Anna Magnani: «volevo divertirmi un poco»
Cosi Anna Magnani, che ha debuttato a Sanremo con una gamba finta, ha spiegato il perchè del suo atteso ritorno alle scene della rivista, ma in realtà si è trattato di un divertimento molto faticoso
Sanremo, dicembre
«Per carità, non vorrei che Roma si offendesse perchè ho preferito Sanremo per il mio debutto» disse Anna Magnani a un giornalista che la intervistava e spiegò il motivo della "preferenza". «Amo troppo la mia città: per questa ragione ho deciso di tenerla per ultima. Quando lo presenterò a lei, lo spettacolo, attraverso le prove di Sanremo, Genova, Torino, Milano e Firenze avrà raggiunto la perfezione o quasi». «Chi è di scena?» è la settantunesima rivista (ma la Magnani la definisce "commedia dell'arte”) scritta da Galdieri. L’attrice l’ha scelta perchè Galdieri è lo autore di I milioni, la rivista nella quale Annarella ha debuttato per la prima volta, anni fa («è meglio non mi chiediate quanti anni sono, perchè mi fa malinconia rispondere a questa domanda»). La Magnani, tornando alla rivista ha voluto concedersi una specie di vacanza, ha voluto "divertirsi un po' ”, ma il suo divertimento si è rivelato estremamente faticoso. Attenta a ogni particolare, esigente perchè tutto sia eseguito nel modo migliore. l’attrice negli ultimi giorni ha assistito a tutte le prove, consigliando. dirigendo, scegliendo costumi e atteggiamenti per ogni attore, sorvegliando le ballerine, immedesimandosi nella parte di ognuno. Scarruffata e stanca dopo ore e ore di prove, trovava la forza di salire sul palcoscenico per aggiustare il gonnellino di una danzatrice, suggerire agli elettricisti un nuovo effetto di luce, ripetere la battuta di un attore per dargli l'intonazione giusta.
Quando le chiesi come si sentiva nel ritrovarsi, dopo tanti anni. nell’atmosfera del teatro, rispose. «E’ tutta un’emozione». Le sembra di essere nello stato d’animo di chi ritorna, dopo una lunga assenza, al proprio paese. Alla Magnani piace la rivista perchè le permette, ogni sera, di vivere in molti modi diversi: ora è gaia, ora è triste, ora canta e ora recita come se fosse un Fregoli del sentimento.
ANNA MAGNANI non indossa i costumi neppure per la prova generale: dice che ”porta male”. Qui è nella scena d’apertura del prime tempo, insieme a Cimara. Nonostante avesse febbre e mal di gola, l’attrice non abbandonò un momento "il campo di battaglia”. Vigile ed attenta. s’interessò delle luci, dei costumi e della musica.
Nella penultima prova la Magnani quasi non recitò. «Sono stanca, stanchissima». confessò con umiltà. Dovette lasciare le scarpette dall'altissimo tacco per calzare un paio di pantofole di spugna bianca, perchè non ce la faceva più. Non potè cantare perchè la voce le era scomparsa per la fatica e la tensione. Poi dormi per nove ore filate nella camera che aveva reso accogliente gettando una coperta di seta rosa sul letto e un enorme plaid di guanaco sulla poltrona preferita. Non volle vedere nessuno, neppure la piccola suora arrivata da Imperia con una orfanella per chiederle, con commovente ingenuità. uno strano piacere. L’istituto Charitas di Imperia, che accoglie centotrenta orfani, in questi giorni organizza un tè benefico e la suora voleva pregare la attrice di assistervi perchè «se ci fosse anche lei. tutta l’aristocrazia di Imperia sarebbe certamente andata al ricevimento». Per nove ore la suoretta ebbe la costanza di attendere nell’atrio dell'albergo Anna Magnani. Aveva con sè Piera, la bimba di quattro anni abbandonata dalla madre che "fa" la zingara. Non potè essere ricevuta perchè Annarella aveva dato ordini severissimi: non doveva essere svegliata per nessun motivo. Quando però seppe di quella visita, si commosse per l’umile mazzo di rose lasciato da Piera, per la lettera accorata della suora, e ordinò all'amministratore di "fare qualcosa" per quelle "creature".
MICHELE GALDIERI, l'autore di «Chi è di scena?», la sua settantunesima rivista, "dà la replica” all’attore Tedeschi nascosto nel costume dell’asino. Questo personaggio appare nella scena del «Sogno di una notte di mezza estate» e recita alcune strofette per dire che la "testa d’asino” appartiene a Galdieri che ha osato portare Shakespeare nella rivista.
