PECCATI... E POI VIRTUDI

(1928)

1928 Peccati e poi

Scheda dell'opera

Titolo originale Peccati... e poi virtudi

  • Testo: Masera (Marchesotti, Segurini e Rapetti), rivista in 3 atti e 32 quadri
  • Interpreti: Angela Ippaviz, Totò, Elsa Ferri, Nella Ferri, Cesare Barbetti, Romigioli, Minnie Lises, Alfredo Orsini, Galliano, Giulio Marchetti, Cappelli, Mario Panchetti, Fioretti, Virgilio Riento
  • Compagnia: Compagnia di Isa Bluette
  • Musica: M.o Armando Fragna
  • Costumi: Luciano Ramo
  • Scenografia: Guido Galli

Sketch, quadri e notizie

La 'prima' si ebbe a Napoli, Teatro Eldorado, 21 agosto 1928. Dopo il debutto napoletano la rivista viene ripresa a Roma al Teatro Adriano, dal mese successivo.

I giornali ci raccontano che la sua macchietta più esilarante è quella della Baiadera, un quadro umoristico dedicato alla Società delle Nazioni, quadro satirico dedicato alla potenza del dollaro.

Nello stesso periodo, la compagnia Maresca presenta all'Eldorado di Napoli anche numerose operette, come Santarellina di Hervé, Margery di Ivan Darclée ("operetta trepidante-sinfonica-jazz"), Clo-Clo di Franz Lehar. Di Santarellina il Corriere di Napoli ricorda, il 17 agosto 1928, il "comicissimo Totò, un Celestino irresistibile"; mentre di Margery sottolinea, il 1° settembre dello stesso anno, i "felici e leggiadri brani musicali che piacquero al pubblico anche per la suggestiva esecuzione dell'incantevole Ippaviz, di Totò, del Barbetti e di Elsa Ferri".


1928 12 20 Gazzetta di Parma Si si susette f1Totò e Angela Ippaviz (1929)


Così la stampa dell'epoca

Isa Bluette continua a far parlare di sè. E' passata dalla N. 1 Mareschiana alla compagnia N. 2 ch’è attualmente a Padova assieme con Totò. Ne è uscito Eugenio Testa il quale, pare, ha intenzione di ritornare per l’ennesima volta al capocomicato... Maresca ha supplito il posto di Totò con Riento.

«Cafè-Chantant», 15 ottobre 1927


Una nuova rivista al Genovese

La Compagnia Luigi Maresca ha messo ieri sera in scena al Politeama Genovese una nuova rivista; Peccati e poi... virtudi dovuta alla penna di due giovani colleghi milanesi per quanto riguarda il dialogo e ad un maestro pure milanese per la musica, che si celano cumulativamente sotto lo pseudonimo di «Masera». Il nuovo lavoro ha rinnovato nella nostra città il caloroso successo ottenuto quindici giorni or sono nella capitale lombarda in occasiono della prima assoluta. Specialmente la sfarzosa messa in scena è stata apprezzata dal numerosissimo pubblico (il cartellino dell'esaurito ha fatto la sua comparsa al botteghino del teatro) che ha ripetutamente applaudito ad ogni fine d’atto e diversa volte a scena aperta gli autori, i bravi interpreti Ippaviz, Corsini, Ferri, Orsini. Riento ecc., ed il maestro Fregna direttore dell'ottima orchestra. Diversi bis sono stati richiesti e concessi

«Il Lavoro», 8 novembre 1927


POLITEAMA GENOVESE — Grande folla anche ieri sera al «Genovese» per la replica della rivista Peccati e poi.., virtudi che continuerà per diversi giorni a replicarsi, assai acclamata nella lodevole interpretazione della ottima Compagnia di Luigi Maresca.

«Il Lavoro», 9 novembre 1927


Politeama Genovese. Madama Follia il lavoro con cui la compagnia Maresca si è ripresentata sulle scene del Politeama Genovese ha avuto un ottimo successo. La rivista ben nota al pubblico genovese è sempre allegra, divertente e fresca, e la nuova edizione offertaci nulla ha da invidiare alla precedente. Il pubblico numerosissimo ha vivamente acclamato i bravi interpreti dalla Ippaviz al brillante Orsini, e dalla Corsini al comico Riento, che, succeduto a Macario, ha sfoggiato nella interpretazione di una gustosa macchietta la quale campeggia continuamente in quasi tutti i quadri della rivista una comicità composta, misurata e signorile. Anche gli attori minori ed il maestro Fraglia, sono stati assai applauditi. E' annunciata la prima novità della stagione: Peccati e poi... Virtudi, di Masera che andrà in scena nella ventura settimana.

