Tutti aspettano Totò
Prossimamente sui teleschermi. “I Promessi Sposi”, “Scala Reale” e “Tutto Totò” questo il tris d’assi che la TV tiene in serbo per le nostre serate d’autunno e d’inverno. Molti altri programmi di grande impegno sono inoltre previsti per la prossima stagione, che promette di essere la più ricca, vasta e interessante di quante ne sono state allestite finora.
VARIETÀ
Occorreva un avvenimento eccezionale per indurre il nostro più grande comico vivente, Totò, ad arrendersi alla televisione. Finora aveva soltanto partecipato a qualche spettacolo televisivo in qualità di ospite d’onore, ma nonostante molte insistenze, in via del Babuino non erano riusciti ad ottenere di più. Ma la scorsa primavera, improvvisamente, Totò ha preso la grande decisione: per festeggiare i suoi cinquant'anni di attività artistica avrebbe «girato» per la TV uno «show» in dieci puntate, una specie di rievocazione di mezzo secolo di trionfi come attore di teatro e di cinema (ha interpretato centosei film). Il «Tutto Totò», che attualmente è in fase di montaggio, andrà in onda a dicembre, per la regìa di Daniele D’Anza. Le prime sei puntate saranno dedicate alle più fortunate scenette tratte dalle riviste del comico, le ultime quattro, tratteranno argomenti legati all’attualità: il Natale, la Befana, il cinema e il mondo dei giovani yè-yè.
Anche un altro comico della vecchia generazione sarà impegnato con la TV quest’inverno: Macario. Affiancato da Miranda Martino sta registrando in quattro puntate una commedia brillante tratta da un suo vecchio film di grande successo: «Imputato, alzatevi!».
ROMAZI SCENEGGIATI
Il campo dei romanzi sceneggiati, o teleromanzi come ormai vengono comunemente chiamati, è dominato dall’attesa per «I promessi sposi», la più importante realizzazione televisiva non soltanto italiana, ma probabilmente europea. La prima puntata andrà in onda la vigilia di Natale, dopo ben cinque mesi di lavorazione, un record per un programma televisivo. Ma tutto è «record» in questa realizzazione. Il regista Sandro Bolchi e lo scrittore Bacchelli, che lo ha coadiuvato nella sceneggiatura del capolavoro manzoniano, hanno impiegato due anni a preparare il copione ed a scegliere il «cast»; sono stati scritturati centosettanta attori, millecinquecento comparse; i trecento milioni di spesa previsti, risulteranno alla fine probabilmente superati. Protagonisti, come tutti sanno, Paola Pitagora (Lucia Mondella), Nino Castelnuovo (Renzo Tramaglino), Tino Carraro (don Abbondio) e tanti altri notissimi beniamini del pubblico tra cui Lea Massari, Massimo Girotti, Salvo Randone, Renzo Ricci, Elsa Merlini.
Molti ricordano quanto difficile e laboriosa è stata la scelta della attrice cui affidare il ruolo di Lucia Mondella. Prima che si decidesse definitivamente per Paola Pitagora, pareva sicura la candidatura di Giulia Lazzarini. Questa vecchia conoscenza dei telespettatori si prenderà in un certo senso la rivincita sulla «bocciatura», sostenendo il ruolo di protagonista nel primo degli «sceneggiati» in programma per questa stagione, «Quinta colonna», dal romanzo di Graham Greene, adattato da Sandro Bolchi e Aldo Nicolaj e diretto da Vittorio Cottafavi. La prima puntata andrà in onda domenica 25 settembre. Accanto alla Lazzarini, vedremo Raoul Grassilli, Renato de Carmine, Fanny Marchiò, Tino Carraro e Flora Lillo. «Quinta colonna» ha una storia a «suspense» che si snoda nel mondo internazionale delle spie.
Subito dopo, in ottobre, andrà in onda la riduzione di uno dei più celebri ed appassionanti romanzi di Alessandro Dumas, «Il conte di Montecristo», per la regia di Edmo Fenoglio. Il protagonista avrebbe dovuto esserne Enrico Maria Salerno, ma, dopo le bizze fatte a «Studio Uno», la TV probabilmente ha voluto punirlo, e la parte è stata affidata ad un esordiente, Andrea Giordana, figlio di Claudio Gora e Marina Berti. Sarà lui dunque Edmondo Dantès. Le altre parti principali sono state affidate a Giuliana Lojodice, Alberto Terrana, Achille Millo, Adolfo Geri, Tofano e Fosco Giachetti.
