Totò e il cinema

Prefazione alla sezione Cinema


Totò è il teatro. Il cinema, nel migliore dei casi, lo ha dimezzato. Nel peggiore, che era poi la norma, lo ha puramente e semplicemente tradito.

Mario Castellani


🎬 Totò e il Cinema: Una Storia di Amore e Resistenza Cinematografica 💔

Ah, Totò… che personaggio unico, che legame indissolubile con il teatro, e che, in un angolo nascosto del suo cuore, abbia sempre sentito il cinema come un tradimento. Non uno dei tradimenti divertenti che il comico napoletano era solito scherzare nei suoi sketch, ma un tradimento serio, profondo, che lo ha segnato per tutta la sua carriera. Per capire l'arte recitativa di Totò nel cinema, bisogna fare una premessa fondamentale: a lui il cinema non piaceva. E non parliamo solo di una semplice preferenza per il palcoscenico, ma di un amore viscerale per il teatro, il suo habitat naturale, la sua arena sacra. Se il cinema era freddo, meccanico e ripetitivo, il teatro era il regno della vitalità, dell’immediatezza, e, ammettiamolo, dell'odore di polvere che solo un palco può offrire. Totò non voleva rinunciare a quella magia.

Un Incontro Casual con il Cinema: Il "No" (e il "Sì") di Totò 🎭🎥

Il suo incontro con il cinema non fu il frutto di un'ambizione, ma una serie di eventi casuali e quasi forzati. Nel 1937, in mezzo a una serie di tentativi infruttuosi e quasi rocamboleschi, Totò si vide costretto a fare il grande salto dal teatro al cinema. Ma tutto iniziò molto tempo prima, già nel 1930, quando il grande produttore Stefano Pittaluga lo chiamò per un provino. Totò, libero come un cavallo selvaggio, si presentò senza copione e si esibì in un’imitazione di una gallina con tanto di sillogismo filosofico: «Con la meningite o si muore o si rimane stupidi. Io non so’ morto». Un debutto cinematografico che possiamo definire "memorabile", non tanto per la sua riuscita, ma per la sua improbabilità. Questo fu solo il primo di una lunga serie di tentativi falliti. Pittaluga gli aveva dato carta bianca, ma il risultato non fu esattamente quello che ci si aspettava da una star teatrale.

Nel 1931, il secondo tentativo, questa volta per un film dal titolo Il ladro disgraziato, naufragò anch'esso. Nonostante Totò fosse amato nei teatri italiani, i produttori continuavano a non vederlo come l'eroe cinematografico di cui il grande schermo aveva bisogno. Poi, nel 1934, arrivò l’ennesima proposta da parte del regista Mario Camerini per il film Darò un milione. Totò fu chiamato a interpretare un mendicante ingenuo che salva un magnate dal suicidio. Ma, ahimè, il regista lo trovò troppo surreale e "astratto" per un ruolo tanto concreto. Nessuno sembrava capire che Totò non era fatto per essere ridotto a un personaggio di supporto in una storia di realistico eroismo.

Nel 1936, la sua "resistenza" fu messa ancora più alla prova quando il regista Carlo Ludovico Bragaglia lo scelse per interpretare un personaggio sciocco e credulone tratto dal Decamerone. Totò, però, non ci stava: rifiutò di interpretare il ruolo, temendo che lo avrebbe riportato ai suoi inizi, troppo lontano dalla sua vera essenza teatrale, quella irriverente e dinamica. Si rifiutò, convinto che la sua identità fosse legata a un altro tipo di teatro, ben lontano dalle "macchiette" o dalle "comiche di basso livello". Ma, ahimè, il destino lo stava preparando per qualcosa di ben diverso.

La Resistenza di Totò: "Io Non Voglio Essere Charlot!" 🎩💥

Totò, con il suo temperamento di uomo di teatro, sembrava destinato a rimanere un eroe del palcoscenico. La sua filosofia? "Il cinema è per i traditori, io sono un attore teatrale". La sua ritrosia si alimentava anche di sentenze più autoritarie, come quella di Alessandro Blasetti, che sosteneva che gli attori teatrali, quanto più grandi sul palco, tanto più pallidi e insignificanti sarebbero stati sullo schermo. Un'affermazione che sembrava confermare ogni paura di Totò. Eppure, nonostante questa diffidenza, il cinema stava bussando sempre più insistentemente alla sua porta. Ogni nuovo film lo vedeva come protagonista, ma il teatro, il suo amore eterno, non lo lasciava mai completamente.

Tuttavia, fu proprio questo cinema che, alla fine, lo costrinse a capitolare. Non era una semplice "tentazione", ma una vera e propria invasione della sua vita. La fine degli anni Quaranta segnò l'inizio della sua totale immersione nel mondo della celluloide. I film di Totò cominciavano a dominare le classifiche d'incasso, e il teatro di rivista, quel teatro che lo aveva consacrato, stava per entrare in crisi. I produttori lo inseguivano come un oggetto da collezione, uno di quei pezzi rari che non potevano perdere. Tra le pressioni economiche e le continue proposte cinematografiche, il vecchio Totò cedeva, ma mai completamente: restava sempre quel "totò" teatrale che recitava anche davanti alla macchina da presa, senza mai svendere totalmente la sua essenza.

Totò e il Cinema: Un Personaggio Fisso o una Maschera Immortale? 🤡🎭

Nel frattempo, il cinema lo ingessava in una routine ripetitiva. Ormai era il "Totò" che doveva essere messo in ogni titolo, dalla Totò al giro d'Italia a Totò nella fossa dei leoni. La macchina cinematografica, alla ricerca di successi facili, lo incasellava come "Totò", il personaggio iconico con bombetta e fiacchino. Un trucco efficace per attrarre il pubblico, ma che riduceva la sua arte a un cliché, a un'etichetta da vendere sul grande schermo. Dall'altro lato, Totò si trovava ormai prigioniero di un personaggio che lui stesso aveva creato per il teatro, un "totò" che non smetteva mai di esserlo, persino quando i contesti cambiavano.

Questa insistenza nel rimanere sempre "Totò", in ogni film e in ogni contesto, stava a significare una sorta di gabbia, una gabbia dorata che il cinema gli aveva cucito addosso. I suoi film divenivano, dunque, un riflesso del suo passato teatrale, con le gag e gli sketch che, ormai, sembravano un ineluttabile destino cinematografico.

La Fine di un Mito: Totò come Prodotto Commerciale 🛍️🎥

Arriviamo agli anni Sessanta. Totò, ormai simbolo di un'epoca d'oro, diventa ciò che non aveva mai voluto essere: un "prodotto di consumo". I suoi film cominciano a perdere smalto, trasformandosi in una ripetizione di modelli già visti, un susseguirsi di gag e battute che i registi continuano a proporgli, consapevoli che il pubblico li avrebbe comunque amati. Totò è ormai il simbolo della comicità nazionalpopolare, un'immagine da vendere, da esibire in ogni angolo del mercato cinematografico.

