Collaborazioni
🔍 Collaborazioni d'autore: tutti pazzi per Totò
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📰 Totò tra le righe: quando la carta stampata si inchina al Principe
C'è chi raccoglie francobolli, chi colleziona farfalle, e poi ci siamo noi — i totoisti convinti — che abbiamo deciso di raccogliere... ritagli. Ma non quelli per cucire una giacca, bensì ritagli di stampa, reliquie di carta su cui il mondo ha tracciato l’eco della risata più aristocratica della storia: quella di Antonio de Curtis, in arte, anzi in nobiltà, Totò.
Benvenuti nella nostra emeroteca digitale, che non è una biblioteca con la tosse ma un raffinato salotto virtuale dove i quotidiani parlano napoletano, i settimanali fanno la riverenza e le riviste si commuovono al solo sentir nominare Miseria e Nobiltà.
📚 Una biografia lunga quanto un film in 35 bobine
Qui non si racconta la vita di Totò, la si ripercorre in tempo reale, con la lente d’ingrandimento puntata sui titoli di giornale, come se ogni prima pagina fosse una locandina d’epoca. Dal 1898 (data di nascita di un comico eclissato dietro una miriade di titoli nobiliari) fino ai giorni nostri, abbiamo impilato articoli, recensioni, polemiche, epitaffi e perfino gossip — che Totò stesso avrebbe liquidato con un "Ma mi faccia il piacere!".
Ogni ritaglio è una tessera di un mosaico che disegna non solo il volto e il frac del nostro eroe, ma anche il riflesso che Totò ha lasciato nella società, nella stampa e nella memoria collettiva. Un percorso fatto di immagini ingiallite, frasi celebri, recensioni entusiaste o indignate, e necrologi commossi che hanno continuato a scriverlo anche dopo che lui aveva chiuso bottega.
🧠 Totò come non l’avete mai letto (forse perché i giornali erano andati al macero)
Ogni pagina della nostra emeroteca è un pezzettino di tempo salvato dall'oblio. Non troverai solo l'ennesimo articolo sul successo di Totò, Peppino e la malafemmina, ma anche pezzi rarissimi di cronaca, recensioni teatrali anteguerra, interviste con errori di battitura che Totò avrebbe imitato con orgoglio e anche la voce della critica che, tra alti e bassi, finì per piegarsi al genio del Principe.
Questo non è un semplice archivio digitale. È un viaggio sentimentale (e a tratti esilarante) tra colonne e capoversi, tra titoli urlati e necrologi sussurrati, tra il Totò in carne e frac e quello che vive di carta, inchiostro e memoria.
🤝 Totò e i suoi accoliti digitali: alleanza col sorriso
Il sito in questione non è un luogo qualunque. Non è un semplice portale, né un museo virtuale polveroso con tanto di busto impolverato di Totò accanto a una teca con i guanti bianchi. È piuttosto un quartier generale del totoesimo militante, una specie di “Comitato Centrale per la Riscoperta del Genio De Curtisiano”, dove appassionati, studiosi, scrittori e fan si danno convegno per discutere del sopracciglio alzato più famoso d’Italia.
Ma attenzione: qui nessuno si prende troppo sul serio (per fortuna). Questo non è un cenacolo di parrucconi accademici armati di citazioni in latino, ma una brigata garbata e divertita, pronta a setacciare la vita, le opere e le improvvisazioni del nostro Totò con spirito critico ma anche con affetto devoto.
Una fucina di idee, dove si parla di Totò con lo stesso calore con cui Totò parlava... be’, con se stesso, travestito da pascià, maresciallo o mendicante, spesso nella stessa scena.
✍️ Totò e la penna dei suoi fan: scritture d’amore, d’inchiostro e di genio
Ogni collaborazione è una carezza, un omaggio, una dichiarazione d’amore in forma di articolo, post, intervista o saggio. Dai biografi navigati che citano le fonti a memoria agli aficionados che scrivono col cuore in mano, ognuno contribuisce a costruire un monumento fatto di parole. E non di marmo, ma di pixel, che è molto più difficile da spolverare ma anche più resistente al tempo.
Nel sito si respira un’aria di collaborazione corale, dove ogni voce ha il suo timbro e dove anche il più timido fan può improvvisarsi esegeta di Miseria e nobiltà, purché dotato di passione, ironia e almeno un pizzico di sana venerazione.
Qui la serietà è benvenuta, ma deve bussare prima di entrare, e possibilmente togliersi le scarpe: si entra in punta di piedi nel regno di Totò, dove ogni parere è accolto come un applauso in galleria e ogni articolo è un nuovo capitolo di una storia che non smette di divertire e commuovere.
Sono Chiara Mercuri, una studentessa del Dams di Romatre. Sto scrivendo la tesi su Totò e ho trovato il suo sito Tototruffa2002.it molto esaustivo. Mi piacerebbe poter utilizzare alcune informazioni e alcune immagini...
Chiara Mercuri
Iniziava così la collaborazione, circa un anno fa con Chiara Mercuri, una giovane studentessa romana laureatasi nel 2020 con una tesi su Totò.