«Cafè-Chantant», 15 novembre 1927


1927 12 18 Corriere Emiliano Peccati e poi virtudi intro

Come abbiamo già riferito ai lettori, «Peccati e poi virtudi» è il titolo di una nuova rivista che due giornalisti milanesi ed un musicista romagnolo, sotto questo pseudonimo «Masera» che ha in sé la base dei tre nomi, hanno composto, e che sarà rappresentata nelle prossime sere dalla primaria compagnia di operette riviste Achille Maresca.

Al teatro lirico di Milano, nell'ottobre scorso, lo spettacolo  è stato ripetuto per 22 sere consecutive, su richiesta generale. Successivamente, per 18 recite, a Genova e per diverse, a Firenze, a Modena, a Ferrara. Nella nostra città l'avvenimento artistico è atteso con interesse, e il successo immancabile premierà la fatica e il coraggio degli autori, che hanno voluto riportare il genere, sia pur lieve, della rivista, alle buone fonti italiane dell'ispirazione e della espressione comica, liberando Questi spettacoli, così graditi al pubblico, dalle forme straniere di colore.

Naturalmente sono rimaste le ballerine e i relativi sgambetti sulle teste dei professori d'orchestra; ma questo non ha impedito agli autori di ricavare, dalle situazioni ridicole e grottesche, insegnamenti di verità e commenti di sana comicità.

Quello che non si vede è il colore esotico, negro o mulatto, delle solite riviste d'oltralpe, mentre sono esaltati, in una coreografia di eccezionale effetto, valori ed episodi di vita nazionale, alternati a spunti di fine umorismo politico. «Peccati e poi virtudi» formano 27 quadri, lussuosamente ordinati da Luciano Ramo, sullo sfondo scenico del pittore Galli.

 Il lavoro si raccoglie intorno alla vicenda alterna che spinge gli uomini verso il peccato o la virtù;  precisamente, come nel gioco detto della «lippa», questa che è un'asticciola di legno, saltella qua e là sospinta dai giocatori;  così gli uomini, nella vita, saltellano appunto fra Il peccato e la virtù. L'argomento è grazioso e  si  presta a rivelarci la serietà e la maturità artistica degli autori.

C.B., «Corriere Emiliano», 18 dicembre 1927


L'ultima rappresentazione di riviste c'è stata ieri sera, ancora con «Peccati e.... poi virtudi». Il pubblico che è accorso non ha lesinato gli applausi agli interpreti della bella rivista di «Masera» la felice triade di colleghi milanesi che hanno esordito nel campo della rivista così lietamente.

Per questa sera si prevede un pienone; si rappresenterà : «Santarellina», in serata d’onore della Ippaviz. E in «Santarellina», con la briosa Angela e il grande Orsini, si può star certi che il buon umore non mancherà.

«Gazzetta di Parma», 22 dicembre 1927


"Peccati.... e poi virtudi" all'Eldorado

Questa sera si darà la prima rappresentazione della nuovissima operetta «Peccati.... e poi virtudi», 3 atti e 32 quadri di Masera. Commettiamo la indiscrezione di rivelare che sotto li pseudonimo «Masera» si nascondono tre valorosi colleghi del «Popolo d'Italia», cioè Marcheselli, Segurini e Rapetto. La nuova rivista è appunto patriottico e si. conclude con uno spendldo quadro raffigurante il trionfo del grano.

Il cav. Maresca non ha badato a spese per presentare anche questo spettacolo con il solito sfarzo e buon gusto. La rivista avrà ad interpreti principali la graziosissima «soubrette» Angela Ippaviz, ed il comicissimo Totò, la deliziosa Ferri, i Romigioli ccc.

Siamo sicuri, che anche fra noi «Peccati.... e poi virtudi» avrà grande accoglienza come in tutti i principali centri d’Italia.

«Il Mezzogiorno», Napoli, 20 agosto 1928


Un’altra rivista questa dall'indovinato titolo «Peccati.... e poi virtudi», che ha segnato uu nuovo trionfo per la compagnia Maresca, che nel breve volgere di due settimane, ha già al suo attivo una buona dozzina di spettacoli, tutti presentati con un buon gusto e con una ricchezza di scenari e di costumi, che le fanno meritare la viva simpatia che ha conquistata fra noi.