In questo contesto, Pasolini, sempre un passo avanti, capisce che Totò è diventato la Marilyn Monroe del nostro paese: una maschera che la cultura di massa ha consumato fino all'osso, ma che, in qualche modo, si rifiuta di scomparire. Totò non è più un attore, è diventato un'icona, un simbolo, un mito che però rischia di scomparire dietro le sue stesse ombre.

Conclusioni: Totò, L'Indimenticabile Comico Napoletano 🎭🌟

E così, tra alti e bassi, battute, gag e risate, Totò rimane un mistero. Una maschera che non può essere abbattuta, ma che nemmeno può sfuggire all'ingranaggio del sistema cinematografico. Il Totò teatrale sopravvive al Totò cinematografico, e, forse, è proprio questo il vero miracolo della sua arte. Un uomo che, pur capitolando al cinema, non ha mai smesso di essere il genio della risata, il re del palcoscenico.


1937-1949

Fermo con le mani! (1937)

FERMO CON LE MANI La mia faccia non mi è nuova, ce l'ho da quando sono nato.Conte Totò di Torretota Inizio riprese: agosto 1936, Stabilimenti SAFA Palatino RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 26 gennaio 1937 Titolo originale Fermo con le…

Animali pazzi (1939)

ANIMALI PAZZI Signora, lei è una tigra, una pantera, un puma!Barone Tolomeo de' Tolomei Inizio riprese: dicembre 1937, Stabilimenti TitanusAutorizzazione censura e distribuzione: 12 aprile 1939 Titolo originale Animali pazziPaese Italia - Anno 1939…

San Giovanni decollato (1940)

SAN GIOVANNI DECOLLATO Questa è tinta fatta col vitriuolo, e difatti appena un signore vi poggia il dito del pipistrello della mano se lo sporca, se lo anilifica.Mastro Agostino Miciacio Inizio riprese: 16 settembre 1940, Cinecittà…

L'allegro fantasma (1941)

L'allegro fantasma Margherita, Margherita, strazio e tormento della mia vita, se ritorni tu, l'uccellino del mio giardino paffutino, canterino, ah, birichino, si indispone e se ne va, vola e va!Nicolino-Gelsomino-Antonio Inizio riprese: dicembre…

I due orfanelli (1947)

I due orfanelli Il denaro fa la guerra, la guerra fa il dopoguerra, il dopoguerra fa la borsanera, la borsanera rifà il denaro e il denaro rifà la guerra.Gasparre Inizio riprese: estate 1947, Stabilimenti Titanus, RomaAutorizzazione censura e…

Fifa e arena (1948)

Fifa e arena Io non rubo, integro. D'altra parte in Italia chi è che non integra?Nicolino Capece Inizio riprese: settembre 1948, Stabilimenti Scalera RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 15 novembre 1948 - Incasso Lire 391.000.000 -…

Totò al Giro d'Italia (1948)

Totò al Giro d'Italia Per i campioni sportivi niente fumo, niente vino e niente donne. Ma allora che vincono a fare?Professor Casamandrei Inizio riprese: ottobre 1948, Stabilimenti Farnesina, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: dicembre 1948…

I pompieri di Viggiù (1949)

I pompieri di Viggiù Se la conosco? Tutta no, ma quasi. Se non c'era quel pesce vi avrei conosciuta tutta...Totò Inizio riprese: 1948-1949, Teatri della FarnesinaAutorizzazione censura e distribuzione: 6 aprile 1949 - Incasso Lire 397.000.000 -…

L'imperatore di Capri (1949)

L'imperatore di Capri Elena di Troia. Troia, Troia... questo nome non mi è nuovo.Antonio De Fazio Inizio riprese: luglio 1949, Esterni Capri (Na), interni Stabilimenti Titanus, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 7 dicembre 1949 - Incasso…

Totò cerca casa (1949)

Totò cerca casa Un posto da guardiano del cimitero non si rifiuta: a cimitero donato non si guarda in bocca. E poi in casa c'è un silenzio di tomba.Beniamino Lomacchio Inizio riprese: settembre 1949, Stabilimenti Titanus, RomaAutorizzazione censura…

Totò le Mokò (1949)

Totò le Mokò Qui si tollerano troppe cose: questa è una Casbah di tolleranza e, coi tempi che corrono, c'è pericolo che la chiudano.Antonio Lumaconi Inizio riprese: settembre 1949, Stabilimenti Titanus-FarnesinaAutorizzazione censura e…

Yvonne la nuit (1949)

Yvonne la nuit Io di nome mi chiamo don Ciccio e mi firmo don Ciccio Salciccio; in ovunque m’impaccio e m’impiccio, dove vado vi faccio un pasticcio, e così per un puro capriccio don Ciccio Salciccio mi sento chiamar. Nino Inizio riprese: estate…


1960-1967

Chi si ferma è perduto (1960)

Chi si ferma è perduto Il pericolo ci sovrasta, in questo ufficio c'è uno jettatore: non uno iettatore da poco, ma uno iettatore ereditario. Il nonno era imbarcato sul Titanic e fu l'unico superstite del naufragio. Lo sbarcarono a Messina e la notte…

Letto a tre piazze (1960)

Letto a tre piazze È stata una guerra terribile: granate che scoppiavano a destra, granatine che scoppiavano a sinistra; nella confusione ci uscì pure una mezza gazzosa.Antonio Di Cosimo Inizio riprese: aprile 1960, Studi Cinecittà,…

Noi duri (1960)

Noi duri Lei con disinvoltura faccia il segnetto sulla valigia. Noi adesso piano piano, io e il mio cameriere, ci allontaniamo. Appena abbiamo svoltato l'angolo, noi...L'algerino Inizio riprese: dicembre 1959, Studi Cinecittà, RomaAutorizzazione…

Risate di gioia (1960)

Risate di gioia Ti offro una bella pizza... i soldi ce li hai?Umberto Pennazzuto Inizio riprese: giugno 1960, Stabilimenti Titanus Farnesina, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 11 ottobre 1960 - Incasso lire 206.227.000 - Spettatori…

I due marescialli (1961)

I due marescialli E' una ciofeca, e allora ditelo che è una ciofeca e non scrivete 'Caffè dello sport', scrivete 'Ciofeca dello sport'!Antonio Capurro Inizio riprese: ottobre 1961, Stabilimenti Titanus Farnesina, RomaAutorizzazione censura e…

Signori si nasce (1960)

