Ponti Carlo (Fortunato Pietro)

Carlo Ponti 

Carlo Fortunato Pietro Ponti (Magenta, 11 dicembre 1912 – Ginevra, 9 gennaio 2007[1]) è stato un produttore cinematografico italiano.

Biografia

Famiglia

Nato nel 1912, era figlio di Leone Ponti e di Maria Zardone e aveva due sorelle, Laura (1910-2012) e Lucia.[2] . Nel 1946 sposò Giuliana Fiastri, nobildonna di origine reggiana con la quale ebbe la figlia, Guendalina Ponti (1951), affermata avvocatessa e docente universitaria a Roma specializzata in Diritto d'autore, diritto cinematografico, proprietà intellettuale e diritto internazionale[3], e Alessandro Ponti (1953), produttore cinematografico.

L'incontro con Sophia Loren fu però fatale al matrimonio: dopo alcuni anni infatti si separò e sposò Sophia, dalla quale ebbe due figli, Carlo Ponti Jr. (1968) ed Edoardo Ponti (1973). Carlo Ponti e Sophia Loren sono stati importanti collezionisti d'arte. La collezione Ponti-Loren comprende oltre 150 opere, tra cui lavori di Henri Matisse, Paul Cézanne, Pablo Picasso, Canaletto, Pierre-Auguste Renoir, Giorgio de Chirico, Giacomo Balla, René Magritte, Oskar Kokoschka e numerosi reperti archeologici[4].

Carriera

Laureatosi in giurisprudenza, si occupa di cinema dal 1940. Nel primo dopoguerra lavora per la Lux Film ricoprendo, con Dino De Laurentiis, il ruolo di produttore esecutivo. In particolare segue molti registi esordienti, come Pietro Germi, Luigi Zampa, Luigi Comencini, Steno e Mario Monicelli.

Nel 1950 fonda, con il socio napoletano, la Ponti-De Laurentiis, producendo opere importanti come Guardie e ladri di Steno e Mario Monicelli (1951), Europa '51 di Roberto Rossellini (1952), L'oro di Napoli di Vittorio De Sica (1954), La strada di Federico Fellini (1954), La romana di Luigi Zampa, Ulisse di Mario Camerini (1954) e il kolossal Guerra e pace di King Vidor (1956). (Oggi gli studi "Ponti-De Laurentiis" sono sede dell'istituto professionale per la cinematografia Roberto Rossellini di Roma).


Non sarei così sicuro che la “Rosa Film” appartenesse al solo Ponti. Per me, c’era anche di mezzo Luigi De Laurentiis, fratello di Dino e padre di Aurelio. [...] Di Ponti, ricordo soprattutto l’ultimo incontro che ebbi con lui. Una lite selvaggia perché cercò di non pagarmi l’ultima rata, quella che di solito si paga alla consegna della copia campione. Anzi - ci ripenso e ne sono sicuro - non me la pagò affatto. Mi disse: “Io, in questo film (Totò e Carolina, n.d.r.), ci rimetto”. Ed io, allora gli diedi del ladro davanti a tutti.

Mario Monicelli


Divisosi dal socio Dino De Laurentiis, si trasferisce negli Stati Uniti con la moglie Sophia Loren e i figli nati dalla loro unione, che saranno anch' essi nel mondo dello spettacolo: Carlo Jr. è un ex attore ed ex direttore della San Bernardino Symphony della California, Edoardo è un regista. Qui lavora per la Paramount, producendo i film interpretati dalla moglie e molte importanti pellicole europee: La donna è donna (1961) e Il disprezzo (1963) di Jean-Luc Godard, La ciociara di Vittorio De Sica (1960), Il dottor Živago di David Lean (1965), e il trittico Blow-Up (1966), Zabriskie Point (1970) e Professione: reporter (1975) di Michelangelo Antonioni.

Per La ciociara Loren, allora da lui sposata in Messico nel 1957, vinse l'Oscar: Lello Bersani venne inviato a casa dell'attrice per l'intervista sul premio, che però non fu diffusa perché giudicata inopportuna dai funzionari RAI proprio perché Ponti non aveva ancora regolarizzato la sua posizione coniugale. Il dottor Zivago fu il suo maggior successo di pubblico, prodotto negli USA per la regia di David Lean e un cast d'eccezione (Sharif, Christie, Guinness, Steiger, Courtenay, G.Chaplin): basata sull'omonimo romanzo di Pasternak, la pellicola vinse inoltre 5 Golden Globe (tra cui uno a Ponti per il miglior film) e altrettanti Oscar (su 10 nomination); Ponti divenne il primo produttore italiano a ricevere la nomination per il miglior film (statuetta vinta da Tutti insieme appassionatamente) .

