La sua valle è in Jugoslavia

Il film che Giuseppe de Santis si prepara a girare in Jugoslavia, “La strada della valle”, avrà fra i maggiori interpreti Silvana Pampanini, l’attrice che celebra ora i suoi dieci anni di lavoro nel cinema, vantando il primato più simpatico: quello della cordialità e del buon umore

Roma, agosto

Silvana Pampanini sta lasciando Roma per trascorrere una breve vacanza estiva: 20 giorni di riposo ad Ischia prima della ripresa del lavoro. L’ultimo anno è stato per Silvana denso di viaggi, un po’ per lavoro un po’ per diporto: ha presenziato infatti parecchie settimane del film italiano all’estero ed ha interpretato due film in coproduzione.

L’ultima sua fatica è stata "Saranno uomini”, in cui la bella attrice romana ha ottenuto un notevole successo personale. Poi Silvana ha trascorso un mese a Roma durante il quale si è occupata molto della sua casa e della sua famiglia che aveva molto trascurate negli ultimi tempi. Durante il soggiorno romano Silvana ha acquistato qualche mobile antico, ha ordinato qualche toilette per la prossima stagione, ha fatto lunghe soste in libreria per scegliere quelli che l’attrice chiama: «I fedeli compagni delle mie vacanze» cioè i libri usciti negli ultimi mesi. Subito dopo Ferragosto Silvana sarà di nuovo a Roma, ma per pochi giorni. Il 26 infatti dovrà partire per la Jugoslavia, per raggiungere il regista De Santis che in questi giorni è già sul posto per la realizzazione del suo prossimo film. De Santis infatti ha firmato un contratto con due Case di produzione jugoslave, che si sono associate per l’occasione, per la realizzazione di un grande film prodotto interamente con capitale jugoslavo. La Avala Film e la Jadran Film di Belgrado hanno messo in comune le loro forze per poter consentire al regista italiano di realizzare un progetto che egli aveva in mente da tempo e che per il lungo periodo di lavorazione in esterni richiederà particolare impegno. Continua così l’esodo dei registi e degli attori italiani che, non trovando più possibilità di lavoro nel nostro Paese, accettano offerte dall’estero. Proprio in questo periodo Zavattini si trova al Messico dove deve realizzare due film e si afferma che anche Federico Fellini stia per accettare un contratto offertogli da una Casa di produzione straniera.

Per questo film in Jugoslavia, che non sarà nè un’opera politica nè un pretesto per la propaganda jugoslava, Giuseppe de Santis, nonostante i capitali interamente stranieri, ha ottenuto di valersi di un operatore e di un aiuto regista italiani e, quel che più conta, ha potuto scritturare tre attori italiani per le tre parti di maggiore importanza: Silvana Pampanini, Eleonora Rossi-Drago e Massimo Girotti.

Il film narrerà la storia di un piccolo paese — di una nazione imprecisata — che manca di una qualunque strada che attraverso la valle lo colleghi al più vicino centro abitato. E’ naturalmente un paese di montagna che sorge in mezzo ad una pietraia carsica, collegato soltanto da alcune mulattiere alle strade di grande comunicazione. In assenza di iniziative delle autorità centrali gli abitanti decidono di realizzare da soli la strada di cui hanno bisogno: appunto con lo svolgersi del film la strada nascerà attraverso mille difficoltà e mille contrasti. I contrasti non sono soltanto quelli che dividono gli abitanti del piccolo paese dal potere centrale, ma sono anche quelli che immancabilmente sorgono tra abitanti di uno stesso paese appena si mettono in moto i reciproci interessi: così — tema nuovo per il film a sfondo sociale — si sottolineerà l’acuirsi dei dissidi tra operai e contadini, inevitabili là dove gli interessi dei primi toccheranno i diritti maturati dagli altri.

Questo film ha per ora soltanto un titolo provvisorio: ”La strada della valle”, e verrà girato in Dalmazia o in Istria, in località che Giuseppe de Santis sta scegliendo 'proprio in questi giorni. La lavorazione durerà circa tre mesi. I tre attori italiani, tra cui Silvana Pampanini, impersoneranno le figure che avranno ruolo preponderante nella storia che sarà un po’ il motivo conduttore del film.

Silvana tornerà così a Roma alla fine di ottobre, per pochissimi giorni, poiché dal 24 novembre è impegnata per un secondo film di cui non può dire per ora il titolo e l’ambienta-zione. E’ quasi certo, comunque, che verrà in parte realizzato all’estero.

U.d.F., «Tempo», anno XIX, n.33, 15 agosto 1957