Deodato Ruggero

Ruggero Deodato

(Potenza, 7 maggio 1939) è un regista e sceneggiatore italiano. Inizialmente regista di commedie e polizieschi all'italiana (poliziotteschi), si afferma con la direzione di pellicole horror, in particolare di genere cannibal, divenendo noto per il contenuto estremo dei suoi film, che gli hanno portato numerosi problemi con la censura e gli hanno procurato il soprannome di Monsieur Cannibal.

Cannibal Holocaust, probabilmente il suo film più famoso, è considerato uno dei più agghiaccianti e controversi della storia del cinema, per il quale Deodato finì persino in tribunale. Congiuntamente alla carriera cinematografica, lavora anche per la televisione, dirigendo alcune serie televisive e spot pubblicitari per marchi come Piaggio, Fiat, Philips, Carrera e molti altri[2].

Deodato ha influenzato registi come Oliver Stone, Quentin Tarantino e Eli Roth.[3][4]

Biografia

Gli inizi

Nato a Potenza, Ruggero Deodato si trasferisce a Roma con i genitori a quattordici anni nel quartiere Parioli, uno dei più rinomati della capitale dove risiedevano numerose personalità del cinema, con le quali inizia ad avere i primi contatti.

Entra nel mondo cinematografico come comparsa nei film di Domenico Paolella Destinazione Piovarolo, Il coraggio e I ragazzi dei Parioli, ma ben presto sceglie la strada della regia. "Feci per un anno o due, diversi filmetti, poi mi chiamarono a fare un provino per Federico Fellini, ma dai sedici ai diciotto anni ero cambiato, avevo gli occhiali, ero imbruttito. Fellini non mi prese. Non pensai più di fare l'attore"[5].

È Roberto Rossellini a dargli la prima opportunità. Con lui lavora come aiuto regista per diversi film come Il generale della Rovere e Viva l'Italia!.

Deodato lavora anche con Sergio Corbucci (è aiuto regista per "Gli onorevoli", del 1963) - in Django tutti gli esterni in Spagna li gira lui -, Riccardo Freda, ma soprattutto con Antonio Margheriti. Con lui Deodato partecipa come aiuto regista a film come Danza macabra e Anthar l'invincibile oltre che alla serie cinematografica del cosiddetto "quartetto Gamma Uno"[6] (dal nome della stazione spaziale usata come ambientazione), una serie di quattro film a basso costo girati contemporaneamente tra il 1966 e il 1967 da Margheriti per il mercato statunitense[7] comprendente I criminali della galassia, I diafanoidi vengono da Marte, Il pianeta errante e La morte viene dal pianeta Aytin.

Grazie ad Antonio Margheriti Deodato esordisce nella regia nel 1964. Il film è Ursus il terrore dei Kirghisi ed è una co-regia tra i due.

Nel 1968 Deodato fa il suo vero esordio con Gungala la pantera nuda, diretto con lo pseudonimo Roger Rockfeller. In quell'anno dirige altri tre film, esplorando generi diversi e affinando il proprio stile.

Sul set di uno di questi film conoscerà Silvia Dionisio, che diventerà sua moglie, fino al divorzio avvenuto nel 1979. Dalla loro unione nascerà un figlio, Saverio Deodato Dionisio, anch'egli attore.

Nel 2001 nasce la secondogenita Beatrice, dalla seconda moglie Valentina Lainati.

I lavori per la televisione e gli spot

Dal 1969 al 1975 Deodato lavora soprattutto per la televisione e dirige spot pubblicitari. Il regista ha dichiarato che la sua fu una scelta dovuta al successo della moglie Silvia Dionisio. "Era l'unica cosa che potevo fare. Mia moglie era divenuta una star, i produttori mi chiamavano solo se c'era lei... dovevo cambiare tutto per dimostrare che valevo qualcosa."[8]

Per la TV Deodato dirige la seconda stagione della serie Triangolo rosso nel 1969 e le tre stagioni di All'ultimo minuto tra il 1971 e 1973. Gli spot pubblicitari sono innumerevoli, tra i più famosi quelli per le già citate Piaggio, Fiat, Philips, sottilette Kraft e De'Longhi.

Il ritorno al cinema

Deodato torna alla regia cinematografica nel 1975 con il thriller erotico Ondata di piacere, girato a Cefalù e ambientato su uno yacht, sulla scia del successo di Il coltello nell'acqua di Roman Polański. Il film ottiene buoni incassi e rilancia il nome di Deodato.

