Berger Senta
(Vienna, 13 maggio 1941) è un'attrice e produttrice cinematografica austriaca.
Biografia
Nata in una famiglia non abbiente, è figlia di un musicista. Fece la sua prima apparizione su un palcoscenico all'età di quattro anni, quando il padre la accompagnò in un numero musicale al pianoforte. Un anno dopo iniziò a prendere lezioni di danza, attività che tuttavia non riuscì a completare. Passata alla recitazione, studiò a Vienna alla scuola di Max Reinhardt.
Nel 1957 l'aver accettato senza il consenso della direzione della scuola[senza fonte] un piccolo ruolo in un film (La locanda dei tigli) le costò il proseguimento degli studi. L'anno successivo entrò a far parte come attrice giovane della compagnia del Josefstadt Theatre di Vienna, ma il suo interesse principale rimase sempre quello di recitare per il cinema. Una delle sue prime importanti partecipazioni in un film risale al 1960, in Der brave Soldat Schwejk, in cui recitò al fianco di Heinz Rühmann.
Attrice versatile, a partire dal remake del celebre film di Fritz Lang Il testamento del dottor Mabuse, del 1962, ha praticamente recitato in film di ogni genere, dall'esotico al western, alla commedia, alla spy story. Chiamata a Hollywood, è apparsa nel western Sierra Charriba (1965) di Sam Peckinpah che la dirigerà ancora in La croce di ferro (1977). La Berger ha lavorato molto anche per il cinema italiano e per la televisione. Per il cinema italiano è apparsa in diversi film del cosiddetto filone commedia all'italiana quali Operazione San Gennaro, 1966, diretta da Dino Risi, Quando le donne avevano la coda, di Pasquale Festa Campanile, 1970, e Signore e signori, buonanotte, 1976 e anche drammatici, come Ritratto di borghesia in nero (1978), comici come Animali metropolitani di Steno (1987).
Al fianco di Marcello Mastroianni ha interpretato Le due vite di Mattia Pascal (1985, per la regia di Mario Monicelli), diretta dal regista Mario Camerini ha recitato ancora giovanissima (1963) in Kalì-Yug, la dea della vendetta e al fianco di Lex Barker, già Tarzan per il grande schermo, un ruolo ne Il mistero del tempio indiano. Con Luigi Filippo D'Amico ha lavorato in Amore e ginnastica (1973). Intrapresa la carriera di produttrice cinematografica, dal febbraio 2003 è presidente della German Film Academy, l'istituzione tedesca per il lancio delle nuove promesse del cinema europeo. Nella primavera del 2006 ha pubblicato in Germania un'autobiografia dal titolo Ich habe ja gewußt, daß ich fliegen kann (Sapevo di poter volare).
Vita privata
Sposata nel 1966 con Michael Verhoeven (1938), figlio del regista tedesco Paul Verhoeven, da non confondersi con l'omonimo regista olandese, ha avuto con lui due figli: Simon-Vincent (1972) e Luca (1979).
Galleria fotografica e stampa dell'epoca
Filmografia
Il coraggioso soldato Schwejk (Der Brave Soldate Schwejk), regia di Axel von Amnesser (1960)
Ti aspetterò all'inferno (Es Muss Nicht Immer Kaviar Sein), regia di Géza von Radványi (1962)
Le vie segrete (The Secret Ways), regia di Richard Widmark (1961)
Il pugnale malese (Das geheimnis des schwarzen koffer), regia di Wernar Klingler (1962)
Il testamento del dottor Mabuse, remake del film di Fritz Lang, regia di Werner Klingler (1962)
Il mistero del tempio indiano, regia di Mario Camerini (1963)
Kalì-Yug, la dea della vendetta, regia di Mario Camerini (1963)
I vincitori, regia di Carl Foreman (1963)
Sierra Charriba, regia di Sam Peckinpah (1965)
Doringo!, regia di Arnold Laven (1965)
The Quiller Memorandum, regia di Michael Anderson (1966)
Congiura di spie, regia di Édouard Molinaro (1966)
Combattenti della notte (Cast a Giant Shadow), regia di Melville Shavelson (1966)
Il papavero è anche un fiore (Poppies Are Also Flowers), regia di Terence Young (1966)
Operazione San Gennaro, regia di Dino Risi (1966)
L'imboscata, regia di Henry Levin (1967)
Congiura di spie, regia di Édouard Molinaro (1967)
Diabolicamente tua, regia di Julien Duvivier (1967)
Reporter alla ribalta (The Name of the Game) (1968) - serie Tv
Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova, veneziano, regia di Luigi Comencini (1969)
Quelli che sanno uccidere, regia di Jean-Pierre Desagnat (1969)
Se è martedì deve essere il Belgio (If It's Tuesday, This Must Be Belgium), regia di Mel Stuart (1969)
De Sade, regia di Cy Endfield (1969)
Quando le donne avevano la coda, regia di Pasquale Festa Campanile (1970)
Cuori solitari, regia di Franco Giraldi (1970)
Un'anguilla da 300 milioni, regia di Salvatore Samperi (1971)
L'amante dell'Orsa Maggiore, regia di Valentino Orsini (1971)
