• Gatti Marcello

  • Geert Gisa

    Gisa Geert, nome d'arte di Margarita Gross (Vienna, 7 giugno 1900 – Madrid, 2 aprile 1991), è stata una coreografa e attrice austriaca, attiva particolarmente in Italia dagli anni quaranta agli anni sessanta.

  • Gegè Di Giacomo

    Gennaro Di Giacomo, detto Gegè (Napoli, 17 gennaio 1918 – Napoli, 1º aprile 2005), è stato un cantante e batterista italiano.
    Nipote del poeta Salvatore Di Giacomo, iniziò piccolissimo a suonare la grancassa e i piatti insieme al fratello Giuseppe, detto Pino, che suonava il rullante, prima di avere una batteria tutta sua a dieci anni e di essere assunto al cinema Sansone per eseguire dal vivo le colonne sonore dei film muti proiettati, come La grande parata, che aveva per trama la Prima guerra mondiale, imparando l'arte, che gli sarebbe presto tornata utile, di inventare suoni, rumori e trovate da ogni cosa che si potesse percuotere.

    Durante la Seconda guerra mondiale, dopo aver prestato il servizio militare con il famoso compositore Antonio Vian, al 31° Fanteria all'Arenaccia, figurò nelle orchestre di Gino Campese, Nello Segurini, Armando Del Cupola e Gino Conte. Nel 1949 seppe che il giovane pianista Renato Carosone era stato invitato a formare un trio per un nuovo locale a Napoli, lo Shaker Club. La data dell'inaugurazione era prevista per il 28 ottobre. Gegè si presentò all'hotel Miramare, dove Carosone stava provando con il chitarrista olandese Peter Van Wood, senza batteria, dicendo che l'aveva portata a cromare. Carosone e Van Wood, contrariati, cominciarono a dubitare della validità di Gegè, che intuì tutto e per fugare ogni dubbio improvvisò una batteria casalinga: una sedia di legno, un vassoio, tre bicchieri di diversa grandezza e tonalità, due pioli, un fischietto. Nacque così il Trio Carosone, che avrebbe segnato una svolta nella storia della canzone napoletana.

    Il primo dei dischi di successo del trio, incisi per la Pathé, conteneva Oh! Susanna e Scalinatella, suonate da Renato Carosone e Gegè Di Giacomo e cantate da Peter Van Wood, che nel 1952 lasciò la coppia per intraprendere una carriera da solista. Gegè, invece, rimase al fianco di Carosone, che aggregò altri musicisti fino a formare una propria band, definitasi completamente nella seconda metà degli anni cinquanta "Complesso Carosone".

    Molti dei brani di Carosone nacquero dalla lunga collaborazione con il paroliere Nisa e il merito dello straordinario successo internazionale di essi fu anche delle performance comiche di Gegè, spesso concluse dal totale coinvolgimento del pubblico. Una sera, al Caprice di Milano, Carosone voleva un'atmosfera speciale per introdurre La pansè, e Gegè improvvisamente urlò: "CantaNapoli! Napoli in fiore!", trovando il suo grido di battaglia, che si adattò perfettamente a tutti i brani da lui eseguiti, dei quali la maggior parte narrati in prima persona, come Pigliate 'na pastiglia ("Napoli in farmacia!"), T'è piaciuta? ("Napoli matrimoniale!") e Caravan petrol ("Napoli petrolifera!").
    Nell'autunno del 1957, dopo una lunga serie di concerti in Europa, il Complesso Carosone sbarcò a Cuba, inaugurando una memorabile tournée americana. Dopo Caracas e Rio de Janeiro, il 6 gennaio 1958 il gruppo di Renato Carosone approdò alla Carnegie Hall di New York, fino ad allora riservata alla musica classica, con un'eccezione fatta soltanto per il clarinetto jazz del mitico Benny Goodman, che aveva presentato il suo quartetto nel 1938.

