E' in crisi la famiglia Interlenghi

1958 Lualdi Interlenghi

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Il lavoro separa sempre più Antonella Lualdi e Franco Interlenghi: una coppia che potrebbe essere felice, alla ricerca di una soluzione che non la divida definitivamente

Roma, gennaio

Così, dice Antonella Lualdi, non può continuare». Sulla sua bocca aleggia un mezzo sorriso, che sembra smentire la gravità dell’esordio. Ma subito continua: «Bisogna che io e Franco troviamo una soluzione. Quando due
persone, spiega, sono costrette a vivere separate, o si disperano oppure si abituano alla lontananza». Fa una pausa. «Disperarsi continuamente non si può, abituarsi è grave. Ciò significa che le due persone possono fare a meno l’una dell’altra. Allora il loro matrimonio è finito; allora tanto vale che si separino. Vede, io capisco la Bergman e Rossellini; la loro storia non poteva finire diversamente, dal momento che hanno potuto, per tanto tempo, vivere separati».

Mano a mano che parla, l'espressione del suo volto diventa sempre più seria, anche se il tono della voce è dolce e quieto.

«Con Franco, riprende, ne abbiamo parlato a lungo. E abbiamo convenuto che per noi esistono soltanto tre soluzioni».

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La prima soluzione, spiega, è che lei, Antonella, smetta di recitare e se ne stia in casa, da oggi in poi, a fare la moglie. «E’ la soluzione tradizionale». La seconda è di continuare così, ma senza fare drammi. Tutti e due cioè seguiterebbero a lavorare, starebbero insieme quando è possibile, e ognuno dimostrerebbe praticamente di aver fiducia nell’altro: cioè non gli correrebbe dietro, dovunque vada, non lo tormenterebbe con i propri dubbi. «E' la più difficile». La terza è la più radicale: ognuno per la propria strada.

Tornata da Parigi appena in tempo per portare alla piccola Stella i regali della Befana, l’attrice credeva di aver trovato un po' di tranquillità nella propria casa di Roma. Invece, era appena arrivata che già Franco le telefonava da Parigi. Una delle sue solite, chilometriche telefonate. Si erano lasciati d’accordo sui loro programmi, e invece, nello spazio di un giorno. Franco aveva già cambiato idea e le proponeva di raggiungerlo di nuovo a Parigi: lei, la bambina, sua madre. Con molta pazienza, Antonella gli ha spiegato che era un progetto irrealizzabile; che metter su casa a Parigi, quando fra un mese lui avrebbe dovuto tornare in Italia, era un’idea che non stava in piedi. Finalmente è riuscita a convincerlo; ma al termine della telefonata la sua tranquillità era andata in pezzi e tutti i problemi, che credeva di aver dimenticato, le si affollavano intorno.

Quali problemi? Per Interlenghi e la Lualdi, i problemi sono sempre stati pane quotidiano. Prima del matrimonio, e dopo, «Ma prima, dice l’attrice, erano problemi per modo di dire. Tutti e due allora lavoravamo in Italia; quando qualcosa non andava, facevamo una bella litigata, ci tenevamo il broncio per un po’ di tempo, e poi tutto finiva in un abbraccio».

Le cose invece si sono cominciate a complicare da circa un anno. Da quando cioè Antonella andò, prima in Francia, a girare un film di Allegret, e poi in Spagna. E hanno raggiunto il massimo della tensione negli ultimi tre mesi; da quando l’attrice è stata chiamata nuovamente in Francia, per interpretare un film di Alexandre Astruc, Une vie, un film importante, con Maria Schell.

1958 01 23 Temp Lualdi Interlenghi f2Per la seconda volta in quattro anni Antonella Lualdi ha rifiutato di andare a Hollywood, l'ultim offerta di una casa americana comportava un impegno triennale

In questo periodo l’attrice ha vissuto con le valigie: era cioè sempre sul punto di partire o di arrivare. Impegnata in due film, uno a Parigi e uno a Roma, con esterni a Cherbourg e a Lucca, è passata da un aereo a un treno, da un treno a un aereo. Franco per un po’ l’ha inseguita con le sue telefonate; poi si è accorto che era più conveniente lo aereo, e ha preso l’aereo. Antonella ha fatto lo stesso.

Ai viaggi per lavoro si sono aggiunti così i viaggi per incontrarsi; ma i giorni per stare insieme erano sempre contati, sia quelli di lui che quelli di lei. Appena cominciavano a dirsi le cose importanti, già dovevano ripartire; appena co-
minciavano a litigare, che già dovevano dirsi addio. E ogni volta si lasciavano delusi, scontenti di se stessi, irritati.