Seguirà il teleromanzo «Santa Giovanna», che avrà per protagonista Valeria Moriconi e si articolerà in sole tre puntate. Relativamente breve (quattro puntate) anche il teleromanzo «Tempo d’amare», tratto da «Pane vivo» dì Mauriac e diretto da Mario Landi, il regista dì Maigret. Tratterà un argomento molto delicato: il difficile amore tra due giovani (impersonati da due esordienti, Andrea Lala e Nicoletta Languasco), uno di famiglia atea, l'altra di famiglia religiosa.
Infine, visto il successo ottenuto un paio di stagioni fa dalla sceneggiatura della vita di Giuseppe Verdi, un teleromanzo sarà dedicato ad un altro «grande» della nostra lirica, Gioacchino Rossini. La figura del compositore pesarese sarà impersonata da Tino Buazzelli.
I GIALLI
«Le avventure del commissario Maigret» e «Il fantasma del Louvre» hanno confermato, la scorsa stagione la simpatia del grande pubblico televisivo per i romanzi gialli a puntate. Quest’inverno non rivedremo all’opera il sornione commissario Maigret: Gino Cervi aveva deciso già alla fine dell’ultima serie di avventure di «saltare» un anno, e i dirigenti televisivi non sono riusciti a fargli mutare opinione. Lo vedremo invece sugli schermi cinematografici, perché proprio in questi giorni sta girando un film con nuove inchieste del commissario parigino. La TV non poteva naturalmente lasciare a bocca asciutta i patiti del «giallo». Negli studi di Napoli si sta registrando, in un clima da «top secret» atomico, «Melissa», un «giallo» a puntate scritto da Francis Durbridge, lo stesso autore de «La sciarpa» e di «Paura per Janet». La regia è di Daniele D’Anza; interpreti principali Rossano Brazzi (è il suo debutto televisivo come protagonista), Esmeralda Ru-spoli, Aroldo Tieri, Massimo Serato, Franco Volpi, Dina Sassoli, Luisella Boni e Antonella della Porta. L’immancabile commissario (questa volta di Scotland Yard) sarà impersonato da Turi Ferro.
«Melissa» è stato già rappresentato con grande successo dalle televisioni di Inghilterra, Francia, Germania e Olanda. D’Anza, il regista, ha assicurato che l’edizione italiana supererà in «thrilling» tutte le edizioni straniere. Misure eccezionali sono state prese affinché la soluzione finale non venga anticipata sui giornali, come è accaduto con «La donna di fiori», l'ultima avventura del Tenente Sheridan. A questo proposito, è probabile. per la primavera, un ritorno di Ubaldo Lay, con nuove avventure del simpatico Sheridan.
I FILM
Anche per la prossima stagione il lunedì e il martedì sera (rispettivamente sul secondo e sul primo canale) continueranno ad essere dedicati al cinema. Saccheggiato ormai l’archivio dei vecchi film, per i programmisti televisivi diventa sempre più difficile organizzare delle serie di pellicole capaci di conquistare l’interesse del pubblico. In autunno avremo una serie dedicata al cinema inglese, ma non si conoscono ancora i titoli dei film selezionati. Più in là invece assisteremo ad una vetrina dei primi film di Alberto Sordi. Sarà lo stesso Albertone a presentarci queste sue prime fatiche cinematografiche, non ancora «impegnate» ma comunque capaci di strappare delle franche risate. Nella serie vedremo: «Mamma mia che impressione», «Allegro squadrone», «Il seduttore», «Lo scapolo», «Il marito» e «Buonanotte avvocato!»
I QUIZ
La fortuna dei «quiz» pare in de-clino. Un tempo la televisione annunciava i giochi a premio come il piatto forte dei suoi programmi stagionali; ma il pubblico dei telespettatori ora sembra attratto da altre forme di spettacolo. C’è una sola trasmissione a quiz già approvata per il prossimo inverno: s’intitola «Il gioco delle famiglie», e non si sa ancora molto di come si articoleranno i giochi. «Conduttore» della trasmissione sarà il vulcanico Corrado, che scenderà nuovamente in campo dopo un meritato riposo seguito alle fatiche estive de «La trottola». Forse al suo fianco vedremo Mike Bongiorno: la sua «Fiera dei sogni» infatti pare definitivamente archiviata.
Tempi grami, dunque, per i «quiz». Tuttavia è allo studio, per la primavera dell’anno prossimo, una trasmissione a «quiz», che grazie ad una nuova formula, dovrebbe rinverdire il successo di questo genere di spettacolo.
LE CURIOSITÀ
La televisione sta carezzando due progetti ambizioni per il prossimo inverno. Il primo riguarda un accordo con Dino De Laurentiis (il produttore de «La Bibbia» e marito di Silvana Mangano) per la trasposizione televisiva a puntate de «L’Odissea» un «kolossal» cinematografico con Kirk Douglas nei panni di Ulisse la Mangano in una tripla parte.