In «Peccati e... poi virtudi», Ma-Se Ra, o visto che ieri non abbiamo saputo tenere il segreto, i valorosi colleglli del «Popolo d’Italia» Marchselli, Segurini e Rapetto, sono stati felicissimi in tutta una serie di geniali trovate e nel mettere insieme ben trentacinque quadri nei quali sono con molto garbo caricaturati personaggi, fatti e avvenimenti di tutto il mondo. All’azione è stata con mano sicura inframmezzata la parte a fondo patriottico ed il quadro della «Vittoria della battaglia del grano», inscenato dal cav. Marasca con un lusso abbagliante, e con una varietà di costumi che trascinarono l’imponente uditorio ad applausi oltremodo calorosi e prolungati, fra i quali ben quattro volte furono ripetute le danze che chiudono il secondo atto. Tutto il pubblico in coro cantò più volte al terzo atto, gli indovinati e divertenti «couplets» di Ugo Ferri.

L'esecuzione da parte di tutta la magnifica compagnia Maresca fu eccellente. La Ippaviz, la Ferri, la Glises, Totò, i Romigioli e gli altri principali elementi dell'affiatata compagine artistica furono costretti a concedere moltissimi bis che tutti cantando, danzando, pariodando riaffermarono il loro primato in questo genere di riviste, che con tanta fortuna passa da un capo all'altro dell'Italia. Motto festeggiato l'accorto maestro Rizzola.

«Il Mezzogiorno», Napoli, 22 agosto 1928


[...] La rivista , scritta da tre nostri brillanti colleghi romani , che si dissimulano sotto lo pseudomino di "Masera", nel suo spunto lieve e brioso, se non peregrino, nelle sue tipiche macchiette caricaturali e nel continuo succedersi di danze pittoresche, coreografie policrome, raggruppamenti di massa a grande effetto, conseguì uno schietto, unanime successo d'ilarità e d'allegria. La Ippaviz, mirabile come sempre di vivacità e di malizia nelle varie personificazioni dell'azione, il brillantissimo Barbetti, Totò, la Ferri, il Romigioli, la Lises, e tutti gli altri pregevoli elementi della compagnia Maresca insieme al corpo di ballo contribuirono largamente al successo [...] Sontuosa e pittoresca la messa in scena, e assai suggestivi i costumi [...]

«La Tribuna», Napoli, 22 agosto 1928


1928 09 04 L Impero Madama Follia intro

Venerdì prossimo, 7 settembre, avrà luogo al Teatro Adriano l'atteso debutto della primaria compagnia italiana operette e riviste dei cav. Achille Maresca, ben nota al pubblico di Roma per averla spesso ammirala per la ricchezza delie sue messinscena ed il brio indiavolato delle sue interpretazioni.

Fanno parte della Compagnia nomi molto cari ai romani, come Angela Ippaviz, Elsa Ferri, Minnile Lises, Alba de Rubeis, l'inarrivabile Totò, Alfredo Orsini, Galliano Salvatori, Dino Lugara e Antonio De Rubois, e un complesso di 12 girls, 12 ballerine, 10 generiche. L'orchestra sarà diretta dal maestro cav. uff. Luigi Rizzola.

Vario e attraente è il repertorio, fra cui sono comprese interessanti novità. Di Ripp e Bel Ami saranno date : «Girotondo», «Madama Follia», «Mille e una donna», «Paradiso delle donne», «Si, si Susette», «La nuova Boheme»; di Massera sarà data «Peccati e poi virtudi»; di Franz Lehar «Clò clò»; di Gilbert «Katia la ballerina» e di Daralbo «Marger». Il debutto avverrà con «Madama Follia» rivista in 3 atti e 21 quadri di Ripp Bel Ami. Al cav. Achille Maresca i nostri migliori auguri.

«L'Impero», 4 settembre 1928


"Peccati e poi... virtudi" all'Adriano

La nuova produzione eseguita iersera al Teatro Adriano, la quale è stata accolta con calorosi applausi da un pubblico straordinariamente numeroso, risponde fino ad un certo punto alla definizione datale dagli autori: infatti più che rivista vera e propria, essa appare una serie di numerosi quadri che si seguono rapidamente senza che riesca agevole trovare un collegamento fre essi, un filo conduttore che dia allo spettacolo una vera organicità.

Inoltre le singole pagine musicali, siano pezzi a solo, duetti, terzetti, cori, concertati, hanno come elemento essenziale, iniziante, omogeneo, la danza, in espressioni non abbastanza differenziate: atteggiamenti e movimenti dei solisti e della massa si ripetono la guisa da produrre visioni, che assumono varietà e interesse quasi esclusivamente per la vaghezza, la ricchezza e spesso anche l'eleganza dei costumi.

