Micheluzzi Carlo

(Napoli, 10 maggio 1886 – Venezia, 21 novembre 1973) è stato un attore italiano di teatro, cinema e televisione.

Biografia

Attore, figlio d'arte e fratello di un altro attore (Leo Micheluzzi), inizia la sua carriera nel 1903 recitando nella compagnia veneta Zago-Borisi. Nel corso del tempo forma diverse compagnie di cui fanno parte nomi importanti come Gianfranco Giachetti, Cesco Baseggio e Gianni Cavalieri. Nel 1923 sposa l'attrice Margherita Seglin.

Interpreta con successo testi di Carlo Goldoni e Giacinto Gallina e nell'ambito del teatro dialettale è uno dei pochi a muoversi con disinvoltura tra ruoli sia comici che drammatici, stimolando diversi autori a scrivere opere in veneto o a tradurre in dialetto quelle in lingua italiana. Grande interprete del teatro goldoniano e veneto, interpreta con la regia di Renato Simoni Le baruffe chiozzotte nel 1936, La famiglia dell'antiquario nel 1939, La putta onorata nel 1950 con la regia di Giorgio Strehler e L'avaro fastoso nel 1956. Dopo essere ritornato nel 1957 per alcuni anni a formare una compagnia con Baseggio, Micheluzzi lascia le scene nel 1961, accomiatandosi dal pubblico in quella che rimane la sua ultima recitazione: Il burbero benefico di Goldoni.

Micheluzzi debutta nella maturità (1939) anche nel cinema interpretando gustosi ruoli come caratterista (in Ore 9: lezione di chimica è il facoltoso commendatore padre di Alida Valli e in Totò al giro d'Italia è il diavolo). Durante il periodo della Repubblica Sociale Italiana è uno dei pochi attori attivi nella cinematografia repubblichina. Presente in diverse rappresentazioni di commedie goldoniane nei primi anni di attività della televisione, era il padre degli attori Tonino e Franco Micheluzzi.

È morto a Venezia nel novembre del 1973 a seguito di un collasso.


Galleria fotografica e stampa dell'epoca

1940 05 11 Il Piccolo delle ore diciotto Carlo Micheluzzi intro

«Il Piccolo delle ore diciotto», 11 maggio 1940


1973 11 22 La Stampa Carlo Micheluzzi morte intro

Venezia, 21 novembre.

Carlo Micheluzzi, uno del più significativi attori del teatro veneziano, è morto la scorsa notte per un collasso dopo alcuni giorni di malattia. Aveva 87 anni. Erede di una illustre famiglia di attori veneti (che risaliva a Goldoni) era il più vecchio capocomico dialettale italiano.

Nato a Napoli, fu avviato dal padre Francesco agli studi e al impiegò poi a Padova. Debuttò nel 1903 come a generico primario a nella compagnia di Corazza e fino al 1916 fece parte di compagnie in lingua con Mariani, Gandusio, Emma Grammatica e Benini, Nel 1919 diresse con Messetti la compagnia « La serenissima » e l'anno successivo fu a capo di una propria formazione attiva, sotto varie forme, fino al 1957,

Con Giachetti e Baseggio è stato uno dei capocomici che più lavorarono per tenere in vita e far conoscere i capolavori goldoniani e la tradizione del teatro veneto. Fra le sue maggiori interpretazioni Zente rejada, L'Onorevole Compodarsego, Sior Todaro Brontolon, Baruffe chiozzotte, dirette da Renato Simoni e La putta onorata, con la regia di Strehler. Nel 1956 aveva recuperato un'altra commedia goldoniana, L avaro fastoso, mal rappresentata in Italia e da lui ridotta in veneto con la collaborazione di Bertolini. Per il cinema lavorò sporadicamente. Tra i suoi film si ricordano Ore nove, lezione di chimica, Voglio vigere così, Avanti c’è posto, La maestrina, La donna è nobile. Recitò nella compagnia di Baseggio dal '58 al '61. In quell'anno lasciò definitivamente il teatro.

«Stampa Sera», 22 novembre 1973



Filmografia

Eravamo sette sorelle, regia di Mario Mattoli (1939)
Lo vedi come sei... lo vedi come sei?, regia di Mario Mattoli (1939)
Ore 9: lezione di chimica, regia di Mario Mattoli (1941)
Voglio vivere così, regia di Mario Mattoli (1941)
Avanti c'è posto..., regia di Mario Bonnard (1942)
La donna è mobile, regia di Mario Mattoli (1942)
Incontri di notte, regia di Nunzio Malasomma (1942)
Una storia d'amore, regia di Mario Camerini (1942)
C'è sempre un ma!, regia di Luigi Zampa (1943)
In due si soffre meglio, regia di Nunzio Malasomma (1943)
La locandiera, regia di Luigi Chiarini (1944)
Fiori d'arancio, regia di Hobbes Dino Cecchini (1944)
Peccatori, regia di Flavio Calzavara (1944)
Senza famiglia, regia di Giorgio Ferroni (1944)
I figli della laguna, regia di Francesco De Robertis (1945)
Trent'anni di servizio, regia di Mario Baffico (1945)
Il tiranno di Padova, regia di Max Neufeld (1946)
La gondola del diavolo, regia di Carlo Campogalliani (1946)
Sangue a Ca' Foscari, regia di Max Calandri (1946)
L'orfanella delle stelle, regia di Giovanni Zannini (1947)
Totò al giro d'Italia, regia di Mario Mattoli (1948)
Sul ponte dei sospiri, regia di Antonio Leonviola (1952)
La moglie è uguale per tutti, regia di Giorgio Simonelli (1955)
Le diciottenni, regia di Mario Mattoli (1955)

