Gustavo Lombardo, la Titanus e Totò

Gustavo Lombardo


Un giorno, seduto al ristorante, vidi poco lontano due signori e una signora osservarmi ridendo fra loro. Stavo per alzarmi e litigare quando seppi che uno di quei signori era Gustavo Lombardo. Mi stava studiando per portarmi nel cinema.

Antonio de Curtis

Il 21 giugno 1935 rappresenta il giorno in cui Totò abbraccia la carriera di attore comico cinematografico, una carriera che durerà un trentennio. Quel giorno il giovane attore di rivista sottoscrive un redditizio contratto con la gloriosa "Titanus" di Goffredo Lombardo. Il contratto prevede, per il momento, la partecipazione dell'attore a due film. Nel giugno del 1936 viene apportata una modifica definitiva al contatto, l'opzione riguarda la realizzazione di quattro film da girarsi prevalentemente nel periodo estivo, quando l'attività teatrale rallenta. C'è all'interno del contratto un'interessante postilla relativa all'intervento artistico e creativo direttamente di Totò sui soggetti, e recita: «La società Titanus invierà al signor De Curtis Antonio, entro l’aprile di ogni anno il soggetto da girare acciò lo stesso possa suggerire nuovi ‘gags’ che saranno vagliati nel mese precedente a quello in cui si dovrà girare il film».

Questa interessante possibilità nei successivi contratti che firmerà Totò scompare ma tacitamente avrà sempre valore e verrà spesso applicata. La nuova avventura cinematografica inizia nel 1937 con Gero Zambuto alla regia di un soggetto che racconta di equivoci e orfanelli, molto in voga nel periodo. "Fermo con le mani!" si rivelerà un fallimento d'incassi ma Lombardo ci vede lungo ed è sicuro delle potenzialità cinematografiche di questo affermato attore teatrale e stavolta, con Achille Campanile ai testi e Carlo Ludovico Bragaglia alla regia, imbastisce un film che avrà il titolo definitivo di "Animali pazzi" dopo altri titoli del tipo Totò N. 2, Fiori d’arancio, Vicino a te col cuore, Bella faccia il cuor l’allaccia, Io muoio disperato e Il neo col pelo. Inizia qui la carriera cinematografica di Totò, dopo il provvidenziale incontro con Gustavo Lombardo.


Chi era Gustavo Lombardo

Proveniente da una famiglia della borghesia napoletana, nacque da Pietro e Rosa D'Andrea. Diciannovenne, contro il volere dei genitori, abbandonò gli studi universitari in giurisprudenza per dedicarsi al cinematografo. Nel 1904 fondò nella sua città natale una società di noleggio e distribuzione delle pellicole. Dal 1907 divenne rappresentante per l'Italia meridionale di diverse case cinematografiche come le italiane Carlo Rossi & C., SAFFI-Comerio e le francesi Gaumont ed Éclair. Nel 1909 fondò la rivista cinematografica Lux. Nel 1910 con la creazione della SIGLA (Società Italiana Gustavo Lombardo Anonima) - divenuta nel 1915 Monopolio Lombardo - Lombardo rafforzò ulteriormente la propria posizione, estendendo la sua rete distributiva anche alle regioni centrali, e stabilendo un vero e proprio monopolio nel settore della distribuzione cinematografica in quelle aree per quasi tutte le case di produzione, sia italiane che estere. Nello stesso anno acquistò una sala cinematografica a Roma. Nel 1916, Lombardo estese le attività della sua ditta anche alla produzione, con la costituzione della Teatro-Lombardo Film.

Successivamente rilevò gli stabilimenti della Polifilms al Vomero, e nel 1919 creò la Lombardo Film. La nuova società scritturò attori e registi di grosso calibro e divenne rapidamente una delle maggiori realtà dell'industria cinematografica nazionale. Tra gli artisti scritturati vi figurò la diva Leda Gys, con la quale Lombardo instaurò una relazione sentimentale che portò alla nascita del figlio Goffredo nel 1920 e al matrimonio nel 1932. Con la sempre maggior concentrazione dell'attività cinematografica a Roma verificatasi alla fine degli anni venti, Lombardo trasferì gradualmente la produzione nella capitale, dove si stabilì con la sua famiglia nel 1933.

Nel 1928 diede vita alla Titanus, altra sua casa destinata ad assumere un ruolo importante nel cinema nazionale, con produzioni importanti fino alla fine degli anni cinquanta. Lombardo ebbe il merito di lanciare cinematograficamente Totò, che debuttò nel 1937 nel film Fermo con le mani! di Gero Zambuto con la paga di 6.000 lire. Nel corso degli anni quaranta il figlio Goffredo entrò alla Titanus, subentrandogli completamente dopo l'aggravarsi delle sue condizioni di salute che lo portarono alla morte nel 1951.




Il primo contratto cinematografico di Totò stipulato il 4 giugno 1936 con la Titanus di Gustavo Lombardo per il primo film di Totò "Fermo con le mani". La copia del contratto fu fornita dal Marchese Camillo de Curtis, figlio del Marchese Gaspare che dal 1936 al 1938 (anno che morì suicida) fu segretario di Totò, a Federico Clemente figlio del cugino di Totò Eduardo Clemente. Interessante è il compenso (50000 lire) che per l'epoca era ragguardevole

Ed ora che si dovrà cominciare in teatro mi ci aggiungo io. Io, tutto io, in un doppio ruolo, in cui avrò la possibilità di impiegare quelle che sono le mie risorse interpretative, non esclusa la mimica e non esclusa la mia bazza. Ne risulterà [...] un film comico-lirico che, nella letteratura, potrebbe avere un esempio in Chiarastella proprio di Achille Campanile. Il racconto procede con una serratissima logica di immagini e di azioni, col dialogo ridotto al minimo necessario, quasi a creare un’armonia mimica di valore musicale.


Riferimenti e bibliografie:

  • "Totalmente Totò, vita e opere di un comico assoluto" (Alberto Anile), Cineteca di Bologna, 2017
  • Cesare Zavattini, I pensieri di Totò, “Scenario”, n. 9, settembre 1940.
  • Archivio Famiglia Clemente