Signori si nasce Cave canem, cave canem, in hoc signo vinces, est est est. Mah...Barone Ottone Degli Ulivi Inizio riprese: gennaio 1960, Stabilimenti INCIR - De Paolis, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 5 aprile 1960 - Incasso lire…

Totò, Fabrizi e i giovani d'oggi (1960)

Totò, Fabrizi e i giovani d'oggi Sono un pasticciere, ho duecento uova bulgare venute da Monza, via mare. Ci faccio la colomba pasquale che è buona, bonissima, è la Sofia Loren delle colombe.Antonio Cocozza Inizio riprese: maggio-giugno 1960,…

Sua Eccellenza si fermò a mangiare (1961)

Sua Eccellenza si fermò a mangiare (Il dottor Tanzarella, medico personale del... fondatore dell'Impero) Il cuore attraverso le sistole e le diastole pompa il sangue e lo fa circolare a destra e a sinistra. Nel fisico malandato la circolare sinistra…

Totò, Peppino e... la dolce vita (1961)

Totò, Peppino e... la dolce vita Il cappotto che porti addosso è del nonno? Allora fagli un telegramma: 'Caro nonno, fate schifo tu e il cappotto. Firmato. Stop'.Antonio Barbacane Inizio riprese: novembre 1960, Stabilimenti Titanus Farnesina,…

Tototruffa '62 (1961)

Tototruffa '62 Ma che fa? Non mi guardi cosi, lei mi fa un senso con quegli occhioni mi fa un senso. Lei con quegli occhi mi spoglia... spogliatoio!Antonio Peluffo Inizio riprese: aprile 1961, Stabilimenti INCIR - De Paolis, RomaAutorizzazione…

I due colonnelli (1962)

I due colonnelli I mortai vostri? Avete capito Quaglia? I mortai vostri e della vostra famiglia! Sì, dico, della famiglia tedesca...Colonnello Antonio Di Maggio Inizio riprese: ottobre 1962, Stabilimenti Titanus Farnesina, RomaAutorizzazione censura…

Il giorno più corto (1963)

Il giorno più corto Abbiamo conquistato Fiume e conquisteremo gli affluenti, abbiamo conquistato Pola e conquisteremo anche Amapola, Trento l'abbiamo fatta nostra e dopo Trento faremo anche trentuno! Pace e bene fratelli, pace e bene...Il frate…

Lo smemorato di Collegno (1962)

Lo smemorato di Collegno Zanini, mi tolga le mani di dosso. Lei mi è stato antipatico dal primo momento in cui l'ho vista: è stato un colpo di fulmine!Lo smemorato Inizio riprese: aprile 1962 Stabilimenti Titanus Farnesina, RomaAutorizzazione…

Totò contro Maciste (1962)

Totò contro Maciste Egizi, abbiamo lance, spade, mortaretti, tricche tracchi e castagnole. Con queste armi spezzeremo le reni a Maciste e ai suoi compagni, a Rocco e i suoi fratelli! Popolo di Tebe, armiamoci, e partite!Totokamen Inizio riprese:…

Totò di notte n.1 (1962)

Totò di notte n.1 Io ho l'occhio policlinico! Nulla mi sfugge.Ninì Inizio riprese: giugno 1962, Stabilimenti INCIR - De Paolis, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 19 ottobre 1962 - Incasso lire 456.407.000 - Spettatori 2.267.298 Titolo…

Totò Diabolicus (1962)

Totò Diabolicus Mamma mia, io ci vedo un poltiglia schifosa: non si offenda, ma lei fa schifo internamente.Pasquale Buonocore Inizio riprese: gennaio 1962, Stabilimenti Titanus Farnesina, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 2 aprile 1962 -…

Totò e Peppino divisi a Berlino (1962)

Totò e Peppino divisi a Berlino Io sono Antonio La Puzza, vedovo Nardecchia, classe 1910 e rotti, classe di ferro... Io ho attraversato l'Alto Adige!Antonio La Puzza Inizio riprese: aprile 1962, Studi Cinecittà, RomaAutorizzazione censura e…

Gli onorevoli (1963)

Gli onorevoli Italiani! Elettori! Inquilini! Coinquilini! Casiliani! Quando sarete chiamati alle urne, per compiere il vostro dovere, ricordatevi un nome solo: Antonio La Trippa. Italiano! Vota Antonio La Trippa! Italiano! Vota La Trippa! Quando…

Il monaco di Monza (1963)

Il monaco di Monza Lei discende dai Borboni? Allora siamo parenti: da piccolo in casa tenevo un barboncino.Fra' Pasquale da Casoria Inizio riprese: gennaio 1963, Teatri di posa INCIR - De Paolis, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 16 marzo…

Le motorizzate - Il vigile ignoto (1963)

Le Motorizzate (Episodio: Il vigile ignoto) Modestamente, la circolazione ce l'ho nel sangue.Urbano Cacace Inizio riprese: giugno 1963, Stabilimenti INCIR - De PaolisAutorizzazione censura e distribuzione: 10 agosto 1963 - Incasso lire 441.591.000 -…

Totò contro i quattro (1963)

Totò contro i quattro Di Sabato, con un piccione abbiamo preso due fave.Commissario Antonio Saracino Inizio riprese: novembre 1963, Stabilimenti Titanus Farnesina, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 5 marzo 1963 - Incasso lire 319.020.000 -…

Totò e Cleopatra (1963)

Totò e Cleopatra Cleopatra si uccise facendosi mordere da un capitone. Prima ci aveva provato con un aspide, ma la povera bestia era morta avvelenata.Totonno/Marco Antonio Inizio riprese: marzo 1963, Stabilimenti INCIR - De Paolis,…

Totò sexy (1963)

Totò sexy Se ho niente da dichiarare? Sì. Io dichiaro, lasciando il suolo svizzero, che il piacere d'aver visto una popolazione così affabile, così gentile, così progredita...Ninì Cantachiaro Inizio riprese: maggio 1963 Stabilimenti De Paolis,…

Che fine ha fatto Totò baby? (1964)

Che fine ha fatto Totò baby? Lei è vedovo di moglie? Colgo l’occasione per farle le mie congratulazioni!Totò Baby Inizio riprese: aprile 1964, Stabilimenti Titanus, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 26 giugno 1964 - Incasso lire…

Il comandante (1963)

Il comandante Ho comandato tutta la vita. Ricordo i miei tremila soldati: furono presi da sei tedeschi. Dico sei.Colonnello Antonio Cavalli Inizio riprese: settembre 1963 - Autorizzazione censura e distribuzione: 18 dicembre 1963 - Incasso lire…

Le belle famiglie (1964)

Le belle famiglie (Episodio: Amare è un po' morire) Pronto, chi parla? L'obitorio? Ma che obitorio d'Egitto, ma chi l'ha chiamata, scusi, abbia pazienza! Avrò sbagliato numero...Filiberto Comanducci Inizio riprese: agosto 1964 , Studi Cinecittà,…

