Gli sketch più famosi, dal teatro al cinema

Il gaga e la gagarella


Di Totò e su Totò è stato detto è scritto di tutto. Fin dalle sue prime esibizioni in teatro, passando per trent'anni esatti di cinema, ad oggi. Da intellettuali e gente comune. Non c’è trattato di recitazione che non lo collochi tra i più grandi artisti del Novecento. Non c’è italiano, di ogni generazione, che non abbia visto i suoi film o almeno non abbia a mente alcune scene, alcune espressioni che sono diventate patrimonio comune di una nazione. A Napoli Totò è diventato un’icona, un oggetto di culto, come San Gennaro. Eppure, scorrendo il fiume di giudizi su di lui, non è facile ricavare una sintesi, una definizione che sia riassuntiva di quello che è stato ed è il suo personaggio. Totò rimane un mistero.

Totò non si sentiva e non si considerava “autore” dei testi che recitava, anche se erano frutto di una sua totale o parziale invenzione. L’unico film che sentiva suo da questo punto di vista fu Siamo uomini o caporali? E come sarebbe stato possibile negarglielo, dato che perfino il titolo derivava dal suo vecchio spettacolo allestito quando era arruolato nell’esercito? Totò non proveniva da una “famiglia” di attori e di autori della vecchia scuola del teatro napoletano. Non aveva necessità di misurarsi col mito di un padre, naturale e artistico, come Eduardo Scarpetta per i De Filippo, né di competere con le ambizioni autoriali di un fratello, come fecero per tutta la vita Eduardo e Peppino (e forse anche Titina). La sua massima aspirazione, fu quella di “entrare” da attore nel mondo del teatro e di essere considerato come attore per tutta la vita.

E per onorare l'attore, vogliamo qui raccogliere il frutto della fantasia del Totò "autore" di sé stesso, dei suoi celebri canovacci comici, nati i primi anni della sua carriera teatrale, riproposti e ampliati anche nel cinema. Un esempio per tutti, Il vagone letto; presentato in teatro per la prima volta nel 1932 non durava che pochi minuti, nelle ultime repliche durava un atto, circa 50 minuti. Con l'aiuto di testi pubblicati dai più famosi biografi di Totò (Goffredo Fofi, Ennio Bìspuri, Alessandro Ferraù, ecc.) analizziamo quindi i quadri più comici che rappresentano il pilastro della comicità tanto istintiva quanto esplosiva che ci ha regalato in più di 50 anni di arte, Totò.


La genialità di Totò si è espressa, è opinione comune, più in teatro che in cinema. Questo libro raccoglie, recuperandoli dalle cantine dell’Archivio di Stato (dove erano finiti giungendovi da quelle della censura fascista e poi da quelle della liberazione), i mitici testi degli sketch compresi dapprima in sgangherati copioni di avanspettacolo e poi in quelli più elaborati delle riviste a grande spettacolo della compagnia Magnani-Totò. Tutta la gamma delle situazioni comiche rese celebri da Totò vi è presente: dalla tradizione pulcinellesca rivisitata alle innovazioni più surreali e burattinesche, dall’aggressione ai valori e ai personaggi delle istituzioni all’insofferenza verso il regime e verso l’occupazione nazista, fino alla satira più sfrenata dell’immediato dopoguerra. Si tratta di canovacci sui quali Totò ha ricamato da par suo, che dimostrano la complessità e vastità dei riferimenti sociali e culturali della comicità di Totò, utili a comprendere uno degli aspetti più vitali della storia del teatro popolare italiano quanto gli umori di un pubblico che nell’irriverenza e fantasia, nell’estremismo spavaldo di Totò si è riconosciuto per anni e anni. Essi finiscono così per costituire, nonostante il loro carattere di scene a soggetto, una specie di manuale delle situazioni comiche della nostra tradizione teatrale e una sollecitazione a riflessioni che vanno oltre il teatro, per investire la storia del nostro costume.

Goffredo Fofi


Sketch Il figlio di Iorio

Sketch Il figlio di Iorio Dalla rivista Che ti sei messo in testa? di Galdieri (gennaio ’44 a Venezia; marzo ’44 a Roma). La seconda edizione, a Roma, è notevolmente variata rispetto alla prima, in conseguenza del differente clima politico. E’, dei testi di…
Daniele Palmesi, Federico Clemente
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Sketch L'Orlando curioso

Sketch L'Orlando curioso Lo sketch è tratto dall'omonima rivista di Michele Galdieri (1940-1941) Spunto narrativo: su una terrazza che affaccia su Posillipo, viene rimproverata ad un gruppo di ragazzi l’eccessiva gaiezza, visto il regime d’austerità vigente.…
Daniele Palmesi, Federico Clemente
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Un salotto a Capri

UN SALOTTO A CAPRI Scena dello sketch tratta dal film "Totò a colori" (1952) Lo sketch è tratto dalla rivista "C'era una volta il mondo" di Galdieri (1946-1948). Fu ripreso, modificato e ampliato nel film "Totò a colori" (1952). Antonio Scannagatti è a Capri…
Daniele Palmesi, Federico Clemente
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Totò divo del cinema

