IL PROCESSO DI MARY DE' CAN
(1929)
Scheda dell'opera
Titolo originale Il processo di Mary de' Can
- Testo: Carlo Mauro
- Compagnia: Compagnia Stabile Napoletana Molinari di Enzo Aulicino
- Prima: Napoli, Teatro Nuovo, 8 novembre 1929
Sketch, quadri e notizie
IL PROCESSO DI MARY DUGAN
THE TRIAL OF MARY DUGAN
Per poter aiutare suo padre, Mary Dugan ruba 500 sterline e viene inviata al riformatorio. Quando sta per uscirne, uno scatto di collera contro una sorvegliante ingiusta minaccia di prolungare la sua detenzione. Mary fugge per raggiungere suo padre, ma l'auto dell'industriale Wayne travolge il disgraziato e l'uccide. Mary, che nasconde il suo vero nome, trova lavoro presso l'ing. Wayne. Questi ne conosce i precedenti e, benché l'interessata l'ignori, ne ha assunto la tutela: egli usa alla povera ragazza le più premurose attenzioni. Mary s'innamora d'un giovane legale della ditta, l'avv. Jimmy Backe, ed è sul punto di sposarlo; ma, per non esser costretta a rivelare il suo passato, rinuncia al matrimonio. Un giorno, Wayne, che segretamente ama la ragazza, sorprende sua moglie in intimo colloquio con un uomo. Egli decide di far divorzio e chiede la mano di Mary, che rifiuta di sposarlo. Mentre si trova in casa di Mary, Wayne viene ucciso con una coltellata: Mary viene arrestata e processata. Jimmy Backe, rientrato dall'America meridionale, ne assume la difesa e riesce a dimostrarne l'innocenza. L'assassinio è stato compiuto dall'avv. West, amante della signora Wayne e coinquilino di Mary. Il matrimonio recherà a Mary e a Jimmy la fiduciosa speranza d'un più felice avvenire.
(Trama della commedia originale)
Così la stampa e documenti dell'epoca
L’inaugurazione della stagione al Nuovo
La sera di sabato prossimo 1 settembre con i due consueti spettacoli, il «Nuovo», il nostro grazioso, elegante o civettuolo teatro di prosa dialettale, riaprirà i battenti al suo pubblico fine, fedele ed affezionato, per la stagione Autunno-Inverno 1928-1929 con il debutto della Primaria Compagnia Comica «Molinari».
E quest'anno il programma della stagione, pur mantenendosi ligio alle sane e gloriose tradizioni del teatro dialettale partenopeo, sarà improntato, mercè l'attività infaticabile del cav. Eugenio Aulicino, impresario del Teatro, ai criteri ed ai gusti moderni: e cioè quasi tutti gli spettacoli, che figurano nel «cartellone» come novità, presenteranno speciali elementi di varietà, scenografia ed originalità.
Ed all'uopo la benemerita Impresa, che seguo con tanta cura e così la vicino i gusti e le tendenze del pubblico, si è assicurata per quest'anno la collaborazione di Teodoro Rovito, Carlo Mauro, Mario Mangini (Cocasse) e Giovanni Rescigno, i noti ed acclamati autori, che, mediante i loro lavori a gran successo, già tanto acclamati ed applauditi nelle precedenti stagioni, si sono ormai specializzati in questo genere di spettacoli originali, divertenti e graziosi, e le novità saranno numerose ed interessanti. [...]
La Compagnia Molinari, che gode così merita estimazione e simpatia del nostro gran pubblico, si ripresenterà al completo di tutti i valorosi elementi che la compongono e cioè: Gennaro Di Napoli, il nostro illustre attor comico, che con Gennaro Della Rossa e Giuseppina Bianco forma la triade gloriosa del nostro sano, schietto e prodigioso teatro comico dialettale. E poi Titina De Filippo, la bella, graziosa e valentissima attrice, la più fine, la più signorile, la più colta delle attrici dialettali, che in ogni interpretazione porta una nota personale di sottile e squisita sensibilità, l'artista che sa rifuggire da tutte le volgarità farsaiole e che perciò conta tante numerose e merliate simpatie.
E poi Agostino Salvietti, l'attore comicissimo e moderno, che, pur attingendo alle fonti gloriose dei maestri, ha saputo crearsi una moderna sensibilità artistica, del tutto consona e rispondente ai rinnovellati gusti del pubblico. E ancora Alfredo Crispo, Carlo Pretoliani e Ida Bottone valorosissimi e simpatici elementi, il Migliatico, il Carloni, l'Esposito, il Pisacane, il Rossi, lo Scocca, la D'Amico, la Pretolani, la Biricchina, Loletto Doreo e lo sorelle Giannini, queste ultime preziosi e giovanili acquisti della Compagnia,
Ricordiamo al pubblico che l'Impresa anche quest'anno mantiene i preziosi libretti di abbonamento per famiglia a prezzi ridottissimi e aggiungiamo che il teatro in questo breve periodo di riposo è stato rinnovato, raffrescato e munito di nuovi elementi di confort e di comodità.
Spettacolo d’apertura sarà «Piedigrotta», commedia musicale di tipi e costumi napoletani in 3 atti e 4 quadri. Al botteghino già si accettano le prenotazioni.
«Il Mezzogiorno», Napoli, 27 agosto 1928
Parodia del noto dramma americano Il processo di Mary Dugan che Carlo Mauro ha costruito con la solita mano felice di comico sicuro dei suoi effetti e felice disegnatore di personaggi buffi e grotteschi. La Compagnia Molinari ha fornito al Mauro di che attagliare ai suoi personaggi le figure adatte, Totò, il Crispo, lo Schioppa, la Thomas, la de Filippo, ecc. che sono stati applauditissimi. Ottima la messinscena, e numerose chiamate agli attori e all'autore che ha composto un altro spettacolo di sicura attrattiva.
«Corriere di Napoli», 9 novembre 1929
Ricostruzione delle rappresentazioni della rivista nelle varie città italiane
TITOLO DELL'OPERA | TAPPE |
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Il processo di Mary de' CanRivista di Carlo Mauro Compagnia Stabile Napoletana Molinari di Enzo Aulicino |
Napoli, Teatro Nuovo, 8-19 novembre 1929 |
Riferimenti e bibliografie:
- "Quisquiglie e Pinzellacchere" (Goffredo Fofi) - Savelli Editori, 1976
- "Tutto Totò" (Ruggero Guarini) - Gremese, 1991
- "Totò partenopeo e parte napoletano", (Associazione Antonio de Curtis), Marsilio Editore 1999
- «Il Mezzogiorno», Napoli, 27 agosto 1928
- «Corriere di Napoli», 9 novembre 1929