Il ricatto

Nell'agosto del 1955, Antonio De Curtis fu vittima di un ricatto perpetrato a suo danno dalla professoressa Gemma Fraginelli, segretaria del Canonico del Pantheon. Essa infatti costrinse il cugino e segretario personale dell'attore, Eduardo Clemente, a consegnarle la somma di 500mila lire in cambio di alcuni documenti riguardanti la causa di matrimonio tra il Principe e la sua ex moglie Diana Rogliani, minacciando che, in caso di mancato pagamento, avrebbe ceduto gli incartamenti a qualche quotidiano creando così uno scandalo. Fu subito avvertita la polizia. Due funzionari assistettero al colloquio fra Clemente e la Fraginelli, debitamente nascosti nell'appartamento dell'artista, e alla consegna del mezzo milione in cambio delle carte, sequestrarono il denaro e i documenti, traendo in arresto la donna. Il 3 febbraio 1956 avvenne il processo presso il Tribunale di Roma, ove la donna fu condannata a 8 mesi con la condizionale. Da sottolineare che la difesa di Antonio De Curtis chiese, a titolo di risarcimento danni, la simbolica cifra di una lira, rinunciando alle spese di costituzione di parte civile.

Titolo
Il ricatto a Totò (1955): il caso Traginelli e la sentenza del 1956