I francesi non dormirono pensando a Rosanna Schiaffino

1958 Rosanna Schiaffino 2334

1958 06 17 Tempo Rosanna Schiaffino intro

Questo scrisse un giornale parigino a proposito di un’intervista con Rosanna Schiaffino messa in onda dalla televisione. L’attrice ha ottenuto un’affermazione insolita per una debuttante: due film da lei interpretati sono stati scelti per due Festival

Roma, giugno

Il 1958 sarà, molto probabilmente, l’anno di Rosanna Schiaffino, come il 1957 è stato l’anno di Marisa Allasio. Ma per motivi esattamente opposti. L’Allasio ha interpretato, l’anno passato una serie di film a catena. Uno ne terminava e un altro ne cominciava; tanto che, alla fine, si è stancata, ha detto "basta” a se stessa e al suo produttore, ha rotto il contratto con Carlo Ponti ed è partita per Hollywood. Trattenuto dal suo buon senso, dalla madre e dalla sua Casa di produzione, la Schiaffino ha interpretato invece due soli film. Ha preferito alia quantità la qualità. E ora sta per raccogliere i frutti della sua prudenza. Entrambi i film cui ha partecipato sono stati selezionati per due dei quattro Festival internazionali di maggior risonanza. "Un ettaro di cielo" sarà presentato, nei prossimi giorni, al Festival di Bruxelles; "La sfida", in agosto, alla Mostra di Venezia. Per una debuttante, si tratta di un vero record.

1958 06 17 Tempo Rosanna Schiaffino f1

Il buon senso non è una qualità molto diffusa nel mondo del cinema, soprattutto fra le giovani attrici. Sollecitate dall'ambizione, dall’esempio delle altre, dalla precarietà del successo, la tendenza di tutte è di buttarsi a fare qualsiasi film, e più film che sia possibile. E’ una tentazione irresistibile, giustificata dal desiderio di farsi conoscere. Se la Schiaffino ha potuto sfuggirle, il merito è oltre che del suo buon senso del fatto che essa è diventata ”un nome” molto prima di essere nota come attrice. Nel nostro cinema il suo è un caso quasi unico. Silvana Mangano divenne nota tre mesi prima dell’uscita di "Riso amaro”; ma Rosanna Schiaffino sono quasi due anni che sta sulla corda, e la sua notorietà invece di diminuire si è andata sempre più consolidando.

1958 06 17 Tempo Rosanna Schiaffino f2ROSANNA SCHIAFFINO al mare, sulla spiaggia di Fiumicino. Lo scorso anno la giovane attrice ha interpretato "Un ettaro di cielo” e "La sfida”, scelti per i Festival di Bruxelles e di Venezia.

1958 06 17 Tempo Rosanna Schiaffino f2L’ULTIMA APPARIZIONE in pubblico di Rosanna Schiaffino, dopo quella del Festival di Cannes, risale a una ventina di giorni fa. quando si recò ad assistere all’arrivo di una corsa ciclistica. L’auto su cui si trovavano lei e sua madre venne sollevata dagli ammiratori.

L’ultimo Paese dove è arrivata la sua fama è l’isola di Cuba: di recente sessanta cubani le hanno scritto una lettera, firmandosi in colonna e annunciandole la costituzione di un club intitolato al suo nome. Ma il Paese in cui il nome di Rosanna ha raggiunto il traguardo della popolarità è la Francia. Tempo fa un giornalista della TV francese venne a Roma per un reportage. Egli cura alla televisione la rubrica cinematografica. Lo scopo del suo viaggio era quello di presentare ai connazionali alcune scene del film che Fernandel stava girando in quei giorni a Cinecittà; ma la Casa di produzione gli diede come accompagnatrice Rosanna Schiaffino, e il giorno dopo il giornalista si era quasi dimenticato di Fernandel. Quando il réportage venne trasmesso, risultò che tre minuti erano stati dedicati a Fernandel e gli altri sette alla Schiaffino. La mattina dopo, un giornale parigino usci con il seguente titolo; ”Stanotte i francesi non hanno dormito pensando a questa ragazza”. Giorni fa, dopo la partecipazione della nostra attrice al Festival di Cannes, la TV francese ha inviato a Roma lo stesso giornalista.

A Cannes, Rosanna faceva parte del folto gruppo delle attrici italiane, ma essa era una delle poche che erano state invitate ufficialmente dalla Direzione del Festival. Vi sono tre modi per un’attrice di partecipare a un Festival. Andarci a spese del produttore; essere invitate dall’Unitalia; ricevere un invito diretto e ufficiale. A ognuno, corrisponde naturalmente una gerarchia di valori. Arrivata a Nizza in aereo. Rosanna è ripartita quattro giorni dopo in vagone letto, con 38 di febbre e con una incipiente bronchite. Colpa del mistral. delle ampie scollature e dei fotografi. Quando si è recata al cocktail della Begum. Rosanna aveva già qualche linea di febbre; ma in omaggio all’etichetta, indossava un vestito a tubo, verde smeraldo, che le fasciava strettamente il corpo lasciandole scoperte le spalle, e un dessous di pizzo nero trasparente.