Roma bene, regia di Carlo Lizzani (1971)
Da parte degli amici: firmato mafia!, regia di Yves Boisset (1971)
La morale di Ruth Halbfass (Die Moral der Ruth Halbfass), regia di Volker Schlöndorff (1972)
Quando le donne persero la coda, regia di Pasquale Festa Campanile (1972)
Causa di divorzio, regia di Marcello Fondato (1972)
La lettera scarlatta (Der scharlachrote Buchstabe), regia di Wim Wenders (1973)
Bisturi - La mafia bianca, regia di Luigi Zampa (1973)
Amore e ginnastica, regia di Luigi Filippo D'Amico (1973)
Di mamma non ce n'è una sola, regia di Alfredo Giannetti (1974)
La bellissima estate, regia di Sergio Martino (1974)
L'uomo senza memoria, regia di Duccio Tessari (1974)
Intrigo in Svizzera (Swiss Conspiracy), regia di Jack Arnold (1975)
Signore e signori, buonanotte, film a episodi, di registi vari (1976)
Brogliaccio d'amore, regia di Decio Silla (1976)
La croce di ferro (Cross of Iron), regia di Sam Peckinpah (1977)
Una donna di seconda mano, regia di Pino Tosini (1977)
Ritratto di borghesia in nero, regia di Tonino Cervi (1978)
La giacca verde, regia di Franco Giraldi (1980)
Speed Driver, regia di Stelvio Massi (1981)
Fatto su misura, regia di Francesco Laudadio (1984)
Notti e nebbie, regia di Marco Tullio Giordana (1984)
Le due vite di Mattia Pascal, regia di Mario Monicelli (1985)
Animali metropolitani, regia di Steno (1987)
Cheeeese, regia di Bernhard Weber (1988)
L'ultima mazurka, regia di Gianfranco Bettetini (1988)
La signora col taxi, (Die schnelle Gerdi) – serie TV, N episodi 1989-2004
Tre colonne in cronaca, regia di Carlo Vanzina (1990)
Il commissario Rex, episodio 5: La Morte mascherata, regia di Herrmann Zschoche (1995)
Doppiatrici italiane
Rita Savagnone in Sierra Charriba, Combattimenti nella notte, La bellissima estate, Ritratto di borghesia in nero e Brogliaccio d'amore
Vittoria Febbi in Il papavero è anche un fiore
Laura Gianoli in Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova, veneziano
Mirella Pace in Amore e ginnastica
Gabriella Genta in Operazione San Gennaro
Fiorella Betti in Diabolicamente tua
Maria Pia Di Meo in L'imboscata
Mariangela Melato in Quando le donne avevano la coda
Ada Maria Serra Zanetti in L'uomo senza memoria
Premi e riconoscimenti
Sua stella alla Boulevard der Stars a Berlino (2010)
Premio Bambi (1968)
BRAVO Otto in Bronzo (1969)
Premio Film in Argento (produzione) Bianca Rosa per loro film ditta Sentana (1983)
Premio Attore Tedesco (Scarpa Chaplin) per suo ruolo in Kir Royal (1987)
Premio Bambi Speciale "Unknockable Stars" (1990)
Premio Golden Gong) (1996)
Ordine Karl Valentin (1998)
Premio Romy Schneider Albo d'Oro come l'attrice più popolare (1998)
Croce d'Onore Austriaca per la Scienza ed Arte 1ª classe (1999)[1]
Premio Bambi nella categoria per la Televisione Nazionale ARD Amore a Quattro Parti ed altre catastrofi (1999)
Croce di Merito Federale (1999)
Ordine di Merito di Baviera (2002)
Premio Audiolibro Tedesco (2003)
Medaglia d'onore (Monaco) brilla (per lo straordinario servizio alla Monaco) (2003)
Premio TV de L'Assia come membro dell'ensemble del film La Conferenza (2005)
Premio Bue d'Oro - Premio onorario della laurea Film Festival di Meclemburgo-Pomerania Anteriore alla Film Production Sentana Senta Berger e Michael Verhoeven (2005)
Premio Billy Wilder per l'eccellenza nella regia (2006)
Premio Romy Schneider Albo di Platino alla Carriera (2007)
Speciale della Premio TV Tedesca premio crime per suo starring ruolo da protagonista in produzione WDR Schlaflos ("Insonne") (2009)
Herbert-Strate Preis della Film Fondazione NRW e l'Associazione HDF Kino Cinema (2009)
Premio TV Tedesca per Miglior Attrice per il suo ruolo di primo piano nel Schlaflos (2009)
Premio Speciale di Film Televisivo al Festival di Baden-Baden per prestazioni drammatici nel Frau Böhm sagt Nein (2009)
Premio Camera d'Oro nella categoria Miglior Attrice in tedesco nel Frau Böhm sagt Nein e Schlaflos (2010)
Premio Adolf Grimme per la sua performance in Frau Böhm sagt Nein (2010)
Premio Televisione Baviera per la migliore attrice dice nel "Film TV" per il suo ruolo nel film Frau Böhm sagt Nein (2010)
Grande Diagonale dramma premio alla carriera (2010)
Stella alla Boulevard der Stars in Berlino (2010)
Premio Hans Abich per i servizi eccezionali in televisione e del cinema (Film Televisivo al Festival di Baden-Baden, 2010)
Premio Culturale della Città di Monaco di Baviera (2011)
Orso d'argento per la migliore attrice premio culturale al Festival di Berlino (2012)
Riferimenti e bibliografie:
- Sandro Villa (foto di Angelo Frontoni), «Tempo», anno XXXIV, n.6, 13 febbraio 1972