    Dopo il sorprendente ritiro dalle scene di Carosone del 7 settembre 1959, Di Giacomo si lanciò per un po' nell'avventura solista, affacciandosi ai Festival di Napoli del 1961 (dove cantò Tutt'a famiglia, ripetuta da Aurelio Fierro, che si classificò terza e Pi-rikì-Kukè, ripetuta da Gloria Christian) e del 1962 (dove cantò Chin' 'e fuoco, ripetuta da Cocky Mazzetti e O' monumento, ripetuta da Carla Boni) e mettendo in piedi un proprio gruppo, ma non ebbe molto successo e decise anch'egli di congedarsi dal mondo dello spettacolo, facendo solo un'apparizione al fianco dell'amico di sempre Renato dopo il suo rientro del 9 agosto 1975.

    Ammalatosi di tumore negli anni novanta, Gegè tornò a Napoli dopo aver vissuto per quarant'anni a Milano (dove aveva subito una delicata operazione) e Renato, temendo per lui, scrisse e gli dedicò la canzone Addò sta Gegè, ma invece lo precedette di quattro anni, spegnendosi nella sua casa romana il 20 maggio 2001 e quest'ultima canzone vide la luce solo postuma.

    Di Giacomo fu molto rattristato per la scomparsa del vecchio amico, ma non poté presentarsi al suo funerale a causa dei suoi problemi di salute, ai quali si aggiunse anche una forte depressione. Nel 2003, costretto sulla sedia a rotelle, ricevette dal presidente della Regione Campania Antonio Bassolino e dall'assessore Teresa Amato il Premio Carosone nella sua casa di Poggioreale, dove morì due anni dopo, prostrato dai postumi di un ictus, a ottantasette anni.

  • Gelli Cesare

    (Roma, 28 novembre 1932) è un attore italiano.

  • Gemelle Kessler Sono stanche di guardarsi in faccia

  • Geminus

  • Gemma Fraginelli

    Nell'agosto del 1955, Antonio De Curtis fu vittima di un ricatto perpetrato a suo danno dalla professoressa Gemma Fraginelli, segretaria del Canonico del Pantheon. Essa infatti costrinse il cugino e segretario personale dell'attore, Eduardo Clemente, a consegnarle la somma di 500mila lire in cambio di alcuni documenti riguardanti la causa di matrimonio tra il Principe e la sua ex moglie Diana Rogliani, minacciando che, in caso di mancato pagamento, avrebbe ceduto gli incartamenti a qualche quotidiano creando così uno scandalo. Fu subito avvertita la polizia. Due funzionari assistettero al colloquio fra Clemente e la Fraginelli, debitamente nascosti nell'appartamento dell'artista, e alla consegna del mezzo milione in cambio delle carte, sequestrarono il denaro e i documenti, traendo in arresto la donna. Il 3 febbraio 1956 avvenne il processo presso il Tribunale di Roma, ove la donna fu condannata a 8 mesi con la condizionale. Da sottolineare che la difesa di Antonio De Curtis chiese, a titolo di risarcimento danni, la simbolica cifra di una lira, rinunciando alle spese di costituzione di parte civile.

    Il ricatto

  • Gemma Giuliano

  • Gerard Herter

    Conosciuto come Gérard Herter (Stoccarda, 12 aprile 1920 – Monaco di Baviera, 6 febbraio 2007), è stato un attore tedesco attivo negli anni cinquanta e sessanta, che interpretò soprattutto film di genere, in particolare spaghetti western.

  • Geri Ettore

  • Germani Remo

  • Gero Zambuto

    All'anagrafe Gerardo Calogero Lucrezio Zambuto (Grotte, 14 aprile 1887 – Bassano del Grappa, 11 gennaio 1944), è stato un attore e regista italiano.

  • Geronimo Meynier

    (Fiume, 5 luglio 1941) è un attore italiano.

  • Giacomo Almirante

    (Palermo, 12 settembre 1875 – Roma, 12 gennaio 1944) è stato un attore italiano.

  • Giacomo Furia

    (Arienzo, 2 gennaio 1925 – Roma, 5 giugno 2015) è stato un attore e doppiatore italiano.