Prosa televisiva

I rusteghi di Carlo Goldoni, regia di Cesco Baseggio e Lyda C. Ripandelli. Interpreti: Canciano: Gino Cavalieri; Conte Riccardo: Luciano Paladini; Felice: Elsa Vazzoler; Filippetto: Claudio Giuntoli; Lucieta: Luisa Baseggio; Lunardo: Cesco Baseggio; Margarita: Milena Ariani; Marina: Margherita Seglin; Maurizio: Emilio Rossetto; Simone: Carlo Micheluzzi; in onda sul Programma Nazionale il 1º gennaio 1958
Il geloso avaro, regia di Cesco Baseggio e Lino Procacci. Interpreti: Argentina: Elsa Vazzoler; Balanzoni: Carlo Micheluzzi; Brighella: Emilio Rossetto; Don Gesmondo: Luciano Zuccolini; Don Luigi: Franco Micheluzzi; Don Onofrio: Gino Cavalieri; Donna Aspasia: Margherita Seglin; Donna Lisa: Luisa Baseggio; Felicina: Milena Ariani; Giannino: Willy Moser; Giulia: Maria Diodà; Grillo: Claudio Giuntoli; Pantalone: Cesco Baseggio; Pasquina: Lella Poli; Sandra: Carmela Rossato; Traccagnino: Giorgio Gusso; in onda sul Programma Nazionale il 17 febbraio 1958
Se no i xe mati non li volemo, regia di Carlo Lodovici e Alberto Gagliardelli. Interpreti: Anzolo Mostaci: Aldo Capodaglio; Avv. Giostra: Giorgio Gusso; Bortolo Ciocci: Gino Cavalieri; Ginetta: Luisa Baseggio; Irma: Elsa Vazzoler; La nana: Carmela Rossato; Momi Tamberlan: Cesco Baseggio; Piero Scavezza : Carlo Micheluzzi; Prof. Rosolillo: Franco Micheluzzi; Ragazzo: Walter Ravasini; Sioria: Emilio Rossetto; Una sartina: Leila Poli; in onda sul Programma Nazionale il 29 settembre 1958.
Il tramonto, regia di Carlo Lodovici e Alberto Gagliardelli. Interpreti: Buran: Giorgio Gusso; Callisto: Gino Cavalieri; Carletto: Walter Ravasini; Conte Cesare: Cesco Baseggio; Contessa Pivioto: Carmela Rossato; Don Savino: Carlo Micheluzzi; Eva: Elsa Vazzoler; Il dottore: Franco Micheluzzi; La Baronessa: Margherita Seglin; Marasca: Giancarlo Maestri; Marianna: Rina Franchetti; Ottavio: Gino Lazzari; Paolo: Emilio Rossetto; in onda sul Programma Nazionale il 27 ottobre 1958

Prosa teatrale

Il campiello di Carlo Goldoni, regia di Renato Simoni con Laura Adani, Margherita Seglin, Wanda Capodaglio, Gino Cervi, Cesco Baseggio, Carlo Micheluzzi. Venezia campiello del Piovan alla Bragora (1939)
La putta onorata, di Carlo Goldoni, regia di Giorgio Strehler, scene di Gianni Ratto, costumi di Ebe Colciaghi, musiche di Ermanno Wolf Ferrari. Con Wanda Baldanello, Cesco Baseggio, Lilla Brignone, Marina Dolfin, Tonino Micheluzzi, Carlo Micheluzzi, Gianni Santuccio, Margherita Seglin. Campo S. Trovaso, XI Festival Internazionale del Teatro, Venezia, 20 luglio 1950.
Chi la fa l'aspetti di Carlo Goldoni, regia di Carlo Lodovici, scene di Mario Ronchese costumi di Mischa Scandella, musiche di Sante Zanon. Con Cesco Baseggio, Elsa Vazzoler, Gino Cavalieri, Margherita Seglin, Carlo Micheluzzi, Luisa Baseggio, Rina Franchetti, Giorgio Gusso, Aldo Capodaglio, Leila Poli, Giancarlo Maestri (1959)


Sintesi delle notizie estrapolate dagli archivi storici dei seguenti quotidiani e periodici:
  • «Il Piccolo delle ore diciotto», 11 maggio 1940
  • «Stampa Sera», 22 novembre 1973