Dal 1964 cittadino francese, coraggioso nelle scelte culturali, di carattere autoritario - numerosi e celebri i suoi scontri con i registi - è stato uno dei maggiori produttori del dopoguerra anche se il suo sogno nel cassetto restò la politica.Colpito da una malattia ai polmoni, morì all'ospedale cantonale di Ginevra in seguito ad una complicazione polmonare il 9 gennaio 2007, all'età di 94 anni. È sepolto nella cappella di famiglia al cimitero del suo paese natale, Magenta, nel milanese.

Matrimoni e discendenza

Carlo Ponti sposò nel 1946 Giuliana Fiastri, dalla quale ebbe due figli:

Guendalina Ponti (1951), avvocata, ha una figlia.
Alessandro "Alex" Ponti (Roma 1 settembre 1953), produttore.

Nel 1956 Ponti si recò in Messico, ove ottenne il divorzio da Giuliana e il 17 settembre 1957 sposò Sophia Loren per procura. Ponti non rientrò in Italia, per evitare l'accusa di bigamia (allora in Italia il divorzio non era consentito), lavorando ad Hollywood. Nel 1960 lui e Sophia Loren tornarono in Italia e furono accusati di bigamia, ma negarono di essere uniti in matrimonio.

Nel 1962 il primo matrimonio di Ponti fu annullato, evitando così alla nuova coppia l'accusa di bigamia.[5] Nel 1965 Ponti ottenne il divorzio da Giuliana in Francia, permettendogli così di sposare Sophia Loren il 9 aprile 1966.[6] Ponti e la Loren ottennero la cittadinanza francese grazie all'intervento del Presidente Georges Pompidou.[7][8]

Carlo e Sofia ebbero due figli:

Carlo Ponti, Jr. (1968), divenuto direttore d'orchestra, che ha sposato la violinista Andrea Meszaros, dalla quale ha avuto due figli: Vittorio Leone e Beatrice Lara
Edoardo Ponti, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, che ha sposato l'attrice Sasha Alexander,[2] dalla quale ha avuto due figli: Lucia Sofia e Leonardo Fortunato


Galleria fotografica e stampa dell'epoca

Sofia Loren, raccolta di articoli di stampa

Sofia Loren e Carlo Ponti 273 «La Settimana Incom Illustrata», anno VII, n.15, 10 aprile 1954

Venticinque gonne negli armadi di Sofia Loren

Venticinque gonne negli armadi di Sofia Loren Il celeste pallido e il verde sono i colori che più si addicono alla bellezza della Loren Sofia Loren si è rimessa da poco da una broncopolmonite, presa durante la lavorazione del suo ultimo film.…
Sofia Loren e Carlo Ponti 609 «Tempo», anno XVI, n.33, 19 agosto 1954

Vacanze selvagge di Sofia Loren

Vacanze selvagge di Sofia Loren Sulle rive del lago di Vico, fra canneti e cani randagi, l’attrice è vissuta sola in una tenda; gli abitanti del luogo se ne sono accorti troppo tardi. L’ATTRICE NAPOLETANA ha improvvisato una variante del classico "tuo…
Sofia Loren e Carlo Ponti 745 Alfredo Panicucci, «Epoca», anno V, n.214, 1 novembre 1954

Sophia sul fiume

Sophia sul fiume Il regista Mario Soldati ha girato a Comacchio il suo primo film a colori per mostrarci paesaggi e uomini di una zona suggestiva e fra le meno conosciute d'Italia. Comacchio, novembre Nel vasto e arroventato capannone per la…

L'anno di Sophia

Sofia Loren e Carlo Ponti 1039 Alfredo Panicucci, «Epoca», anno VI, n.224, 16 gennaio 1955
L'anno di Sophia Tutto lascia prevedere che la giovane attrice nel 1955 conquisterà definitivamente il mondo del cinema. Forse anche per lei si apriranno le porte delle Reggie. Mario…

La nuova casa di Sofia Loren

Sofia Loren e Carlo Ponti 1504 T. S., «Tempo», anno XVII, n.18, 5 maggio 1955
La nuova casa di Sofia Loren Vuotando più di un negozio di antiquario dei suoi pezzi migliori l’attrice ha arredato il suo nuovo appartamento in stile; la guerra delle dive ha un nuovo campo…

Sophia Loren vorrebbe lavorare meno

Sofia Loren e Carlo Ponti 679 «Epoca», anno VI, n.249, 10 luglio 1955
Sophia Loren vorrebbe lavorare meno A Tivoli c'è un mulino del Settecento che fino a non molti anni or sono era mosso dalle acque dell'Aniene. Oggi va a motore, ma nell’aspetto è rimasto…