Totò contro il pirata nero (1964)

Totò contro il pirata nero Inizio riprese: gennaio 1964, Stabilimenti Interstudio, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 25 marzo 1964 - Incasso lire 295.718.000 - Spettatori 1.227.046 Capitano, icchè la fa, la concilia?Josè/Mario Petri Titolo…

Totò d'Arabia (1965)

Totò d'Arabia A chi va sul cammello viene spesso il mal di mare. È per questo che i cammelli sono detti le navi del deserto.Agente 008 Inizio riprese: ottobre 1964, Studi Balcazar, BarcellonaAutorizzazione censura e distribuzione: 4 febbraio 1965 -…

Gli amanti latini (1965)

Gli amanti latini (Episodio: Amore e morte) E non ti può salvare neanche Perry Mason. Quelle sono sentenze... sentenze! O si o no, o positivo o negativo, il dilemma è bicornuto: lei com'è?...Rag. Antonio Gargiullo Inizio riprese: marzo 1965…

La Mandragola (1965)

La Mandragola Le persone più caritatevoli sono le donne ma sono anche le più fastidiose, per cui chi le scaccia, scaccia il fastidio, è vero, ma anche l'utile. Non c'è miele senza mosche, caro Ligurio...Fra' Timoteo Inizio riprese: giugno 1965,…

Rita, la figlia americana (1965)

Rita, la figlia americana Malgrado la mia forza maschiaccia, ho un cuore tenero, da piccioncino.Prof. Serafino Benvenuti Inizio riprese: settembre 1965 Stabilimenti De Paolis, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 25 novembre 1965 - Incasso…

Operazione San Gennaro (1966)

Operazione San Gennaro Per avere una grazia da San Gennaro bisogna parlargli da uomo a uomo.Don Vincenzo Inizio riprese: luglio 1966Autorizzazione censura e distribuzione: 18 novembre 1966 - Incasso lire 1.542.756.000 - Spettatori 5.407.487 Titolo…

Uccellacci e uccellini (1966)

Uccellacci e uccellini Per un ricco morì è come pagà il conto alla vita: paga sì, ma la vita gli ha dato qualche cosa. Invece il poveraccio paga e dalla vita non ha avuto niente. Che fa il poveraccio? Passa dalla morte a un'altra morte. Innocenti…

Le streghe (1967)

Le streghe (La terra vista dalla luna) La colpa è dei funghi! Dammi retta, Crisantema, non ti far venire certe voglie, Crisantema, dai retta a questo stupido, Crisantema. Hai visto Crisantema, c'erano tanti bei broccoletti quella sera...Ciancicato…

Capriccio all'italiana (1968)

Capriccio all'italiana (Il mostro della domenica - Che cosa sono le nuvole?) Inizio riprese dell'episodio "Il mostro della domenica", settembre 1966. Inizio riprese dell'episodio "Che cosa sono le nuvole?", febbraio 1967- Distribuzione: 1968 -…

1950-1959

47 morto che parla (1950)

47 morto che parla Buongiorno cavaliere, lei campa ancora? Quanti anni ha? Novantasette? Mi pare che lei stia esagerando. Si decida, si decida.Barone Antonio Peletti Inizio riprese: novembre 1950, Studi Titanus RomaAutorizzazione censura e…

Figaro qua, figaro là (1950)

Figaro qua, figaro là Se dovete fucilarmi... fucilatemi pure, ma almeno salvatemi la vita!Figaro Inizio riprese: giugno 1950 - Stabilimenti Scalera Film, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 29 settembre 1950 - Incasso lire 435.200.000 -…

Le sei mogli di Barbablù (1950)

Le sei mogli di Barbablù Siamo attesi? Credevo fossimo a Napoli...Nick Parker/Esposito Inizio riprese: agosto 1950, Stabilimenti Scalera, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 7 novembre 1950 - Incasso lire 276.100.000 - Spettatori 2.654.808…

Napoli milionaria (1950)

Napoli milionaria La vita è una lotta continua e discontinua.Pasquale Miele Inizio riprese: ottobre 1949, Studi Titanus Farnesina RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 12 giugno 1950 - Incasso lire 446.700.000 - Spettatori 4.635.125 Titolo…

Totò cerca moglie (1950)

Totò cerca moglie Vorrei una moglie, possibilmente di prima mano.Totò Inizio riprese: gennaio 1950, Stabilimenti Titanus, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 13 marzo 1950 - Incasso lire 296.700.000 - Spettatori 2.852.885 Titolo originale…

Totò sceicco (1950)

Totò sceicco Hai perso un occhio per la causa? Mi dispiace, ma chi te lo fa fare a perdere tempo con le cause? Vanno sempre per le lunghe e poi gli avvocati costano cari. Non fare il causillo!Antonio Sapone Inizio riprese: settembre 1950,…

Totò Tarzan (1950)

Totò Tarzan La mia età? Quattro eclissi, due alluvioni e un pediluvio. Lo so, non dimostro i miei anni, nella foresta mi danno tutti un pediluvio in meno.Antonio Della Buffas Inizio riprese: settembre 1950, Stabilimenti Titanus, RomaAutorizzazione…

Guardie e ladri (1951)

Guardie e ladri Oh perbacco! Non lo hanno fatto commendatore? Ma come, un uomo così grosso...Ferdinando Esposito Inizio riprese: 27 gennaio 1951, Studi Ponti-De Laurentiis, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 23 ottobre 1951 - Incasso lire…

Sette ore di guai (1951)

Sette ore di guai Eh? Avvocato? Lei? Uh uh uh uh, mattacchione. Ma mi faccia il piacere, ma mi faccia il piacere... non si deve approfittare della bontà altrui, ogni limite ha una pazienza!Totò De Pasquale Inizio riprese: maggio 1951, Stabilimenti…

Totò terzo uomo (1951)

Totò terzo uomo Quattro anni fa ho pescato tre chili di pesce, uno dei quali raggiungeva addirittura i due etti.Pietro Inizio riprese: aprile 1951, Stabilimenti Ponti - De LaurentiisAutorizzazione censura e distribuzione: 7 agosto 1951 - Incasso…

Totò a colori (1952)

Totò a colori La serva serve, soprattutto se è bona, serve, eccome!Antonio Scannagatti Inizio riprese: gennaio 1952, Stabilimenti Ponti-De Laurentiis RomaAutorizzazione censura e distribuzione: - 17 marzo 1952 - Incasso lire 1.100.000.000 -…

Totò e le donne (1952)

Totò e le donne È incredibile come un bipede di genere femminile possa ridurre un uomo.Cav. Filippo Scaparro Inizio riprese: settembre 1952, Studi Ponti - De LaurentiisAutorizzazione censura e distribuzione: 15 dicembre 1952 - Incasso lire…

