Totò e... la parodia
L'analisi dei film in cui l'arte eccelsa di Totò è servita a sbeffeggiare, imitare e spesso ridicolizzare i "kolossal" e i miti del cinema nazionale e internazionale nonché della cultura popolare, riportando tutto ad un contesto comico, spesso satirico e talvolta più umano.
di Francesco Velletri
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Totò, nella sua immensa carriera, ha interpretato dei film in chiave parodistica tutti dal grande successo di pubblico. Il primo è da considerarsi DUE CUORI FRA LE BELVE del 1943, con soggetto tratto dalla ironica novella "20 mila leghe sopra i mari" di Goffredo D'Andrea. | |
E' una chiara parodia al 20 MILA LEGHE SOTTO I MARI di Jules Verne), che parodiava lo stile avventuroso tanto in voga all'epoca; | ![]() |
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su quella falsariga troviamo Gianni e Pinotto in GLI EROI DELL'ISOLA dell'anno precedente. | ![]() |
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Quello che lo consacrò definitivamente alla gloria cinematografica fu I DUE ORFANELLI del 1947, girato in coppia con Carlo Campanini. Si trattava della sesta pellicola del Principe, parodia del film muto LE DUE ORFANELLE del 1921. | ![]() |
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Altra parodia arriverà l'anno successivo con FIFA E ARENA che fa il verso al drammatico SANGUE E ARENA in cui il protagonista muore (con Totò, invece, morirà il toro). | ![]() |
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Nel 1949, poi, TOTÒ LE MOKÒ rappresentava una chiara parodia di PEPÈ LE MOKÒ (oltretutto presente nel film interpretato da Carlo Ninchi). | ![]() |
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Nel 1950 FIGARO QUA, FIGARO LÀ era un rifacimento in chiave scherzosa del BARBIERE DI SIVIGLIA di Gioachino Rossini. | ![]() |
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Nello stesso anno, TOTÒ SCEICCO era una parodia di film popolari all'epoca come IL FIGLIO DELLO SCEICCO di Rodolfo Valentino (citato anche da Totò nella pellicola). | ![]() |
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Nel 1951 è il turno di TOTÒ TERZO UOMO che vuole parodiare il film di due anni prima IL TERZO UOMO con Orson Welles. | ![]() |
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Nel 1953 arrivò il primo film tridimensionale e non |
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TOTÒ NELLA LUNA del 1958 era una parodia dei film di fantascienza dell'epoca come UOMINI SULLA LUNA e L'INVASIONE DEGLI ULTRACORPI; i "cosoni" fanno appunto riferimento ai "baccelloni" presenti in quest'ultimo film. | ![]() |
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Una delle sue più grandi parodie fa il verso al capolavoro di Fellini |
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Nel 1962 è il turno di un grande giallo-poliziesco TOTÒ DIABOLICUS, in cui Totò impersona 6 personaggi, parodia soprattutto dei fumetti di genere molto in voga in quel periodo, come appunto "Diabolicus", "Satanik", "Sadik"; solo alcuni mesi dopo l'uscita del film comparve in edicola "Diabolik". La pellicola e la performance geniale proposta qui da Totò furono ispirate da quella dell'attore britannico Alec Guinness, che in SANGUE BLU del 1949 interpretò ben otto ruoli. |
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Nello stesso anno LO SMEMORATO DI COLLEGNO riprendeva in chiave abbastanza scherzosa il famoso caso Bruneri-Canella del 1926. |
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Inoltre TOTÒ E PEPPINO DIVISI A BERLINO |
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I film TOTÒ DI NOTTE N. 1 e TOTÒ SEXY girati con Macario, datati 1962 e 1963, si basavano sull'allora successo di documentari che intendevano raccontare vicende e vizi della vita notturna in chiave erotica o anche violenta. I film parodiati furono, ad esempio, IL MONDO DI NOTTE e IL MONDO SEXY DI NOTTE. |