Sophia Loren, la pizzaiola si istruisce

Sofia Loren e Carlo Ponti 1229 Stelio Martini, «Tempo», anno XVII, n.52, 29 dicembre 1955
Sophia Loren, la pizzaiola si istruisce Diventata "diva" forse troppo presto, Sofia Loren si trova di fronte a problemi complessi che la sua Casa di produzione cerca abilmente di risolvere.…

La notte parigina di Sofia Loren

Sofia Loren e Carlo Ponti 311 «Tempo», anno XVIII, n.14, 5 aprile 1956
La notte parigina di Sofia Loren Dopo la presentazione del film “Pane, amore e...", Sofia Loren ha concluso la sua tumultuosa giornata parigina in un ristorante dei Campi Elisi con un…

Sofia Loren innamorata

Sofia Loren e Carlo Ponti 1317 Giorgio Salvioni, «Epoca», anno VIII, n.313, 30 settembre 1956
Sofia Loren innamorata La recente dichiarazione fatta da Sofia Loren in Grecia, dove sta girando un film, sull’amicizia che da parecchi anni la lega all’industriale cinematografico Carlo…

Missione segreta di Sofia Loren a Nizza

Sofia Loren e Carlo Ponti 277 V. B., «Tempo», anno XVIII, n.50, 13 dicembre 1956
Missione segreta di Sofia Loren a Nizza L’incontro dell’attrice con i dirigenti europei di una grande Casa cinematografica americana, su territorio neutrale, ha perfezionato un programma di…

Anche gli arabi si voltano per Sofia

Sofia Loren e Carlo Ponti 462 Domenico Meccoli, «Epoca», anno VIII, n.330, 27 gennaio 1957 (Fotografie di Pier Luigi)
Anche gli arabi si voltano per Sofia La Loren ha iniziato nel deserto di Gadames le riprese di un film insieme a Rossano Brazzi e all’attore americano John Wayne. Il suo fascino ha…

Sofia Loren è contenta ma piange

Sofia Loren e Carlo Ponti 171 Stelio Martini, «Tempo», anno XIX, n.15, 11 aprile 1957
Sofia Loren è contenta ma piange Giunta finalmente al grande viaggio verso Hollywood la Loren si sente immensamente triste. Quella che ora l’attende è una prova tutt’altro che facile e…

Sophia e i dollari

Sofia Loren e Carlo Ponti 748 Domenico Meccoli, «Epoca», anno VIII, n.353, 1 luglio 1957
Sophia e i dollari Sette anni fa Sophia Loren si accontentava di lavorare, fra 3000 comparse, per 5000 lire al giorno. Oggi la nostra attrice vale tre milioni di dollari e perfino in…

Questa è la Sofia americana

Sofia Loren e Carlo Ponti 654 Nerin E. Gun, «Tempo», anno XIX, n.29, 18 luglio 1957
Questa è la Sofia americana Alla viglila dalla sua partenza per l’Europa, Sofia Loren ha ricevuto l’Inviato di “Tempo” nella sua villa di Hollywood, concedendogli una intervista durata tre…

La vincitrice è Sofia Loren

Sofia Loren e Carlo Ponti 165 Armando Daniello, «Tempo», anno XIX, settembre 1957
La vincitrice è Sofia Loren Ma le nozze messicane con Carlo Ponti, perseguite dall’attrice per tre anni con una intensità e una caparbietà che nessuno avrebbe Immaginato, lasciano molte…

Le difficili nozze di Sofia Loren

Sofia Loren e Carlo Ponti 1018 Domenico Meccoli, «Epoca», anno VIII, n.366, 9 ottobre 1957
Le difficili nozze di Sofia Loren Sofia e Ponti sono sposati per tutto il mondo meno che per l'Italia e la Spagna. “Che altro potevano fare?”, ha detto la madre della diva. “ Un matrimonio…

Sofia Loren: «a Hollywood vivo così»

Sofia Loren e Carlo Ponti 789 Sophia Loren, «Epoca», anno VIII, n.368, 20 ottobre 1957
Sofia Loren: «a Hollywood vivo così» In questo diario l'attrice ha scritto le sue impressioni sull'America, dalle accoglienze degli ammiratori alle difficoltà alimentari, dai metodi di…

Vanno in America come se fosse per sempre

Sofia Loren e Carlo Ponti 295 Vittorio Bonicelli e Antonio Cesano, «Tempo», anno XX, n.4, 23 gennaio 1958
Vanno in America come se fosse per sempre Sofia Loren e Carlo Ponti ci hanno concesso un lungo colloquio alla vigilia della loro partenza per la California dove li attendono lavoro,…

L'uomo che amo è Carlo non Gary

Sofia Loren e Carlo Ponti 544 Sophia Loren, «Epoca», anno IX, n.391, 30 marzo 1958
L'uomo che amo è Carlo non Gary L’attrice, che sta girando il film “Orchidea nera”, definisce grottesche le voci di un suo possibile divorzio dal produttore Ponti e si è detta addolorata…

