Pierreux Jacqueline

(Rouen, 15 gennaio 1923 – Salins, 10 marzo 2005) è stata un'attrice cinematografica francese.

Era la madre dell'attore Jean-Pierre Léaud.


Galleria fotografica e stampa dell'epoca

1950 05 20 SIIllustrata Jacqueline Pierreux intro

Jacqueline Pierreux arrivò alla stazione allegra come una giovane pellegrina; venendo da Parigi aveva fatto la linea del Sud, da Nizza a Genova, e i suoi occhi erano pieni di sole; tuttavia le cose non sarebbero poi andate così bene come sembrò all'inizio. A Parigi, Jacqueline aveva lasciato il marito, gii amici della compagnia teatrale dei Campi Elisi e il ricordo delle «plus belles jambes de France», così definite nel concorso organizzato per creare a Parigi una nidiata di cover-girl.

1950 05 20 SIIllustrata Jacqueline Pierreux f1

Ebbene, Jacqueline-le più belle gambe di Francia, recitando per tre mesi e mezzo la commedia di Achard «La demoiselle de tite vertu» ai «Champs Elysées» ebbe uno straordino successo, proprio mentre il regista italiano Mario Soldati era in vacanza a Parigi, alla vigilia di cominciare il suo film «Briganti ed eroi»; il film racconta le avventure Fra' Diavolo e dei curiosissimo Ferdinando di Borbone al regista serviva, per completare l'organico dell'esercito francese, una vivandiera procace e bella, che sapesse ben figurare in mezzo alla soldataglia per effetto del suo temperamento comico, da vaudeville.

1950 05 20 SIIllustrata Jacqueline Pierreux f3

Vide Jacqueline con capelli bruni tinti in rosso e la scritturò. Così, «le più belle gambe di Francia», dal palcoscenico dei Campi Elisi sono finite a Caserta dove la troupe sta lavorando alla storia Fra' Diavolo e di re Ferdinando. A Roma, arrivò di ritorno, molto più sconosciuta di Irene Dunne e di Bob Taylor, se i giornali parlarono soltanto degli altri. Jacqueline non ci badò; nel pomeriggio, s'incontrò con Soldati che pensava ai capelli della vivandiera del suo film. Salutando la ragazza s'accorse che i suoi capelli bruni erano troppo lunghi, telefonò a un parrucchiere suo amico e combinò il trucco di cui la vittima doveva essere Jacqueline. Con una scusa attirò l’attrice dal coiffeur, ma lei capì subito che i suoi capelli erano in pencolo: si mise a piangere, mentre il regista, aiutato dallo sceneggiatore Nino Novarese, tentava di illustrarle i vantaggi della pettinatura alla Napoleone che libera le donne dalla noia di buona parte dei capelli.

1950 05 20 SIIllustrata Jacqueline Pierreux f2

Poteva accadere quel che accadde al regista Germi che dovette rimandare il «Cammino della speranza» perchè impose alla protagonista, pena la rottura del contratto, il taglio dei capelli. Jacqueline, invece, è stata più francese; prima ha piagnucolato, poi ha chiesto a Soldati di poter telefonare a Parigi al marito, per avvertirlo e sentire il suo parere. L'appuntamento dal parrucchiere fu rinviato al giorno dopo. Jacqueline, pallida, si sedette sulla poltrona, Mario Soldati le faceva coraggio, le chiese notizie del simpatico marito. Niente da fare. Jacqueline stava per piangere, guardava le mani del parrucchiere nello specchio con il terrore negli occhi. Un nostro redattore si annotò le battute più significative e per il diletto dei lettori le abbiamo sovrapposte alle fotografie.

«La Settimana Incom Illustrata», 20 maggio 1950



Filmografia

Les Demons de l'Aube, regia di Yves Allégret (1946)
Donne e briganti, regia di Mario Soldati (1950)
L'amore di Norma, regia di Giuseppe De Martino (1950)
Abbiamo vinto!, regia di Robert Adolf Stemmle (1950)
Malavita, regia di Rate Furlan (1951)
Le Dindon, regia di Claude Barma (1951)
Siamo tutti assassini (Nous sommes tous des assassins), regia di André Cayatte (1952)
Ricercato per omicidio (Cet homme est dangereux), regia di Jean Sacha (1953)
Il seduttore, regia di Franco Rossi (1954)
Chi si ferma è perduto, regia di Sergio Corbucci (1960)
Totò, Peppino e...la dolce vita, regia di Sergio Corbucci (1961)
Bandito sì... ma d'onore! (La Vendetta), regia di Jean Chérasse (1962)
La rimpatriata, regia di Damiano Damiani (1963)
I tre volti della paura, regia di Mario Bava (1963)
Doppiatrici italiane
Tina Lattanzi in Donne e briganti
Adriana De Roberto in I tre volti della paura