C'è poco da ridere: la nipotina di Totò è sparita nella droga
Nessuno sa dove si sia nascosta Diana de Curtis scomparsa subito dopo essere uscita di galera. Coinvolta in un traffico di stupefacenti, la nipote del grande comico napoletano è stata arrestata, ma poi rilasciata in libertà provvisoria: sola e «ripudiata» dalla famiglia, ha fatto perdere le sue tracce.
Roma, luglio 1990
Che fine ha fatto Diana De Curtis, la nipotina di Totò? Nessuno sa dire dove si trova. Né suo fratello, Salvatore, con il quale Diana era molto legata, né il suo avvocato difensore, Luciano Revel, il cui studio legale è stato eletto dalla ragazza come proprio domicilio. Ottenuta la libertà provvisoria per una storia di droga (era stata accusata da un pentito della mafia. Massimo Speranza, di «detenzione di sostanze stupefacenti in quantità non modiche»), dopo che il giudice le aveva concesso gli arresti domiciliari. Diana é scomparsa.
CERCAVO «UN POSTO AL SOLE» Le sue doti artistiche e la sua linea «esplosiva» le avevano fatto sperare in una rapida carriera cinematografica. Dopo essersi meritata gli elogi della critica nello spettacolo televisivo «Senza rete», sembrava infatti che i produttori di Cinecittà si fossero accorti di lei. Ben presto, però, il suo nome è caduto nel dimenticatoio e Diana è finita in un giro «poco pulito» che l'ha portata fino al carcere.
Di questo avviso, invece, non è la zia materna signora Marcella De Curtis. «È semplicemente una ragazzaccia che ha dato solo guai in famiglia», si sfoga al telefono, «prima o poi sua madre morirà di crepacuore. È stata perdonata moltissime volte, ma ora basta. Le sembra che siano capricci da niente, questi? E irrecuperabile. E non la voglio più vedere. Ormai non è più una ragazzina, ha quasi trentanni. Ma la testa sul collo non ce l'ha mai avuta...».
Si dice che lo scorso inverno Diana sia stata in Sud Africa dalla madre Liliana che da anni, da quando si separò dal marito. il regista cinematografico Gianni Buffardi, morto cinque anni fa per una infezione contratta durante un bagno nelle acque del Tevere, ha aperto un ristorante. Ma anche lì sembra che l’irrequieta ragazza ne abbia combinata una delle sue, al punto che sua madre l’ha rispedita subito in Italia ordinandole di non farsi più vedere.
I rapporti tra Diana De Curtis e la madre Liliana sono sempre stati molto tesi. Diana, infatti, che a 14 anni è scappata di casa e ha sempre dato parecchie preoccupazioni alla madre, si è meritata la fama di ragazza ribelle. Dopo la separazione dal marito, Liliana De Curtis si è trasferita in Sud Africa, ma Diana non ha voluto seguirla, preferendo restare a Roma per tentare l’avventura nel cinema.
Respinta da tutti, con una madre lontana, senza padre, lei che era cresciuta in famiglia nel culto di un nonno famoso c che sognava di diventare un'attrice importante, improvvisamente si è ritrovata sola.
Senza affetti e progetti, con i problemi di tutti i ragazzi di oggi e con una accanita voglia di affermarsi nonostante qualche delusione passata. Diana é inevitabilmente finita in un giro di persone sbagliate. Ha cominciato a frequentare gente poco raccomandabile che vive di espedienti poco chiari, allettata da false promesse e da futuri in technicolor che invece sono sempre rimasti solo nei sogni.
In queste condizioni, senza che nessuno potesse darle un aiuto, è facile lasciarsi andare e cedere alle tentazioni, specialmente quando non si è forti. Cosi la droga diventa l'unico «strumento» per vincere la disperazione.
Spiega l’avvocato Revel: «Diana é rimasta implicala in questa vicenda risultata poi non grave. Quando è scattata l'accusa nei suoi confronti, lei si trovava all'estero, io l'ho informata e lei, sia pure sorpresa, non ha esitato minimamente a rientrare in Italia per presentarsi davanti al giudice. Il quale ha tenuto conto della totale disponibilità ed ha concesso dapprima gli arresti domiciliari e successivamente la libertà provvisoria».
Ma perché Diana De Curtis da alcuni giorni é introvabile ed è scomparsa come se fosse braccata da qualcuno? Forse é più esatto pensare che è inseguita dai rimorsi e dalla vergogna. Proprio sette anni fa Diana Buffardi, che preferisce farsi chiamare con il cognome della madre per onorare la memoria del nonno, cominciò a muovere i primi timidi passi in televisione. Diana si dimostrò una ragazza abbastanza spigliata e spiritosa. al punto che il confronto con il celebre nonno nacque spontaneo.
...MA LA GIOIA DEL NONNO! Napoli. Totò tiene in braccio la nipotina Diana (ancora in fasce), nata dal matrimonio di sua figlia Liliana De Curtis e del regista televisivo Gianni Buffardi. Il comico napoletano aveva una vera e propria predilezione per la piccola Diana, tanto da dichiarare agli amici che la sua unica erede in campo artistico era proprio lei. Per questo motivo. Diana ha sempre voluto essere chiamata col cognome del nonno, «rinnegando» quello paterno.
Prese parte più tardi al programma televisivo dell’estate Senza rete (che ora si chiama Sotto le stelle), e in quell'occasione rivelò sorprendenti qualità di cantante, di ballerina, nonché di «fine dicitrice» di alcune poesie del principe De Curtis, in arte Totò.
Il cinema si occupò immediatamente di lei, anche se le prime proposte non furono molto allettanti. Tuttavia, Diana poteva contare sugli aiuti del padre, che da anni viveva nell’ambiente cinematografico. I suoi inizi sembrarono assai promettenti, la sua carriera era destinata a un futuro luminoso. Invece le prime delusioni sono cominciate prestissimo, con la morte assurda del padre, e con la decisione di sua madre di stabilirsi definitivamente in Sud Africa.
Diana si è ritrovata sola ed ha cominciato a fare, forse, mosse e scelte sbagliate. Gli amici ad uno ad uno si sono allontanati, il cinema e la televisione non si sono più occupati di lei. Ed ora neppure sua madre e sua zia vogliono più vederla. Questa storia di droga l’ha messa k.o. E adesso qualcuno pensa che Diana, assalita dalla disperazione, possa commettere qualcosa di grave, di irreparabile.
Marco Tedesco, «Eva Express», 1990
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Marco Tedesco, «Eva Express», 1990 |