Approfondimenti e rassegna stampa - Sylva Koscina
“Dimmi che cosa ti piace e ti dirò chi sei”: parafrasando un vecchio adagio, “Novella” inaugura una serie di allegre interviste fotografiche con personaggi noti del mondo del cinema e dello spettacolo. Sylva Koscina per prima si è gentilmente prestata ad aprire la sua casa al nostro obiettivo per rivelare le sue segrete preferenze
L’ABITO DI RASO ROSSO Sylva si veste, da anni, presso il sarto romano Capucci: ne segue coscienziosamente le sfilate e coscienziosamente rinnova il guardaroba a ogni mutar di stagione. In questo periodo, quindi, l'attrice è molto presa per adeguarsi alle esigenze della nuova primavera-estate ; di tutti gli abiti scelti, una semplicissima tunichetta da piccola sera in raso color vinaccia, con il corpetto che, rigido e appena scostato sul davanti, lascia dietro la schiena interamente e audacemente nuda.
IL CAMIETTO E IL PENDOLO LUIGI XV- «Ho sognato a lungo una casa tutta mia», dice Sylva, «da arredarmi da sola, come piaceva a me. Da due anni ce l’ho e ne sono fierissima». L'ha arredata, la sua bellissima casa affacciata sul parco di Villa Borghese, con pezzi rari e costosi per lo. più in stile Luigi XV, il suo preferito. Luigi XV è il caminetto, come il ritratto dell’attrice che lo sovrasta, eseguito dal pittore Paolo Ghiglia, nella tappezzeria in noce che riveste l’intero salone. Luigi XV è anche un altro pezzo carissimo a Sylva: il pendolo del salotto-studio.
CIAK IL BARBONCINO NERO - Insieme agli oggetti, agli abiti e ai monili che le sono più cari, Sylva Koscina ci ha presentato il suo più simpatico amico: Ciak, un vivacissimo barboncino nero. «Ciak», ha raccontato Sylva. «ha un anno e, oltre a essere divertentissimo, per me è un caro ricordo, perché mi è stato regalato mentre giravo La cambiale, uno dei miei film più fortunati». Sylva ha iniziato la sua carriera di attrice cinematografica quattro anni fa, girando II ferroviere; il regista del film, Pietro Germi, l’ha scoperta vedendo per caso una sua foto, quando ancora lei studiava legge all’Università di Roma e non pensava al set.
I PENDENTI DI BRILLANTI - Quando abbiamo chiesto a Sylva Koscina se le piacciono i gioielli, ci ha risposto senza esitazione che li adora; non quelli fantasia né quelli d’oro, però: la sua passione è esclusiva ed è riservata alle perle e ai brillanti. Sylva ci ha poi mostrato il preferito tra i gioielli della sua collezione: gli orecchini pendenti di brillanti che reggono una perla a goccia. Di due fili di perle è costituita anche la collana che l’attrice porta quasi sempre al collo. Sylva è nata a Zagabria, in Jugoslavia, ventisette anni fa: in Italia si è trasferita quando aveva dieci anni e fino a due anni fa è vissuta con una sorella sposata.
«Novella», anno XLII, n.13, 30 marzo 1961
«Gazzetta di Mantova», 4 gennaio 1962
Sintesi delle notizie estrapolate dagli archivi storici dei seguenti quotidiani e periodici:
- «Novella», anno XLII, n.13, 30 marzo 1961
- «Epoca», 1961
- «Gazzetta di Mantova», 4 gennaio 1962
- «Grand Hotel», 1968 - Sylva Koscina