Firmamento Totò

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1950 05 24 Cinesport Toto intro

Il più popolare dei personaggi comici del Teatro Italiano di rivista, Totò, è stato scoperto in un vecchio armadio di un'antica famiglia napoletana che fa risalire le proprie origini all'imperatore Costantino. Il creatore di questo personaggio è il principe Antonio de Curtis Griffo Focas, cui spetta il titolo di “Capo di tutte le dinastie bizantine”.

Furono alcuni indumenti di suo nonno - un tight di taglio antiquato e tubino nero, stretto e stinto - che gli suggerirono l'idea di quella figurazione comica alla quale arrise un immediato successo.

Com'era già accaduto per il creatore di un'altra celebre maschera comica - Charles Spencer Chaplin - il nome del personaggio divenne il nome dell'attore.

Totò è nato a Napoli, 43 anni fa. A dieci anni sognava di essere sacerdote. Stava per entrare in seminario, quando una lunga malattia glielo impedì. Durante la convalescenza presso uno zio materno, uno dei dirigenti del cantiere navale di Castellammare di Stabia, sognò di diventare ufficiale di Marina. Ma glielo impedì la sua complessione fisica, allora estremamente gracile.

Da un incontro occasionale con una vecchia famiglia di comici napoletani nacque la sua vocazione per il teatro. La compagnia in cui fu accolto perpetuava la tradizione del "teatro dell'arte" con un repertorio di farse accentrate intorno alla tipica e famosa maschera napoletana di Pulcinella.

Solo due anni dopo passò al varietà, sollecitato da un agente teatrale che gli offerse la possibilità di comparire in quello che allora era il più rinomato teatro di varietà d'Italia: la Sala Umberto a Roma.

Il suo repertorio comprendeva una serie di improvvisazioni personali (la parodia di canzoni in voga ed alcune "macchiette") che sbalordirono il pubblico: il suo guardaroba di scena consisteva, come s'è detto, di pochi capi di vestiario trovato in un vecchio armadio di famiglia.

Passato dal varietà al teatro di rivista, Totò ha innovato il tradizionale genere comico portandomi gli elementi di pura fantasia che erano peculiari dei più famosi "clown" del circo. Per un lungo tempo egli ha diviso il suo successi con quella che è la più grande attrice del cinema italiano: Anna Magnani.

Si può dire che fin dai primi anni in cui Totò apparve sulle scene la sua mimica funambolesca, la sua maschera espressiva e quelle sue inimitabili annodature acrobatiche fecero pensare a lui come l'interprete di un film comico. Ma il cinema doveva fare i conti con quella che si può dire “ la meccanica della comicità di Totò”. Un personaggio così fatto deve potersi muovere in un ambiente di continua è libera in pensione, come una fiaba.

La prima volta che Totò comparve davanti alla macchina da presa fu nel 1933: i suoi film sono stati fino ad ora una decina. Di recente egli è stato protagonista del film "L'imperatore di Capri".

Nella sua vita privata nessuna eccentricità e nulla che ricordi il teatro. Nulla ricorda il personaggio "Totò" nella casa di sua altezza Imperiale il principe De Curtis Griffo Focas.

«Cinesport», 24 maggio 1950


Cinesport
«Cinesport», 24 maggio 1950