Il fidanzato di «Miss Europa» non vuol diventare "Signor Cianni"

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1953 04 04 Epoca Silvana Pampanini intro

Fra qualche giorno si saprà se la giovane bellezza romana, ora sottoposta all'esame della macchina da presa, sarà una stella del cinema. Ma in ogni caso non rinuncerà alla parte di signora De Luca.

Roma, settembre

Uscendo dall'ufficio del suo manager vestita soltanto del bikini Eloisia Cianni si trovò di fronte a noi e arretrò spaventata, proprio come fa ogni donna che incontra un estraneo nelle stanze del proprio appartamento. Poi rise dell’irragionevole riflesso, convenne che se aveva sfilato in quelle condizioni a Istanbul poteva farlo benissimo anche in un corridoio, apri una porta e si trovò di fronte alle macchine, già piazzate per le riprese televisive. Nuovo gesto di panico e nuova risata. Poi prese posto su una poltroncina di velluto e chiese «uno straccio» per coprirsi le spalle in attesa che iniziasse la ripresa. Le portarono una camicetta che indossò frettolosamente, senza preoccuparsi del fotografo che la ritraeva proprio in quel momento. Eloisia è sicura della propria bellezza ma non riesce ancora ad esporla con immediata disinvoltura.

Ci ha detto che non ha mai potuto «adattarsi agli inconvenienti» suscitati dalia propria bellezza, fin da quando essa si rivelò in tutta la sua prepotenza; e allora Eloisia era poco più di una bambina. I commenti e i complimenti al suo passaggio La facevano arrossire e le mettevano addosso una voglia pazza di fuggire. Per questo motivo non esce mai sola di casa.

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ELOISIA CIANNI si ravvia i capelli per sottoporsi a un provino cinematografico, in uno studio di Roma. Farà l’attrice soltanto se avrà la certezza di saper veramente recitare. Se tutto andrà bene, sosterrà in un film la parte che Gina Lollobrigida non ha potuto accettare.

Era un po’ meno stanca e frastornata di come l’avevamo vista due giorni prima alla conferenza stampa, tre ore dopo il suo arrivo. Due giorni di relativo riposo le hanno ridato la tranquillità della ragazza romana, quella stessa che aveva ostentato lo scorso anno dopo il successo nel concorso per Miss Italia. Quel giorno rispondendo distrattamente alle domande che le rivolgevano, cadde in un paio di contraddizioni che suscitarono una quantità di sospetti. Il primo sospetto riguardava il suo fidanzato, Leonardo De Luca, che non si era fatto vedere nè a Ciampino nè alla conferenza stampa. Qualcuno narrò poi di aver visto piangere Eloisia durante il percorso in auto da Ciampino a Roma.

Oggi Eloisia afferma di non aver mai pianto: «Io e Leonardo avevamo bisticciato prima della mia partenza. Tutti i fidanzati leticano, no? Ma non c’entrava nè il cinema nè il concorso di Istanbul. Il mio fidanzato non mi vieterà mai di fare del cinema, se pure lo farò».

Proposte cinematografiche Eloisia ne ha ricevute parecchie, da quando ha vinto il primo titolo. Ha fatto un solo provino per una parte che poi non si è potuta combinare. Non è vero che non sia risultata fotogenica. Non si è ancora decisa perchè vorrebbe una vera parte e perchè preferirebbe prima frequentare un corso di recitazione. Prima non aveva mai pensato a far | l’attrice: aveva fatto l’indossatrice e aveva posato per fotografie di moda.

«Voglio essere sicura di non fare fiasco, se no preferisco restare una che non ha neppure tentato. Non so se sono fotogenica, ma quello che è certo è che non ho mal provato a recitare. E prima devo provare, no?».

Il colloquio è interrotto dalle lampade che si accendono. Eloisia si apparta con l'intervistatore per concordare le battute da pronunciare. Poi va a cambiarsi d’abito e torna per presentarsi al pubblico della TV con un tailleur nuovissimo che un sarto romano. Ferdinandi, le ha inviato in regalo.

