La rivista si è data all'ippica
Il più impassibile dei personaggi che per lunga sequela di sere sono apparsi sul palcoscenico del Nuovo a Milano, nella cornice fastosa della rivista di Garinei e Giovannini, è stato proprio Attanasio, cavallo vanesio; l'animale, si vuol dire, l'animale in carne ed ossa, briglie e coperta scozzese. Lui se ne stava impassibile al rumore degli applausi e al ritmo delle musiche di Kramer, ignaro che lo spettacolo, in fondo in fondo, contasse in buona parte su di lui per far presa.
Rascel col cavallo Attanasio: colloquio muto con in mezzo un telefono. Questi colloqui sono numerosi nella rivista: Rascel li riempie a furia di girandole.
Bisogna dire, a lode della rivista, che gli spettatori non hanno attribuito, al cavallo, più che una funzione coreografica e si sono tenuti al sodo dell'umorismo contenuto nel testo e scoppiettante dalle matte girandole di Rascel. Perciò, solo in chiave scherzosa si può dire che la rivista si è data all'ippica; meglio si potrebbe affermare che sulle piste di questo cavallo indifferente e niente affatto vanitoso, essa ha cercato una nuova strada.
La parodia dei «gangsters» è uno dei a motivi più indovinati della rivista. Ecco lo stallino Leo alle prese coi fuorilegge capitanati da Peppino De Martino.
Anche nelle nuove riviste americanizzanti, di cui Garinei e Giovannini hanno inaugurato la moda, il quadro del «charleston» è inevitabile. Qui siamo in un «night club» di New York. Al centro Kiki Urbani.
Kiki Urbani danza con Rascel nel sotterraneo nel quale i banditi hanno messo il loro covo. Notare la scena di Coltellacci. Più che da commedia musicale questa è una scena da opera. Magari da opera buffa.
Nei bassifondi di New York: le « Bluebell », notturne «Gigolettes» sullo sfondo della scena, in un tipico atteggiamento che è stato suggerito dalle coreografie di Don Arden. Don Arden viene dai teatri di Broadway.
«A solo» di Flora Medini nel quadro dell'istituto di bellezza. La scena è divisa in due, si che si abbia la sensazione di trovarsi al di sotto del piano della strada. Anche questa è una invenzione di Coltellacci.
Nicola Orsini, «Epoca», anno IV, n.130, 4 aprile 1953
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Nicola Orsini, «Epoca», anno IV, n.130, 4 aprile 1953 |