Lombardi Angelo
(Genova, 1910 – Roma, 29 agosto 1996) è stato un conduttore televisivo italiano, attivo tra l'altro nell'ambito della divulgazione scientifica televisiva in Italia.
Famoso per aver condotto, nella Rai-tv dei primi anni, la rubrica didattica "L'AMICO DEGLI ANIMALI".
Ha fornito animali addomesticati, anche esotici, per diversi film girati in Italia, non solamente kolossal quali il CLEOPATRA con Liz Taylor e LA BIBBIA prodotto da Dino De Laurentiis
Già nel 1942 era "consulente coloniale", come riportato in diversi testi, per DUE CUORI FRA LE BELVE. Incontro Totò nel 1963 presso lo zoo di Roma, nell'occasione Totò consegna un leoncino allo zoo di Roma
La rassegna stampa
L'“amico degli animali" ha spiegato all'inviato di “Tempo" l'equivoco familiare che lo aveva portato alle soglie della separazione dalla moglie. Fra breve egli guiderà tre spedizioni di caccia grossa in Africa, intanto scrive libri di testo per le scuole.
Roma, novembre
Angelo Lombardi l’ho incontrato per la prima volta quindici anni fa. Allora non si chiamava "l'amico degli animali”, ma gli animali erano già tutta la sua vita. Pranzava al ristorante di Cinecittà dividendo i migliori bocconi con imo scimpanzè che stava seduto correttamente alla sua sinistra. Cominciammo a. parlare quando la scimmia allungò la mano facendo sparire dal mio piatto la banana che vi era appena stata appoggiata. Lombardi redarguì severamente il suo allievo — che andò a rifugiarsi sotto il tavolo da dove si mise a fare delle atroci boccacce — si scusò e mi spiegò che lo scimpanzè si chiamava Kong e che lo aveva portato da Salsomaggiore perchè doveva apparire in una scena di un film. Conobbi in questo modo colui che forniva i più strani animali al cinema.
Angelo Lombardi era allora piuttosto giovane, doveva aver poco più di trent’anni. Figlio di un ufficiale di cavalleria aveva ottenuto giovanissimo una concessione in Africa e vi era restato una diecina di anni. Quando gli eventi lo costrinsero a rimpatriare Lombardi aveva già trovato la sua strada: in Africa si era familiarizzato con gli animali e aveva partecipato a battute di caccia per conto di commercianti di belve.
Impiantò un piccolo zoo a Salsomaggiore e si dedicò all’allevamento e all’addestramento degli animali. Qualche film di ambiente esotico gli apri le porte del cinema. Erano gli anni in cui l’Italia produceva a pieno regime, in cui i teatri di posa stavano aperti ventiquattro ore il giorno per soddisfare le richieste del mercato europeo, rimasto escluso dalla produzione americana. In quel periodo, dovendo far fronte a tante e inattese richieste. Angelo Lombardi condusse molto avanti le sue esperienze in materia di recitazione degli animali. Lo vidi più di una volta in quel periodo e fu lui a farmi conoscere il libro di Nicola Evreinov, "Il teatro nella vita”, che è il primo e fonda-mentale saggio sull’animale-attore.
Angelo Lombardi ha uno studio che occupa l’intero piano di uno stabile romano, con la moglie e due dei suoi figli, suoi collaboratori. Sono Angelo jr., il maggiore, di ventitré anni, prossimo a laurearsi in veterinaria e Adriana, di ventuno, che gli funge da segretaria. E popolare amico degli animali, figlio di un ufficiale di cavalleria, ha vissuto per dieci anni in Africa.
L’uomo che ci presentò allora queste teorie aveva insegnato, oltre alle scimmie e ai cani, che sono "naturalmente” attori, anche a numerose belve a starsene con naturalezza davanti alla macchina da presa. Aveva dapprima organizzato un piccolo circo, poi per evitare che la catena di fallimenti, che si era abbattuta sui maggiori circhi europei, travolgesse anche il suo aveva pensato al cinematografo. Domatore secondo la migliore tradizione, quella di suscitar negli animali non terrore. ma comprensione, Lombardi aveva studiato in quegli anni anche i libri e i metodi di Hagenbeck, il domatore tedesco che aveva fondato quella che poi doveva divenire la più grande Casa del mondo per il commercio delle belve e che aveva fatto di Amburgo la capitale degli appassionati di zoologia.