Totò e i Re di Roma (1952)

Totò e i Re di Roma Il cappello... metti sull'attaccapanni. Fai attenzione, che è figlio unico!Ercole Pappalardo Inizio riprese: 24 settembre 1951, Stabilimenti Titanus FarnesinaAutorizzazione censura e distribuzione: 24 settembre 1952 - Incasso…

Il più comico spettacolo del mondo (1953)

Il più comico spettacolo del mondo Se le mie buffonate servono ad alleviare le loro pene, rendi pure questa mia faccia ancora più ridicola, ma aiutami a portarla in giro con disinvoltura. C'è tanta gente che si diverte a far piangere l'umanità, noi…

L'uomo, la bestia e la virtù (1953)

L'uomo, la bestia e la virtù La capitale della Francia è Vienna, attraversata dal fiume Po che si getta nel Mar Nero, bagnando Palermo, capitale dell'Italia settentrionale. Non c'è male, ti darò nove.Paolino De Vico Inizio riprese: gennaio 1953,…

Dov'è la libertà? (1954)

Dov'è la libertà? In carcere, con rispetto parlando, stavo tra persone perbene.Salvatore Lo Jacono Inizio riprese: marzo 1952, Stabilimenti Ponti - De LaurentiisAutorizzazione censura e distribuzione: - 6 febbraio 1954 - Incasso lire 273.200.000 -…

Totò e Carolina (1955)

Totò e Carolina Il suicidio è un lusso, i poveri non hanno neanche la libertà di uccidersi.Agente di PS Antonio Caccavallo Inizio riprese: settembre 1953, Studi di Cinecittà, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 2 marzo 1955 - Incasso lire…

Un turco napoletano (1953)

Un turco napoletano Io sono nato col destino di essere forte, la mia è la forza del destino.Felice Sciosciammocca Inizio riprese: giugno 1953Autorizzazione censura e distribuzione: 5 agosto 1953 - Incasso lire 594.300.000 - Spettatori 4.525.242…

Una di quelle (1953)

Una di quelle Parlo solo la lingua madre perché mio padre morì quando ero bambino.Rocco Bardelli Inizio riprese: novembre 1952 , Stabilimenti Ponti - De LaurentiisAutorizzazione censura e distribuzione: 1 agosto 1953 - Incasso lire 247.200.000 -…

I tre ladri (1954)

I tre ladri Per carità... Non mi permetto di far paragoni. Io sono rimasto un piccolo ladruncolo da quattro soldi: un ladro al minuto, al dettaglio. Viceversa tu no, tu sei diventato un ladro all'ingrosso...Gennaro Jovine Inizio riprese: febbraio…

Il medico dei pazzi (1954)

Il medico dei pazzi State tranquilli, per me siete tutti uguali uomini e porci, provvederò a tutti!Felice Sciosciammocca Inizio riprese: giugno 1954, Studi Ponti - De LaurentiisAutorizzazione censura e distribuzione: 8 settembre 1954 - Incasso lire…

L'oro di Napoli (1954)

L'oro di Napoli Sono dieci anni, dieci lunghissimi anni... Tu gli dicesti "condoglianze Don Carmine, condoglianze. Venga a passare una sera in casa nostra. Questa sera voi non dovete restare solo, onorateci." E sono dieci anni che ci sta onorando…

Miseria e nobiltà (1954)

Miseria e nobiltà Lei è ignorante? Bravo, bravo. Viva l'ignoranza! Tutti così dovrebbero essere. E se ha dei figliuoli, non li mandi a scuola, per carità! Li faccia sguazzare nell'ignoranza.Felice Sciosciammocca Inizio riprese: gennaio 1954, Studi…

Questa è la vita - La patente (1954)

Questa è la vita - La patente Voglio la mia patente, di iettatore. Con tanto di bollo: legale! "Iettatore patentato dal Regio Tribunale"!Rosario Chiarchiaro Inizio riprese: ottobre 1953, Stabilimenti Titanus, RomaAutorizzazione censura e…

Tempi nostri - La macchina fotografica (1954)

Tempi nostri - La macchina fotografica (Zibaldone n.2) Ma mi dica un pò, mi sta sorgendo un dubbio, lei non penserà mica che io, con la scusa della fotografia... Modestamente io sono un gentiluomo, a Roma mi conoscono tutti; Dionillo, quando si è…

Totò cerca pace (1954)

Totò cerca pace Avete fatto caso che l'ultima domenica di carnevale i cimiteri sono un mortorio?Gennaro Piselli Inizio riprese: maggio 1954, Studi Ponti - De LaurentiisAutorizzazione censura e distribuzione: 20 settembre 1954 - Incasso lire…

Destinazione Piovarolo (1955)

Destinazione Piovarolo Se Piovarolo si chiamasse così perché ci piove spesso, a Chiasso ci dovrebbe essere chiasso e a Lecco si dovrebbe leccare.Totò Esposito Inizio riprese: maggio 1955, Stabilimenti Pisorno TirreniaAutorizzazione censura e…

Il coraggio (1955)

Il coraggio Modestamente, non faccio per vantarmi, io negli ammanchi sono maestro. Sono l'Oscar.Gennaro Vaccariello Inizio riprese: ottobre 1955, Stabilimenti Pisorno, TirreniaAutorizzazione censura e distribuzione: 17 dicembre 1955 - Incasso lire…

Racconti romani (1955)

Racconti romani Vede, il babbo... il babbo. Perchè, non si dice così?Professor Semprini Inizio riprese: settembre 1955, Stabilimenti Titanus, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 14 ottobre 1955 - Incasso lire 755.198.000 - Spettatori…

Siamo uomini o caporali (1955)

Siamo uomini o caporali L'umanità io l'ho divisa in due categorie di persone: uomini e caporali. La categoria degli uomini è la maggioranza, quella dei caporali per fortuna è la minoranza. Gli uomini sono quegli esseri costretti a lavorare tutta la…

Totò all'inferno (1955)

Totò all'inferno Sono morto oggi, sono un morto di giornata.Antonio Marchi Inizio riprese: ottobre 1954 Stabilimenti Ponti - De Laurentiis RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 7 marzo 1955 - Incasso lire 328.325.000 - Spettatori 2.345.179…

La banda degli onesti (1956)

La banda degli onesti Il pavimento è una schifezza, lo so, e mi scuso a nome suo. La prossima volta glielo faccio trovare incartato.Antonio Bonocore Inizio riprese: gennaio 1956, Studi INCIR - De Paolis, RomaAutorizzazione censura e distribuzione:…

Totò lascia o raddoppia? (1956)

