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Ivy Holzer
Nata a Roma ma di origine statunitense, si dedica inizialmente al cinema anche se la sua maggiore aspirazione è il teatro.
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Jaboni Massimo
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Jaboni Renato
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Jackson Wendy
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Jacoponi Nilo
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Jacovolta Franco (Francesco)
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Jacqueline Pierreux
(Rouen, 15 gennaio 1923 – Salins, 10 marzo 2005) è stata un'attrice cinematografica francese.
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James Senese
Gaetano "James" Senese (Napoli, 6 gennaio 1945) è un sassofonista e cantante italiano.
Gaetano, per tutti James, è nato a Napoli nel quartiere Miano, figlio di James Smith, soldato statunitense afroamericano, e di Anna Senese, giovane ragazza napoletana. Inizia giovanissimo la sua carriera di sassofonista, nel 1961 insieme a Mario Musella ed ad altri amici danno vita a Terzigno al complesso di "GIGI E I SUOI ASTER". Nel 1963 James e Mario incontrano Vito Russo, dando vita alla formazione de I 4 Con[2], gruppo da questi fondato, i cui componenti sono, oltre allo stesso Russo alla voce, al pianoforte e alle chitarre e da Senese al sax, Mario Musella alla voce e al basso, Nicola Mormone alla chitarra e Ino Galluccio alla batteria; questo complesso inciderà alcuni 45 giri per la King, l'etichetta di Aurelio Fierro.Già da allora inizia il sodalizio con Mario Musella che proseguirà con l'avventura degli Showmen, ma successivamente non con gli Showmen 2.
Senese si distingue per il suo virtuosismo ma dove offre il meglio di sé è con i Napoli Centrale, gruppo che fonda insieme all'amico Franco Del Prete, l'album omonimo (si ricorda particolarmente il brano "Pensione Floridiana"), gli album "Mattanza" e "Qualcosa ca nu 'mmore" si caratterizzano per un jazz-rock dalla forte connotazione popolare.
Album di successo, inoltre, "Zitte! Sta arrivanne 'o mammone" del 2001, che si avvalse di importanti collaborazioni, come Enzo Gragnaniello, Lucio Dalla, Raiz.
Ha curato le musiche del film di Lodovico Gasparini No grazie, il caffè mi rende nervoso (1982) con Lello Arena e Massimo Troisi, film in cui ha partecipato anche come attore nel ruolo di se stesso, e cantando una canzone dal titolo "Arò Vaje".
James Senese è stato inoltre uno dei componenti del supergruppo di Pino Daniele (Tullio De Piscopo, Tony Esposito, Joe Amoruso e Rino Zurzolo) con il quale ha collaborato nei dischi d'esordio; questi grandi musicisti sono recentemente tornati a suonare insieme per l'incisione dell'album di Daniele Ricomincio da 30, pubblicato nel maggio 2008.
Nel 2005 il libro edito da Guida e intitolato Je sto ccà. James Senese di Carmine Aymone ne racconta il percorso di vita e artistico.
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Jandoli Alfredo
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Jardi Ria
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Jaspe Josè
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Jean Brochard
(Nantes, 12 marzo 1893 – Nantes, 17 giugno 1972) è stato un attore cinematografico, teatrale e televisivo francese.
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Jean Rochefort
(Parigi, 29 aprile 1930) è un attore francese. Rochefort è nato a Parigi, Francia. Aveva 19 anni quando entrò nel Centre d'Art Dramatique de la rue Blanche e in seguito nel Conservatoire national supérieur d'art dramatique. Dopo il servizio militare, nel 1953, lavorò con la Compagnie Grenier Hussenot come attore teatrale per diversi anni. Qui fu notato per la sua versatilità nell'interpretare sia ruoli brillanti che drammatici; da allora si dedicò prevalentemente al cinema e alla televisione, cimentandosi anche come regista.
Circa a 30 anni, mentre girava Cartouche, scoprì la passione per i cavalli e per l'equitazione. Diventò un allevatore di cavalli, decidendo di comprare un maneggio che possiede tuttora, Le Haras de Villequoy. La sua passione lo portò a diventare un consulente di equitazione per la televisione francese nel 2004.
Nel 1960 sposò Alexandra Moscwa, dalla quale ebbe due figli: Marie (1962) e Julien (1965). In seguito ebbe un figlio, Pierre, dall'attrice Nicole Garcia.
Vinse due Premi César: nel 1976 come migliore attore non protagonista per Che la festa cominci... e nel 1978 come migliore attore per L'uomo del fiume. Da ricordare anche la sua interpretazione in Tandem dove viene affiancato da Gérard Jugnot, nel film Rochefort impersona il ruolo del presentatore Michel Mortez personaggio introverso apprezzatissimo dalla critica.