La TV sta facendo l’occhiolino anche ad un altro «big» del cinema, Federico Fellini. Sono già in corso trattative affinché Fellini, con protagonista la moglie Giulietta Masina, realizzi una serie di puntate dedicate alle avventure di una donna piccoloborghese alle prese con i problemi, a volte drammatici, a volte grotteschi, del nostro tempo.
SPETTACOLI MUSICALI
Tra i grandi spettacoli musicali, vivissima è l’attesa per «Scala Reale», che sarà anche il primo della stagione ad andare in onda: debutterà infatti la sera di sabato 24 settembre. «Scala reale» non è altro che l’edizione 1966 di «Canzonissima», e bisogna subito dire che, per la prima volta dopo molte stagioni, la tradizionale gara musicale che si conclude il giorno dell’Epifania, ci presenta una formula che — già in partenza — ha non solo accontentato ma addirittura entusiasmato i critici ed i telespettatori. Sarà infatti non più una gara di canzoni vecchie o nuove, ma — come è più logico — di cantanti. Divisi in sedici squadre che porteranno i colori delle varie case discografiche, i cantanti si misureranno in un torneo che non mancherà di accendere il tifo di milioni di telespettatori. Direttore del gioco, dopo i «forfait» di Corrado, Delia Scala e Alberto Lupo, sarà Peppino De Filippo.
Anche un altro «show» musicale interessante si annuncia quello andato in onda domenica 4 settembre, «Spettacolo ovunque» presentato da Enzo Tortora e Luisella Boni.
In preparazione intanto uno «show» personale dell’intramontabile Claudio Villa, il quale ci condurrà alla scoperta «musicale» della sua Roma, quella di ieri e quella di oggi, da via Veneto al «Piper», da Trastevere ai luoghi cari al Belli. Lo spettacolo si articola in quattro puntate. Anche Adriano Celentano sta preparando un suo spettacolo per l’autunno, al solito con la collaborazione del suo «clan»: ma qui si tratterà di una sola puntata.
Molto probabile, invece, visto il successo ottenuto lo scorso anno da «Stasera Rita», un nuovo spettacolo canoro a puntate della Pavone. E’ in preparazione inoltre un altro «Anna Moffo show».
Di una nuova serie di «Studio Uno», negli ambienti televisivi ancora non si parla, ma si dà per certo che, finite le trasmissioni di «Scala Reale», l’ora di «punta» del sabato sera sarà presa da una nuova serie di spettacoli allestiti dall’ormai collaudatissimo «duo» Sacerdote-Falqui. Anche la scorsa stagione, infatti, pur dopo il difficile avvio di «Studio Uno», Sacerdote e Falqui hanno dimostrato di non temere rivali nell’organizzare spettacoli di varietà musicale ad alto livello.
LE INCHIESTE
Un nuovo «genere» televisivo sta guadagnando sempre più il favore dei telespettatori: l’inchiesta d’attualità e l’inchiesta storica. Questa ultima offre molto spesso degli spunti drammaticamente romanzeschi, tanto è vero che nelle scorse stagioni si sono registrati indici altissimi di ascolto e di gradimento per inchieste sulla storia di oggi e dell’immediato ieri. In questo filone s’inserisce una nuova serie di «Storia sotto inchiesta» che la TV prepara per l’inverno. Sono già in lavorazione tre episodi, dedicati rispettivamente al «Mistero di Anastasia» e al favoloso tesoro degli Zar, al «caso» Fuchs, lo scienziato inglese di origine tedesca che cedette ai russi i primi disegni dell’atomica e al «Processo di Savona», che vide alla sbarra, durante il fascismo, Parri, i fratelli Rosselli e altri antifascisti.
Nel campo delle inchieste d’attualità, si preannuncia interessante per i giovani e per i genitori che hanno figli ormai grandicelli, una trasmissione intitolata appunto «Giovani». Quattro registi, Ermanno Olmi, Ugo Gregoretti, Emilio Caldana e Paolo Nuzzi scandaglieranno i problemi dei giovani rispettivamente in Lombardia, a Napoli, nel Veneto e in Sicilia.
Un cenno infine ad una nuova inchiesta a puntate di Virgilio Sabel dopo «Viaggio nel Sud» e «I figli crescono», intitolata «Viaggio al Nord». Dal Piemonte a Trieste, una serie di colloqui divertenti e sorprendenti con vecchi e giovani dell’» Italia ricca».
Giorgio Berti, «Sogno», n.38, 15 settembre 1966
Giorgio Berti, «Sogno», n.38, 15 settembre 1966 |