Martufi Guido

Guido Martufi

(Roma, 21 maggio 1940 – Roma, 16 giugno 2018) è stato un attore italiano, noto per i suoi ruoli di attore bambino negli anni cinquanta.

Biografia

Figlio di un barbiere, iniziò ad appena due anni a frequentare i set cinematografici[1]. Nel 1951, a soltanto undici anni, venne chiamato ad Hollywood, notato dal regista del film Beau Geste, William A. Wellman, che gli affida una parte nel western drammatico Donne verso l'ignoto. Negli Stati Uniti reciterà anche in Teresa di Fred Zinnemann. Quindi, rientrato in Italia, partecipa a una ventina di pellicole, recitando con Fellini, Cottafavi, Francisci, Bolognini e diversi altri. Rimarcabile la sua interpretazione di Gino Valli, il ragazzo con difficoltà di movimento riparatore di apparecchi radiofonici e radioamatore nel film Il gorgo del peccato di Vittorio Cottafavi, una delle sue prove più convincenti. Partecipa anche a diversi film con Totò e Peppino De Filippo. La sua carriera - durante la quale recitò brevemente anche in teatro e in radio - si interruppe nel 1960, quando l'attore abbandonò definitivamente il mondo dello spettacolo, scomparendo dalle scene.

Morì a Roma il 16 giugno 2018, all'età di 78 anni.

Filmografia

Attore cinema

Cuore di Duilio Coletti (1948)
Donne verso l'ignoto (Westward the women) di William A. Wellman (1951)
Teresa di Fred Zinnemann (1951)
Bellissima di Luchino Visconti (1951)
When in Rome di Clarence Brown (1952)
Il romanzo della mia vita di Lionello De Felice (1952)
Gli eroi della domenica di Mario Camerini (1952)
L'età dell'amore di Lionello De Felice (1953)
I vitelloni di Federico Fellini (1953)
Nel gorgo del peccato di Vittorio Cottafavi (1954)
La grande avventura di Mario Pisu (1954)
Gli innamorati di Mauro Bolognini (1955)
Cortile di Antonio Petrucci (1955)
Faccia da mascalzone di Raffaele Andreassi (1955)
La banda degli onesti di Camillo Mastrocinque (1956)
Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo di Mauro Bolognini (1956)
Totò, Peppino e i fuorilegge di Camillo Mastrocinque (1956)
Montecarlo (The Montecarlo story) di Samuel A. Taylor (1956)
Addio alle armi (A farewell to arms) di Charles Vidor (1957)
Peppino, le modelle e chella là di Mario Mattoli (1957)
Marisa la civetta di Mauro Bolognini (1957)
Le fatiche di Ercole di Pietro Francisci (1958)
Ladro lui, ladra lei di Luigi Zampa (1958)
Totò, Eva e il pennello proibito di Steno (1959)
Arrangiatevi! di Mauro Bolognini (1959)
Un militare e mezzo di Steno (1959)


Sono nato nel 1940. Ho iniziato ad apparire in qualche film nel 1942! Iniziai da “bambino prodigio” e proseguii. Ho fatto anche un ruolo ne “I vitelloni”. Nel 1952 fui chiamato per un anno ad Hollywood perché mi aveva notato il regista del film “Beau Geste”. Il mio più vecchio ricordo di Totò risale a quando lavorava a teatro con Isa Barzizza: mio padre era barbiere. Fra i suoi clienti c’era Amati, l’impresario del Teatro Adriano. Totò si esibiva appunto all’ Adriano, e venne 2 o 3 volte da papà a farsi spuntare i capelli.

Mi chiamò l’addetto del casting della Società D.D.L. per un film, dopodichè, sempre pagato ad un tot di pose per film, come attore, mi fecero un contratto x 5 anni con la D.D.L. Nel contratto era previsto che la produzione poteva anche “prestarmi” ad altre Società di produzione.

Il primo film che feci accanto a Totò, mi avevano avvisato: "chiamalo Principe". Avevo 16 anni, lui mi si avvicinò con la mano tesa. Aveva già una maculopatìa, e mi guardava con la vista “spostata altrove”. Io non lo sapevo e credevo guardasse un altro, dietro di me, così mi voltai, per vedere chi salutasse. Lui mi chiamò: “No, a te, guaglio’, ciao!” Capisce? Ero un poco timoroso di non saper tener testa alle sue improvvisazioni, ma fu lui a rassicurarmi: “Non ti preoccupare: tu segui me e Peppino”.

Ne “La banda degli onesti” io facevo l’aiuto-tipografo, e Giulia Rubini interpretava mia sorella. Solitamente era buono il primo ciak, ma, nella scenetta della battuta di “L”-“G-L”(scolio o scoglio? ecc…) feci 2 errori. Lo scapaccione che mi diede Peppino era vero, tanto che, appena “lo presi”, ci fermammo tutti a ridere.

In “Totò, Peppino e i fuorilegge” facevo l’aiuto barbiere di Peppino. Feci un altro film con loro 2 ma non ne ricordo il titolo. In “Totò, Eva e il pennello proibito” ero il postino. In quei film, ci doppiammo: la voce è la mia, mi post-sincronizzai. Fra i film ai quali ho partecipato vi è anche “Un militare e mezzo”. Ho fatto anche teatro. A teatro, in radio, a serate varie, Totò non ho più avuto modo di incontrarlo. Di Totò conservo una foto con dedica, senza data. Un signore americano, che mi sta intervistando da un bel po’ di tempo, sta preparando una mia biografia…

Guido Martufi

Riferimenti e bibliografie:

  • Intervista esclusiva di Simone Riberto, alias Tenente Colombo del 29 luglio 1999