Nel 1976 dirige il suo unico poliziesco, Uomini si nasce poliziotti si muore scritto da Fernando Di Leo. Il film è uno dei più violenti del genere, ma è anche molto ironico. Il film viene sforbiciato dalla censura, che taglia alcune scene truculente come un occhio cavato e alcune scene erotiche.

Uomini si nasce poliziotti si muore ebbe un notevole successo, tanto che Deodato aveva pensato a un sequel, che però non fu mai girato.

Monsieur Cannibal

Nel 1977 Deodato dirige Ultimo mondo cannibale, che in origine doveva essere un sequel de Il paese del sesso selvaggio (1972), di Umberto Lenzi, e doveva essere diretto dallo stesso Lenzi.

Il film di Deodato ha gli stessi attori protagonisti del film precedente, vale a dire Ivan Rassimov e Me Me Lay, ed è il primo film in Italia a mostrare atti di cannibalismo, dando il via alla Trilogia dei cannibali per la quale il regista diventerà famoso in tutto il mondo.

Nel 1978 dirige e sceneggia un "lacrima movie", genere inusuale per lui, L'ultimo sapore dell'aria, che in Italia non ha un grande successo ma che riscuote un grande successo all'estero in paesi come in Giappone[9], e nel 1980 firma quello che è considerato il suo capolavoro, il controverso Cannibal Holocaust, film contenenti scene di reali uccisioni di animali rappresentate sullo schermo ed estremamente realistiche, per le quali Deodato fu anche condannato a quattro mesi di carcere con la condizionale. Il film venne girato in due modi diversi: la prima parte (chiamata The Last Road to Hell), girata in 35 mm, mentre la seconda (The Green Inferno) in 16 mm, con la pellicola graffiata e un uso costante della macchina a mano, per dare la sensazione del vero filmato non professionale[10][11] stile mockumentary. Deodato, riguardo alla lavorazione della pellicola ha affermato: «Ci misi una cura maniacale in quel film perché tutto fosse perfetto, ho strisciato addirittura la pellicola per rendere il tutto più veritiero».[1] Nonostante le controversie, Cannibal Holocaust è considerato da molti un'interessante e cruda analisi della società contemporanea, nonché un lucido atto d'accusa contro i mass media, diversi anni prima di Assassini nati.[12] Già dalle prime sequenze, Deodato fa capire quali siano nella sua visione i veri selvaggi (mentre un reporter alla TV parla delle tribù cannibali, le immagini mostrano scene di vita in una città moderna quale New York).[13]

Nel 1980 firma La casa sperduta nel parco, iperviolento thriller con scene di violenza di un realismo agghiacciante, che rafforza la sua fama di regista estremo. Il film è stato realizzato per far quadrare i conti, dato che Cannibal Holocaust, in Italia, non aveva incassato molto, a causa delle sue traversie giudiziali e l'idea alla base di esso nacque durante le riprese dello stesso Cannibal Holocaust, tanto che i due film condividono oltre che lo stesso regista anche lo stesso produttore e lo stesso cast tecnico.

Dopo I predatori di Atlantide, film avventuroso del 1983, Deodato gira il suo ultimo grande film nel 1985. Il film è Inferno in diretta e conclude la trilogia dei cannibali, anche se è soprattutto un film d'azione che sfoggia forse più violenza e gore di Cannibal Holocaust.

Gli ultimi lavori

Gli anni successivi vedono Deodato impegnato in generi diversi, con pochi lampi, come lo slasher Camping del terrore del 1986 girato in Italia seguendo la scia e prendendo a modello la saga americana di Venerdì 13.

Dell'anno dopo è invece The Barbarians, fantasy debitore dello stile del Conan di Milius. Il film viene girato in Abruzzo[9] con un buon budget[2] per l'epoca che gli permette di far risultare credibile il paesaggio della regione italiana come fosse il Canada, e Un delitto poco comune thriller/giallo psicologico del 1988.

Successivamente gira Mamma ci penso io (1989), La lavatrice (1992) e Vortice mortale (1993) mai distribuiti nei circuiti cinematografici.

A partire dalla metà degli anni novanta a seguito della scomparsa in Italia del cinema di genere, Deodato torna alla televisione e dirige molte fiction, tra cui I ragazzi del muretto e, con Bud Spencer, Noi siamo angeli e l'interessante Padre Speranza, bloccato dalla Rai per diversi anni, forse per evitare la concorrenza con il più famoso e accomodante Don Matteo.

Nel 2007 Ruggero Deodato è presente nel cast di Hostel: Part II, diretto da Eli Roth, come attore. Lo ha fortemente voluto Quentin Tarantino, produttore del film. Nel film Deodato interpreta un cannibale italiano, che in una scena mangia un uomo[14].

