Macario Adamo atomico

1957-Macario

1953 04 04 Epoca Silvana Pampanini intro

Torino, ottobre

Molti anni fa, trenta, possiamo pur dirlo perché lui non se ne vergogna, Macario venne definitivamente « lanciato » sui palcoscenici della rivista dalla più incantevole donnina che mai sia apparsa nel varietà: Isa Bluette. Da allora, quasi per sdebitarsi, il comico torinese ha voluto essere lui a « lanciare » le donnine. Al suo fianco e sotto la sua bonaria ma esperta guida sono sfilate decine di dive e divette, da Wanda Osiris a Lina Gennari, da Marisa Maresca a Isa Barzizza, dalle Nava a Elena Giusti, da Lea Padovani a Adriana Serra, dalla Torrigiani alla Marino, alla Granado, alia Landi, alla Rovis, alla Medinì. E se non ne citiamo altre è solo per tema che manchi lo spazio.

La più recente e sensazionale scoperta di Macario è stata senz'altro Sandra Mondaini che egli ha tolto alla televisione, facendone in breve una soubrette di grido. Sandra gli è devotissima e lui la tratta come una figliola.

Sei anni or sono da una formazione di Macario sbocciarono in una volta sola tre soubrette: Lauretta Masiero, Dorian Gray e Flora Lillo. Due anni fa puntò su Sandra Mondaini e su Elena Sedlack. Ha fatto en plein con tutte e due. La Sedlack, a quanto pare, quest’anno sarà prima soubrette con Beniamino Maggio. Sandra, invece, gli è rimasta vicina. E Macario, nel suo spettacolo 1957- 58, la ripresenta al pubblico coi massimi onori.

Quest’anno Macario lancia come prima ballerina Juliette Prowse, una sud-africana di 21 anni che egli ha notato a Londra, nell’operetta Kismet. E alta m. 1,76 e ancora non sa una sola parola d'italiano. La bruna Marie Poule Gorgo e la bionda Rollande Rousseau sono state incaricate da Macario di aprire e chiudere lo spettacolo. Sono parigine, ma con loro Macario si spiega benissimo parlando torinese.

Nella rivista Non sparate alla cicogna Macario ha inoltre messo in pista tre outsiders: una sud-africana, Juliette Prowse, dai capelli fulvi e dalle gambe chilometriche, e due francesine, una bionda, Rollande Rousseau (dice di essere d'origine svizzera e discendente del grande Gian Giacomo) e una brunetta, Marie Paule Gorge. Juliette l'ha pescata in un teatro londinese, Rollande e Marie Paule erano indossatrici da Balmain.

Franca Tamantini, cho pure viene dalla prosa, ma ha studiato canto e danza, è, nel nuovo spettacolo di Macario Non sparate alla cicogna, una scrittrice in voga, la caricatura di Francoise Sagan. Ad Ady Marzano, in precedenza attrice di prosa, Macario ha voluto affidare alla sua chiara e briosa dizione la presentazione di alcuni fra i quadri più pittoreschi del suo nuovissimo spettacolo musicale.La bionda e florida Lucia Folli, quest'anno, ha avuto un ruolo di molto impegno. E' stata nella compagnia di Macario sei anni; è milanese e figlia d'arte. Suo madre era una notissima attrice di operetta.

Accanto a loro ha messo Franca Tamantini, una ex candidata al titolo di « Miss Italia », che ha recitato anche al Piccolo Teatro e canta con limpida voce e balla con agile grazia. Poi ha dato la spinta definitiva alla bionda e giunonica Lucia Folli, una sua fedelissima. Lo spettacolo, ridanciano e festoso, narra di un facchino d'albergo che, dopo uno scoppio atomico, è il solo uomo a non aver subito le tremende irradiazioni ed è perciò il novello Adamo su cui si possa contare perché la razza umana non si estingua. La buffa favoletta è stata immaginata da Amendola e Mac; Giovanni D’Anzi l’ha rivestita di argute e carezzevoli note; Cesare Monti ha dipinto le suggestive scene. L'azione si svolge in massima parte a Santa Margherita.

D.F., «Epoca», anno VIII, n.367, 13 ottobre 1957


D.F., «Epoca», anno VIII, n.367, 13 ottobre 1957