UNA MISS AL GIRO D'ITALIA
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Elezione Miss Italia 1948 - Rassegna stampa
La fiera delle "miss"
Domani a mezzanotte in punto - Estetica eanagrafe - E' arrivato un principe - Un impegno
(Dal nostro inviato speciale) Stresa, 24 settembre.
Domenica, alla mezzanotte in punto, ei concluderà la settimana del sorriso, organizzata dall'Azienda di soggiorno e turismo di Stresa con l'elezione del più bel viso di ragazza italiana e del più bel sorriso. L'organizzazione è stata cosi curata che, accanto al nome delle concorrenti, ho visto anche alcuni dati che sono da ritenersi almeno approssimativi, compresa l'età. Quasi tutte hanno, infatti, dichiarato dai diciassette ai vent'anni. Una, però, anche bellina, ha avuto la sincerità di denunciarne ventotto.
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Sono però a conoscenza dell'inconveniente che ha originato questa precauzione. L'anno scorso, infatti, miss Italia venne fotografata in letto mentre fumava sigarette americane, con evidente dispregio del nostro monopolio dei tabacchi. Ho firmato la dichiarazione con mano intrepida, denunciando anche la macchina in mio possesso: una Olivetti portatile. In questo momento l'altoparlante della piazza centrale di Stresa annuncia che è giunto, per presenziare l'elezione delle Miss, S, A. il Principe de Curtis. Tutti si domandavano chi è questo principe. E' il comico Totò. E si rimase commossi.
Ercole Mocci, «La Nuova Stampa», 25 settembre 1948
Oggi le belle di Stresa sfilano in costume da bagno
Oggi il «Tour» della bellezza per l'elezione di Miss Italia e Miss Sorriso, affronta i suoi Pirenei, cioè la prova più impegnativa: la sfilata delle belle in costume da bagno. Quello' che verrà in seguito ha minore importanza; vi sono ancora le Alpi, costituite dalla sfilata In costume regionale e anche, per restare nel paragone, del pavée, cioè il ballo al Grand Hotel, che preluderà alla incoronazione, domani sera; ma il culmine del concorso sarà raggiunto oggi alle 16. Tutto è pronto. E', arrivata la giuria con la pittrice Brunetta, gli scrittori Ridenti e Vergani, il pittore Funi e altri. Si è aggiunta anche gente del cinema: i registi Mattoli e Lattuada, e Totò che sta realizzando il film «Totò al Giro d'Italia» nel quale figureranno come attori anche Bartali e Coppi, Miss Italia e Miss Sorriso.
Pare che Totò sia stato invitato apposta per mettere in rilievo — secondo la legge dei contrasti — la bellezza del volto delle concorrenti. Incerta è invece la partecipazione al supremo consesso giudicante di Zavattini, di Calzini e della contessa Wally Toscanini Castelbarco. Tutti i membri della giuria prendono la parte molto sul serio. [....]
Carlo Moriondo, «La Nuova Stampa Sera», 26 settembre 1948
Sfilata di bellezze e sorrisi sulla ridente spiaggia di Stresa
Una non impeccabile organizzazione ha presieduto a questa cosiddetta olimpiade della bellezza e del sorriso. Oggi poi i numeri del programma hanno subito ritardi inverosimili. La visita delle candidate ad Alpinia, grazioso paesino di villeggiatura sul Mottarone, fissata per le 10 di stamane, ha avuto luogo alle 13, sicché la colonia forestiera ha atteso, inutilmente, il grazioso sciame delle visitataci con le autorità in testa.
E' di scena Totò
Appena arrivate, le Miss si sono messe a colazione all'albergo e la escursione è cominciata, e finita con i piedi sotto le tavole. Il ritardo è stato originato da in documentarlo di attualità nonché dalle prime scene del film «Totò al Giro d'Italia», nel quale dovevano figurare come attori Bartali e Coppi che, però, non si sono visti, nonché le candidate al premio di bellezza. Il soggetto raffigura Totò, per l'occasiono professore e membro della giuria di Stresa, il quale si innamora di una delle concorrenti e, precisamente, di colei che conquisterà il titolo di miss Italia. Da questo episodio nascono e si sviluppano le vicende del film comico-sentimentale. Ma si è, altresì, sviluppata l'accennata disorganizzazione a dispetto del pubblico, specialmente all'ora della sfilata pomeridiana in costumini da bagno al Lido, con quattro salti di prammatica e la presentazione delle Miss alla stampa e al fotografi, presentazione che abbiamo prevenuto presentandoci, da soli, alle predette bellezze. La sfilata si è iniziata alle 18 anziché alle 16, quando già sul lago cominciavano a calare le ombre della sera. Le Miss avrebbero dovuto rappresentare il fior fiore della giovinezza Italiana. La rappresentazione non è risultata, secondo l'impressione del pubblico, molto imponente, per quanto queste ragazze si siano presentate a questa prova attraverso una lunga selezione nel giro di qualche centinaio di feste in tutta Italia. [...]