Sofia ama i dollari

Sofia Loren e Carlo Ponti 308 Black Shoot, «Tempo», anno XX, n.16, 15 aprile 1958
Sofia ama i dollari In questa breve intervista Sofia Loren, assestatasi ormai definitivamente nell'Olimpo hollywoodiano, confessa apertamente di essere divenuta una americana quasi perfetta…

Sofia Loren, la regina di Cannes

Sofia Loren e Carlo Ponti 263 «Epoca», anno IX, n.397, 11 maggio 1958
Sofia Loren, la regina di Cannes Abbronzata dal sole, con un sorriso cordiale e gli occhi luccicanti di gioia, Sofia Loren è apparsa la stella più brillante nel firmamento di Cannes. Mitzi…

Due uomini per Sofia Loren

Sofia Loren e Carlo Ponti 288 «Epoca», anno IX, n.411, 11 agosto 1958
Due uomini per Sofia Loren A proposito di Sophia Loren, Tab Hunter è esplicito: «È una ragazza che non si incontra tutti i giorni». Quanto alla Loren, essa non si è ancora pronunciata su…

Sofia Loren indossatrice

Sofia Loren e Carlo Ponti 230 «Tempo», anno XX, n.45, 4 novembre 1958
Sofia Loren indossatrice Cincillà, lince, scimmia, volpi: Sofia Loren presenta alcune delle più preziose o delle più attuali pellicce che ogni donna vorrebbe avere per l'imminente inverno…

Una montagna di legno per Sofia

Sofia Loren e Carlo Ponti 338 Sandro Volta, «Tempo», anno XX, n.50, 9 dicembre 1958
Una montagna di legno per Sofia Coperta di veli, circondata da una folla turbolenta di cow-boys e cercatori d’oro che la saluteranno con salve di pistolettate, così apparirà la Loren nel…

Sofia Loren ha paura

Sofia Loren e Carlo Ponti 185 Giorgio Salvioni, «Epoca», anno XI, n.507, 19 giugno 1960
Sofia Loren ha paura L’impressione per il furto dei gioielli sconvolge ancora l’attrice, mentre da tutto il mondo le giungono manifestazioni di simpatia: persino un sacerdote cattolico le…

Un Cid moderno per Sofia Loren

Sofia Loren e Carlo Ponti 172 Franco Calderoni, «Tempo», anno XXIII, n.4, 28 gennaio 1961
Un Cid moderno per Sofia Loren Il regista americano Anthony Mann vuole che il cavaliere spagnolo più. famoso dopo Don Chisciotte riviva sullo schermo in una nuova interpretazione. Al fianco…

Sofia Loren: «non mi sento colpevole»

Sofia Loren e Carlo Ponti 45 M.S., «Tempo», anno XXIV, n.30, 28 luglio 1962 - Fotografie di Angelo Frontoni
Sofia Loren: «non mi sento colpevole» Così afferma Sofia Loren di fronte alla sentenza del suo rinvio a giudizio con Carlo Ponti imputati di bigamia. Con tenace ottimismo l’attrice spera…

1950 06 16 SIIllustrata Ponti De Laurentiis intro

Tutte le difficoltà in cui si dibatte la cinematografia italiana, tutti i problemi che ne derivano e tutti gli ostacoli che si oppongono alla loro soluzione, traggono origine da un vizio costituzionale: il suo mancato organizzarsi in industria, il suo vivere in una primitiva condizione artigianale.

Che l'organizzazione industriale del cinematografo sia la chiave di tutti i problemi, lo hanno finalmente capito i due più giovani, intraprendenti produttori italiani, Carlo Ponti e Dino De Laurentis, ai quali si devono molti dei maggiori successi artistici o finanziari di questi ultimi anni. «Che cosa possono fare, dicono, i produttori isolati senza il peso di una stabile struttura industriale che li sostenga e guardi loro le spalle? E' un po’ quanto avviene in politica: un uomo, per quanto abile e rappresentativo, non conta se non ha la "base” di un partito sulla quale appoggiarsi e far leva. Noi ci si batte inutilmente da anni per ottenere una limitazione ragionevole alle esuberanti importazioni di film stranieri (l’anno scorso se ne sono importati 508, un centinaio in più del totale fabbisogno annuale italiano); ma provate se siete capaci, a importare una sola automobile... L'industria automobilistica è riuscita con estrema facilità ad ottenere dieci, cento volte di più di quanto chiede un cinema senza industria. E altrettanto è stato ottenuto in altri settori produttivi i cui operai, se non i dirigenti alle cui fortune sono legati, pensano a difenderne i diritti».