Totò divo del cinema Tratto dalla rivista "Totò Charlot per amore" di Totò, presentata al Teatro Morgana di Roma nel 1932. Con poche modifiche di copione diventa "Questo non è sonoro", firmato da Paolo Rampezzotti (Tramonti) e presentata da Totò all’Eliseo…
Daniele Palmesi, Federico Clemente
1888

Il manichino

Il manichino Fu presentato per la prima volta nel 1938 nella rivista "Se fossi un Dongiovanni". Con aggiunte e varianti è stato utilizzato da Totò in altre riviste, tra le quali "C'era una volta il mondo" di Galdieri, poi riproposto nel 1948 come sketch…
Daniele Palmesi, Federico Clemente, Ruggero Guarini
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Sketch La vergine di Budda

Sketch La vergine di Budda Il filo dello sketch "La Vergine di Budda", firmata da Totò (1932), è lo stesso dello sketch "Serafino", presente ne "II Vergine folle", firmata da Ripp…
Daniele Palmesi, Federico Clemente
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Sketch Serafino

Sketch Serafino Il filo conduttore della rivista da cui sono tratti questi due brani, "Era lei, sì... sì..., Era lei, no... no..., Era lei che lo voleva", firmata da Totò, Fiorita…
Daniele Palmesi, Federico Clemente, Goffredo Fofi
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Il Gagà e la Gagarella

Il Gagà e la Gagarella Sketch inserito in un quadro della rivista "Volumineide" di Michele Galdieri del 1942. Il quadro si rifà al precedente simile testo "Il Gagà e la signora"…
Daniele Palmesi, Federico Clemente
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Il Gagà e la Signora

Il Gagà e la Signora Il numero che diventerà celebre, e che consacra subito la coppia Totò-Magnani, è II gagà e la signora, cronaca di un grottesco abbordaggio da parte di “un…
Daniele Palmesi, Federico Clemente
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Lo sketch Pasquale

Lo sketch Pasquale Una definizione di masochismo alla portata di tutti è farsi male da soli. Se qualcuno si auto-danneggia, fisicamente o psichicamente, gli diciamo…
Daniele Palmesi, Federico Clemente, Marisa Fiumanò
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Lo sketch della sposina

La sposina Presentato la prima volta nella rivista Ridi che ti passa, di Totò e Inglese (1932). Nello stesso anno fu presentato all'interno della rivista La vile seduttrice. Una…
Daniele Palmesi, Federico Clemente, Goffredo Fofi
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La camera ammobiliata

La camera ammobiliata

La camera ammobiliata (La camera affittata a tre, La camera fittata per tre) Classico brano del teatro popolare napoletano, prevalentemente recitato a soggetto, ripreso da più…
Daniele Palmesi, Goffredo Fofi
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Nel separé

Nel separé

Nel separé Lo scketch «Nel separé» fu portato in scena da Totò per la prima volta negli anni '30 all'interno dell'avanspettacolo "Colori nuovi" di A. de Curtis e Guglielmo Inglese…
Daniele Palmesi, Federico Clemente, Goffredo Fofi
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Il bel Ciccillo

Il bel Ciccillo Il numero più tipico e insieme più d’avanguardia di Totò è quello della marionetta disarticolata, riproposta in cinema all’interno di Yvonne La Nuit: la macchietta…
Daniele Palmesi, Federico Clemente
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Vipera

Vipera Tra gli anni '10 e '20, uno dei "cavalli di battaglia" di Totò - Antonio Clemente (Clerment) prima di arrivare al successo, è l'interpretazione a sketch della famosa…
Daniele Palmesi, "Vita di Totò" - Ennio Bìspuri
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L'Onorevole in vagone letto

L'Onorevole in vagone letto All'interno della rivista «C'era una volta il mondo», presentata in "prima" al Teatro Valle di Roma il 21 dicembre 1947, viene presentato per la prima…
Enrico Giacovelli, Daniele Palmesi, Federico Clemente
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La scampagnata dei tre disperati

La scampagnata dei tre disperati “La scampagnata dei tre disperati” è una pulcinellata recitata più o meno a soggetto, di origine anonima, diffusissima fino ad anni recenti. E' la…
Daniele Palmesi, "Quisquilie e pinzellacchere" - G. Fofi
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Riferimenti e bibliografie:

  • "Tutto Totò" (Ruggero Guarini) - Gremese, 1991
  • Prefazione di Goffredo Fofi dal libro "Quisquiglie e Pinzellacchere" (Goffredo Fofi) - Savelli Editori, 1976
  • "Siamo uomini o caporali?" (Alessandro Ferraù e Eduardo Passarelli) - Ed. Capriotti, 1952
  • "Sentimental, la rivista delle riviste", Rita Cirio e Pietro Favari, Bompiani, Milano, 1975