Da questo lavoro appassionato è nato quello che il pubblico televisivo ha imparato a conoscere come "l'amico degli animali”. Sono passati quindici anni. Lombardi ha visto crescere i propri figli e li ha visti addirittura divenire suoi collaboratori, ma non è gran che mutato o invecchiato.
Anche l’attività di Lombardi non è cambiata. Nel grande studio, che occupa un intero appartamento al primo piano di un palazzo del quartiere delle Vittorie, gli animali passeggiano in completa libertà. Il saluto ce lo ha dato il barbone nero Zulù, che i telespettatori ben conoscono; accanto a lui corrono per le stanze altri due cani. Non sono "sapienti", ma animali in libertà, cioè abituati a vivere in perfetta confidenza con gli uomini. Tra loro Ciak; il leoncino è ormai il terzo della sua dinastia. Man mano che i suoi predecessori si sono fatti adulti Lombardi è stato infatti costretto a sostituirli perchè non si può portare comodamente un leone in mezzo al pubblico, dove i rumori e soprattutto la "paura” degli spettatori presenti lo ecciterebbero paurosamente.
Quello che ricopre attualmente il ruolo di ”Ciak 3°" ha due mesi, è di temperamento socievole e bonario, sopporta ogni tipo di scherzo da parte di Zorro, il minuscolo pincher dobermann che è il più maligno degli inquilini dello studio di Angelo Lombardi. Quando gli scherzi di Zorro divengono troppo insistenti Ciak allunga la grossa zampa, che sembra fabbricata, in gommapiuma ma che nasconde anche degli affilati artigli; allora il cane comprende l’antifona e se ne va. Il posto prediletto di Ciak è il tappeto sotto la scrivania del padrone, possibilmente vicino alle sue gambe per sentir più caldo. Resta lì mentre Lombardi parla al telefono, riceve le visite, scrive e legge.
Nello studio di Lombardi una intera parete è occupata da cassette di vetro riscaldate che contengono rettili e grossi ragni: le cosiddette "vedove nere”. Lombardi le ha importate in occasione di un film e, per il momento, gli sono rimaste. Sono state loro, qualche rettile un po’ grosso e il piccolo coccodrillo sud-americano, che ora è ospite della vasca da bagno, a provocare la crisi che ha minacciato la tranquillità familiare de "l’amico degli animali”.
La signora Giovanna infatti, amantissima degli animali, ha anche molto amore per la propria casa e non tollera di veder mobili e altri arredi sciupati, magari involontariamente, dagli ospiti di suo marito. Negli ultimi tempi era avvenuto spesso che per necessità di lavoro, o perchè il soggetto avesse particolare bisogno di assistenza, Lombardi ne portasse "qualcuno” in casa. «Passi per il leone come copripiedi» diceva la signora Giovanna «ma fare il bagno insieme al coccodrillo è veramente troppo». Il coccodrillo in questione è piccolissimo, ha appena un anno e ne dovranno trascorrere molti altri perchè divenga adulto. Inoltre la passione patema era secondata dai figli che ne divenivano i naturali complici nell’introdurre clandestinamente in casa animali di ogni specie.
Angelo jr., infatti che ha ventitré anni, studia veterinaria ed è il principale collaboratore del padre, porta sempre qualche animale in casa per motivi di studio. Adriana, che ne ha ventuno ed è la segretaria dell’allevatore, porta sempre con sè almeno uno dei cani che sono ospiti dello studio. Alessandro e Maria Luisa, rispettivamente di 18 e 16 anni, studenti di liceo, sottraggono volentieri qualche esemplare dal piccolo zoo paterno per mostrarlo ai compagni di scuola. Avvenne così che una mattina la signora Giovanna trovasse un ocelot che sguazzava tranquillamente nel suo bagno. La cosa non poteva non avere un seguito. Dopo la minaccia di separazione si è giunti a un elaborato armistizio con cui Angelo Lombardi si è impegnato a tenere separati casa e lavoro e a non introdurre nel domicilio coniugale neppure una tartaruga.