Nel 2010 è presente in una piccola parte nel film The Museum of Wonders, regia di Domiziano Cristopharo.

Nel 2013 gira l'episodio Bridge all'interno del film antologia The Profane Exhibit.

Nel 2013 è presente nel cast del film Nero infinito, regia di Giorgio Bruno.

Nel 2016 ha presentato, in anteprima mondiale, al Lucca Film Festival il film Ballad in Blood .[15]

Lo stile

Come Lucio Fulci, anche Deodato è considerato un regista estremo: i suoi film provocano lo spettatore con scene di sesso o di violenza molto spinte, inserendo comunque messaggi di critica, specialmente verso la civiltà occidentale e la società del tempo.

I suoi maestri sono stati Rossellini e il neorealismo, Antonio Margheriti, Sergio Corbucci e Gualtiero Jacopetti.[senza fonte] Per il suo stile Deodato ha avuto tanti problemi con la censura, ma non è mai sceso a compromessi e anche nei suoi film più convenzionali ha inserito scene shock al fine di sconcertare e sorprendere lo spettatore.

Curiosità

Il film The Blair Witch Project del 1999 basava la narrazione sulle riprese effettuate dai protagonisti della storia, esattamente come in Cannibal Holocaust; per questo motivo Deodato valutò, senza tuttavia portarla avanti, un'azione legale per plagio.[16]
Deodato è molto amato all'estero, soprattutto in Francia, dove è stato soprannominato Monsieur Cannibal.
Deodato ha usato molti pseudonimi durante la sua carriera: Roger Daniel, Roger Deodato, Roger Franklin, Roger Rockfeller, R.D. Franklin, Roger Doget e Roger Drake.
Il regista ha dichiarato che nel 1988 la casa di produzione statunitense Cannon Film dei cugini Yoram Globus e Menahem Golan, famosi produttori tra l'altro della raccolta fantastica Cannon Movie Tales, dopo il buon successo The Barbarians, prodotto sempre dai due cugini attraverso però la Golan Globus, gli propose di dirigere Spider-Man. Deodato partì per gli Stati Uniti, ma scoprì che la "Cannon" era fallita. Il film fu poi diretto da Sam Raimi nel 2002[16]. Da alcuni anni tiene una rubrica per il mensile Nocturno.

Filmografia

Cinema

Ursus il terrore dei Kirghisi (1964) (co-regia con Antonio Margheriti)
Gungala la pantera nuda (1968)
Fenomenal e il tesoro di Tutankamen (1968)
Donne, botte e bersaglieri (1968)
Vacanze sulla Costa Smeralda (1968)
I quattro del pater noster (1969)
Zenabel (1969)
Ondata di piacere (1975)
Uomini si nasce poliziotti si muore (1976)
Ultimo mondo cannibale (1977)
L'ultimo sapore dell'aria (1978)
Concorde Affaire '79 (1979)
Cannibal Holocaust (1980)
La casa sperduta nel parco (1980)
I predatori di Atlantide (1983)
Inferno in diretta (1985)
Camping del terrore (1986)
The Barbarians (1987)
Un delitto poco comune (1988)
Lone Runner - Lo scrigno dei mille diamanti (1988)
Minaccia d'amore (1988)
Mamma ci penso io (1989)
La lavatrice (1992)
Vortice mortale (1993)
Bridge, episodio di The Profane Exhibit (2013)
Ballad in Blood (2016)

Televisione

Il triangolo rosso (1969)
All'ultimo minuto (1971)
Il segreto di Cristina (1972)
Il ricatto (1988)
Oceano (1991)
I ragazzi del muretto (1994)
Noi siamo angeli (1997)
Sotto il cielo d'Africa (1999)
Padre Speranza (2001)
Incantesimo 8 (2005)


Mario Castellani era l’assistente fisso per Totò, preparavano assieme i dialoghi. Prima di girare si rievocavano gli sketches già fatti. Totò faceva l’orario francese: dalle 14 alle 19. All’inizio di ogni film Totò dava 100.000 lire agli elettricisti affinchè ogni sera alle 19, qualcuno di loro, scandisse: “Hu-hhù! Hu-hhù!”, il verso della civetta, che indicava la fine della giornata lavorativa.

“Lo smemorato di Collegno” fu girato molto in teatro di posa, alla Titanus-Appia (la ex Scalera); la sequenza di apertura, quella del gabinetto pubblico fu girata vicino a San Giovanni: quando lo smemorato è inquadrato dall’alto, l’interprete ripreso era Dino Valdi.

