Abbe Lane riesce ad essere attrice soltanto in Italia
Abbe Lane, ancora confinata nei locali di Las Vegas o nelle vesti della provocante avventuriera dei film comici, attende da Cinecittà quell’occasione che le consenta di dimostrarsi un’attrice vera
Roma, gennaio
Il desiderio di Abbe Lane di lavorare nel cinema è senza dubbio più forte dell’attrazione dei lauti e sicuri guadagni che negli Stati Uniti le offre la danza, e della scarsa volontà che i produttori d’oltre Atlantico hanno finora dimostrato di far di lei una diva. Abbe ha da poco terminato di girare un film in Italia; fra un paio di mesi, se alcune trattative andranno in porto, sarà di
nuovo a Roma.
ABBE LANE posa in un locale notturno romano, deserto. La attrice è nata a Nuova York ventitré anni fa nel popolare quartiere di Brooklyn. Suo padre, di origine tedesca, era proprietario di un piccolo negozio di confezioni da uomo.
Il suo andirivieni fra l’America e gli Stati Uniti non ha, da vari anni ormai, altro scopo. Poco prima di partire ha ricevuto la proposta di prendere parte al film di Paolinelli, Ragazze a Tunisi; era quasi certa di non poter accettare, ma ha tenuto in sospeso la risposta sperando di poter disdire i suoi impegni.
NON E' IMPROBABILE che nel corso della stagione teatrale dell’anno prossimo Abbe Lane si decida a salire su qualche palcoscenico italiano. L’organizzazione che cura i suoi interessi di attrice (il marito Xavier Cugat non è più il suo manager e oltre che di musica si occupa di tutt’altri affari) avrebbe avuto alcune interessanti risposte dall’ impresario Remigio Paone.
La vigilia di Natale, Abbe ha debuttato intanto nel più grande hotel di Miami; poi ballerà e canterà a Las Vegas, quindi dovrebbe iniziare una tournée attraverso gli Stati Uniti. Non è dunque il lavoro che le manca; anzi, ne ha fin troppo. Le manca la soddisfazione, che dà un certo tipo di lavoro. Vuole elevarsi definitivamente dal rango di ballerina a quello più soddisfacente di attrice. E solo Cinecittà finora le ha offerto buone occasioni.
IL VERO CREATORE della fortuna di Abbe Lane (che già a dieci anni era comparsa una prima volta sullo schermo in un film musicale) è stato il marito, il musicista Xavier Cugat, che ella conobbe durante uno spettacolo televisivo e sposò, nel 1952. Fu il primo a intuirne le esplosive possibilità come danzatrice e cantante e a farla conoscere al pubblico intemazionale durante una lunga tournée nel Sud America che la coppia compì quasi all'indomani del matrimonio. I coniugi Cugat possiedono una bella casa a Nuova York nella quale sono conservati numerosi quadri d’autore dei quali l’attrice è una appassionata collezionista.
APPENA UN PAIO di giorni prima di partire per gli Stati Uniti l’attrice aveva terminato a Cinecittà il suo ultimo film italiano, girato a dire il vero in grande segreto e al di fuori di qualsiasi "battage" pubblicitario. La pellicola si intitolerà ”Totò, Eva e il pennello proibito” con la partecipazione naturalmente del popolare comico. Essa narra la vicenda di un copista di quadri celebri, sfruttato da una coppia di avventurieri. Per le sue contraffazioni, egli un giorno finisce in carcere. Quando riotterrà la libertà si sarà ormai fatto furbo e sfornerà tutta una serie di falsi che riuscirà a vendere per fortissime somme.
A. D., «Tempo», anno XXI, n.2, 13 gennaio 1959 - Fotografie di Franco Fedeli
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A. D., «Tempo», anno XXI, n.2, 13 gennaio 1959 - Fotografie di Franco Fedeli |