Ercole Moggi, «La Nuova Stampa», 26 settembre 1948
Eletta Miss Itali1 1948
Stresa, lunedi sera.
Dalle spume del lago Maggiore è sorta ieri la nuova Venere italiana, Miss Italia '48. Dopo ore e ore di e consultazioni, dopo sfilate in costume da bagno e in costume regionale, dopo feste, balli e ricevimenti, la giuria ha sentenziato: Miss Italia '48 è la signorina Fulvia Franco, cioè Miss Venezia Giulia. La vincitrice delle olimpiadi di bellezza è nata 18 anni fa a Trieste; il padre è industriale di trasporti. E' alta metri 1,66, pesa 60 chili; ha gli occhi chiari e i capelli bruni. Studia al liceo scientifico ed è in segnante di ginnastica. Pratica tutti gli sport, ad eccezione dell'ippica, ma predilige, naturalmente, la ginnastica a cui deve la sua taglia robusta, e iì nuoto. E' stata eletta Miss Sorriso invece la, signorina Renata Ferro, nata a Savona nel '26, studentessa in chimica, alta, bionda, con una chiostra di denti davvero perfetta e luminosa e un sorriso dolcissimo. A brevissima distanza da lei è giunta Miss Campania: la diciassettenne Elisa Tudisco che avrebbe avuto probabilmente il primo posto se avesse raggiunto il prescritto limite di età che è di 18 anni. [...]
Carlo Moriondo , «La Nuova Stampa Sera», 28 settembre 1948
Dopo estenuanti sfilate, pirotecniche ondate di sorrisi, piroette civettuole; dopo rossiniani crescendi di commenti, di applausi e di accaniti battibecchi, ii sipario è calato a Stresa sul grande concorso nazionale di bellezza che ha mobilitato per alcuni giorni un intero esercito di giornalisti e di fotografi. Il maresciallo dei carabinieri più di una volta sullo mosse di chiedere l'intervento della Celere (per l’animosità con cui i sostenitori delle due più serie candidate alla vittoria, Miss Venezia Giulia e Miss Emilia, si scambiavano le proprie radicate convinzioni) ha tirato finalmente un sospiro di sollievo; ed è da credere che anch’egli si sia unito all’interminabile acclamazione con cui i presenti hanno salutato il trionfo della triestina.
Cosi, con quella fiorente freschezza del suoi diciassett'anni, fatta di grazia sottile e di spigliatezza sbarazzina, con quegli sguardi brillanti e mobilissimi, la bellissima sportiva dinamica e deliziosa Fulvia. Franco, ha incantalo anche la giuria di Stresa, conquistandosi Il titolo di Miss Italia. Brava, Fulvia; meriti davvero dai tuoi compagni di scuola dell’Oberdan, dalle atlete biancoazzurre della Ginnastica, che hanno condiviso con te gli onori della vittoria nello sport, da noi tutti che abbiamo seguito la tua apparizione nella eletta cerchia formata dalle rappresentanti ufficiali della bellezza muliebre della città di San Giusto, le felicitazioni più sincere; soprattutto perchè hai affrontato l’agone estetico senza pose, con naturale baldanza sportiva (del «titolo» da difendere e del nuovo titolo da conquistare ci parlavi una sera con la maturata serenità d'un olimpionico), anche se ormai tutti ti chiamavano «Miss Venezia Giulia» ed camerieri nei banchetti tì invitavano a rispondere al telefono esponendo vistose lavagne recanti la scritta magniloquente.[...]
«Il Piccolo di Trieste», 28 settembre 1948
«CineSport», 29 settembre 1948 - Fulvia Franco, Miss Italia 1948
A Fulvia Franco la notorietà chiede tributo
La vita delle stelle è davvero molto faticosa e tale è anche il tributo che si deve pagare alla dea celebrità. Cosicché Fulvia Franco, appena eletta «Miss Italia 1948», invece di pensare al riposo da tante fatiche e tante ansie, ha domito fare in fretta e furia le valigie e volare a Roma dove l'attendevano impazienti regista ed operatori per il primo giro di manovella al film per il quale era stata scritturata. E nemmeno per un film da poco: si tratta nientemeno che del film «Totò al Giro d'Italia», nel quale, è fianco del celebre principe De Curtis erede del titolo del Sacro Romano Impero, compariranno Bartali, Coppi, Nuvolari, Tosi ed altri noti sportivi, senza contare la graziosissima e pepata Isa Barzizza, per i cui occhi appunto Totò, lasciato l’insegnamento ginnasiale, inforca la bicicletta e parte per vincere il Giro d’Italia, unica condizione che la crudele Isa ha posto per ascendere con lui l’altare. Fulvia Franco ha posato per la prima volta davanti ad una macchina da presa, sotto la guida del bravo e paziente Mattoli e se il successo sarà in rapporto alla buona volontà da Fulvia dimostrata nell’interminabile ripetersi delle scene, si può dire che Fulvia farà molta strada.