“Totosexy” si intitolava in lavorazione “Totò di notte numero 2” ed il regista non era più Mario Amendola, ma Sergio Corbucci. I produttori erano Ercoli e Pugliese. Giravamo scene di streap-tease con artiste estere che giungevano in Italia: Dodo d’Amburgo, Bambi, Coccinelle. Ricordo che, giravamo in interni alla Titanus-Farnesina, quando avuta notizia che, per girare un film a Roma, era arrivata Brigitte Bardot, disertammo il set per andare a filmare l’attrice francese che filmammo in super8.

“Il monaco di Monza” Claudia Mori aveva già fatto un film con Giovanni Addessi e gli era amica, per tale motivo furono contattati Celentano e Don Backy tramite la loro casa discografica di allora: la C.A.M. “Jimmy il fenomeno” lo portavo io: era il mio portafortuna; ho continuato a portarmelo anche in vari film che poi diressi da regista.

“Gli onorevoli” L’episodio con Cervi fu girato a parte. Quello con Totò fu girato tutto in successione. Il palazzo dove abita Antonio La Trippa era sotto Monte Mario nel quartiere Prati. La scena ambientata a Roccacannuccia la girammo a Fiano Romano (Roma).


Una volta andai al cinema, ai Parioli, non ricordo a vedere quale film, assieme a Liliana De Curtis e suo padre Totò: mi è rimasto il dubbio del perché Totò fosse venuto nella sala cinematografica dato che aveva gli occhiali scuri, e quindi presumo, non vedesse!

Ruggero Deodato

Note

  1. ^ Salta a:a b Autori vari, Nocturno #1 - Il ragazzo dei Parioli, Milano, Nocturno, 1996.
  2. ^ Salta a:a b Biografia di Ruggero Deodato, su mymovies.it. URL consultato il 7 maggio 2015.
  3. ^ Cannibal Holocaust: 'Keep filming! Kill more people!', theguardian.com, 15 settembre 2011. URL consultato il 24 luglio 2015.
  4. ^ Cannibal Holocaust Theatrical Re-Release Announced, dailydead.com, 10 agosto 2014. URL consultato il 24 luglio 2015.
  5. ^ Dati forniti dall'intervista rilasciata alla rivista Nocturno, nell'estate 1996.
  6. ^ I Criminali della Galassia Archiviato il 14 march 2012 Data nell'URL non combaciante: 14 marzo 2012 in Internet Archive.
  7. ^ Gennaio con Antonio Margheriti ∂ Fantascienza.com
  8. ^ Dati forniti dall'intervista a "Nocturno", estate 1996.
  9. ^ Salta a:a b Intervista a Ruggero Deodato, su taxidrivers.it. URL consultato il 7 maggio 2015.
  10. ^ Gordiano Lupi, Cannibal! Il cinema selvaggio di Ruggero Deodato, Roma, MondMondo Ignoto, 2003.
  11. ^ Commento audio del regista, disponibile sul DVD della Mondo Home Entertainment.
  12. ^ Autori vari, Bon Appetit! Guida al cinema cannibalico, Milano, Nocturno, 2000.
  13. ^ Gordiano Lupi, Cannibal! Il cinema selvaggio di Ruggero Deodato, Roma, Mondo Ignoto, 2003.
  14. ^ Dati forniti dalla rivista "Nocturno", giugno 2007
  15. ^ Lucca Film Festival - L’anteprima mondiale di “Ballad in Blood”,  http://luccafilmfestival.it. URL consultato il 17 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2016).
  16. ^ Salta a:a b Dati forniti dal commento audio del regista nel DVD di Cannibal Holocaust

Riferimenti e bibliografie:

  • (EN) Ruggero Deodato, su Internet Movie Database, IMDb.com
  • (EN) Ruggero Deodato, su AllMovie, All Media Network
  • Roberto Curti, Tommaso La Selva, Sex and Violence: percorsi nel cinema estremo, Lindau, 2003.
  • Gordiano Lupi, Cannibal! Il cinema selvaggio di Ruggero Deodato, Profondo Rosso, Roma, 2003.
  • Gordiano Lupi, Storia del cinema horror italiano - vol.3, Il Foglio Letterario, Piombino, 2014
  • Brando Taccini, Stracult Horror. Guida al meglio (e al peggio) del cinema horror italiano anni '80, Quintilia, Roma, 2012.
  • Intervista rilasciata a Simone Riberto, alias Tenente Colombo, 8 novembre 1999