Totò lascia o raddoppia? Io ho un domestico cretino: quando sbaglia gli metto la multa. Mi deve già quattrocentomila lire.Duca Gagliardo della Forcoletta Inizio riprese: marzo 1956, Studi Cinecittà RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 24…

Totò, Peppino e i fuorilegge (1956)

Totò, Peppino e i fuorilegge Eh, ricchi sfondati siamo! Beh, veramente il ricco sono io: lui è solamente sfondato.Antonio Inizio riprese: ottobre 1956, Stabilimenti INCIR - De Paolis, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 18 dicembre 1956 -…

Totò, Peppino e... la malafemmina (1956)

Totò, Peppino e... la malafemmina Se a Milano, quando c'è la nebbia, non si vede, come fanno i milanesi a vedere se c'è la nebbia? Lei deve essere obbiettivo, a noi queste frasi sotto semaforo non ci convincono!I fratelli Caponi Inizio riprese:…

Totò, Vittorio e la dottoressa (1957)

Totò, Vittorio e la dottoressa Ma vi pare giusto che uno alza la testa e dal cielo gli arriva uno sputnik nell'occhio?Michele Spillone Inizio riprese: novembre 1957, Stabilimenti Titanus Farnesina, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 6…

Gambe d'oro (1958)

GAMBE D'ORO Basta con i colpi di fortuna, con le lotterie, coi telequiz, coi totosport, coi totototi. La fortuna bisogna guadagnarsela!Barone Luigi Fontana Inizio riprese: aprile-maggio 1958, Stabilimenti Titanus, RomaAutorizzazione censura e…

I soliti ignoti (1958)

I soliti ignoti Dunque un modo per aprirla è quello della dinamite. Sistema che usava il famoso Fu Cimin, che non era cinese, era veneziano. “Fu” sarebbe che morì, "Cimin" è il cognome, no?!Dante Cruciani Inizio riprese: febbraio 1958Autorizzazione…

La legge è legge (1958)

La legge è legge Tutti i giorni lavoro, onestamente, per frodare la legge.Giuseppe La Paglia Inizio riprese: novembre 1957Autorizzazione censura e distribuzione: 30 agosto 1958 - Incasso lire 353.953.000 - Spettatori 2.324.052 Titolo originale La…

Totò a Parigi (1958)

Totò a Parigi La zingara mi ha letto la mano e ha detto che sono un uomo fortunato: ci dev'essere un errore di stampa.Il vagabondo Totò Inizio riprese: maggio 1958, Stabilimenti Titanus, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 19 settembre 1958…

Totò e Marcellino (1958)

Totò e Marcellino Mai che a un rinfresco dessero un piatto di spaghetti caldi!Giuseppe La Paglia Inizio riprese: febbraio 1958, Cinecittà, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 21 aprile 1958 - Incasso lire 360.480.000 - Spettatori 2.301.034…

Totò nella luna (1958)

Totò nella luna Tuo padre era il guardiano dello zoo e tua madre, credi a me, durante la gestazione frequentava il reparto rettili.Pasquale Belafronte Inizio riprese: settembre 1958, Stabilimenti Ponti - De LaurentiisAutorizzazione censura e…

Totò, Peppino e le fanatiche (1958)

Totò, Peppino e le fanatiche Voi siete scapole, noi siamo scapoli... Ci facciamo una bella scapolata!Antonio Vignanelli Inizio riprese: aprile 1958, Teatri di posa INCIR - De PaolisAutorizzazione censura e distribuzione: 13 giugno 1958 - Incasso…

Arrangiatevi! (1959)

Arrangiatevi! E lo volete un consiglio, militari e civili, piantatela con questa nostalgia! Oltre che incivili, è inutile! Ormai li hanno chiusi! A voi italiani è rimasto questo chiodo, fisso qui. Toglietevelo! Ormai li hanno chiusi!…

I ladri (1959)

I ladri Secondo quanto sostiene la polizia scientifica, si può scoprire il colpevole attraverso un capello. Può darsi. Prendiamo un capello di sesso maschile e lo uniamo a uno di sesso femminile, una capella. Mettiamoli insieme al caldo e, se…

I tartassati (1959)

I tartassati Quando incontro la tributaria, mi si chiude la bocca dello stomaco.Cavalier Torquato Pezzella Inizio riprese: gennaio 1959, Studi Centro INCOM, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 25 marzo 1959 - Incasso lire 392.776.000 -…

La cambiale (1959)

La cambiale Democrazia significa che ognuno può dire tutte le fesserie che vuole.Antonio Posalaquaglia Inizio riprese: giugno 1959, Stabilimenti Titanus, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 17 novembre 1959 - Incasso lire 708.209.000 -…

Totò, Eva e il pennello proibito (1959)

Totò, Eva e il pennello proibito A Madrid c'è il Prado, embe'? A Roma, a Villa Borghesa, di pradi ce ne stanno tanti, ci vanno pure i caniTotò Scorcelletti Inizio riprese: ottobre 1958, Teatri di posa Titanus Farnesina, RomaAutorizzazione censura e…


🎥 Il cinema: pensieri, citazioni e riflessioni di Totò

Fermo con le mani, il mio primo film, è del 1937. Poi dal 1950 ho fatto soltanto cinematografo. Però ci sono dei motivi. Allora il teatro cominciava un po’ a zoppicare, e poi viaggi e debutti che mi stancavano, mentre invece il cinematografo era più comodo, andavo a lavorare come un impiegato la mattina, la sera ritornavo a casa e mi piaceva; e anche l'aspetto finanziario era più favorevole. Dei miei film ne salvo una decina al massimo, il resto è tutto da buttar via. Io sono attaccato a Guardie e ladri, a Yvonne la Nuit, Napoli milionaria, L'oro di Napoli con lo sketch del pazzariello, questi sono dei bei film. E in Totò cerca moglie c’era uno sketch che mi riuscì molto bene. Poi Siamo uomini o caporali?, Totò, Peppino e la malafemmina... E più tardi La mandragola e Uccellacci e uccellini.

Embè, e vabbè, quando c'è la salute ... C'agg' a fa' mo'? [il primo provino di Totò]

Il mio incontro con il cinema avvenne in un ristorante. Due signori e una signora mi guardavano ridendo da un altro tavolo. Stavo per alzarmi e litigare quando seppi che uno di quei signori era Gustavo Lombardo.

Gli inizi miei del cinema a differenza di quelli del teatro furono leggermente scabrosi. Fui chiamato alla Cines di Pittaluga ed esegui il regolare «provino». Soltanto, un regista ebbe la brillante idea di dirmi che sarebbe stato bene che, con la faccia che Iddio mi aveva data, facessi tutto il possibile per imitare... Buster Keaton. Presi cappello in senso proprio ed in senso figurato, dichiarando che mi sentivo soltanto di fare... il Totò. Così ripresi il mio fardello di Pellegrino e tornai al mio varietà, formando la compagnia di riviste che agisce ormai da cinque anni.