Anna Magnani possiede due voci: una è profonda, dai toni bassi ed è la sua voce normale. Quando sale sul palcoscenico si trasforma e diventa squillante, quasi acuta. L'attrice come ha due voci, cosi ha due personalità. Tempestosa, facile di parola, consapevole delle proprie capacità. Anna è spesso una donna travolgente. Michele Galdieri la tratta con riguardo come se ne temesse le sfuriate. Sembra davvero che ne abbia paura e come lui molti altri, tutti coloro che non comprendono l'estrema fragilità che si nasconde sotto le parole grosse, volgari, gli scatti impetuosi. Ma Anna è capace di commuoversi per un mazzo di fiori, batte le mani come una bambina quando è contenta o sorpresa (nel vedere un costume ideato da Leonor Fini per un personaggio di Alice nel paese delle meraviglie, un grosso gatto bonaccione. ha riso con freschezza infantile), si intenerisce raccontando che il suo cane prediletto, un feroce pastore belga, è capace di aspettarla, chiuso nella macchina, anche per sette ore senza mai lasciare il suo posto. Le due personalità contraddittorie di Anna Magnani si rivelano anche nelle piccole cose: ha infatti chiamato Micia il suo pastore belga. Annarella è una donna che soffre e nasconde il dolore sotto un’apparenza violenta. aggressiva. Cerca di soffocare le lacrime, e ci riesce, con le parolacce e le risate a gola spiegata, ma la sua sofferenza è sempre presente ed è la causa della sua irrequietudine, della sua eccitabilità.
Nella conferenza stampa, concessa poco prima del debutto. Anna Magnani raccontò la sua carriera di attrice. Diplomata a Santa Cecilia, incominciò con la prosa (e a Milano recitò anche all'Arcimboidi). continuò con la rivista. poi "andò" al cinema. Dopo la parentesi attuale, della rivista, partirà per New York dove dovrà sostenere la parte principale nella Rose Tattoo di Williams Tennessee. Del suo viaggio in America raccontò l'episodio divertente della giornalista testarda che l’aveva perseguitata per cinque ore di seguito (dalle cinque alle dieci del mattino) per farle una unica, stravagante, domanda: «Che rapporto esiste fra la sensualità e il cinematografo?». Tenace nell'amicizia, («mi addoloro terribilmente — dice — quando un amico mi tradisce, molto di più di quando mi tradisce un "amore". Ma a questi tradimenti sono abituata»), volle farsi fotografare insieme al maestro Gagliano. l'autore della musica di Chi è di scena?. E sottolineò la bravura di tutti gli attori: Cimara, Tedeschi, la Torriggiani. la Crispo, Siletti. Non dimenticò nessuno, nemmeno la Pittaluga dalle belle gambe (questa attrice, durante la prova dei vestiti, volle farsi accorciare un costume già succinto per mettere meglio in mostra le gambe).
ALLE CINQUE del mattino, dopo dieci ore di prove (l’ora si vede sull’orologio). Anna è stanca. Al fotografo disse addirittura di essere "cadavere". Durante le prove non volle mai i giornalisti, perchè, disse, le facevano venire la "sudarella".
Alla prova generale Anna Magnani assistette sino alla fine, nonostante avesse trentanove di febbre e un mal di gola feroce. Quando non ne poteva più. chiedeva con voce sottomessa un caffè. Ma ritrovò tutta la sua vivacità per la scena di Alice. Non ostante non avesse indossato il costume (prima del debutto non prova mai i vestiti) si trasformò in una fanciullina maliziosamente perversa nel suo candore e come una bambina si diverti a recitare, cantare, danzare. Alla mia domanda se è superstiziosa, rispose negativamente, ma poco dopo mi gridò: «Ho detto una bugia». Infatti si era alzata dalla poltrona in platea, da dove — imbacuccata in un cappotto di lana di cammello e con la testa avvolta in un fazzoletto di lana. acquistato da Rodier — seguiva la prova per salire sul palcoscenico. Arrivata ai gradini che portano sulla scena si accorse che sarebbe dovuta passare sotto una scala dimenticata dagli elettricisti. Nonostante avesse pochi passi da fare, preferì tornare indietro perchè «passare sotto una scala è di malaugurio». Per lei è cattivo segno anche quando, durante le ore che precedono il debutto. qualcuno o qualcosa la "mette di malumore”. Allora ha paura e si sente incerta.
NELLA SCENA DEL «MOULIN ROUGE» Anna Magnani, che impersona la "Goulue”, si esibisce in una spaccata perfetta. Immobile, avvolta nell’ampia gonna dalle numerose pieghe, tiene la gamba destra alta con un gesto che avrebbe fatto morire d’invidia la famosa danzatrice ritratta da Toulouse-Lautrec. L’illusione è perfetta, tanto che nessuno si accorge che la gamba alzata con tanta disinvoltura è finta. Annarella nasconde le sue fra le pieghe della gonna.
Sabato sera, prima dello spettacolo. Anna bevve una bottiglia di champagne "per farsi coraggio". La rivista ebbe successo e la Magnani fu applauditissima. Tutto dunque è andato liscio: nessuno aveva "messo di malumore" Annarella prima della recita.
Mila Contini, «Tempo», anno XV, n.53, 31 dicembre 1953
La settimana Incom 01036 del 28/12/1953: «Chi è di scena». Descrizione sequenze: la Magnani nella rivista di Galdieri; balletto con Floria Torrigiani; assolo danzante della Magnani (Archivio Storico Luce)
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Mila Contini, «Tempo», anno XV, n.53, 31 dicembre 1953 |