  • Giacomo Rondinella

    Giacomo Francesco Carmine Rondinella (Messina, 30 agosto 1923 – Fonte Nuova, 26 febbraio 2015) è stato un cantante e attore italiano.

  • Giancarlo Maestri

    (Trento, 10 novembre 1933 – Trento, 11 novembre 1995) è stato un attore, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano. Fratello di Cesare e Anna Maestri, ha dato la voce, tra gli altri, a Sean Connery ne Il vento e il leone, L'uomo che volle farsi re e Robin e Marian; Paul Newman in Nick mano fredda e L'uomo dai 7 capestri; Dennis Hopper in Easy Rider; Burt Reynolds ne La corsa più pazza d'America e James Caan in Non torno a casa stasera.
    Agli inizi della sua carriera nel doppiaggio è stato a lungo socio della S.A.S. - Società Attori Sincronizzatori e successivamente è stato uno dei soci fondatori della CVD - Cine video doppiatori insieme a tanti attori/doppiatori tra cui Giancarlo Giannini, Oreste Lionello, Corrado Gaipa e Luciano Melani. Ha inoltre dato la voce a Pisolo in Biancaneve e i sette nani, nell'edizione del 1972.

  • Giancarlo Nicotra

    (Roma, 30 aprile 1944 – Formello, 12 giugno 2013) è stato un regista e attore italiano. Era nipote dell'attore Cesare Libassi, figlio dell'attore Antonio Nicotra e fratello di Franco Nicotra e dell'attore e doppiatore Angelo Nicotra, nonché zio della doppiatrice Elisa Carucci. Secondo di tre figli, il fratello Angelo è un attore, doppiatore, direttore di doppiaggio. L'altro fratello Franco, nato a Napoli nel 1933, è invece morto nel 1982. Nel 2002, dopo più di trent'anni di convivenza, Giancarlo ha sposato Adriana Tavone, madre di Elisabetta e Cristina Moffa. Nel 2011 si è trasferito in Cina dove ha creato una società che si occupa di pubblicità, teatro e spettacolo in genere. È morto il 12 giugno 2013 a Roma dopo una lunga malattia. Figlio d'arte, ha debuttato, come si usava nelle famiglie artistiche, da piccolissimo (6 anni) come attore bambino partecipando a un buon numero di pellicole diretto da registi importanti: Carlo Borghesio, Mario Costa, Anton Giulio Majano, Mario Monicelli e Domenico Paolella. La sua interpretazione cinematografica più celebre è stata probabilmente quella nel film diretto da Steno L'uomo, la bestia e la virtù del 1953. Nel 1958 ha recitato anche in uno sceneggiato televisivo, Canne al vento diretto da Mario Landi. Ha doppiato molti film ed ha prestato la sua voce a Lee Aaker nella serie di telefilm Rin Tin Tin. Dopo aver fatto esperienza come attore, doppiatore, direttore di doppiaggio, montatore cinematografico, aiuto regista, è stato assistente di Enzo Trapani nel film Altissima pressione e nelle trasmissioni TV Aria condizionata e Zucchero e cannella. Nel 1967 ha collaborato con Antonello Falqui dirigendo gli inserti filmati scritti da Enrico Vaime per la riuscita edizione di Canzonissima 1968 al Teatro delle Vittorie. Proseguendo sulla strada del suo grande maestro Enzo Trapani nel 1978, dopo una decina d'anni di regie nel settore del varietà, ha ideato e realizzato per la prima rete Rai La sberla, quattro puntate che hanno sancito (18 milioni di spettatori) il successo di un nuovo modo di fare spettacolo in televisione: ritmo veloce, gags, sketch girati in pellicola e ambientati in scenografie vere, canzoni, e assenza della figura del presentatore. Il successo è stato tale che l'anno dopo il programma è passato al sabato sera in prime time riscuotendo lo stesso favore del pubblico. In quell'anno ha vinto l'Oscar TV come miglior regista. Nel 1983, chiamato dal presidente Silvio Berlusconi a collaborare in esclusiva alla Fininvest, ha ideato e diretto Drive In. Il programma ebbe un grande successo, contribuendo a lanciare la televisione commerciale in Italia. Ancora oggi è considerato il miglior varietà d'autore della televisione italiana. Negli anni successivi ha realizzato W le donne e Grand Hotel, che è stato un altro grande successo della Fininvest. È stato venduto in molti paesi del mondo e, coniugando la storie di un classico telefilm al varietà, ha inaugurato un nuovo genere: il "sit-show". Un discorso molto caro a Nicotra che ha sempre cercato di ambientare i suoi varietà in una location che consentisse di raccontare anche delle storie. La trasmissione scorre così su due piani: da una parte lo show (cantanti, balletti, cabaret), dall'altra delle mini fiction e degli sketch comici ambientati nello stesso luogo, spezzettati tra un numero di varietà e una canzone. In teatro è stato l'ideatore ed il produttore con Pippo Baudo del Teatro Tenda il primo Teatro itinerante. Ha diretto la commedia musicale In bocca all'Ufo al Teatro Sistina di Roma con Renato Rascel e ha firmato la regia televisiva di otto commedie di e con Peppino De Filippo, una delle quali Non è vero... ma ci credo detiene ancora oggi il record d'ascolto della prosa in TV, e Rinaldo in campo nella versione che vedeva Massimo Ranieri come protagonista. Ha realizzato numerosi speciali televisivi tra i quali quelli con Aretha Franklin, Duke Ellington, Marlene Dietrich, George Ben, Frank Sinatra, Claudio Baglioni, Lucio Dalla, Massimo Ranieri, Charles Aznavour. Ha avuto modo di dirigere, ospiti dei suoi programmi, grandi star nazionali ed internazionali come Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Alberto Sordi, Alighiero Noschese, Madonna, Richard Gere, Jodie Foster, Demi Moore, Brad Pitt, Spice Girls, Take That, Andrea Bocelli, Laura Pausini, Adriano Celentano. Ha firmato la regia di tutte le riprese esterne più importanti della Rai, il Premio Valentino, il Premio Troisi, il Premio Charlot, varie edizioni dello spettacolo di capodanno. È stato più volte legato alla Rai, alla Fininvest, alla Videa, alla Aran, alla Endemol e a Telemontecarlo con contratti in esclusiva ed è stato direttore artistico di Odeon TV. Ha vinto, nei diversi anni, tutti i più importanti premi come la Maschera d'argento, la Gondola d'argento al festival del cinema di Venezia, la Gondola d'oro al Festival della Musica di Venezia, l'Oscar TV - premio regia televisiva.