Durante il cocktail, la febbre della giovane attrice è salita furiosamente: colpa sempre del mistral, ma anche delle forti emozioni. «Ho visto molte belle donne in vita mia», le ha detto la Begum sorridendole, «ma le posso assicurare che lei è senz’altro una delle più belle». E per tutta la durata del cocktail non ha cessato di manifestarle la sua cordiale ammirazione. Giunte davanti alla piscina, la moglie dell’Aga Khan ha invitato la giovane attrice a tuffarsi. La villa Yakimour è situata nella parte alta di Cannes, ma l’acqua della piscina è acqua di mare. Divisa in due da una grande vetrata, la piscina è metà coperta e metà scoperta; l’erba dei prati che la circondano sembra di seta. L’idea di prendervi un bagno era allettante, ma Rosanna stava battendo i denti per la febbre. Poiché la Begum insisteva, le confessò il suo malessere. La moglie dell’Aga Khan ne fu vivamente dispiaciuta, «Oh, ma chérie» andò a prendere un mantello di visone e glielo posò delicatamente sulle spalle.

1958 06 17 Tempo Rosanna Schiaffino f4

1958 06 17 Tempo Rosanna Schiaffino f5

UN CLUB di ammiratori di Rosanna Schiaffino, forte di sessanta membri, si è costituito di recente a Cuba.

Carica di questi e di altri allori (una copertina a colori, varie interviste, ecc.), Rosanna è ritornata a Roma nei giorni scorsi e ha ripreso, in attesa della grande prova di Bruxelles. la sua routine. Lezioni private di lingue, dizione e danza classica, e fotoreportages a colori. I fotografi sono da due anni i suoi grandi alleati. Rosanna, che deve a essi la sua notorietà, li tratta con ogni riguardo. E’ docile, ubbidiente alle loro richieste, instancabile; ormai possiede un guardaroba ragguardevole, e si veste con tutti i colori che essi desiderano, oppure si sveste con la stessa facilità, anche con due gradi sotto zero. In casa sua c’era una stanza inutilizzata: tempo fa Rosanna ha chiamato l'imbianchino, e ha fatto dipingere le pareti di diversi colori. Una parete rosso fiamma, una verde smeraldo, una terza giallo canarino e una quarta a righe rosse, verdi e gialle.

E’ la stanza delle copertine. Rosanna si mette davanti alla parete color fiamma, ed ecco che su di uno sfondo rosso nasce una copertina dai colori caldi, ardenti, sensuali. Oppure si siede davanti a quella verde smeraldo, e il suo volto acquista, con i grandi occhi bizantini, una ieratica fissità. E così via. C’è poi un divano foderato di viola, su cui sono posati cuscini di diversi colori, e, spartì qua e là, una quantità di pupazzi di stoffa, che servono talvolta da contorno. I fotografi sono entusiasti di questa trovata; gli stranieri dicono che è un pensiero di una gentilezza squisita. E Rosanna è soddisfatta per sé e per loro. Per sé, in quanto i risultati delle fotografie sono più sicuri, e per i fotografi, perchè le facevano pena, dice, quando arrivavano in casa sua tutti sudati, carichi di macchine e di flash, trascinandosi dietro per di più lungo le scale dei grandi e pesanti fondali a colori.

1958 06 17 Tempo Rosanna Schiaffino f6

1958 06 17 Tempo Rosanna Schiaffino f7

IL REGISTA WILLIAM DIETERLE, che è stato a Roma nei giorni scorsi per definire gli accordi relativi a una coproduzione, ha espresso l'intenzione di scritturare Rosanna Schiaffino. Interprete maschile del film sarà Glenn Ford.

Cordiale e disciplinata, semplice e materna, Rosanna Schiaffino ha una dote che le ha valso finora la simpatia dei produttori e registi, e dei suoi naturali alleati, i fotografi e i giornalisti. L’incapacità di darsi un contegno, il bisogno continuo di scherzare, una spontanea comunicativa. La sua bellezza, più questa dote, le hanno permesso di fare già tanta strada. Ma di essere bella Rosanna lo sa dall’età di dodici anni; sua madre glielo ha ripetuto tutti i giorni, in tutti i toni. Ora i giornali hanno divulgato la notizia in tutto il mondo. Per quanto lusingata, Rosanna, comincia a esserne sazia. «Spero che arrivi presto il giorno — essa dice — in cui la gente dirà che sono anche bella...». Dopo Bruxelles e Venezia, può darsi che il suo desiderio si avveri!

A. D., «Tempo», anno XX, n.25, 17 giugno 1958 (Fotografie di Federico Garolla)


Tempo
A. D., «Tempo», anno XX, n.25, 17 giugno 1958 (Fotografie di Federico Garolla)