Alcuni quadri in cui si delinea una ragione satirica e parodistica, hanno ottenuto il maggior successo, principalmente la parte che sfrutta talune contraddizioni, ad arte rese caricaturali, della attuale situazione internazionale, è svolta con spirito; il ravvicinamento di figure attuali, ben note, con personaggio di altri tempi (Cicerone, il crociato, Robespierre, Otello) dà luogo a scene gustose. Il sentimento patriottico, con i canti che vanno più direttamente al nostro cuore, con l'apoteosi dell'Italia nel trionfo del ... contribuisce a far applaudire il lavoro.

La musica non è molto nuova e si risente della limitata novità dell'azione scenica: la pagine più gradite sono quelle derivate da note produzioni: nel complesso però procede scorrevolmente, e la batteria concorre spesso a darle attività ritmica.

La Compagnia ha inscenato sontuosamente la rivista: gli artisti hanno recitato, cantato e soprattutto danzato con molto impegno e abilità: ricordiamo in primo luogo Angela Ippaviz, ammirata assai come «Ultima moda», «Italia», «Elettricità», «Purità»: Totò, esilarantissimo soprattutto nella macchietta della «Baiadera»: Alfredo Orsini, Elsa Ferri, Minia Lises, Salvatori, Marchetti e gli altri tutti. Ripetuti tra insistenti applausi molti pezzi e soprattutto le parate muliebri abbondanti... sotto ogni aspetto.

I tre autori, sebbene più volte chiamati, non si sono presentati al proscenio a raccogliere le frequenti acclamazioni, diciamo i "tre", perchè l'unico nome che figura sul cartellone - Masera - è formato dalle tre sillabe iniziali di due giovani colleghi in giornalismo, Marchesotti e Rapetti, e dal Maestro Segurini, autore della musica. Il Maestro Rizzola ha diretto la rivista con grande impegno ed efficacia

«Peccati e poi... virtudi» si ripete stasera, ed avrà certamente molte altre repliche.

«Il Messaggero», 28 settembre 1928


Ieri il pubblico dell' «Adriano» - straordinariamente numeroso in ogni sera - ha accolto col migliore favore « Peccati e poi... virtudi», di Marchesotti e Rapetti e del Mo Segurini. L'ammiratissima Angela Ippavìz, l'inimitabile Totò, Alfredo Orsini e tutti gli altri — senza eccezioni — hanno contribuito al successo della nuova Rivista

La nuova produzione presentata dalla Compagnia Maresca, è ricca di spunti satirici e parodistici, ha indovinatissimi quadri di danze ed una messa in iscena addirittura sontuosa. E’ un seguito di numerosi quadri eleganti, ricchissimi: una ininterrotta serie di indiavolate battute. I bis sono stati numerosi. Le repliche — a cominciare da questa sera — si succederanno per chissà quanto tempo ancora.

«L'Impero», 29 settembre 1928


Galleria fotografica

1928 Girotondo Peccati e poi virtudi Angela Ippaviz 00 L 2


Ricostruzione delle rappresentazioni della rivista nelle varie città italiane


TITOLO DELL'OPERAALTRE TAPPE

Peccati... e poi virtudi

Rivista in 3 atti e 32 quadri di Masera (Marchesotti, Segurini e Rapetti)

Maresca n.1 (Isa Bluette)

Milano, Teatro Lirico, 22-30 ottobre 1927

Genova, Politeama Genovese, 7-16 novembre 1927

Parma, Teatro Reinach, 14-22 dicembre 1927

Torino, Teatro Balbo, 6-12 febbraio 1928

Napoli, Teatro Eldorado Lucia, agosto 1928

Roma, Teatro Adriano, 26-30 settembre 1928


Riferimenti e bibliografie:
  • "Quisquiglie e Pinzellacchere" (Goffredo Fofi) - Savelli Editori, 1976
  • "Tutto Totò" (Ruggero Guarini) - Gremese, 1991
  • "Totò partenopeo e parte napoletano", (Associazione Antonio de Curtis), Marsilio Editore 1999

Sintesi delle notizie estrapolate dagli archivi storici dei seguenti quotidiani e periodici:

  • «Cafè-Chantant», 15 ottobre 1927
  • «Il Lavoro», 8 novembre 1927
  • «Il Lavoro», 9 novembre 1927
  • «Cafè-Chantant», 15 novembre 1927
  • C.B., «Corriere Emiliano», 18 dicembre 1927
  • «Gazzetta di Parma», 22 dicembre 1927
  • «Il Mezzogiorno», 20 e 22 agosto 1928
  • «La Tribuna», Napoli, 22 agosto 1928
  • «L'Impero», 4 settembre 1928
  • «Il Messaggero», 28 settembre 1928
  • «L'Impero», 29 settembre 1928