La notte parigina di Sofia Loren
Dopo la presentazione del film “Pane, amore e...", Sofia Loren ha concluso la sua tumultuosa giornata parigina in un ristorante dei Campi Elisi con un anfitrione eccezionale: il direttore della Banca di Francia
SOFIA LOREN, giunta a Parigi da Bruxelles per presentare il film "Pane, amore e...” (i francesi hanno tradotto i puntini di sospensione in: «e cosi sia»), ha vissuto un paio di giornate tumultuose, come ormai le capita in qualunque città europea si rechi. Dopo la proiezione al ’’Cinema Français" (dirimpetto c’è il ’’Cinema Berlitz” in cui si proiettava "La donna più bella del mondo”), la Loren è stata accompagnata a cena in un ristorante alla moda dei Campi Elisi. Ecco, in queste pagine, l’attrice, nei momenti più significativi della serata.
IL PRIMO VIOLINO della piccola orchestra si dedica alla celebre ospite italiana, come per commentare le sue sensazioni. Anfitrione di Sofia era il signor Wilfrid Baumgartner, direttore della Banca di Francia. Costui alla fine ha detto ai giornalisti: «Mi è parsa una brava ragazza». L'abito di Sofia era di un sarto romano.
LA PRESUNTA GUERRA Loren-Lollobrlgida ha perseguitato l’attrice napoletana anche a Parigi. Un giovanotto le ha gridato: «Viva Gina»; Sofia l’ha guardato senza parlare, il giovanotto è arrossito, poi ha gridato: «Viva Sofia». Per provvedere al servizio d’ordine erano stati mobilitati trenta poliziotti.
SODDISFATTA dell’accoglienza ricevuta a Parigi. Sofia si rilassa sul finire della cena. L’ha assistita, nelle fatiche dell'intensa giornata, la signora Quaroni, moglie del nostro ambasciatore; l’ha accompagnata nel viaggio, come sempre, lo sceneggiatore Franchina.
UN MOMENTO DI STANCHEZZA ha colto infine Sofia; ma si è ripresa subito. Era arrivata la sera prima a mezzanotte, accolta alla stazione da 150 giornalisti. In albergo aveva dovuto far togliere tutti i fiori dall’appartamento, trasformato in una serra dall'aria irrespirabile. L’indomani s’era alzata presto per presentare il film in visione privata ai noleggiatori francesi. Durante la giornata ha avuto a disposizione tre auto diverse: una trasformabile sport per il mattino; una berlina in due colori da cocktail; una berlina nera con guida esterna per la serata di gala.
«Tempo», anno XVIII, n.14, 5 aprile 1956
![]() |
«Tempo», anno XVIII, n.14, 5 aprile 1956 |