Articoli & Ritagli di stampa - Rassegna 1953



Indice degli avvenimenti importanti per l'anno 1953

26 gennaio 1953 Cinque anni di reclusione sono stati complessivamente inflitti dal Tribunale alle tre persone che, nel giugno 1951, misero in dubbio la discendenza imperiale del principe Antonio Angelo Flavio Comneno Lascaris de Curtis, in arte Totò, incorrendo nel reati di calunnia e di diffamazione.

9 settembre 1953 Viene conferita a Totò la "Maschera d'Argento" per la sua attività teatrale, sebbene da anni abbia abbandonato le scene per lo schermo.

Indice della rassegna stampa dei film per l'anno 1953

Maggio 1953 - Esce il film di montaggio «Dieci anni della nostra vita», contenente alcune sequenze di film di Totò

L'uomo, la bestia e la virtù (Distribuzione: 2 maggio 1953)

Una di quelle (Distribuzione: 1 agosto 1953)

Un turco napoletano (Distribuzione: 5 agosto 1953)

Il più comico spettacolo del mondo (Distribuzione: 17 ottobre 1953)

Altri artisti ed altri temi


Totò

Articoli d'epoca, anno 1953

17 Gen 2014

Totò e la nobiltà: la casta è casta e va sì rispettata...

Totò e la nobiltà: la casta è casta e va sì rispettata... Indice Premessa Cronistoria delle vicende processuali Documentazione ufficiale Sintesi della riconosciuta discendenza nobiliare Galleria fotografica e rassegna stampa Gli antagonisti:…
Daniele Palmesi, Federico Clemente
14459
13 Set 2014

Marziano II Lavarello, Imperatore di Bisanzio?

MARZIANO II, IMPERATORE DI BISANZIO? Totò e Marziano, in lotta per il titolo di Imperatore di Bisanzio: i fatti La vicenda ha inizio alla fine dell'anno 1952 quando il Conte Luciano Pelliccioni Di Poli (consulente araldico di Totò) presenta alla…
Daniele Palmesi - Federico Clemente
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Totò, il magnifico burattino

Totò, il magnifico burattino Totò, il magnifico burattino Molti anni or sono — troppi per i nostri gusti, perchè si tratta del tempo in cui eravamo bambini — vedemmo uno spettacolo di marionette artistiche, probabili antenate dei pupi di Podrecca.…
Dino Falconi e Angelo Frattini, «Guida alla rivista e all'operetta», 1953
1483

Totò si converte all'arte di Pirandello

Totò si converte all'arte di Pirandello E Orson Welles mangia nel film molti piatti di spaghetti e otto torte Stefano Vanzina, noto sotto lo pseudonimo di Steno, è giunto ormai alla decima regia della sua carriera cinematografica. Dopo aver…
Renzo Trionfera, «L'Europeo», anno IX, n.9, 26 febbraio 1953
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Ruggiscono sullo schermo i leoni in rilievo

Il più comico spettacolo del mondo: ruggiscono sullo schermo i leoni in rilievo Intanto anche in Italia i produttori dei film a tre dimensioni ordinano centinaia di migliaia di occhiali polaroid La pericolosa concorrenza della televisione ha…
Renzo Trionfera, «L'Europeo», anno IX, n.19, 7 maggio 1953
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Fora lo schermo il mento di Totò

Fora lo schermo il mento di Totò Nel suo ultimo film, «Il più comico spettacolo del mondo», parodia di un recente successo di Cecil B. De Mille, il Principe De Curtis apparirà in rilievo agli spettatori. Fra i cineasti italiani Totò è certamente il…
Italo Dragosei , «Festival», 6 giugno 1953
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02 Feb 2014

Il più comico spettacolo del mondo (1953)