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IL MONACO DI MONZA del 1963 faceva chiaro riferimento, in maniera scherzosa, alle vicende della monaca di Monza narrate nel romanzo I PROMESSI SPOSI di Alessandro Manzoni. |
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Nello stesso anno Totò prese parte ad un altro film parodistico, IL GIORNO PIU' CORTO, chiaro riferimento a IL GIORNO PIU' LUNGO di produzione americana. In quest'ultimo, ambientato durante lo sbarco in Normandia, furono scritturati 42 attori, mentre in quello con Totò, ambientato invece nella Prima Guerra Mondiale, vi parteciparono ben 88 attori. |
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Altro film parodistico è CHE FINE HA FATTO TOTÒ BABY? del 1964 che richiamava la pellicola CHE FINE HA FATTO BABY JANE? di due anni prima con Bette Davis e Joan Crawford; forti le similitudini nella canzoncina spesso cantata dai due protagonisti in entrambi i film; il forte contrasto tra i due fratelli/sorelle con risvolti anche tetri; la follia dei due protagonisti (Totò a causa della marijuana mangiata, Bette Davis a causa dell'alcol); la scena finale della spiaggia. Qui troviamo uno scenario macabro e thriller con un Totò inedito. |
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L'ultima sua parodia corrisponde anche all'ultimo film con il suo nome inserito nel titolo: TOTÒ D'ARABIA del 1965, parodia di LAWRENCE D'ARABIA e del personaggio James Bond, in cui Totò interpreta un agente segreto. |
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Altre parodie sono rivolte a quei film storico-mitologici e sui pirati in cui troviamo Maciste, Cleopatra, il Pirata Nero. Oppure Barbablù e il Caronte della Divina Commedia di Dante.
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Parliamo ovviamente di TOTÒ CONTRO MACISTE e TOTÒ E CLEOPATRA,rispettivamente del 1962 e 1963, che ironizzano sui film peplum molto in voga all'epoca |
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TOTÒ CONTRO IL PIRATA NERO del 1964 fa il verso soprattutto a IL CORSARO DELL'ISOLA VERDE del 1952 con Burt Lancaster. | ![]() |
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In parte risulta una parodia anche TOTÒ ALL'INFERNO con le scene dantesche iniziali, del 1955. | ![]() |
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LE SEI MOGLI DI BARBABLU' del 1950 parodicizza la serie di film da humour nero iniziata negli Stati Uniti nel 1928 a cui anche Chaplin si rifece con MONSIEUR VERDOUX nel 1947. | ![]() |
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Altri personaggi, per così dire, parodiati dal Principe della risata furono Tarzan, Marc'Antonio o anche gente legata al mondo della politica. | ![]() |
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Famose sono anche le sue parodie teatrali di Mussolini e Hitler che gli crearono oltretutto grossi guai: Totò era solito sbeffeggiare e fare satira politica (e non solo) pungente e molto intelligente. Spesso soggetta a critiche e censure del tempo. |
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Sono, quindi, oltre una dozzina i film che seppero raccontare, in chiave ironica e leggera, le pellicole di successo di quegli anni. E Totò lo fece alla perfezione. Ora invece, dopo oltre 50 anni dalla sua morte, si può affermare che molti suoi film sono da ispirazione a produzioni e ad attori contemporanei. Tanti gli omaggi e le citazioni. Perchè Totò, ovviamente, non era solo e semplicemente parodie ma una maschera anarchica che sbeffeggiava tutti in maniera sempre brillante, a fronte della sua straziante comicità e drammaticità da cui poter attingere in ogni sua opera.
Un grande Artista prestato al suo amato pubblico ed entrato di diritto nell'immaginario collettivo. Perchè il suo Genio non avrà mai fine.
Francesco Velletri
Riferimenti e bibliografie:
- Testo: Francesco Velletri, amministratore della pagina Facebook "Totò si nasce"
- Vocabolario online Treccani (treccani.it)