Articoli & Ritagli di stampa - Rassegna 1963
Indice degli avvenimenti importanti nel 1963
Marzo 1963 A Totò viene proposto di interpretare, per la televisione, «Il Commissario Totò» personaggio definito l'anti-Maigret. Il progetto non andrà a buon fine
10 marzo 1963 Antonio de Curtis e Franca Faldini consegnano un cucciolo di leone allo Zoo di Roma
5 ottobre 1963 In occasione del «Primo incontro Internazionale del cinema» ad Antonio de Curtis viene conferita la "Sirena d'oro" per il cinema per il film "Il comandante"
Novembre 1963 Totò intenta una causa alla TV di Stato per la messa in onda di uno spot non autorizzato in cui viene imitata la sua voce
Indice della rassegna stampa dei film per il 1963
Il giorno più corto Distribuzione: 9 febbraio 1963
Totò contro i quattro Distribuzione: 5 marzo 1963
Il monaco di Monza Distribuzione: 16 marzo 1963
Totò e Cleopatra Distribuzione: 3 agosto 1963
Totò sexy Distribuzione: 31 agosto 1963
Le motorizzate Distribuzione: 10 agosto 1963
Gli onorevoli Distribuzione: 13 settembre 1963
Il comandante Distribuzione: 18 dicembre 1963
Altri artisti ed altri temi
Totò
Articoli d'epoca, anno 1963
Totò, il principe che amava gli animali
Totò consegna un leoncino allo zoo di Roma
Dox, il poliziotto del principe de Curtis
L'Ospizio dei Trovatelli
Il principe metafisico, ovverosia Totò
Un film con Fellini nelle speranze di Totò
1963 - TV7 - Dieci minuti con Totò
Il giorno più corto (1963)
Gli onorevoli (1963)
Il monaco di Monza (1963)
Le motorizzate - Il vigile ignoto (1963)
Totò contro i quattro (1963)
Totò e Cleopatra (1963)
Totò sexy (1963)
Il comandante (1963)
«Il giorno più corto», un giorno per divertirsi
Rascel, Totò e Celentano "grandi esclusi dal Festival della canzone di Sanremo
[...] Clima disteso fra gli esclusi, tra i quali figurano alcuni tra i nomi più illustri della musica leggera: Rascel, Fidenco, Totò, C.A. Rossi, Celentano, Cigliano, ecc. Inevitabile bocciatura di qualche bella canzone; non si prevede una canzone "d'urto", ma venti canzoni di più o meno soddisfacente fattura [...]
«Corriere Alessandrino», 3 gennaio 1963
«Radiocorriere TV», 25 gennaio 1963
«Noi donne», gennaio 1963
IL GIORNO PIU' CORTO
Distribuzione: 9 febbraio 1963
Qui la rassegna stampa e la scheda completa del film
TOTO' CONTRO I QUATTRO
Distribuzione: 5 marzo 1963
Qui la rassegna stampa e la scheda completa del film
Totò sarà un Maigret umoristico-psicologico
L'attore si è deciso per il "video"
Totò ha rotto il ghiaccio con la TV e si presenterà dinanzi al «video». Egli sarà intatti l'«anti-Maigret», cioè un poliziotto che ricalcherà in chiave umoristica e con esiti disastrosi i metodi del «commissario» Gino Cervi. Autore della proposta è stato lo stesso Totò, che nella stesura e nella sceneggiatura del programma sarà affiancato da Bruno Corbucci e Giovanni Grimaldi.
La proposta, che naturalmente la TV ha subito accettato e che quanto prima passerà alla fuse realizzativa, riguarda sei episodi filmati, della durata ciascuno di circa un'ora, ed è nata dalla constatazione di Totò il quale si è reso conto delle enormi possibilità di un personaggio del genere.
In conseguenza di ciò è stata creata la figura dell'anti-Maigret, un segugio cioè che adotta anche esso il metodo psicologico e quasi «umanistico» del Maigret di Simenon.
Come dicevamo prima. Totò commissario ottiene effetti opposti, abborracciando psicologie contorte e buffe, con conseguenti equivoci e sconfitte, piste falce, assurdità e trovate continue che portano naturalmente al più completo e impensabile fallimento delle sue inchieste.
Ad ogni modo pare accertato che non ai tratterà di una parodia pura e semplice del personaggio di Maigret: Maigret ha dato l'idea, ma il «Commissario Totò» (questo è il titolo provvisorio del programma) sarà completamente autonomo da qualunque ricalco ispirato alla creatura di Simenon. In tal modo, oltre tutto, sarà possibile dare agli episodi una ambientazione totalmente italiana.
«Momento Sera», 10 marzo 1963 - «Totò e la televisione»
L'attore Totò ha regalato "Totò" al fotografo dello zoo di Roma
Un nuovo gesto generoso del popolare comico napoletano. Si tratta di una leonessina alla quale de Curtis ha voluto imporre il proprio nome d'arte. L'animale non ha tardato ad acclimatarsi. La consegna è avvenuta ieri mattina presente l'assessore Sapio