1950 06 16 SIIllustrata Ponti De Laurentiis f1Dino De Laurentis, la moglie Silvana Mangano, e Carlo Ponti sul balcone della loro nuova casa cinematografica. Dino de Laurentis è napoletano, ha frequentato il centro sperimentale di cinematografia ed ha fatto anche l’attore. Carlo Ponti è un avvocato milanese il quale è entrato nel cinema circa dieci anni or sono.

Era l’uovo di Colombo; ma bisognava pensarci. Non appena se ne sono convinti i due produttori si sono messi all'opera e, scioltisi dalla Lux per la quale lavoravano, ninno fondato la società Ponti-De Laurentis. Che cosa ci vuole, si son chiesti, per fare un film? Teatri di posa, stabilimenti di sviluppo e stampa, imprese di arredamento, sartorie teatrali? Ebbene li avremo: faremo tutto da noi e risparmieremo.

Rilevato dall’Enal il deposito dei Carri di Tespi lirici e di prosa fuori Porta San Paolo, Ponti e De Laurentis vi hanno sistemato con opportuni adattamenti cinque grandi e modernissimi teatri con tutti gli indispensabili accessori: centrale elettrica, sale di montaggio, sale di registrazione sonora, sala di proiezione, camerini falegnameria, magazzini. In questi teatri, che saranno pronti a giugno, stanno trasportando le istallazioni tecniche (macchine da presa, trucks sonori, parchi lampade) dei vecchi stabilimenti della Farnesina dei quali era già proprietario De Laurentis e in questi ultimi hanno impiantato una sartoria per i costumi e un cantiere per l'arredamento delle scene. Si sono infine associati allo stabilimento di sviluppo e stampa Catalucci, adiacente ai teatri di San Paolo, completando così l’attrezzatura industriale della nuova società.

La produzione della Ponti-De Laurentis è cominciata con due film comici che sono già pronti per il lancio: «Napoli milionaria», che segna il debutto alia regia di Eduardo De Filippo, il quale, oltre ad aver ricavato il soggetto dalla sua notissima commedia, l’ha interpretato insieme a Totò, e «Vita da cani» con Gina Lollobrigida, Delia Scala, Tamara Lees e Fabrizi che, abbandonato l’istrionico gigionismo delle sue ultime interpretazioni, torna al felice e originario genere di macchiettista. Col prossimo giugno, messi a punto i teatri, inizieranno la nuova produzione secondo un piano che prevede una media di sei od otto film l'anno studiati e preparati con la metodica calma consentita dalla libera disponibilità degli impianti industriali e dei quadri artistici di cui si sono assicurati in tempo la collaborazione.

«Potremo finalmente lavorare in pace senza sudare sette camicie per far guadagnare gli altri. Perchè, sembra impossibile, non abbiamo mai dovuto faticare tanto quanto per convincere chi ci finanziava a lare i film che hanno reso di più: e ne abbiamo fatti da «Vivere in pace» a «Totò cerca casa», che in pochi mesi ha superato i 350 milioni di incassi battendo tutti i records precedenti! Naturalmente la nostra produzione sarà graduata nei generi e nell’importanza; ma pur dando necessariamente la prevalenza ai film commerciali (sono essi che fanno vivere l’industria), non trascureremo quelli di impegno artistico. Ne abbiamo uno in progetto che Giuseppe De Santis girerà nel prossimo inverno: un adattamento moderno dei «Promessi sposi» ambientato in Sicilia».

Gli altri film saranno «I fratelli nemici» ispirato dal romanzo di Stevenson «The master of Ballantrae» con Nazzari, Gassman e Girotti; «Musolino» che, riprendendo un progetto di De Sica, narrerà la storia del famoso brigante per l’interpretazione di Nazzari e la regia di Steno e Monicelli; un film comico interpretato dal nuovo comico Scotti (una specie di Gróucho Marx milanese) e Fabrizi e, infine, un grande film avventuroso che sarà anche il primo film a colori girato in Italia.