Il più comico spettacolo del mondo Se le mie buffonate servono ad alleviare le loro pene, rendi pure questa mia faccia ancora più ridicola, ma aiutami a portarla in giro con disinvoltura. C'è tanta gente che si diverte a far piangere l'umanità, noi…
Daniele Palmesi, Federico Clemente
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02 Feb 2014

L'uomo, la bestia e la virtù (1953)

L'uomo, la bestia e la virtù La capitale della Francia è Vienna, attraversata dal fiume Po che si getta nel Mar Nero, bagnando Palermo, capitale dell'Italia settentrionale. Non c'è male, ti darò nove.Paolino De Vico Inizio riprese: gennaio 1953,…
Daniele Palmesi, Federico Clemente
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03 Feb 2014

Un turco napoletano (1953)

Un turco napoletano Io sono nato col destino di essere forte, la mia è la forza del destino.Felice Sciosciammocca Inizio riprese: giugno 1953Autorizzazione censura e distribuzione: 5 agosto 1953 - Incasso lire 594.300.000 - Spettatori 4.525.242…
Daniele Palmesi, Federico Clemente
8967
03 Feb 2014

Una di quelle (1953)

Una di quelle Parlo solo la lingua madre perché mio padre morì quando ero bambino.Rocco Bardelli Inizio riprese: novembre 1952 , Stabilimenti Ponti - De LaurentiisAutorizzazione censura e distribuzione: 1 agosto 1953 - Incasso lire 247.200.000 -…
Daniele Palmesi, Federico Clemente
4943
25 Gen 2024

I divi della rivista: Totò

I divi della rivista: Totò Molti anni or sono — troppi per i nostri gusti, perchè si tratta del tempo in cui eravamo bambini — vedemmo uno spettacolo di marionette artistiche, probabili antenate dei pupi di Podrecca. Di quello spettacolo, due «…
"Guida alla Rivista", Dino Falconi e Angelo Frattini, "Accademia" Casa Editrice, Milano 1953
149


10, 17, 24 e 26 gennaio 1952. La fase finale del processo vede Totò contro Marziano II di Lavarello ed il suo seguito di consulenti e assistenti. Oltre a difendersi dall'accusa di diffamazione e di appropriazione impropria di titoli nobiliari, Antonio de Curtis ha denunciato Marziano II per diffamazione a mezzo stampa. Per la rassegna stampa completa: Totò e la nobiltà: la casta è casta e va sì rispettata


L'UOMO, LA BESTIIA E LA VIRTU'

Distribuzione: 2 maggio 1953

Qui la rassegna stampa e la scheda completa del film


Durante la lavorazione del suo ultimo film, Totò si è fatto costruire una roulotte nella quale soleva appartarsi, fra una ripresa e l'altra, sensibile com’egli è agli sbalzi di temperatura di questa tardiva primavera romana. La roulotte, organizzatissima, con toillette per il trucco, mobile-bar e qualche disegno di Minei alle pareti, si spostava da uno studio all’altro a seconda delle scene da girare. Totò aveva dato ordine di non essere disturbato durante il riposo pomeridiano, che considerava una sorta di "buen retiro” nel ritmo serrato delle riprese. Si diede il caso che, durante una di queste sacre pause, il produttore, Giovanni Ad-dessi, dovesse fare una comunicazione urgente al principe di Bisanzio. Il capo-ufficio stampa della casa cinematografica, una bionda ''spirituale”, ebbe l’incarico di portare il messaggio. Bussò discretamente alla porta e la socchiuse sfoderando uno smagliante sorriso: « Scusi, principe, posso dirle una parola? ».

Totò, che stava seduto nella sua poltrona, paludato in una sontuosa vestaglia con stemma ricamato sul taschino, si alzò correttamente in piedi e, con tono invitante e cerimonioso, rispose: «Purché non sia quella di Cambronne, dica pure».