Tutto questo racconta Angelo Lombardi ridendo e giustificando sua moglie. Sta preparando il programma televisivo per la sera. Qualcuno dei suoi "aflcionados" lo ha interrogato sul destino di Laika, la cagnetta del satellite sovietico e Lombardi sta rispondendo: «L’animale vede nell’uomo non soltanto il padrone, ma tutto. Gli occhi del nostro cane ci guardano, a volte, con una preghiera molto più intensa della nostra verso Dio, perchè viene verso di noi con una dedizione e un amore totale. Ognuno faccia la sua parte nel mondo e noi accontentiamoci di fare la nostra parte con gli animali, che non a caso vengono in contatto con noi, ricordando il debito che tutta l’umanità ha verso di loro. Perchè scoperte portate a termine nel segreto dei laboratori scientifici a prezzo della vita degli animali hanno salvato milioni di vite umane. Perciò amate anche gli animaletti umili, anche il vostro topolino bianco in nome di tutti i topolini sacrificati, ma non invano, e riflettete. Vedrete come, per ora, l’autentico Sputnik, o "compagno di viaggio” dell’umanità sia ancora l’animale, qualunque esso sia, perchè offre a noi la cosa più bella datagli da Dio, la vita».
Tra un paio di mesi il programma televisivo di Lombardi allargherà i suoi orizzonti. Il 6 gennaio, infatti, egli partirà per l’Africa con una comitiva di appassionati che egli condurrà con sè a catturare animali vivi. Fu una idea che egli lanciò alla TV e che gli procurò la immediata adesione di tanti telespettatori da dover addirittura organizzare tre turni di soggiorno, di sedici giorni ciascuno in Kenia, Uganda e Tanganika, nelle zone classiche per la caccia grossa. Parteciperanno complessivamente alla spedizione 270 persone di cui oltre il 30 per cento è composto da donne. Verranno visitati i 3 parchi nazionali più importanti del mondo e per la prima volta verranno impiegati gli elicotteri per la cattura degli animali. La spedizione sarà seguita da una completa attrezzatura per la ripresa cinematografica e televisiva. In questo modo Lombardi seguiterà a parlare ai suoi ascoltatori dall’Africa.
In questi ultimi giorni Lombardi ha fondato il primo Club degli Animali che avrà sede a Roma e altre sedi in tutta Italia. Sarà dotato di una vasta biblioteca zoologica, di un acquario, di un serraglio di piccoli animali rarissimi. Gli impianti saranno poi completati da ambulatori e da case di ospitalità che povvederanno, con i contributi dei soci, ad assicu-
rare la vita degli animali deboli e malati.
Continua intanto la sua attività cinematografica: tutti i produttori che hanno bisogno di animali si rivolgono a lui. Dal tempo della "Corona di ferro”, il primo film in cui i leoni di Lombardi ebbero ruolo di attori, le pellicole in cui ’Tamico degli animali” ha dovuto intervenire come addestratore e come consulente sono ormai sessantatrè. E molte richieste vengono ormai anche dall’estero.
Lombardi è molto fiducioso nell’avvenire del suo lavoro. Afferma che la passione per gli animali si va estendendo sempre di più. «Cerco di contribuirvi anch’io» dice e mi mostra tre volumi illustratissimi. Sono tre libri di testo per le scuole elementari, i sussidiari per la terza, la quarta e la quinta classe compilati da Silvio Riva e Luigi Volpicelli che hanno voluto affidare a Lombardi la diffusa "sezione” di zoologia che figura in ogni volume. Sono moltissime pagine bene illustrate che attirano l’attenzione degli alunni. «Attirano tanto» dice Lombardi «che ancor prima che si iniziasse l’anno scolastico molti ragazzi avevano letto l’intero volume e mi avevano scritto».
Umberto De Franciscis, «Tempo», 1957
Riferimenti e bibliografie:
- Simone Riberto, alias Tenente Colombo
Le immagini allegate sono tratte dal libro "Animali sul set", Guido Lombardi, Testo and Immagine srl Torino, 2000