Eccola qui nella prima fotografia mentre riceve gli ultimi ritocchi prima del «ciak» iniziale. Davanti a lei è Totò, divenuto corridore per amore: gli stanno aggiustando quella barbetta, sacra per eredità, ma che sarà sacrificata anch’essa per amore. «Amore, amore», si potrebbe parafrasare, «quanti misfatti si commettono in tuo nome!». Nella seconda foto «Ironia della vita», dice Totò, e il film ha inizio. Eccoli ancora insieme nella terza foto, i due futuri cognati che si accorderanno per l’assalto finale agli amati che non li corrispondono e che sono Isa Barzizza (quarta foto) e Walter Chiari. E nella quinta Totò si abbandona addirittura alla disperazione: «Cosa ne sai piccina dell’amore?». [...]
«Il Piccolo di Trieste», 28 settembre 1948
Trieste, ottobre
Nel viaggio verso Trieste, venerdì, Miss Italia è stata costretta ad una fermata fuori programma così lunga che si è trasformata in pernottamento e si è protratta per 24 ore. È avvenuto a Pieris, paesino subito al di là dell’Isonzo, quindi in territorio italiano. Ma Pieris è il rifugio di tutti quei giuliani che vengono espulsi dal Territorio Libero per manifestazioni troppo vivaci di italianità; e costoro, per mantener fede alla nomea, hanno accolto Fulvia con una dimostrazione così rumorosa da costringere la "bella” al balcone della sede della Lega Nazionale.
UN AEREO ha portato a Miss Italia il primo saluto di Trieste. Le è venuto incontro sino al confine e ha cominciato a volteggiare basso sulla strada lanciando fiori. Gli aviatori sono sportivi del Circolo triestino "Meteor”.
A PIERIS, paesino ancora in territorio italiano. FuLvia è stata bloccata. Erano i giuliani espulsi dal "Territorio”, che improvvisavano una manifestazione. Miss Italia si è affacciata al balcone della Lega nazionale.
Solo il giorno dopo, sabato alle 17, Fulvia ha potuto ripartire. Alla barra del confine nel frattempo si erano raccolte molte automobili di triestini, e quando Miss Italia è arrivata, la polizia dello Stato Libero ha dovuto assai faticare prima di poter esaminare i documenti di Fulvia e del seguito. Finalmente si è composto un lungo corteo di macchine che, a passo ancor più lento dei 40 km. consentiti nella zona, ha affrontato le vie del centro. A , Trieste vige il silenzio, come è noto, eppure per la prima volta dalla fine della guerra tutte quelle auto e le altre che via via si accodavano sono sfilate per la città suonando ininterrottamente i
clackson per annunziare alla cittadinanza l’arrivo della sua beniamina, e la polizia non solo è restata indifferente, ma ha collaborato a tanto frastuono.
«DOCUMENTI, bella italiana». Al posto di blocco la polizia dello Stato Libero non cede neppure di fronte alla celebrità. Fulvia e il suo giovane, padre (alla sua sinistra), che le era venuto incontro a Pieris, presentano i passaporti. Molti giuliani erano accorsi al confine a salutare Miss Italia. Le offrirono un mazzo di rose. Fulvia, commossa, stava per ringraziare, ma s’accorse eh'erano i suoi concittadini che la ringraziavano.
LO SCAMBIO DEI FIORI, domenica allo Stadio di Trieste, è avvenuto tra Miss Italia e il capitano dei giocatori del "Bari”, ospiti degli alabardati. Fu in tale occasione che i giuliani dissero che Miss Italia aveva fatto il più bel goal per la sua città E applaudirono Fulvia più dei due marcatori della giornata. Ispiro e Begni. Poi, la partita vinta, i tifosi incontentabili affermarono ch’era stata Fulvia a portar fortuna
Sono cominciati così i festeggiamenti preparati a Fulvia Franco, applaudita, ricoperta di fiori, baciata da tutti i triestini che si erano riversati sulle strade. La sera stessa, organizzata da giornalisti e artisti, c’è stata una cena in suo onore al ristorante della Luna, il "Bagutta” triestino. Domenica sera. Miss Italia, è stata la grande festeggiata in un pranzo svoltosi al Castello di S. Giusto, ove sono intervenuti il Prefetto, il Sindaco e autorità alleate.
G.S., «Tempo», anno X, n.41, 16 ottobre 1948
Il concorso di bellezza del ‘48 al Regina Palace e quel verdetto contestato
Andrea Dallapina, «Eco - Risveglio di Ossola», 20 settembre 2018
Galleria fotografica
I documenti
Riferimenti e bibliografie:
- Miss Italia: 80 anni di storia - missitalia.it
- Archivio di Stato Lecce - Fulvia Franco, Miss Italia 1948: un'elezione venata di patriottismo
- Andrea Dallapina, «Eco - Risveglio di Ossola», 20 settembre 2018