  • Giancarlo Zarfati

    Accreditato anche come Giancarlo Zarfatti; Roma, 26 agosto 1946, è un ex attore italiano, bambino prodigio attivo nel corso degli anni cinquanta e sessanta.

    Scoperto da Aldo Fabrizi, che lo sentì fare una poderosa pernacchia con la bocca, attività in cui Zarfati eccelleva, fu immediatamente scritturato per l'indimenticabile personaggio di "Gnappetta" nel film La famiglia Passaguai (1951), di Aldo Fabrizi, e nei suoi seguiti.

    Tuttavia le pellicole per cui è tutt'oggi maggiormente ricordato sono Bravissimo (1955), di Luigi Filippo D'Amico, e Totò, Peppino e...la dolce vita (1961), di Sergio Corbucci.

    Raggiunta la maggiore età, terminò gli studi e abbandonò completamente l'attività cinematografica. Oggi in pensione.

  • Gianna Dauro

  • Gianni Bonagura

    All'anagrafe Gianfelice Bonagura (Milano, 27 ottobre 1925), è un attore e doppiatore italiano, attivo in cinema, radio, teatro e televisione (specialmente negli anni sessanta).

  • Gianni Buffardi

    (Roma, 1930 – Roma, 22 agosto 1979) è stato un produttore cinematografico, regista e sceneggiatore italiano.