Da ieri, «Totò» siede su una panchina dello Zoo, con il suo bravo guinzaglio, affidato al fotografo del Giardino, Attilio Pansini, ed è pronto a diventare, accanto a molti bambini romani, protagonista d'immagini che, nella fantasia dei piccoli visitatori, rimarranno come la-documentazione di una favolosa e avventurosa evasione nel mondo delle belve. Perché si tratta di una piccola leonessa di tre mesi, dal bel mantello fulvo e dallo sguardo ardito. Non deve stupire che nonostante il sesso, abbia nome «Totò», esattamente come si chiama, in arte, il principe Antonio De Curtis, il popolarissimo attore Totò. Non deve stupire perché la leonessina è stata donata al fotografo Pansini appunto da Totò, il quale ha voluto che «a prescindere» (per usare una locuzione a lui cara) dal fatto che sta una femmina, portasse il suo nome «Anzi, è originale, no?», diceva ieri mattina, mentre comunicava l'appellativo del felino al fotografi e al pubblico di grandi e piccini che gli si stringeva intorno. L'episodio merita una piccola cronaca. Totò, tutti lo sanno, è un appassionato zoofilo.
Al punto che da tempo ha raccolto in un suo canile un gran numero di cani sperduti o abbandonati. Poco tempo addietro, é venuto a sapere che un privato, possessore di una bella leonessina, non era in condizione di poterne curare a dovere l'allevamento. Si è preoccupato della sorte del felino e, non potendo tenerlo in cosa, e tanto meno nel canile, ha pensato di donarlo al fotografo dello Zoo perché egli ne abbia cura, con l'esperienza che gli deriva dalla consuetudine di tenere un leoncino sempre pronto sul piazzale interno del Giardino, per consentire ai bambini (e anche a coloro che non son più bambini) di conservare un piacevole e divertente ricordo della visita al Giardino.
Così ieri mattina, approfittando della giornata domenicale, Totò è arrivato allo Zoo con il «Totò» felino, per la consegna. In verità, in un primo momento la leonessa, forse perché un po' frastornata dalla gran gente che si è fatta intorno al simpatico attore, forse perché non ancora abituata alla nuova vita, si mostrava leggermente riottosa, sbuffava, mostrava i denti e mugolava, quasi fosse irritata. Ma Pansini sa bene come ammansire il temperamento dei piccoli felini; sono bastate alcune carezze e qualche grattatina dietro le orecchie, perché «Totò» si placasse e assumesse docilmente il suo ruolo di diva dinanzi al molti obiettivi fotocinematografici.
Quante fotografie siano state scattate e quanti autografi il popolarissimo «Totò» dello schermo abbia vergato per grandi e bambini che gli si affollavano dappresso, é difficile dire. Anche perché, compiuta la piccola cerimonia della consegna, l’attore ha voluto compiere un giro per i viali del Giardino dove, insieme con l'assessore avv. Sapio e con il direttore dello Zoo, prof. Bronzini, ha sostato, fra l'altro, dinanzi alla gabbia di «Altair», assistendo incuriosito e interessato alle espansive manifestazioni di amicizia che il grande leone tributava ad un suo amico di antica data, il commendator Cufaro, assiduo visitatore dello Zoo, che conosce «Altair» da otto anni, ormai gli parla.
Lo accarezza e si fa obbedire dalla belva con la stessa docilità affettuosa che potrebbe ottenere da un qualsiasi animale domestico.
Questa domenicale visita al Giardino é stata una brevissima parentesi di Antonio De Curtis nel suo lavoro in teatro di posa, dove e impegnato nelle riprese del suo novantesimo film. «Totò e Cleopatra». E' curioso. Mentre il mondo di celluloide è tutto ronzante delle discussioni sulle prospettive di crisi e mentre proprio l'ufficio voci di quel mondo assicurava tempo addietro — d’altra parte — che Totò è ormai stanco e poteva prevedersi un suo prossimo abbandono, del teatro di posa, ecco invece che per Totò la crisi non esiste, egli infila un film dopo l’altro, e il suo successo non subisce flessioni, segna anzi una sorta di rialzo. Quando non «gira», Totò scrive, tutti lo sanno. Scrive delicate poesie napoletane spruzzate di quella malinconia che è al fondo della sua comicità e scrive canzoni di successo, una delle quali vinse l'anno scorso il Festival di Zurigo. L'ultima, a cui sta lavorando?, gli abbiamo chiesto. E lui, sorridendo: « E' una canzone che s'intitola "Baciami". Una canzone un po’ "sexy", diciamo. Con quel titolo sfido! ».
Guido Berti, «Il Messaggero», 11 marzo 1963 - «Un leoncino allo Zoo di Roma»
«La Stampa», 11 marzo 1963 - «Un leoncino allo Zoo di Roma»
IL MONACO DI MONZA
Distribuzione: 16 marzo 1963
Qui la rassegna stampa e la scheda completa del film
