Lollobrigida Gina (Luigia)
All'anagrafe Luigia Lollobrigida, storicamente soprannominata la Lollo (Subiaco, 4 luglio 1927), è un'attrice, scultrice e fotografa italiana.
Da ragazza ha disegnato caricature. Dapprima cantante e generica, poi attrice per un quarantennio circa; dal 1990 si ritira dalla carriera di attrice per dedicarsi alla scultura nel bronzo, ispirandosi a Manzù, e pure alla fotografia.
Dal 1949 al 1971 è stata moglie del medico greco Milko Skofic e sono stati genitori di Milko Junior. Nel 1984 risultava fidanzata allo spagnolo Javier Rigau(lui classe 1961).
Numerosi i ruoli interpretati, anche nei fotoromanzi con cognome d'arte "Loris"; nel cinema fra i ruoli determinanti Miss Italia, Maria Antonia Desideri-Frine, "la bersagliera" dei primi due PANE, AMORE..., la "romana", Lina Cavalieri - la donna pių bella del mondo, la fata dai capelli turchini nel Pinocchio di Comencini.
Nel 1961 ha avuto la prestigiosa Medaglia d'oro - La vita per il cinema.
Tra i diversi incontri con Totò De Curtis, nessun film condiviso, quella della immagine fotografica allegata dove lei gli consegna un Premio.
Da un errore di memoria di Carlo Ludovico Bragaglia, nel corso di una intervista riportata nel volume "Totò" di Orio Caldiron, si potrebbe accreditarla alla pellicola LE SEI MOGLI DI BARBABLU' del 1950... ma, appunto, trattasi di "granchio"!
Galleria fotografica e stampa dell'epoca

Gina Lollobrigida e Roberto Risso hanno ritrovato i loro personaggi di « Pane, amore e fantasia a. Ecco il carabiniere Stellati mentre aiata la Bersaglierà a mettersi sulle spalle una pesante fascina. Il seguito della storia della Bersagliera, del carabiniere-timido e del burbero maresciallo si chiamerà «Pane, amore e gelosia». I personaggi saranno gli stessi, interpretati dai medesimi attori, e le loro vicende saranno ambientate nello stesso paesino, Castel San Pietro.
De Sica e Risso nella strada principale di Castel San Pietro. Stanno discutendo su certi enormi bidoni variopinti che il sindaco del paese b» fatto installare nei punti strategici per raccogliere le immondizie. Risso non sì toglie mai il berretto da carabiniere, si vergogna dei suoi capelli tagliati a recluta
La Bersaglierà è ricomparsa a Castel San Pietro con le sue buffe treccine, il suo vestituccio stinto e strappato, le sue ciabatte. «Guai a chi ci tocca Gina», dicono i paesani. Gina abita in una delle casettine rustiche, con la scaletta di pietra e il rame appeso in cucina e il letto di ferro. La sera gli attori della troupe giocano a bigliardo nell’unico caffè del paese. Le attrici vanno a letto presto. Il regista Comencini comincia a girare il film alle sei della mattina.
De Sica conversa con il sindaco di Castel San Pietro, il signor Porry Pastorel, ex giornalista e il più anziano fotoreporter della capitale. Porry Pastorei conobbe Vittorio De Sica al tempo in cui il celebre attore era un «bambino prodigio». Oggi lo chiama «maestro». Il Sindaco di Castel San Pietro vorrebbe intitolare le strade del paese ai nomi del personaggi del film.
Castel San Pietro, a pochi chilometri da Palestrina, è un paesino da presepe, poche case sul cocuzzolo di un monte, una piazza grande come una stanza, e tante stradine che salgono e scendono. Gli abitanti vanno per i sentieri a dorso di mulo, sanno poco di quel che succede in città. La prima volta che le macchine dà presa e i riflettori fecero la loro apparizione in paese ci fu molto scompiglio. Ma ora tutti hanno preso confidenza con il cinema. Chiamano gli attori per nome, fanno circolo intorno al regista, alla Lollobrigida, a De Sica. Nelle foto qui sopra un gruppo di paesane insegna a De Sica come si porta l'orcio.
«La Settimana Incom Illustrata», anno VII, n.31, 31 luglio 1954
«Noi donne», 1 marzo 1969 - Gina Lollobrigida
Riferimenti e bibliografie:
- Simone Riberto, alias Tenente Colombo
- «La Settimana Incom Illustrata», anno VII, n.31, 31 luglio 1954