Ermanno Contini, «La Settimana Incom Illustrata», 18 marzo 1950


1951 12 22 Epoca Carlo Ponti intro

«Epoca», 22 dicembre 1951 - Carlo Ponti e Dino De Laurentiis


1953 06 01 Cinema Nuovo Ponti De Laurentiis

Il problema degli attori in Italia - Rispondono i produttori

«Cinema Nuovo», anno II, n.12, 1 giugno 1953



Tempo, 24 ottobre 1970



Filmografia

Piccolo mondo antico, regia di Mario Soldati (1941)
Giacomo l'idealista, regia di Alberto Lattuada (1943)
La primadonna, regia di Ivo Perilli (1943)
La freccia nel fianco, regia di Alberto Lattuada (1945)
Due lettere anonime, regia di Mario Camerini (1945)
Un americano in vacanza, regia di Luigi Zampa (1946)
Mio figlio professore, regia di Renato Castellani (1946)
Albergo Luna, camera 34, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1946)
La primula bianca, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1946)
Vivere in pace, regia di Luigi Zampa (1947)
Gioventù perduta, regia di Pietro Germi (1947)
Amanti senza amore, regia di Gianni Franciolini (1948)
I miserabili: Caccia all'uomo / Tempesta su Parigi, regia di Riccardo Freda (1948)
Fuga in Francia, regia di Mario Soldati (1948)
Proibito rubare, regia di Luigi Comencini (1948)
Senza pietà, regia di Alberto Lattuada (1948)
Campane a martello, regia di Luigi Zampa (1949)
Il mulino del Po, regia di Alberto Lattuada (1949)
L'imperatore di Capri, regia di Luigi Comencini (1949)
Totò cerca casa, regia di regia di Mario Monicelli e Steno (1949)
Romanticismo, regia di Clemente Fracassi (1950)
Miss Italia, regia di Duilio Coletti (1950)
Cuori senza frontiere, regia di Luigi Zampa (1950)
È arrivato il cavaliere, regia di Mario Monicelli e Steno (1950)
Quel bandito sono io (Her Favorite Husband), regia di Mario Soldati (1950)
Vita da cani regia di Mario Monicelli e Steno (1950)
Il brigante Musolino, regia di Mario Camerini (1950)
Il padrone del vapore, regia di Mario Mattoli (1951)
Guardie e ladri, regia di Mario Monicelli e Steno (1951)
Ultimo incontro di Gianni Franciolini (1951)
Totò terzo uomo, regia di Mario Mattoli (1951)
Accidenti alle tasse!!, regia di Mario Mattoli (1951)
Anna, regia di Alberto Lattuada (1951)
I tre corsari, regia di Mario Soldati (1952)
Totò a colori, regia di Steno (1952)
Europa '51, regia di Roberto Rossellini (1952)
Jolanda, la figlia del Corsaro Nero, regia di Mario Soldati (1952)
Totò e le donne, regia di Mario Monicelli e Steno (1952)
La tratta delle bianche, regia di Luigi Comencini (1952)
Fratelli d'Italia, regia di Fausto Saraceni (1952)
Gli 11 moschettieri, regia di Ennio De Concini e Fausto Saraceni (1952)
È arrivato l'accordatore, regia di Duilio Coletti (1952)
Anni facili, regia di Luigi Zampa (1953)
Le infedeli, regia di Mario Monicelli e Steno (1953)
L'uomo, la bestia e la virtù, regia di Steno (1953)
La lupa, regia di Alberto Lattuada (1953)
Un americano a Roma, regia di Steno (1954)
La romana, regia di Luigi Zampa, (1954)
Dov'è la libertà?, regia di Roberto Rossellini (1954)
La strada, regia di Federico Fellini (1954)
L'oro di Napoli, regia di Vittorio De Sica (1954)
Un giorno in pretura, regia di Steno (1954) (non accreditato)
Carosello napoletano, regia di Ettore Giannini (1954)
Miseria e nobiltà, regia di Mario Mattoli (1954)
Il medico dei pazzi, regia di Mario Mattoli (1954)
Mambo, regia di Robert Rossen (1954)
Ulisse, regia di Mario Camerini (1954)
Attila, regia di Pietro Francisci (1954)
Siluri umani, regia di Antonio Leonviola (1954)
La donna del fiume, regia di Mario Soldati (1954)
La bella mugnaia, regia di Mario Camerini (1955)
Le diciottenni, regia di Mario Mattoli (1955)
Totò all'inferno, regia di Camillo Mastrocinque (1955) (non accreditato)
L'ultimo amante, regia di Mario Mattoli (1955)
Il ferroviere, regia di Pietro Germi (1956)
La risaia, regia di Raffaello Matarazzo (1956)
Guerra e pace (War and Peace), regia di King Vidor (1956) (non accreditato)
Peccato di castità, regia di Gianni Franciolini (1956)
Ragazze d'oggi, regia di Luigi Zampa (1957)
Guendalina, regia di Alberto Lattuada (1957)
Femmine tre volte, regia di Steno (1957)
Marisa la civetta, regia di Mauro Bolognini (1957)
Nata di marzo, regia di Antonio Pietrangeli (1958)
Orchidea nera (The Black Orchid), regia di Martin Ritt (1958)
Quel tipo di donna (That Kind of Woman), regia di Sidney Lumet (1959)
Il diavolo in calzoncini rosa (Heller in Pink Tights), regia di George Cukor (1959)
La ciociara, regia di Vittorio De Sica (1960)
Olympia (A Breath of Scandal), regia di Michael Curtiz (1960)
Lettere di una novizia, regia di Alberto Lattuada (1960)
Il corazziere, regia di Camillo Mastrocinque (1960)
Lola - Donna di vita (Lola), regia di Jacques Demy (1961)
La donna è donna (Une femme est une femme), regia di Jean-Luc Godard (1961)
Léon Morin, prete (Léon Morin, prêtre), regia di Jean-Pierre Melville (1961)
Madame Sans-Gêne, regia di Christian-Jaque (1961) (non accreditato)