Il popolarissimo Totò è stato ospite ieri della nostra città. Egli è giunto a Mantova nel tardo pomeriggio in forma privata assieme alla consorte Franca Faldini e si è subito portato all'albergo Italia, ove ha fissato una camera. Il noto attore ripartirà questa mattina alla volta di Lugano.
Cordialissimo, Totò (il cui vero e titolatissimo nome è per esteso « Sua altezza imperiale il principe Focas Flavio Angelo Ducas Comneno De Curtis di Bisanzio Gagliardi Antonio ») ci ha detto di essere venuto a Mantova per una breve visita alla mamma ed ai parenti di Franca Faldini, che risiedono come è noto a Formigosa (la 104enne signora Tedaldi, deceduta negli ultimi mesi, era la nonna della Faldini). In precedenza il principe De Curtis aveva fatto visita al Nido Traverso di Volta Mantovana, di cui è da parecchi anni munifico benefattore, ed al quale ha sempre provveduto ad inviare medicinali ed offerte in denaro. Era la prima volta che l'attore visitava la sede che accoglie i figli dei carcerati. Subito, numerosi bimbi si sono stretti festosamente attorno a lui ed alla sua gentile consorte. Prima di partire alla volta del capoluogo (ove si fermerà come si è detto solo stanotte) Totò ha offerto al Nido Traverso una cospicua somma in denaro
«La Gazzetta di Mantova», 5 aprile 1963
Tortora con Totò sul video svizzero
Enzo Tortora, da quando è finito «Campanile sera», si è trasferito in Svizzera per presentare un programma di quiz. La trasmissione s’intitola «Terzo grado», è cominciata in dicembre e ha molto successo. In pratica si tratta di una rubrica che unisce i quiz tipo «Lascia o raddoppia» alle riprese esterne tipo «Campanile sera» (c’è una valletta alla maniera di Edy Campagnoli e c’è anche una teleintervistatrice alla maniera di Enza Sampò). A differenza di «Lascia o raddoppia», però, non c’è nessuna cabina: i candidati si siedono in una specie di poltrona d'onore.
Nell’ ultima puntata di «Terzo grado» è apparso Totò, il famoso comico napoletano che spesso si reca a Lugano in villeggiatura. Totò ha fatto da padrino a un concorrente. Il telequiz presentato da Enzo Tortora ha la cadenza mensile, ma non è escluso che esso. In estate, possa diventare quindicinale.
«Corriere d'Informazione», 28 aprile 1963
La visita alla casa natale - Un banchetto con vecchi attori - Dieci minuti di applausi e un faceto discorso per nascondere la commozione
Leo Pestelli, «Stampa Sera», 9 ottobre 1963 - «Totò: i premi, i riconoscimenti»
Totò intenta una causa alla TV di Stato
Totò diffida la televisione
Per uno "short" pubblicitario in cui si imita la sua voce
ROMA, 15 novembre.
Il principe Antonio De Curtis, in arte Totò, ha ribadito la sua ferma intenzione di non figurare sui teleschermi con una diffida, notificata oggi alla R.A.I., per suo conto, da un ufficiale giudiziario. Nell'atto si precisa che da tempo, settimanalmente, viene messo in onda dalla televisione uno «short» televisivo fatto di cartoni animati; nella scenetta uno dei personaggi, in un lungo recitativo, parla con ia voce di Totò e usa alcune espressioni inconfondibili che l'attore ha coniato per caratterizzare il suo famosissimo personaggio.
Poiché, è detto ancora nella diffida, nè la R.A.I. nè la ditta che ha fatto inserire lo «short» nei programmi di «Carosello» si sono preoccupati di chiedere l'autorizzazione al comico, nè appare mai nella scenetta un'avvertenza in cui si specifichi che si tratta di una imitazione, Totò diffida la R.A.I. a togliere quello «short» dai suoi programmi, riservandosi una azione giudiziaria.
«Corriere d'Informazione», 15 novembre 1963
Altri artisti ed altri temi
Articoli d'epoca, anno 1963

Addio a Titina De Filippo, addio a Napoli

Rosanna Schiaffino, l'amore l'ha resa più sicura e spiritosa

Rosanna Schiaffino in America vale venticinque milioni

Alberto Sordi presenta il suo album

Rosanna Schiaffino ha conquistato il scapolo più furbo del cinema italiano
Galleria di copertine e pagine pubblicitarie
Riferimenti e bibliografie:
Sintesi delle notizie estrapolate dagli archivi storici dei seguenti quotidiani e periodici:
- «Corriere Alessandrino», 3 gennaio 1963
- «Radiocorriere TV», 25 gennaio 1963
- «Noi donne», gennaio 1963
- «Momento Sera», 10 marzo 1963
- Guido Berti, «Il Messaggero», 11 marzo 1963
- «La Stampa», 11 marzo 1963
- «La Gazzetta di Mantova», 5 aprile 1963
- «Corriere d'Informazione», 28 aprile 1963
- Leo Pestelli, «Stampa Sera», 9 ottobre 1963
- «Corriere d'Informazione», 15 novembre 1963