Prima o poi, il problema di come conciliare la vita privata e i sentimenti con la professione, aspetta al varco le coppie d’attori. Anche Antonella e Franco vi sono cascati, e per di più con tutta l’ingenuità e l’esuberanza del loro carattere. Entrambi infatti sono tipi gelosi, suscettibili; non sopportano di star separati, s’immalinconiscono. facilmente. E se vi sono costretti, eccoli a fantasticare, a dar corpo alle ombre.

A ciò bisogna aggiungere che Franco è un tipo di marito all'italiana, à tiene cioè a far sentire la propria autorità sulla famiglia; e non sempre questo atteggiamento si concilia con la professione di Antonella. Soprattutto oggi che, dopo i suoi recenti successi, essa avrebbe bisogno della massima libertà.

Il punto di maggior attrito fra loro è appunto questo. Messa in luce tre anni fa da Au-tant-Lara nel film II bianco e il nero, la Lualdi sta godendo oggi le crescenti simpatie del pubblico e dei cineasti d’Oltralpe. Il suo volto da ingenua, un certo suo candore, piacciono molto. Ormai parla il francese come una parigina. Dopo il film di Allegret, è stata chiamata da Astruc; e dopo Astruc, Autant-Lara si è nuovamente ricordato di lei. Con ogni probabilità, la Lualdi sarà la protagonista, insieme a Gerard Philipe, del prossimo film di questo regista, Il giocatore. E questi sono soltanto i film più importanti; perchè, mentre era a Parigi, l’attrice ha ricevuto molte offerte, tante da riempire il suo calendario fino al gennaio del ’59.

1958 01 23 Temp Lualdi Interlenghi f3TORNATA DUE SETTIMANE FA da Parigi, Antonella Lualdi è in queste foto, nella sua casa romana con la figlia Stella. Dovrebbe ritornare in Francia nel prossimo marzo per assumere la parte della protagonista in un film diretto da Autant-Lara, ”Il giocatore”, accanto a Gerard Philipe. Ciò non la terrebbe lontana dal marito per molto tempo.

1958 01 23 Temp Lualdi Interlenghi f4LA FAMIGLIA INTERLENGHI al completo. Franco Interlenghi ha raggiunto moglie e figlia in aereo ma per poche ore perchè è attualmente impegnato a girare a Parigi il film di Autant-Lara ”En cas de malheur”. Negli ultimi tre mesi la piccola Stella è rimasta a Roma mentre i genitori lavoravano in luoghi diversi!

Ma essa le ha rifiutate tutte, di proposito. Non soltanto per una ragione artistica, ma, soprattutto, per andare incontro alle richieste del marito e a quelle dei propri sentimenti.

Fra le tre soluzioni possibili dei loro problemi, Antonella spera infatti che Franco sia così ragionevole da accettarne una quarta, di compromesso. Essa ridurrà sensibilmente la propria attività; rinuncerà in sostanza alla carriera, ma non al lavoro, prendendo in considerazione solo le offerte più importanti.

«Non credo — dice — di chiedere troppo; non ci siamo soltanto noi, c’è anche Stella, e dobbiamo pensare al suo avvenire. Ad ogni modo, sarà Franco a decidere; e io mi rimetterò alle sue decisioni. E’ vero che tengo al mio lavoro, ma io credo anche — conclude sorridendo, felice di contraddirsi solo in apparenza, perchè nella sua vita i sentimenti hanno sempre avuto il sopravvento — che la moglie debba fare ciò che vuole il marito».

Il parere degli amici è che non accadrà loro nulla di male. Per entrambi il matrimonio è stata una esperienza fonda-mentale, per entrambi rappresenta un punto fermo, un an- i coraggio, nell’instabile mondo del cinema. Sono due giovani» rimasti semplici: lui, è ancora j il popolano arguto, di gran cuore, sospettoso della fortuna cinematografica alla cui durata non crede; lei confessa, con deliziosa sincerità, di credere nei principi morali della piccola borghesia dalla quale esce.

E poi, sono molto innamorati.

Stelio Martini, «Tempo», anno XX, n.4, 23 gennaio 1958 (Fotografie di Paolo Costa)


Tempo
Stelio Martini, «Tempo», anno XX, n.4, 23 gennaio 1958 (Fotografie di Paolo Costa)