", Simona Patitucci quale "figlia" e Laura Di Mauro quale "amante". La commedia ebbe grande successo di pubblico e regalò, per una volta ancora, delle belle melodie targate-Mattone. Flo, che ballava e cantava in una commedia per la prima volta, diede un ottimo esempio di come a settant'anni si possano accettare nuove sfide. Tutto questo prima che l'Alzheimer la inghiottisse nel tunnel della malattia, iniziata nel 2000 fino al novembre 2006. Nella sua carriera Flo Sandon spesso interpretò brani tratti da film. Qualche esempio: Autunno a Roma dal film Stazione Termini di Vittorio De Sica (1954), con Jennifer Jones e Montgomery Clift; Sadie Thompson'song dal film Pioggia di Curtis Bernhardt (1953), con Rita Hayworth e Josè Ferrer. Come pure un piacevole film del 1957 di Antonio Pietrangeli, Souvenir d'Italie con Gabriele Ferzetti e June Laverick, la cui melodia era firmata da un altro grande musicista italiano, Lelio Luttazzi.
Nel 1953 Flo Sandon's partecipò per la prima volta al Festival di Sanremo e lo vinse con la canzone Viale d'autunno. interpretata in coppia con Carla Boni. Le due, entrambe al debutto sanremese, riuscirono a battere la grande favorita Nilla Pizzi. La stampa lanciò velate accuse di combine: pare che Viale d'autunno fosse stato inizialmente offerto a Nilla Pizzi, ma che poi le fosse stato tolto, forse per ripicca o gelosia, ed affidato al duo Sandon's - Boni. In seguito Flo Sandon's si presentò ad altre cinque edizioni del Festival di Sanremo - fino al 1963 -, ma non riuscì più a bissare il successo della prima partecipazione, classificandosi al quinto posto nel 1954 con Non è mai troppo tardi. Ottenne invece il primo posto al Festival di Napoli nel 1960, con il brano Serenata a Margellina. Altre canzoni celebri del repertorio della Sandon furono Verde luna, I love Paris, Never let me go, Concerto d'autunno, Domani, Que sera sera, Arrivederci. Nel 1959 Flo Sandon's - che ebbe modo di cantare anche insieme al Quartetto Radar in un illuminante esperimento con musiche Africane, unico nel suo genere, che anticipo' tutta una serie di suoni e canti che poi ritroveremo nelle musiche composte successivamente da artisti americani negli anni Settanta. Il 2 giugno del 1955 sposò il cantante Natalino Otto lavorando spesso con lui alla Rai (Radio e TV) ed esibendosi insieme, per un periodo, sia in Italia che all'estero. Alla coppia va anche il merito di aver scoperto uno dei più grandi talenti della musica italiana, Mina.
Era il 24 settembre 1958 e in una sala da ballo di Cremona suonava un complesso di studenti di ragioneria: Otto e la Sandon's, presenti in sala, rimasero molto colpiti dalla voce solista del gruppo e vollero conoscerla per proporle un provino discografico: un mese dopo, usciva il primo disco di Mina. Sempre nel 1958 la cantante vicentina vinse la prima edizione del Burlamacco d'Oro.