Antonella Lualdi e Franco Interlenghi dovranno riprendere a litigare
Il matrimonio e la nascita di Stella hanno calmato la più tempestosa coppia di fidanzati del cinema italiano: Antonella Lualdi e Franco Interlenghi. E questo stato di cose ha avuto una impreveduta conseguenza che esige il ricorso a rimedi drastici
Roma, giugno
Le preoccupazioni principali I di Antonella Lualdi e di Francò Interlenghi sono in questo momento determinate dalla crisi del cinema e dalla ricerca della maniera più rapida per dimagrire. Il matrimonio e la nascita della piccola Stella, avvenuta cinque mesi fa, hanno avuto infatti l’effetto di acuire il loro senso di responsabilità e di farli ingrassare. Per l’attrice il fenomeno ha ovvie e transitorie origini fisiologiche; per suo marito la cosa è più preoccupante. Un attore giovane è come un fantino: deve mantenere il peso giusto. Dapprincipio egli ci scherzava. «Ho avuto una figlia», diceva a chi gli faceva notare la sua floridezza fisica; adesso si è messo a dieta e ogni giorno si controlla, passandosi il pollice e l’indice sulle guance, davanti allo specchio.
ANTONELLA LUALDI e sua figlia Stella, che oggi ha cinque mesi. La giovane attrice è una madre piena di preoccupazioni per la salute della bimba e rimprovera al marito, Franco Interlenghi, di baciare troppo la piccola.
ANTONELLA LUALDI e sua figlia Stella, che oggi ha cinque mesi. La giovane attrice è una madre piena di preoccupazioni per la salute della bimba e rimprovera al marito, Franco Interlenghi, di baciare troppo la piccola.
Purtroppo i progressi sono lenti, quasi irrilevanti, e Antonella e Franco hanno deciso di comune accordo che, se le cose dovessero continuare così, un giorno o l’altro, come estremo rimedio, ricominceranno a litigare. Ma ci riusciranno? Da quando sono sposati non una nube è venuta a turbare la loro serenità; gli unici argomenti su cui talvolta discutono sono quelli che riguardano la piccola Stella: "Non la sbatacchiare così!”, "Non la baciare tanto”, "Non vedi che l’annoi? che sono discussioni per modo di dire. In somma, venuti meno gli occasionali e spesso artificiosi motivi di dissenso che da fidanzati li spingevano a piantarsi definitivamente anche tre volte al giorno, in tutti e due è subentrata una grande inaspettata calmali più piacevolmente sorpreso è Franco Interlenghi. «Devo riconoscere», dice, «che tutti i miei timori erano infondati; devo riconoscere che Antonella ha avuto ragione». Antonella sorride, facendo finta di non sentire; consapevole della sua vittoria, non ha nessuna intenzione di farla pesare e preferisce che sia il marito a proclamare i vantaggi del matrimonio. Egli non si fa pregare. Dice che prima di sposarsi conduceva una vita disordinata, senza senso, una vera esistenza da vitellone: adesso tutto questo è finito. Niente più bar, amici, vagabondaggi notturni, discussioni di sport, donne: gli piace stare in casa, leggere, far compagnia alla moglie, partecipare alle gioie della famiglia. Anche quando non fa nulla, si diverte. Dice che nessuna gioia eguaglia quella di sentirsi padre. Insomma è un marito entusiasta.
Sono passati solo nove mesi dal matrimonio, che fu celebrato in modo avventuroso e semiclandestino a Napoli, durante la lavorazione di un film, alle sei del mattino; e il periodo precedente era stato ancor più tempestoso. Non che Franco non fosse innamorato; anzi egli era rimasto colpito dalla bellezza dolce di Antonella fin da quando la vide nel suo primo film. Era un documentario pubblicitario prodotto da una ditta di dentifrici. Antonella vi eseguiva una breve danza, piena di grazia; sorrideva come un angelo; aveva dei denti splendidi. Ma l’idea di legarsi alla sua età, l’idea di perdere la propria libertà, di diventare padre quando ancora si sentiva un ragazzo, tutto questo lo spaventava. La notte prima del matrimonio la passò in bianco, a riflettere.
LA FAMIGLIOLA sulla spiaggia di Fregene. Da quando sono sposati, Antonella e Franco non amano frequentare le spiagge affollate; preferiscono la solitudine di Fregene, nei giorni feriali, e non appena hanno un po’ di tempo libero vi si recano.
DI UNA DIVERTENTE STORIA fu involontariamente protagonista Franco Interlenghi qualche tempo fa, quando in un teatro di Napoli stava recitando nella "Morte di un commesso viaggiatore”. Ad un certo punto, alla sua battuta? «Mamma, mi sono fidanzato», una voce dal loggione replicò (riferendosi alla Lualdi che era seduta in platea) : «Attento, c’è tua moglie!».