Non mi faccio capace che la gente, per vedere un mio film, esca di casa, lasci le comode poltrone, calzi un paio di scarpe, magari pure strette, e paghi il biglietto. Ci penso spesso e mi commuovo. Umilmente ringrazio il mio pubblico, con la promessa che cercherò di fare sempre meglio.

La sceneggiatura: voi mettete solo frizzi e lazzi. Al resto penso io.

Se fossi regista vorrei far imparare le parti a memoria, come si usa in teatro. E pretenderei che il film fosse recitato come una commedia. Anticiperei il lavoro tutto nella fase delle prove. Quando lo spettacolo fosse stato messo a punto in ogni dettaglio, comincerei a girare. Sul canovaccio io ricamo, improvvisandole giorno per giorno, le mie battute. Sul palcoscenico questo è reso più facile dalla presenza stimolante del pubblico e dopo un certo rodaggio si impara quale è l'intonazione che ha maggior effetto, quale dev'essere la durata di una pausa. In cinema tutto avviene a freddo, non c'è la possibilità di verificare la validità di una frase. Con il mio sistema, il giorno che mi decidessi a fare il regista, l'attore, prova e riprova, riuscirebbe a mettere a fuoco la comicità improvvisata.

Faccio tanti film in cui sono costretto a inventarmi tutto; il mattino arrivo sul set e trovo che non c'è niente, debbo creare i lazzi, le battute, tutto da zero.

Molti miei film vengono proiettati nell' America del Sud, in Portogallo, in Egitto, in Svizzera e ora, anche in Francia. L'America del Nord, purtroppo, costituisce un circuito chiuso. Un po' di pazienza: chi va piano, va sano e va lontano.

La macchina da presa nei miei primi film io l'ignoravo. Recitavo come se fossi stato in scena. Certo, lo so, ero meno cinematografico di oggi, ero più teatrale. Ma non mi emozionavo durante le riprese. Mi impressiona il microfono: mi mette a disagio, mi viene la pelle d'oca, insomma mi fa paura.

Nel cinema la cosa scocciante sono i riflettori. Perché i riflettori, vedete, i riflettori incocciano, e io, io ho i capelli neri e lucidi e allora è un disastro. Poi l'attesa è snervante: quando si fa del cinema sembra che l'attesa - e il bello è che non si sa che cosa si attenda - rappresenti la parte più importante e necessaria del lavoro.

Io sono entusiasta del cinematografo, purtroppo non cosÌ dei miei film. Allora, secondo me, dei ritocchi andrebbero fatti all' organizzazione per guadagnare temmpo e col tempo tante altre belle cose. Vedete, in fondo, il mio grande amore è ancora il teatro. Mi dovete credere, le più grandi soddisfazioni è stato il teatro a darmele e sapete perché? Perché il teatro è molto ma molto più difficile del cinematografo e quassù, su queste tavole, giochetti e finzioni non se ne possono fare.

Sono commosso, veramente sono lusingato e, come si dice a Napoli, questo premio che mi viene tra 'o capo e 'o cuollo cioè fra la testa e il collo, mi ha un po' commosso Sono veramente riconoscente alla critica cinematografica che me lo ha assegnato e a tutta la gente che è intervenuta. [Dopo aver ricevuto il «Nastro d'argento» per il migliore attore in Guardie e ladri]

Dei miei quarantadue film, sono rimasto soddisfatto di pochissimi. Giustamente la critica è stata spesso dura con me; se per l'avvenire sbaglierò, reciterò il mea culpa... ma spero proprio che questo non accada. Ho «chiuso» molto bene con la rivista e intendo fare altrettanto con il cinematografo. Non voglio più fare film «vietati ai minori di sedici anni», çome non voglio più interpretare soggetti scadenti e di pessima lega ... Quando ho potuto, mi sono rifiutato di lavorare in film non di mio gusto. In questi ultimi tempi ho rifiutato diversi contratti: mi sono state fatte offerte per film come Totò e la balia, Totò-calcio, Pane, burro e marmellata... Ma, lo ripeto, non ho più nessuna intenzione di continuare la mia carriera cinematografica interpretando lavori dove non mi è offerta la minima possibilità artistica. Cercherò di profondere tutte le mie energie nella nuova produzione con la speranza di finire il mio capitolo cinematografico in bellezza.

Ottantaquattresimo film... purtroppo. Perché sono pochi ottantaquattro film. lo voglio arrivare per lo meno a duecento, duecentocinquanta... adesso vediamo.

Avrei potuto fare qualcosa di molto meglio di quello che ho fatto e invece, vede, ho fallito per aver fatto film troppo dozzinali, mentre credo di avere una vis comica non dico unica, ma rara. lo con la faccia posso esprimere tutto, invece ho trascurato questo e mi sono buttato a fare dei filmetti dozzinali che non mi hanno permesso di poter diventare internazionale. E ho fatto male. Un po' per pigrizia, un po' per i produttori italiani, i quali vogliono andare a colpo sicuro, perché quando il film incassava poco, cinquecento milioni, loro guadagnavano sempre perché rientravano bene nei costi. Quindi siccome i miei film andavano, loro giocavano sul sicuro. Poi un'altra cosa: noi non abbiamo i mezzi che hanno gli americani, i quali fanno i film comici con i mezzi meccanici. Noi no, il nostro cinema comico, siccome è povero, è basato sulle battute, sulle parole, sulle situazioni che non possono aver successo all' estero perché nella traduzione i significato si perde. E siccome il film deve durare un'ora e mezza, e si deve chiacchierare sempre, a un certo momento non si sa più cosa fare. Viceversa mi ricordo i simpaticissimi Stanlio e GIlio, che andavano a finire con i piedi nella pece, l'aeroplano cadeva quando uno era sopra e l'altro sotto, il somaro suonava il pianoforte, insomma tutte queste cose che in Italia non si fanno, perché da noi è tutto parole, parole, parole, con sceneggiatori da tre soldi i quali credono che sia sufficiente buttar giù delle pagine.

I produttori pare che abbiano trovato la formula per far quattrini: mettiamo Totò e tutto andrà bene. Per chi fa l'attore comico in Italia si cerca di sfruttare la situazione del momento, perché questo è il carattere della nostra comicità, il lazzo gratuito, lo spirito da fare sugli altri, su una situazione criticabile... Proprio perché la nostra comicità è di «attualità», giro film legati al tempo con un filo sottilissimo: basta poi la forza di qualche anno che passa e questo filo si spezza, e il fatto vissuto comicamente perde la sua carica di divertimento.