Il film The Man Who Killed Don Quixote di Terry Gilliam, nel quale aveva un ruolo da protagonista, per il quale imparò anche l'inglese, dovette essere annullato per colpa di una doppia ernia del disco ed una prostatite, oltre a problemi legati alla produzione. A questo proposito fu girato un documentario, Lost in La Mancha.
Altre informazioni
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Jean Sorel ha asciugato le lacrime di Annamaria Ferrero
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Jean-Claude Brialy
(Aumale, 30 marzo 1933 – Parigi, 30 maggio 2007) è stato un attore e regista francese.
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Jean-Claude Pascal
Pseudonimo di Jean-Claude Villeminot (Parigi, 24 ottobre 1927 – Parigi, 5 maggio 1992), è stato un cantante e attore francese.
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Jella e pinzellacchere
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Jen Jen Twist
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Jimmy il Fenomeno
Luigi Origene Soffrano, meglio conosciuto come Jimmy il Fenomeno (Lucera, 22 aprile 1932), è un attore e comico italiano.
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John Francis Lane
(Whitstable, 1º dicembre 1928) è un ex attore inglese di cinema e teatro.
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John Karlsen
Talvolta accreditato come Charles John Karlsen o anche come John Karlson (Wellington, 20 ottobre 1919), è un ex attore neozelandese che è stato molto attivo nel cinema italiano fra il 1958 ed il 2003 in ruoli da caratterista.
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John Kitzmiller
(Battle Creek, 4 dicembre 1913 – Roma, 23 febbraio 1965) è stato un ingegnere, militare e attore statunitense naturalizzato italiano
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Johnny Dorelli
Nome d'arte di Giorgio Domenico Guidi (Meda, 20 febbraio 1937), è un cantante e uomo di spettacolo, attore di cinema e di teatro, conduttore radiofonico e televisivo italiano.
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Jolanda Verdirosi
E' stata un'attrice italiana, attiva in teatro e in televisione negli anni cinquanta e sessanta.
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Jole Fierro
(Salerno, 22 novembre 1926 – Roma, 27 marzo 1988) è stata un'attrice cinematografica italiana.
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Jolly - Mustafà
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Jone Salinas
(Reggio Calabria, 8 marzo 1918 – Roma, 27 maggio 1992) è stata un'attrice italiana.
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José Antonio de la Loma
(Barcellona, 4 marzo 1924 – Barcellona, 7 aprile 2004) è stato uno sceneggiatore e regista spagnolo.
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Kaye Danny
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Kechler Carlo
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Kessler (Gemelle Kessler)
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Kiki Urbani
Kiki Urbani nata Leonilde Urbani (Roma, 25 agosto 1927 – Roma, 25 ottobre 1976) è stata una ballerina e showgirl italiana.
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l Museo Virtuale - I documenti
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L'acquaiola
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L'addio di Pasolini alle borgate
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L'aigle
Accanto a "Uccellacci e uccellini" Pasolini gira anche l'episodio Totò al circo (o anche L'Aquila) poi non utilizzato nel montaggio definitivo e quindi destinato a restare inedito. Si tratta di un breve film che, preso da solo, per la sua schematicità ed anche per alcuni eccessivi compiacimenti nella recitazione di di Davoli, può risultare "minore", mentre è invece fondamentale per comprendere meglio, l'apologo di Frate Ciccillo, di cui costituisce l'evidente compendio. Protagonista dell'episodio (anch'esso un aneddoto che avrebbe dovuto essere raccontato dal corvo) è un domatore francese, interpretato da Totò chiamato Monsieur Cournot (in onore del critico de Le Nouvel Observateur, che aveva stroncato il Vangelo secondo Matteo). Razionalista e manicheo, il domatore è convinto che sia possibile ammaestrare qualsiasi animale, dunque anche una bellissima aquila reale a cui cerca di imporre, inizialmente con pazienza e garbo raffinato, il modello del pensiero razionalista francese. L'aquila naturalmente, è refrattaria ad ogni insegnamento e questa indisponibilità fa perdere la testa a Cournot: tigri, leoni, serpenti e anche uno spaurito assistente umano, interpretato da Davoli. Tutti parlano perfettamente la lingua del domatore e si comportano secondo le buone regole della borghesia parigina. L'aquila però non recede dal suo comportamento e, per la rabbia, Cournot rischia l'infarto. Il paziente Ninetto scongiura allora l'animale di accontentare il suo padrone, e a quella preghiera l'aquila si intenerisce, confessando di non poter rispondere alle richieste di Cournot perché deve pregare. Alla inattesa rivelazione, il domatore cambia metodo e comincia a leggere all'aquila, mellifluamente, lunghi testi di Pascal, ma ancora senza risultato. E' la sconfitta totale. Demoralizzato, Cournot si appollaia su un trespolo posto di fronte all'aquila e inizia lui a imitarne i gesti. Infine, si reca su una montagna e spicca il volo verso il cielo.
Tratto dal libro "Pier Paolo Pasolini" di Piero Spila, Gremese Editore
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