Non spaventava Antonella. Essa aveva deciso: desiderava avere un bambino, era innamorata di Franco, perchè Franco non avrebbe dovuto essere il padre del suo bambino? Antonella Lualdi è una ragazza che ha saputo sempre conservare un ammirevole senso di equilibrio fra i propri sentimenti e le lusinghe della carriera. Un caso raro. Arrivata al cinema perchè un giorno un’amica le consigliò di accettare un lavoro pubblicitario, vi si è fatta strada senza clamori, con grande regolarità, senza lasciarsi montare la testa. Negli ultimi due anni si è trovata più volte nella situazione di dover scegliere, fra accettare certe proposte di film e la necessità, in tal caso, di allontanarsi dall’Italia e da Franco: non ha esitato mai, ha sempre rifiutato tali proposte.
Ciò ha significato per lei perdere la possibilità di accrescere la propria fama — le occasioni erano ottime: una volta si trattava di andare ad Hollywood, un’altra di lavorare in Francia — e ha significato rinunciare a un congruo numero di milioni; ma, soprattutto quest’ultimo, è un argomento che non l’ha mai intenerita. Antonella infatti non ha mai dato eccessiva importanza al denaro; nelle sue mani, fino ad un certo momento della sua vita, il denaro non è mai riuscito a fermarsi; entrava da una parte e dall’altra le usciva, senza soluzione di continuità. Le piaceva una pelliccia, se la comprava; la sua famiglia aveva bisogno di aiuto, e Antonella staccava assegni su assegni, senza pensare alla cifra e alla data di quello precedente. Quando Franco la conobbe, era già celebre e quotatissima ma non aveva un soldo da parte; ed egli non riusciva a capacitarsene.
Figlio di un portinaio, e avendo trascorso un’ infanzia infelice, Franco Interlenghi aveva una visione tutta diversa e pessimistica della vita; una visione nella quale il futuro giocava un ruolo molto importante. Aveva cominciato a pensare al futuro fin dall’età di quattordici anni; dopo il suo primo film, Sciuscià, si trovò nelle mani una cifra che gli parve enorme, 60 mila lire: ne spese dieci, e cinquanta le mise in un libretto. Il risparmio per lui era uno stile di vita. "Devi pensare al futuro”, diceva ad Antonella quando ancora erano fidanzati, "la vita di un attore è breve; e il cinema può abbandonarti da un momento all’altro. Allora che farai?”. Antonella lo stava ad ascoltare con aria incredula, ma per compiacerlo cominciò a dargli retta.
Oggi che hanno una figlia, che le spese sono aumentate, che gli effetti più benevoli della crisi del cinema si sono tradotti in una decurtazione notevole di tutti i compensi, essa gli è grata di quei consigli preziosi e, in questo settore del ménage familiare, tutto quello che Franco decide e fa, per lei è fatto bene. Così di comune accordo, ma in realtà perchè Franco gliel’ha suggerito, hanno deciso che ognuno i propri guadagni li metterà da parte, in un libretto intestato al proprio nome ("Così”, dice Franco ridendo, "nessuno un giorno potrà accusarmi di averti rovinata”), e che insieme affronteranno le spese più serie e impegnative. E di comune accordo hanno deciso, sentendosi ormai maturi per sopportare i reciproci moti di gelosia^ di non interpretare mai più nessun film insieme: perchè il pubblico non si stanchi di loro.
DOPO LA BAMBINA, Antonella vorrebbe avere un maschietto; però fra tre anni, dice, per non interrompere troppo la carriera. Franco, che nutre sempre preoccupazioni circa i futuri guadagni, non sente parlare volentieri di questo argomento. Dopo la nascita di Stella, la casa ai Parioli dove la coppia abita è diventata troppo piccola: ne prenderanno presto una grande. Fra un paio di mesi, Franco Interlenghi comincerà a lavorare in un film di Bolognini intitolato, vedi caso, ”I mariti giovani”.
Sarà difficile che in Italia riescano a mantener fede a questa decisione: proprio in questi giorni hanno ricevuto una ennesima offerta e hanno finito, dati i tempi che corrono, con l’accettarla: si tratta di un film di Mattoli, il regista di Signorinella, il primo film della Lualdi. Ma per loro fortuna Antonella ha avuto anche una proposta per interpretare un film in Francia e subito ha detto di sì. Dopo la sua partecipazione al film di Autant-Lara, L’uomo e il diavolo, la Lualdi ha riscosso in Francia molte simpatie e, a suo tempo, critiche lusinghiere: Jean De Baroncelli, il critico dell’autorevole Le Monde, "un signore", essa dice con ammirevole candore, "che io non conoscevo neppure”, scrisse che Stendhal se l’avesse vista si sarebbe innamorato di lei. Partirà dunque fra un paio di mesi, portando con sè la bambina e la nurse; il film si intitolerà probabilmente Non siamo più ragazzine sembra un titola fatta apposta per lei. Contemporaneamente, se tutto andrà bene. Franco Interlenghi parteciperà al nuovo film di Bolognini, I mariti giovani: è un soggetto che sembra, e in realtà lo è, essere stato scritto proprio per lui.
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.28, 12 luglio 1956
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Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.28, 12 luglio 1956 |