Il misterioso trasloco di Walter Chiari

E’ difficile dire che cosa ci sia di vero nelle voci di un romanzetto fra Ava Gardner e Walter Chiari, impegnati a Roma nella lavorazione di un film; e un segretissimo trasloco non ha certo contribuito a chiarire le cose.

Roma, agosto

Per sedici giorni — da tanto ormai dura la permanenza di Ava Gardner e dei suoi compagni di lavoro a Roma — nessuno è riuscito ad ottenere un appuntamento dall’attrice americana e dal suo partner italiano. Se si cerca Ava nei grande albergo romano che la ospita si può avere forse la fortuna di scambiare qualche parola in spagnolo con la segretaria dell’attrice la quale non manca di informare corte-semente l’interlocutore che la signora o è assente o sta riposando. Mentre gli altri due protagonisti della ”Capannina" (della quale si stanno ultimando a Roma gli interni), i due attori inglesi David Niven e Stewart Granger si vedono frequentemente in giro e impiegano le ore libere dal lavoro come fa ogni altro straniero a Roma, di Ava e di Walter Chiari non è possibile aver notizie. Se si telefona in casa dell’attore, una casa fino a due settimane fa cordialissima, da cui si rispondeva sempre con sollecitudine, non si ottiene che una generica risposta della governante: «Sta a Fregene».

AVA GARDNER fotografata con Stewart Granger (a sinistra) e con Walter Chiari (a destra). I due attori lavorano con lei nel film "La capannina”, del quale si stanno attualmente girando gli interni a Cinecittà; una parte del lavoro era stata realizzata in precedenza negli studi londinesi di Elstree.

Un caso, è sempre il caso l'alleato migliore, ha permesso a qualcuno di sapere che nelle ultime settimane Walter Chiari, tramite il suo agente pubblicitario, ha preso in affitto un lussuoso appartamento ammobiliato dove aveva trasportato i suoi abiti pur senza lasciare il suo alloggio ufficiale a Monte Mario. Un caso, abbiamo detto, perchè la signora che ha subaffittato il suo appartamento per i mesi estivi era amica di un giornalista, e al giornalista lo ha raccontato innocentemente tra una smazzata e l’altra di bridge durante la sosta in una stazione termale. Cosi si è potuto sapere che la ”Fregene” di cui la la governante di Walter in realtà quasi nel centro della città, al numero 51 di viale Parioli. L’appartamento ha due grandi camere da letto, un vasto soggiorno, due bagni e un salotto. Il perchè di questo parziale trasloco non è chiaro; e le manovre che si circondano di troppo mistero hanno il torto di risvegliare troppe curiosità.

Walter Chiari e Ava Gardner ripassano una scena dil film del quale è regista e produttore l'americano Mark Robson.

Intanto è maturata per Chiari una grossa novità. Nel corso della interpretazione della ”Capannina" si è visto offrire un contratto per cinque film dalla stessa Casa americana che ha in contratto la Gardner. La proposta sarebbe caduta nel nulla, perchè Walter non intende lasciare il teatro che è la sua passione e che gli ha dato le maggiori soddisfazioni, se la "Metro” rendendosi conto di questa esigenza non gli avesse concesso di interpretare i cinque film durante cinque anni consecutivi, nel periodo da maggio a settembre di ciascun anno. La situazione può avere dunque un ultimo sviluppo: tra Walter ed Ava, scritturati dalla stessa "marca”, i rapporti sentimentali, se ve ne sono o ve ne saranno, dovranno essere regolati dall’onnipotente ufficio pubblicità che sa misurare l’effetto che gli amori, i divorzi, i matrimoni, possono avere sul pubblico.

LA STORIA NARRATA dal film, tratta da una commedia di successo di André Roussin, è quella di due uomini e una donna naufragati su un’isola deserta. I due uomini sono impersonati da Stewart Granger e da David Niven. Ma sull’isola c’è anche un terzo personaggio: un negro nella commedia, danese nel film, naufragato qualche tempo prima. Walter Chiari è il marinaio danese, terzo incomodo fra Granger (che nel film è il marito di Ava Gardner) e Niven che mira a conquistare la donna.

U. d. F., «Tempo», anno XVIII, n.34, 23 agosto 1956