La Magnani è gelosa di Ingrid Bergman
“Aria di Roma” sarà girato senza il regista Rossellini?
Roma, febbraio
Le notizie che arrivano dall’America sul viaggio di Roberto Rossellini a Nuova York e a Hollywood hanno portato una certa agitazione nel cinema romano. Da un giorno all'altro si aspetta il suo ritorno per avere la conferma, con tutti I particolari relativi, sulla combinazione tecnica e finanziaria riguardante il nuovo film che Rossellini farà In Italia con Ingrid Bergman. Da qualche parte si mette In dubbio che l'attrice svedese abbia già firmato l’impegno di interprete e coproduttrice, insieme con lo stesso Rossellini e con Samuel Goldwyn, di una pellicola la cui vicenda si svolgerà nelle isole Eolie e che dovrebbe intitolarsi «Dopo l’uragano». Questo dubbio è avanzato da persone molto vicine al regista e con le quali egli si mantiene in confidenziali contatti telegrafici. Si suppone quindi che Rossellini nel suoi telegrammi non abbia ancora dato esplicita notizia sulla firma dell’impegno da parte di Ingrid Bergman, per quanto i Stornali affermino che essa è già un fatto compiuto. La verità è che la Bergman si era impegnata con Rossellini prima che egli andasse in America, dove si sono volte le formalità d’uso.
![]() |
Comunque, il, ritorno a Roma di Rossellini è vivamente atteso. Lo attende il produttore Barattolo, con il quale il regista ha un impegno per girare il film «Aria di Roma». La sceneggiatura è pronta e non si aspetta che di far funzionare la macchina da presa. Lo attende con particolare ansietà Anna Magnani, che dovrebbe essere la protagonista del film. Il soggetto è stato ispirato da lei stessa, la sceneggiatura e i dialoghi sono di Fabrizio Sarazani.
In «Aria di Roma» Anna Magnani appare una stornellatrice molto popolare nei vecchi rioni romani, una specie di Sor Capanna in sottane, ma che si chiamerà Regina Grigori. Fra l'altro, la petulante Regina deve disturbare quasi tutti i giorni la «pennichella» di un vecchio e bisbetico aristocratico romano. La «pennichella» è il sonno che i vecchi romani usano fare nella contr’ora, fra le due e le quattro del pomeriggio. L’abitudine è così radicata che anche oggi, malgrado i tempi assai diversi da quelli del Belli, molti negozi rimangono chiusi. Così gli stornelli di Regina vengono bruscamente interrotti dalle ingiurie che il vecchio, svegliato dal sonno, le scaglia dal balcone e alle quali la ragazza risponde con l’impeto e il linguaggio che tutti immaginano facilmente sulla bocca della Magnani. D’altra parte il romanesco dell’aristocratico non è per nulla diverso, sicché dall’identità delle lingue nasce una simpatia burbera ma sincera. Regina diventerà addirittura l’erede del bizzarro vecchio, che ha litigato con i parenti e gli amici del Circolo della Caccia e passa i suoi pomeriggi nelle osterie con i vetturini. La ragazza andrà ad abitare nel suo palazzo, attorniata dai servi in polpe.
E' un film che rispecchia perfettamente i gusti della Magnani, d’un populismo sentimentale e pittoresco. L’attrice si ripromette molto dagii stornelli romaneschi, che Trilussa ha promesso di scrivere apposta per lei durante una visita che la Magnani fece al poeta per augurargli il buon anno. Trilussa era convalescente, usciva allora da una leggera bronchite. La visita di Anna Magnani, proprio l’ultimo dell’anno, gli fece piacere: parlarono e si abbracciarono in romanesco. L’altro interprete del film sarà un autentico duca romano, uno dei più bei nomi dell’aristocrazia nera, discendente di un papa del Rinascimento, amico di Raffaello. Molti si domandano se, dovendo fare in aprile il film con Ingrid Bergman, Rossellini potrà girare «Aria di Roma».
L’aria che spira a questo proposito non è molto rassicurante, e si capisce come la Magnani stia passando, a quanto si dice, momenti di ansia. Sì tratta per lei di perdere o di guadagnare alcune decine di milioni, forse quaranta. Conveniamo che nessuno potrebbe rimanere indifferente di fronte ad una simile alternativa; non certo Anna Magnani, comunque, che è una donna previdente e tutt’altro che spensierata. Si sa che un’attrice, per quanto famosa, ad un certo punto deve mettersi un po’ in disparte, e tanto più un’attrice di possibilità non illimitate. La Magnani pensa all’avvenire avendo passato un’infanzia povera e infelice e rammentando di avere un figlio malato e inferno, che avrà sempre bisogno di cure.
![]() |
C’è chi dice che il film si farà tinche senza Rossellini, il che implicherebbe un distacco fra lui e l’attrice. Le voci che sono corse in questo senso dal giorno che l'autore di «Paisà» è partito per ritirare il premio dei critici americani a Nuova York e per gli ultimi accordi con la Bergman, potrebbero anche non essere prive di un certo fondamento. Tali pettegolezzi risalgono all’ estate scorsa, quando Rossellini girava ad Amalfi «La macchina ammazzacattivi». Fin da allora c’erano stati i primi scambi di telegrammi fra lui e Ingrid Bergman, ma il regista non voleva che si sapesse o che si dicesse in giro. Temeva le scenate di Anna Magnani. Una sera, mentre erano a tavola in un albergo di Amalfi, il cameriere consegnò al regista un messaggio da Hollywood. Era di In-grid Bergman. Ci fu un istante di perplessità, poi volarono i piatti di spaghetti al sugo.
Ma oramai è fatta. Molto probabilmente Anna Magnani ha perduto il suo regista, quello con cui ha diviso il successo mondiale di «Roma città aperta». Il film con la Bergman porterà Rossellini fuori dal clima dialettale ed estemporaneo, verso il quale poi sarebbe un errore tornare. Non solo le attrici, ma anche i registi fanno presto a passare di moda, più presto delle attrici. Rossellini non può più permettersi di essere indulgente verso i propri sbagli ed ha bisogno di essere consapevole che la prova verso Ja quale si avvia può essere quella definitiva. La carta che ha in mano è ottima, la migliore che un regista oggi possa desiderare, sotto ogni punto di vista; tutti ora aspettano di vedere come saprà usarla. Anche la strada di Rossellini, insomma, non è poi tanto agevole.
G. Visentini, «L'Europeo», anno V, n.8, 20 febbraio 1949
![]() |
G. Visentini, «L'Europeo», anno V, n.8, 20 febbraio 1949 |