«Tempo», 1 giugno 1953


«Film d'oggi», 3 giugno 1953


1953 06 11 Gazzetta del Popolo Film Toto intro

Nel corso di una sua inchiesta critico-amministrativa sul tema «Film italiani nel mercato interno» il settimanale Cinespettacolo diretto da Alessandro Ferraù fornisce sulle vicende economiche del cinema in Italia una serie di ragguagli statistici bensì particolarmente destinati alla meditazione dei tecnici ma tali — mi sembra — da poter interessare anche il comune spettatore pagante che tutto sommato e, nella sua modestia, senza neppur sospettarlo è all’origine di codesto grosso gioco di quattrini. [...]

Appena un poco al di sotto — da 480 a 500 milioni — è un altro film della serie « popolare », Core ’ngrato di Brignone che procede a pari merito con Totò cerca casa di Steno e Monicelli. E chiudono infine l’elenco con incassi varianti fra i 400 e i 430 milioni Il lupo della Sila di Coletti, Cielo sulla palude di Genina, Totò sceicco di Mattoli, L’imperatore di Capri di Comencini, I cadetti di Guascogna di Mattoli, Il caimano del Piace di Bianchi. Napoli milionaria di Eduardo De Filippo, 47 morto che parla di Bragaglia, Riso amaro di De Santis, In nome della legge di Germi, Figaro qua... Figaro là di Bragaglia, Totò le Mokò di Mattoli.

«In questi venticinque film che detengono la palma degli incassi — commenta il compilatore dell'inchiesta — abbiamo i quattro film che fino ad oggi ha interpretato Silvana Mangano (Anna, Il brigante Musolino, Il lupo della Sila, Riso amaro): cinque film interpretati da Amedeo Nazzari (Catene, Tormento, I figli di nessuno, Il brigante Musolino. Il lupo della Sila), nove film interpretati da Totò (Guardie e ladri, Totò a colori, Totò cerca casa, Totò sceicco, L’imperatore di Capri, Napoli milionaria, 47 morto che parla. Figaro qua... Figaro là. Totò le Mokò) ». [...]

Gigi Caorsi, «Gazzetta del Popolo», 11 giugno 1953


UNA DI QUELLE

Distribuzione: 1 agosto 1953

Qui la rassegna stampa e la scheda completa del film


«L'Europeo», 2 agosto 1953


Totò si trova attualmente sulla Costa Azzurra per trascorrere le vacanze in compagnia della giovane fidanzata Franca Faldini.

«Gazzetta del Popolo», 4 agosto 1953


UN TURCO NAPOLETANO

Distribuzione: 5 agosto 1953

Qui la rassegna stampa e la scheda completa del film


La comicità di Totò

La comicità di Totò nasce da un meccanismo ben congegnato. Egli più che un attore è un mimo e perciò raramente gli accade di creare un personaggio vero e nuovo, ma perlopiù dispiega sopra il «cliché» dell'uomo intraprendente e libertino (in contrasto con la sua fisionomia) tutto il virtuosismo dei suoi gesti e delle sue battute. È come un commediante dell'arte a cui l'intreccio non sta molto a cuore, ma per amore del lazo e della smorfia non esita a spezzare la logica di una situazione, la coerenza di un personaggio, la credibilità di un sentimento. Ma questo virtuosismo seppur divertente, rivela a lungo andare qualche cosa di meccanico poiché si fonda sui soliti espedienti. E anche qualche cosa di scarsamente umano. Mentre l'umorismo del miglior Chaplin consiste in una visione personale del mondo resa con i contrasti più impensati, quello di Totò (ed è un confronto puramente esplicativo) non è che una smorfia bizzarra.

«Il Biellese», 29 settembre 1953


«Se vi capitasse in questi giorni di percorrere la via Appia Nuova, potreste imbattervi in un gippone, guidato da un brigadiere e con a bordo una bella e giovane ragazza. Guardando bene, vi accorgereste che l'arcigno brigadiere non è altri che il popolare attore Totò, il quale per l’occasione porta un paio di fieri baffetti, e che la ragazza dall’aria dimessa e un po’ triste è Anna Maria Ferrero. Dietro qualche curva, infine, scoprireste il regista Mario Monicelli, in agguato dietro la macchina da presa per ‘girare’ i vari passaggi dello strano gippone.