A Istanbul la mancanza di un abito da sera di un grande sarto le stava per nuocere non poco. La concorrente francese si era presentata con un magnifico vestito di Dior ed Eloisia. a confronto, non aveva figurato come meritava. Aveva deciso un po’ in fretta di recarsi a Istanbul e nessuna sartoria italiana aveva potuto métterle a disposizione un abito da sera che valorizzasse la sua bellezza. Rimediò con un vestito eseguito a Istanbul che risentiva della affrettata preparazione. La ragazza romana non pensava neppure di poter vincere. Terminata l'ultima sfilata in abito da sera, Eloisia andò a togliersi l’abito confezionato a Istanbul e ne indossò uno corto che aveva portato da Roma. Intanto i tredici giudici si riunivano e segnalavano sulla scheda ciascuno la propria preferenza. Il regolamento stabilisce che per l’elezione basta la maggioranza relativa anche al primo scrutinio; perciò Eloisia tornò in sala per applaudire alla vittoria, quasi certa, di Miss Francia che sembrava avesse la maggior parte dei giudici dalla sua. Un giornale turco, il «Yeni Istanbul», ha poi pubblicato lo specchietto dei voti da cui risulta che il delegato italiano non potendo votare per la propria candidata diede la preferenza alla Francia. contraccambiato da quello francese che votò per l'Italia. Votò per la Francia il delegato inglese. Allo scrutinio risultarono cinque voti per Miss Italia, quattro per Miss Francia e quattro per Miss Inghilterra. Il delegato italiano corse a cercare Eloisia e le ordinò di indossare ancora l’abito di gala, «Devo fare da damigella alla vincitrice?». Chiese la ragazza. «Svelta, corri: la vincitrice sei tu».

Eloisia racconta e ride: «Ero tanto confusa da non sapere ciò che facevo. Cominciai con l’infilarmi il vestito rovesciato. Sul palcoscenico gli applausi non mi facevano intender nulla di ciò che veniva detto. Mi misero in mano un grosso mazzo di fiori e poi mi trovai in mezzo a due signori che alzarono la corona e me la imposero. Si dice cosi? Erano l'Ambasciatore italiano e il Governatore di Istanbul».

c Sentii subito una grande stanchezza». Continua. «Fino a quel momento non me ne ero accorta. Faticai molto a essere gentile con tutti. In quel momento non sognavo altro che un bel letto. E invece solo molte ore dopo riuscii a ritirarmi nella mia camera. E non dormii per l'emozione. Sono arrivata a Roma tanto stanca da non sapere bene cosa facessi. Ho letto su un giornale che ho detto le bugie. Mi spiace perchè non ne dicevo neppure quando ero bambina».

La dichiarata professione di sincerità suggerisce di chiederle ancora del fidanzato, «Il nostro fidanzamento non è affatto rotto. Soltanto sarà difficile che Leonardo si faccia vedere accanto a me. Me lo ha detto: Non faccio il principe consorte. Mi ha consentito di fare il concorso, mi consente di fare del cinema. Uscirà con me quando sarò libera ma non vuol essere il fidanzato di Miss Europa. Sa che mi ha detto? Non voglio correre il rischio di essere interpellato come ”signor Cianni” da qualcuno che mi conosca solo come tuo marito. Le sembra che abbia torto?».

Il colloquio viene interrotto questa volta definitivamente. Eloisia deve correre in un teatro di posa dove la attendono i reporters di un giornale cinematografico. Poi ha un altro impegno per il primo pomeriggio. La vita di Miss Europa è straordinariamente faticosa.

Di Eloisia Cianni, nel piccolo ufficio, resta soltanto il bikini di maglia nera che indossò a Istanbul, un narghilè, un pacco di lettere di ammiratori Sul tavolo sono sparpagliate le foto della «incoronazione».

Eloisia non ha parlato della prova più difficile che la attende. quella che dovrà superare per divenire attrice. Intorno a lei non se ne parla per scaramanzia. Tra qualche giorno Eloisia dovrà fare un provino per un ruolo di protagonista nel «Ventaglino» di Pirandello che farà parte di un film in cui verranno raggruppate alcune novelle dello scrittore siciliano. La parte era destinata alla Lollobrigi-da che rifiutò per gli impegni già presi. Tra qualche giorno sapremo se Eloisia sarà «stella». Se ciò non dovesse avvenire lo foto sparpagliate sul tavolo, la corona di strass, i doni, e forse anche il bikini, resteranno chiusi, come ricordi di una favola vissuta da una qualunque signora De Luca di cui pochi ricorderanno la festosa avventura.

Umberto De Franciscis, «Tempo», anno XV, n.40, 1 ottobre 1953


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Umberto De Franciscis, «Tempo», anno XV, n.40, 1 ottobre 1953