Al Sistina «A prescindere» - Rivista di Nelli e Mangini

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Al termine di un “rodaggio” di tre giorni a Perugia è andata in scena a Roma la rivista “A prescindere”, che segna il ritorno al palcoscenico di Totò dopo una lunga parentesi cinematografica

TOTO’ ha voluto, tornando alle scene dopo sette anni di attività cinematografica, che la rivista con cui si ripresentava al pubblico portasse come titolo una sua celebre interlocuzione: ”A prescindere...”. E’ una rivista all’antica, afferma Totò; una rivista che vuol soltanto divertire, non far sensazione. Nel copione di Nelli e Mangini, ha larga parte il commento ...all'attualità, la satira della vita di ogni giorno. Un paio di quadri si occupano della mania del momento, il "Rock and roll”, e di "Guerra e pace”.

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FRANCA MAY e la francese Yvonne Ménard sono le prime donne della rivista. Con loro è una terza soubrette, Franca Gandolfi. Lo spettacolo, che costa circa un milione per sera, è andato in scena in ”anteprima” a Perugia, dove è stato presentato per tre sere; poi ha debuttato ufficialmente a Roma pochi giorni fa, il 23 novembre. Nella foto in basso: l’impresario Remigio Paone si congratula con Totò dopo il successo che ha coronato la "prima” romana.

UN TOTO’ NAPOLEONICO compare qui alla ribalta, affiancato dai suoi principali collaboratori. Per la prima volta, dopo molti anni, Totò si è presentato in scena senza la sua "spalla” prediletta, Mario Castellani, che da tempo si è dedicato alla prosa. Il suo posto è stato preso dal notissimo comico napoletano Enzo Turco. Il complesso artistico si è riunito molto presto. Ha provato a lungo nei deserti teatri di posa della "Safa-Palatino", poi si è trasferito a Palazzo Brancaccio, nei saloni che tradizionalmente vengono utilizzati per le prove di tutte le compagnie che si formano a Roma. In uno dei quadri, Totò doveva arrivare in scena su un motorscooter; ma il quadro è stato soppresso, perchè la prima prova si è risolta in un ruzzolone, fortunatamente senza conseguenze.

LE COREOGRAFIE, curate da Gisa Geert, sono affidate ad un balletto di sette uomini e sette donne. Grande curiosità hanno destato le "Show Girls”: sette ragazze inglesi la più piccola delle quali è alta soltanto un metro e novanta. Nella foto a sinistra si vede, dietro un ballerino, Yvonne Ménard (conosciuta a Parigi come ”la femme nue”: in Italia, naturalmente, si è vestita un po’ di più). Le musiche che accompagnano lo spettacolo sono state composte dal m° Carlo Alberto Rossi.

«Tempo», anno XVIII, n.49, 6 dicembre 1956 


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«Tempo», anno XVIII, n.49, 6 dicembre 1956