Il film che Mario Monicelli, questa volta da solo e non più in coppia con Steno, sta realizzando, si intitola Totò e Carolina, e si ricollega, per lo spirito, il soggetto e l'interpretazione principale, a Guardie e ladri e a Totò e i re di Roma di Steno e Monicelli. Queste opere cinematografiche, come si sa, hanno detto qualcosa nel campo del film comico popolare; risultati assai felici sono stati raggiunti in Guardie e ladri, mentre su Totò e i re di Roma il giudizio è reso difficile dai feroci tagli che la censura ha imposto. In questi film, comunque, la comicità nasceva quasi sempre da una osservazione realistica, a volte anzi amara, della realtà quotidiana. [...] Durante una sosta, ci avviciniamo a Totò, ovvero al principe Antonio de Curtis, per scambiare con lui quattro chiacchiere. Totò, che si mostra interlocutore cordiale e premuroso, ci spiega come egli divide i suoi film in due categorie: quelli fatti di un umorismo meccanico e gratuito, che si basa su situazioni assurde o piccanti e su battute particolarmente efficaci, e quelli in cui invece l’umorismo scaturisce da situazioni tristi, o drammatiche, o addirittura tragiche; e fa i nomi di Napoli milionaria, di Yvonne La Nuit, di Guardie e ladri. [...]

Prima di allontanarci, chiediamo a Monicelli un suo parere sul problema della censura e della libertà del cinema, che tanto appassiona l’opinione pubblica in questi giorni. ‘Non posso fare altro - risponde Monicelli - che rilevare l’assurdità della censura, soprattutto della censura preventiva; questa finisce col determinare nei registi una sorta di complesso che li costringe a vedere le cose in modo diverso da quello che essi vorrebbero. Tutto ciò appare ancora più assurdo quando si pensa che i film meno bersagliati dalla censura sono quelli che contengono vere e proprie offese al buoncostume. Se na censura dev’esserci, essa, tutt’al più, deve limitarsi alle offese al buoncostume, ma per il resto lasciare ai cineasti la più ampia libertà creativa.”»

Franco Giraldi, «L'Unità», 29 settembre 1953


Le «Maschere d'Argento» - I premiati per il 1952 per il teatro e la rivista

Roma, 8 settembre.

Questa sera il sindaco di Roma Rebecchini, nel corso di una eccezionale serata di gala, alla quale partecipavano numerosi gli attori, autori, musicisti del teatro di rivista e della musica leggera anche radiofonica, ha consegnato i premi delle «Maschere d'argento» assegnati a coloro che si sono maggiormente distinti nella nata di corsa nel campo dello spettacolo leggero. Per il teatro sono stati premiati: fuori concorso Michele Galdieri, Wanda Osiris e Totò: il principe De Curtis anche questa volta ha ricevuto il riconoscimento, sebbene da anni abbia abbandonato le scene per lo schermo.
Figurano poi nell'elenco l'impresario Remigio Paone, gli autori Armando Curcio, Garinei e Giovannini, i comici Renato Rascel e Carlo Dapporto e la soubrette Lucy D'Albert, gli attori fantasisti Billi e Riva e le sorelle Nava, il presentatore della radio Nunzio Filogamo, i cantanti Maria Paris e Giacomo Rondinella [...]