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Nel 2017 i giornalisti Carlo Maria Alfarano, Daniela Giordano e Annalisa d'Inverno realizzarono il libro-inchiesta Totò Memories - Vent'anni di inutili attese (Marotta & Cafiero editori, 2017) sulla (mancata) apertura del Museo di Totò. Il nostro sito ha collaborato alla realizzazione dell'opera, citandoci nelle pagine interne.
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Il prof. Emilio Gentile, storico, accademico e docente italiano, studioso di storia contemporanea, in particolare del fascismo, accademico dei Lincei, nel febbraio del 2021 ha pubblicato il libro Caporali tanti, uomini pochissimi. La storia secondo Totò (Editori Laterza, 20121), un'opera storico-biografica che crea una sorta di parallelismo tra la vita e l'arte di Totò e tutti gli eventi storici che si sono succeduti dai primi anni del '900 fino alla fine degli anni '60. Il nostro sito ha messo a disposizione dell'autore l'emeroteca digitale, in modo particolare la parte relativa agli anni degli esordi teatrali e cinematografici di Totò.
Citazioni
Da Clementino a Maldestro e Flo, in tanti si dichiarano “totoisti” Decine i profili Facebook dedicati al comico, amato dai giovani
Più che sopravvivere il mito di Totò vive (e gode di ottima salute) tra social e giovani. Solo su Facebook, like e condivisioni si accumulano a migliaia tra decine di pagine a tema. Immagini dai set, frasi note o spezzoni garantiscono piogge di commenti.
Tra le più aggiornate, "Principe Antonio de Curtis - in arte Totò", opera del "totomane" Domenico de Fabio con quasi 500 mila follower e "Onorevole? Ma mi faccia il piacere", curatori il "totoista" Daniele Palmesi e Federico Clemente, figlio di Eduardo, storico tuttofare e cugino di Totò. La pagina ufficiale di famiglia, attivata in seguito alla fondazione dell'associazione "Antonio de Curtis, in arte Totò", è in crescita con 8mila like accanto a fanpage inossidabili come "Signori si nasce ed io lo nacqui modestamente" destinata ai "totò-maniaci di tutto il mondo" (quota 15mila).
Tra i fedelissimi, molti ventenni, alcuni famosi, come Lorenzo Insigne, classe 1991. Il calciatore racconta di guardare spesso e amare perdutamente i film di Totò. E dai cult estrapola frequentemente battute, in particolare dal preferito "Miseria e Nobiltà". Sogna, invece, di incontrarlo magari proprio per girare un film assieme, Serena Rossi, 31 anni, che condurrà la serata in suo onore, in onda su Rai 2 domani (16 aprile): «Totò - spiega - mi fa desiderare di salire su una macchina del tempo: recitare con lui sarebbe stata una esperienza indescrivibile, lo porto nel Dna. Al suo mondo mi hanno avvicinato i miei zii che, ossessionati, collezionavano vecchi Vhs. Tra i ragazzi riscuote successo, le sue massime non invecchiano, entrano nel vocabolario per non uscire più. Io uso "alla faccia del bicarbonato di sodio!" ma a volte ripeto intere scene. Quando arrivo alla stazione di Milano d'estate dico sempre "non può fare caldo!"». Il cantautore Maldestro, 32 anni, non ha dubbi: «Totò è la bellezza - commenta - il cuore pulsante di una Napoli tenera.
È il Chaplin italiano, il genio malinconico che dispensa la gioia delle cose semplici. Totò nasce una sola volta e per fortuna è nato a due passi da casa mia. Tra i suoi film? "Guardie e ladri" di Monicelli, credo che lì ci sia tutta la sua maschera». Si definisce «su-perfan come ogni napoletano che si rispetti» il rapper Clementino che nel suo brano sanremese, "Ragazzi fuori", ha inserito una citazione di Totò: "Questa vita ti ha servito pane col veleno". «Conosco a memoria quasi tutti i film - spiega - ma preferisco "Fifa e arena" e "La banda degli onesti". Ho avuto l'onore di conoscere la figlia Liliana che mi ha consegnato il premio San Gennaro e poi nel mio nome si nasconde un po' della storia del maestro, al cimitero, notai sulla lapide l'incisione del cognome della mamma, Clemente, sono un piccolo Clemente anch'io... spero che le nuove generazioni mantengano lo sguardo su un artista così immenso». Passione senza limiti anche per un altro "principe" ma della serie "Gomorra", Antonio Folletto, 29 anni: «Totó è Napoli - racconta - Totò è il mio mito. Grazie a mio nonno a 7 anni lo scoprii e guardando i suoi film ho capito tutto, ched'è o buon e ched 'è o malamente. L'importanza di sapersi arrangiare. È lampante che il principe non se n'è mai andato. Se chiudo gli occhi riesco a sentire quella voce inimitabile che ci dice "ma mi faccia il piacere", per lui provo immensa gratitudine».
Parla di lessico famigliare, la cantante Flo, 33 anni: «"Qui si mangia pane e veleno. No, Pascà, solo veleno", il 99 per cento delle famiglie napoletane sbuffa questa frase almeno una volta a settimana. Per noi Totò è il salvatore della domenica pomeriggio, quando dopo i dolci e il caffè, le tv private trasmettono i suoi capolavori e facciamo a gara a chi ricorda meglio le battute».
Adele Brunetti, «Repubblica», 15 aprile 2017