Sono vittima di una situazione poco simpatica. Produttori senza scrupoli, soggetti decadenti, sceneggiatori improvvisati hanno creato il Totò dalla risposta facile. Quando ho voluto lamentarmene, c'è sempre stata una levata di scudi contro di me. Senta, lasciamo perdere, perché voglio restare amico con tutti ... Ma come si può dire che non avevo la buona volontà di fare dei buoni film? Ero il produttore, il regista? Quando Age e Scarpelli hanno scritto Guardie e ladri sono stato ben contento di interpretarlo. La critica dapprima non fu favorevole neanche a quello, e poi dovette cambiare parere.

Adesso il pubblico è molto più facile. Una volta si sudava sangue sui palcoscenici per strappare un applauso. Oggi mi sembra invece che ci siamo abituati a una certa mediocrità. Quel che è successo in fin dei conti anche in altri campi dello spettacolo. A molti cantanti attuali vent'anni fa non gli avrebbero neppure lasciato aprire la bocca, li avrebbero arrestati. Questa facilità, questa mediocrità non sono colpa del pubblico. Siamo noi che l'abbiamo provocata. Prendiamo il mio caso. È stato il successo troppo facile a rovinarmi. Sono stati i produttori che hanno incassato un sacco di soldi con i miei film. Non ho mai avuto grandi attrici al mio fianco o buoni soggetti, per anni. Facevano delle porcherie e guadagnavano milioni, quindi non hanno mai pensato a fare meglio. Mi hanno detto che potevo diventare uno Charlot italiano. Li ringrazio, ma di Charlot ce n'è uno solo. È vero però che io sono un mimo nato, lavoro con la faccia senza trucco. Avrei potuto andare per il mondo con la mia faccia, far ridere tanta gente, com'è accaduto con L'oro di Napoli di De Sica o con Napoli milionaria di Eduardo. Mi hanno ridotto invece al ruolo di attore regionale: copioni creati soltanto per l'Italia, film che non costavano una lira. Sono stato male amministrato, il mio patrimonio di attore mi sembra che sia stato sciupato. Questo è il mio rimpianto.

Giravo quei film pensando che il mio successo sarebbe durato poco: un anno, due, tre. Se nonché la cosa è andata avanti parecchio, nonostante tutto, e io sono rimasto così, con il desiderio di aver voluto fare qualcosa di più impegnativo sul piano artistico.

Spesso mi sono sentito dire che dovrei fare l'attore drammatico, ma io non sono d'accordo. Rappresento la vita, che è un mistero di comicità e tragedia, e quindi non capisco perché dovrei convertirmi da un genere all'altro. La vita non si sceglie, si accetta.

Non mi sono provato mai a fare il regista, e non mi proverei mai. Fare il regista è tutta un'altra cosa. Si può essere un grande regista e un modesto attore. Abbiamo tanti esempi, il più grandioso è quello di Tulli che come attore era un cane, ma era un grande metteur en scène. Non ci ho mai pensato. E poi c'era un altro motivo: io sono un pigro, sono un uomo pigro, e invece il regista deve alzarsi la mattina presto prima degli altri, poi gli altri vanno a casa a divertirsi o a riposarsi e invece lui deve studiarsi il copione, le inquadrature ... Però per il cinema ho scritto qualche sketch, qualche cosa ... Ho scritto qualche film, ma non porta il mio nome, perché l'ho sempre ritenuto controproducente. E poi molto spesso il nostro pubblico è cattivo, crede che uno voglia darsi delle arie ... Tutti i co .. miei scrivono qualche cosa da sé e sono i migliori autori. Anch'io ho fatto qualcosa, senza che il mio nome figuri, ad esempio Totò Peppino e la ... malafemmina, Siamo uomini o caporali? e altri ancora...

Recitare, lavorare è la mia vita. E quando recito sono paziente: appena terminata una scena corro dal regista per sapere se sono stato bravo. Lo so che non ho fatto dei bei film; alcuni sono addirittura bruttissimi. Ma sono un attore, uno strumento in mano a un regista.

La colpa, soprattutto, è mia. Perché io sono stato un indolente... A me mi davano il copione, io non lo leggevo nemmeno, andavo a lavorare così... e quindi sono stato sfruttato un po' commercialmente, ma, ripeto, la colpa è mia.

Alcuni produttori poi sfruttavano il filone di successo. Per esempio, dopo "Divorzio all'italiana", c'è stato "Matrimonio all'italiana", "Ménage all' italiana", "La zia all' italiana", "Il battesimo all'italiana" e tante altre cose. Poi è venuto 007,008,009,010, doppio zero. Quell'altro film, "Un pugno di dollari", "Un dollaro falso", "Due dollari e mezzo", "Tre dollari e 75 centesimi", fino a stancare il pubblico e, magari, rovinare il povero attore, meschino... Non vado mai al cinema: primo perché lo faccio, e secondo perché ci vedo ormai così poco che, per distinguere le immagini sullo schermo, dovrei mettere una sedia proprio sotto al telone.

Chiudo in fallimento, caro amico. Avrei potuto diventare un attore internazionale... Credo di avere una vis comica naturale... Ma non ho fatto niente... Sono un uomo sconfitto...

Sono ormai all'età in cui si tirano le somme e non ho fatto nulla. Sarei potuto diventare un grande attore e invece su cento e più film che ho girato, ve ne sono di degni non più di cinque. Ma anche se fossi diventato un grande attore, cosa sarebbe cambiato? Noi attori siamo solo venditori di chiacchiere. Un falegname vale certo più di noi: almeno il tavolino che fabbrica resta nel tempo, dopo di lui.


Riferimenti e bibliografie:

  • "La tragedia del comico", Giovanni Guerrieri e Tiziana Paladini, Luca Torre editore, Napoli, 2003
  • "Quisquiglie e Pinzellacchere" (Goffredo Fofi) - Savelli Editori, 1976
  • "Tutto Totò" (Ruggero Guarini) - Gremese, 1991
  • "Totalmente Totò, vita e opere di un comico assoluto" (Alberto Anile), Cineteca di Bologna, 2017
  • "I film di Totò, 1930-1945: l'estro funambolo e l'ameno spettro" (Alberto Anile), Le Mani-Microart'S, 1997
  • "I film di Totò, 1946-1967: La maschera tradita" (Alberto Anile) - Le Mani-Microart'S, 1998
  • Che cosa ne dice lo psicologo - AMIAMO IN LUI L’UOMO TUTTO LIBERO - Pier Angelo Morlotti, 1971
  • "Siamo uomini e caporali - Psicologia della disobbedienza" (Salvatore Cianciabella), Franco Angeli, 2014
  • "Totò, l'uomo e la maschera" (Franca Faldini - Goffredo Fofi) - Feltrinelli, 1977
  • "Totò si nasce e io, modestamente, lo nacqui" (Marco Giusti) - Mondadori, 2000