«Il Messaggero», Roma, 9 settembre 1953


IL PIU' COMICO SPETTACOLO DEL MONDO

Distribuzione: 17 ottobre 1953

Qui la rassegna stampa e la scheda completa del film


Totò non può venire per un tuffo nel Tevere

Totò, il popolare comico della rivista e del cinema, non potrà essere a Torino sabato sera per presentare al Teatro Alfieri la «vetrina» delle sue canzoni. L'attore ha infatti corso il rischio di annegare nel Tevere e ora si trova a letto con una forte broncopolmonite.
Come è noto, Totò girava in questi giorni il film "Totò e Carolina" a Roma. Una scena del film richiedeva un suo tuffo nel Tevere, ma, naturalmente, sarebbe toccato alla controfigura il piacere di un bagno fuori stagione. Invece, l'altro ieri, mentre girava la scena sulla sponda del fiume, l'attore è caduto in acqua. E' stato subito ripescato, ma l'acqua fredda gli ha procurato un malanno coi fiocchi e Totò non potrà intervenire allo spettacolo di sabato e domenica con l'orchestra Angelini e le attrazioni internazionali, che comunque avrà luogo secondo il programma già fissato.

«La Stampa», 18 novembre 1953



Inizia il lavoro della commissione giudicatrice per l'ammissione - tra oltre quattrocento candidate - alla fase finale del 4° Festival della Canzone Italiana, che si svolge nel gennaio del 1954 a Sanremo. Delle venti canzoni partecipanti, figura "Con te", scritta da Antonio de Curtis. Leggi l'articolo Un dilettante al Festival di Sanremo...


 

L'irresistibile Totò è arrivato ieri sera a Torino in compagnia della fidanzata, l'attrice Franca Faldini, anch'essa sulla strada della celebrità. L'rede del trono di Bisanzio ha trascorso piacevolmente la prima serata torinese assistendo allo spettacolo di addio delle Sorelle Nava e visitando qualche locale notturno. A Torino si fermerà qualche giorno per ultimare un film iniziato a Roma (Totò e Caronina, n.d.r.) e bruscamente interrotto da un bagno fuori programma che causò a Totò una noiosa bronchite.

«Gazzetta del Popolo», 14 dicembre 1953


Altri artisti ed altri temi

Articoli d'epoca, anno 1953

«Totò 3 D», anche l'Italia in gara per la 3D

«Totò 3 D», anche l'Italia in gara per la 3D Un prospetto pubblicato recentemente su alcune riviste fornisce un lungo elenco di nuovi metodi di cinema in rilievo: a nomi ormai notissimi come "Cinerama” si aggiungono altri meno noti come "Naturscope”…
Riccardo Redi, «Cinema», n. 108, 30 aprile 1953
771

La signora dalle piume di struzzo

La signora dalle piume di struzzo La rivista entra nella storia dello spettacolo rivendicando, con Aristofane, le sue radici classiche. Dunque, dietro i lustrini e le «paillettes», dietro le piume di struzzo i «puntini» e gli strascichi c’è una…
Roberto De Monticelli, «Epoca», anno IV, n.148, 2 agosto 1953
1168
03 Lug 2021

Circoli e censura

Circoli e censura Circoli e censura Due divieti, susseguitisi a brevissima distanza di tempo l’uno dall’altro, hanno richiamato l’attenzione sul problema dei circoli del cinema, cioè sulla loro funzione nell’ambito della cultura. I fatti, almeno…
«Cinema Nuovo», 1 giugno 1953, pagg.327-328
560
12 Apr 2023

Alla censura è vietata l'intelligenza?

Alla censura è vietata l'intelligenza? La questione dei rapporti tra il cinema e la nostra censura va diventando ogni giorno più scabrosa, ed assume aspetti via via più idonei a stimolare le apprensioni di quanti saluterebbero ancora con piacere la…
Giuseppe Sibilla, «Cinema», n.118, 30 settembre 1953
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Riferimenti e bibliografie:

Sintesi delle notizie estrapolate dagli archivi storici dei seguenti quotidiani e periodici:

  • La Stampa
  • La Nuova Stampa
  • Stampa Sera
  • Nuova Stampa Sera
  • Il Messaggero
  • Corriere della Sera
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