Boccaccio '70, regia di Vittorio De Sica, Mario Monicelli, Federico Fellini, Luchino Visconti (1962)
I sequestrati di Altona, regia di Vittorio De Sica (1962)
Cleo dalle 5 alle 7 (Cléo de 5 à 7), regia di Agnès Varda (1962)
L'occhio del maligno (L'oeil du malin), regia di Claude Chabrol (1962)
La rossa (Die Rote), regia di Helmut Käutner (1962)
Lo spione (Le doulos), regia di Jean-Pierre Melville (1962)
L'isola di Arturo, regia di Damiano Damiani (1962)
Ieri, oggi, domani, regia di Vittorio De Sica (1963)
Landru, regia di Claude Chabrol (1963)
Les carabiniers, regia di Jean-Luc Godard (1963) (non accreditato)
Adultero lui, adultera lei, regia di Raffaello Matarazzo (1963)
Il disprezzo (Le Mépris), regia di Jean-Luc Godard (1963)
La noia, regia di Damiano Damiani (1963)
La donna scimmia, regia di Marco Ferreri (1964)
Matrimonio all'italiana, regia di Vittorio De Sica (1964)
Come sposare un primo ministero (Comment épouser un premier ministre), regia di Michel Boisrond (1964)
Controsesso, regia di Franco Rossi, Marco Ferreri e Renato Castellani (1964)
La decima vittima, regia di Elio Petri (1965)
Casanova '70, regia di Mario Monicelli (1965)
Il dottor Živago, regia di David Lean (1965)
Operazione Crossbow, regia di Michael Anderson (1965)
Lady L, regia di Peter Ustinov (1965)
Oggi, domani, dopodomani, regia di Eduardo De Filippo, Marco Ferreri e Luciano Salce (1965)
L'uomo dei cinque palloni (Break up), regia di Marco Ferreri (1965)
A Look Back at Crossbow (promo per Operazione Crossbow) (1965)
Treni strettamente sorvegliati, regia di Jiří Menzel (1966)
Blow-Up, regia di Michelangelo Antonioni (1966)
Pan Tau, regia di Jindrich Polák (film tv) (1966)
C'era una volta..., regia di Francesco Rosi (1967)
La 25ª ora (La Vingt-cinquième heure), regia di Henri Verneuil (1967)
La ragazza e il generale, regia di Pasquale Festa Campanile (1967)
Al fuoco pompieri! (Horí, má panenko), regia di Miloš Forman (1967) (non accreditato)
Ci divertiamo da matti (Smashing Times), regia di Desmond Davis (1967)
Questi fantasmi, regia di Renato Castellani (1967)
Diamanti a colazione (Diamonds for Breakfast), regia di Christopher Morahan (1968)
Amanti, regia di Vittorio De Sica (1968)
La moglie del prete, regia di Dino Risi (1970)
Zabriskie Point, regia di Michelangelo Antonioni (1970)
I girasoli, regia di Vittorio De Sica (1970)
La mortadella, regia di Mario Monicelli (1971)
Un posto ideale per uccidere, regia di Umberto Lenzi (1971)
Bianco, rosso e..., regia di Alberto Lattuada (1972)
Mordi e fuggi, regia di Dino Risi (1972)
Il caso Pisciotta, regia di Eriprando Visconti (1972)
Che?, regia di Roman Polański (1972)
I corpi presentano tracce di violenza carnale, regia di Sergio Martino (1973)
Giordano Bruno, regia di Giuliano Montaldo (1973)
Cari genitori, regia di Enrico Maria Salerno (1973)
Gawain and the Green Knight, regia di Stephen Weeks (1973) (non accreditato)
Milano trema: la polizia vuole giustizia, regia di Sergio Martino (1973)
Ming, ragazzi!, regia di Antonio Margheriti (1973)
Rappresaglia, regia di George P. Cosmatos (1973)
Il mostro è in tavola... barone Frankenstein, regia di Paul Morrissey e Andy Warhol (1973) (non accreditato)
Il viaggio, regia di Vittorio De Sica (1974)
Il bestione, regia di Sergio Corbucci (1974)
Virilità, regia di Paolo Cavara (1974)
Cugini carnali, regia di Sergio Martino (1974)
La poliziotta, regia di Steno (1974)
Permettete signora che ami vostra figlia?, regia di Gian Luigi Polidoro (1974)
L'accusa è: violenza carnale e omicidio (Verdict), regia di André Cayatte (1974)
Là dove non batte il sole (Blood Money), regia di Antonio Margheriti (1974)
Arrivano Joe e Margherito, regia di Giuseppe Colizzi (1974)
Breve incontro (Brief Encounte), regia di Alan Bridges (1974) (TV Movie)
Whiskey e fantasmi, regia di Antonio Margheriti (1974)
Colpita da improvviso benessere, regia di Franco Giraldi (1975)
Il padrone e l'operaio, regia di Steno (1975)
La pupa del gangster, regia di Giorgio Capitani (1975)
Professione: reporter, regia di Michelangelo Antonioni (1975)
Cipolla Colt, regia di Enzo G. Castellari (1975)
Baby Sitter - Un maledetto pasticcio (Jeune fille libre le soir), regia di René Clément (1975)
Gente di rispetto, regia di Luigi Zampa (1975)
L'infermiera, regia di Nello Rossati (1975)
Il padrone e l'operaio, regia di Steno (1975)
Controrapina (The Squeeze), regia di Antonio Margheriti (1975)
Brutti, sporchi e cattivi, regia di Ettore Scola (1976)
Cassandra Crossing (The Cassandra Crossing), regia di George Pan Cosmatos (1976)
Una giornata particolare, regia di Ettore Scola (1977)
La notte dell'alta marea, regia di Luigi Scattini (1977)
Qualcosa di biondo, regia di Maurizio Ponzi (TV Movie) (1984) (non accreditato)
La ciociara, regia di Dino Risi (miniserie TV) (1988)
Sabato, domenica e lunedì, regia di Lina Wertmüller (1990)
Liv, regia di Edoardo Ponti (cortometraggio) (1998)


