Articoli & Ritagli di stampa - Rassegna 1922
Totò
Articoli d'epoca, anno 1922
Totò e Liliana Castagnola, fu vero amore
Alla Fenice c’è il bel Totò e la bionda Clary nei loro numeri rispettivamente di parodismo e di bel canto : hanno un bel successo e formano il clou di un programma che possiede : le danze dei Videmar et Mary, gli acrobatismi dei The Attila ed i divetteggiamenti Lina Cherubini, Bruna Sirena, la Diver ed altre con le quali... punto, e basta.
«Cafè-Chantant», 27 marzo 1922
Al Salone Elena
Questa sera l'applaudita Compagnia Baino-Braucci rappresenterà il dramma in 5 atti Una catena di delitti, oltre il grandioso programma di varietà con Totò, l'insuperabile comico elastico.
«Il Messaggero», 13 novembre 1922
Altri artisti
Liliana Castagnola all'Apollo di Roma.
Cedendo alle insistenze dell'amico Cavalletti la Castagnola ha debuttato all’Apollo di Roma fra la più viva aspettativa tanto che il « Giornale d’Italia » ebbe ad annunciarla con le seguenti parole che bastano a dimostrare sia la considerazione nella quale è tenuta nella capitale la nostra eletta artista che le ragioni del desiderio di rivederla. « Gli innumerevoli ammiratori di Liliana Castagnola apprenderanno certamente con la più viva soddisfazione che l'eletta artista è nuovamente tra noi. E poiché un avvenimento di così eccezionale importanza non poteva aver luogo se non all’ « Apollo », questa sera il nostro maggior « Music Hall » ospiterà quanto di più eletto conta il pubblico della Capitale.
« Il clamoroso successo riportato, or è un anno, dall’affascinante « étoile » è ancora vivo nella memoria di tutti, il che ci dispensa dal tessere nuovamente i suoi elogi. E’ per altro doveroso far rimarcare che Liliana Castagnola è un’autentica diva del canto, la sola che oggi meriti questo appellativo e possiamo affermare, con tutta siculi rezza che nessun’altra artista del Teatro di Varietà può esserle contrapposta. Agli eccezionali mezzi vocali, educati ad ottima scuola, unisce il fascino di una bellezza incantevole e l’attrattiva di una eleganza che non ha confronti. Nessuna meraviglia, quindi, se la prima rappresentazione di questa magnifica artista e cosi impazientemente attesa.
«Café-Chantant», 12 marzo 1922
Il fenomeno vivente.
Queste poche, ma sentite, parole, sono dedicate alla Direzione de « La Pariola » di Roma.
Dunque, per annunziare la rentrée di Liliana Castagnola, codesta Direzione si è sentita in obbligo di pubblicare dei manifesti cosi concepiti, « Liliana Castagnola, l'aviatrice imperterrita ». « Liliana Castagnola, l’eroina della tragedia di Milano », « Liliana Castagnola, la dama del cane levriero », « Liliana Castagnola, la donna fatale ». Domandiamo sapere se simili plaqards possano fare onore vuoi ad un’art:sta di grande e singolare valore come la sullodata Castagnola, vuoi ad una impresa importante come quella de « La Pariola », vuoi al Varietà Italiano. A noi pare di no. A noi pare che ciò abbia sapore di baraccone con relativo finomeno vivente, e ci par di udire l’imbonitore:
« Favoriscano, signori e signore 1 Noi abbiamo il più meraviglioso, il più meglio finomino vivente del mondo I Avanti, ad occupare i meglio posti ! Vi facciamo vedere l'aviatrice imperterrita , la donna, cioè, che, salvognuno, ha fatti quattordici giri intorno al mappamondo ed al quindicesimo è precipitata, sarvognuno, sulla punta dell’ Hima-laya spezzandosi l’onghia del dito mignolo del piede sinistro !
« Questa meravigliosa donna femmina è quella che a Milano fece una tragedia... Signori, siete pregati di leggeri il Messaggero dell’epoca e la vedrete insanguinata e con le ciabatte rosse !
« Ma questo è come se diceste una picciolezza! Noi abbiamo a vostra disposizione, amabili signore, un magnifico levriero ammaestrato che la donna-finomino tiene per tutti gli usi diurni e notturni, in camicia e senza camicia ! Venghino le amabili signore « vedranno che, cosa sarvognuno, ti combina il levriero fmominale dalla lingua di centimetri trentacinque e tre quarti ! Favoriscano ! Più uomini entrano più levrieri ammaestrati si vedono !
« Ma questo è ancora un nonnulla! La grande artista è come se diceste la donna fatale. E’, per chi la vede, salvognuno, una fatalità. Ad un professore d’obue gli si ruppe lo strumento, ad un fìsico gli caddero gli occhiali, ad un tale di Genova gli si sfarinò il portafoglio, ed una sartina, salvognuno, per aver visto la donna fatale, uscì dal teatro con una rottura che... Basta! Signore e signori ! Chi verrà vedrla, e attenti alle tasche e tenetevi bene i... cordoni delle borse, perchè vedendo la donna fatale vi si potrebbero rompere anche quelli e allora... me li saluta lei? ».
Cosi e non altrimenti annunzia uno spettacolo di varietà nel quale prende parte un’eletta artista, quale è Liliana Castagnola, la Direzione de « La Pariola ».
Ma noi, per il buon nome del Varietà Italiano, che si è, per virtù di alcuni artisti, elevato sino ad essere considerato una nobile forma d'arte da critici insigni come Renato Simoni, Marco Ramperti ed Ugo Ojetti, ci sentiamo in dovere di protestare contro simili sistemi di pubblicità.
Se Liliana Castagnola vola in cielo o in terra, se è stata protagonista d’un fattaccio, se ha il cane levriero e crede di essere una donna fatale, il pubblico, che va a sentirla, non deve saperlo.
Il pubblicò deve andare a teatro per sentire un’artista e, trattandosi della Castagnola, per applaudirla. Lasciate, se vi piace, le altre sciocchezze ai baracconi da fiera !
Ne guadagneremo in dignità e, molto probabilmente, non obbligheremo la Questura ad intervenire e far chiudere il locale, come è appunto avvenuto per la Pariola, ove la ripresa degli spettacoli tu concessa solo a patto che dal programma... scomparisse la donna fatale.
«Café-Chantant», 10 luglio 1922
Presentata quale artista e non come il tanto deplorato fenomeno vivente del Teatro La Pariola, alla Sala Umberto Liliana Castagnola ha conseguito quel meritato successo che le spetta. E di questo successo ne dobbiamo esser lieti specialmente noi del Cafè Chantant che, a suo tempo, deplorammo certi sistemi offensivi di reclame che sciupavano il valore intrinseco dell'artista oggi riportata al suo giusto posto dalle sapienti presentazioni dell’amico Cavainiglia.
«Café-Chantant», 12 novembre 1922
Lo spettacolo di stasera alla Sala Umberto I è in onore della Castagnola. l'avvenente ed elegantissima artista interpreterà le più belle canzoni del suo repertorio e farà sfoggio delle sue ricche toilettes. Sarà quello di stasera un avvenimento artistico e mondano di primissimo ordine.
«Il Messaggero», 29 novembre 1922