Onorificenze

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
— Roma, 26 giugno 1996[9]


Martire o martinitt

Tatti Sanguinetti

C’è una teoria di Marx secondo cui sotto ad ogni accumulazione primitiva di capitale, ad ogni peculio, si nasconde un delitto.

Il crimine all’origine della fortuna di Ponti prima, di De Laurentiis subito dopo, di Ponti e De Laurentiis insieme e di ciascuno dei due in combutta o magari all’insaputa l’uno dell’altro, fu la spremitura a limone di Totò.

Tutto iniziò con L’imperatore di Capri. Il regista Luigi Comencini con uno di quegli eufemismi che rappresentano il clou comico-verbale anche e ancora e nonostante di un film come Totò e Carolina (la vecchia - di cui Caccavallo occupa il letto - morta al Santo Spirito di una “inedia”, che sono “stenti”, vulgo “fame”) la chiamò “la politica della lesina”, attuata su un preventivo a “prezzo bloccato” che la Lux di Riccardo Guaiino pagava alla consegna del film.

Lesina oggi, lesina domani, lesina un altro giorno, si lesinarono le famose tre settimane di riprese che sono all’origine di quel geniale instant-movie che fu Totò cerca casa. Così lesinato, così istantaneo , così rapinoso che solo due esordienti incoscienti potettero accettare di girare. Dieci milioni a Totò per due film, centocinquanta netti di guadagno per Ponti.

E via così... La storia la conosciamo.
“Senza Totò saremmo invecchiati alla Lux...”.

E invece il milanese e il campano scalpitanti scappano a tutto gas con il malloppo, sulla macchina scoperta dove troveranno posto anche le fidanzate prima e mogli poi. Antonio De Curtis è chiuso nel portabagagli. Cafiero, l’autista, andrà a recuperare il Principe.


Note

  1. ^ vedi qui
  2. ^ Salta a:a b Sophia Loren Family Profile
  3. ^ Guendalina Ponti, su creative.luiss.it. URL consultato il 30 novembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  4. ^ S. Masi, E. Lancia, "Sophia", Gremese Editore
  5. ^ (EN) Carlo Ponti, Husband to Sophia Loren, Dead at 94, Fox News, 10 gennaio 2007. URL consultato il 4 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2013).
  6. ^ (EN) John Exshaw, Carlo Ponti obituary, in The Independent (London, UK), 12 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2007).
  7. ^ (EN) Carlo Ponti, Husband to Sophia Loren, Dead at 94 Archiviato il 4 settembre 2013 in Internet Archive., foxnews.com, 10 January 2007.
  8. ^ (EN) Profile, commdiginews.com; accessed 31 January 2015.
  9. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

Riferimenti e bibliografie:

  • (EN) Carlo Ponti, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
  • Carlo Ponti, in Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  • (EN) Carlo Ponti, su Internet Movie Database, IMDb.com.
  • (DE, EN) Carlo Ponti, su filmportal.de.
  • «Cinema Nuovo», anno II, n.12, 1 giugno 1953