La Magnani madre ammirevole - Luca di Nannarella ha messo lo smoking

1956 Anna Magnani j78

Roma, ottobre

Queste sono le fotografie di una madre felice che festeggia il compleanno di suo figlio. La madre, lo vedete, è Anna Magnani e il figlio è Luca. La festa si è svolta martedì 23 ottobre all’Open Gate di Roma. Luca compiva quattordici anni, indossava lo smoking con la cravatta a farfalla ed appariva insolitamente sereno. Anna portava un raffinato abito da cocktail con la balza di volpe ed era ingioiellata come per una serata di gala. Da tempo non la vedevano così elegante. Di solito la Magnani non si cura molto del suo aspetto esteriore e detesta le frivolezze. Ma Luca è capace di ottenere qualsiasi cosa da lei: perfino che si pettini e si copra di perle e diamanti. « Annaré, sembri ’na regina », le dicevano dunque gli amici. E Annarella rovesciava la gola, in una risata veemente, mentre Luca la guardava con orgoglio. «Me so’ fatta bella per lui», diceva abbracciando suo figlio. E per tutta la sera gli sedette accanto, coccolandolo come un’innamorata. Solo una volta si alzò per ballare. Ma cinque minuti appena: perché Luca l’aveva pregata. « Mammà, tu non ci hai mica male alle gambe. Muoviti, dunque ». In quel momento era apparso sul volto di Anna un lampo di angoscia, una espressione da bestia ferita. Luca è infermo e non può camminare.

Questo dramma non più segreto è la tragedia di Anna Magnani. E l’amore tormentoso che essa porta alla sua creatura è una delle cose più commoventi e difficili a descrivere che ac-
cadano oggi nel superficiale mondo del cinema. Solo chi conosce a fondo Anna Magnani sa quanto infiniti siano la sua pena e il suo affetto per Luca. Se Anna recita ancora è per Luca. Se guadagna tanti soldi è per Luca. Se ride o se piange è per Luca. Il ragazzo si ammalò dieci anni fa di poliomielite e da allora vive un rassegnato calvario che lo porta, a intervalli precisi, nelle cliniche svizzere.

Qui i più celebri specialisti del mondo lo sottopongono a dolorosi interventi per farlo camminare. Quante volte i chirurghi hanno operato i piedi di Luca? Neppure Anna saprebbe dirlo. Sa solo che da quando Luca era piccolo essa fa la spola tra Roma e Losanna e aspetta dietro i vetri di una sala operatoria che le dicano il risultato del nuovo intervento e la facciano entrare nella camera d’ospedale dove Luca giace con la faccia bianca e gli occhi cerchiati. Ora Luca sta meglio. Sembra che tante sofferenze siano servite a qualcosa. Per la prima volta, in dieci anni, Anna non ha dovuto recarsi in una clinica per festeggiare il compleanno di lui. E, per meglio ricordare una data che considera meravigliosa, ha dato questo cocktail all’Open Gate invitando solo pochi amici e un fotografo. A Luca non piace la pubblicità e del fotografo avrebbe fatto volentieri a meno. Ma ha detto di sì per contentare la mamma e, mentre il flash lampeggiava, ha spento le quattordici candeline della sua torta. Con un solo soffio: come i ragazzi forti. Nannarella lo fissava con tenerezza. Ed era la Magnani che noi preferiamo.

«L'Europeo», anno XII, n.45, 4 novembre 1956


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«L'Europeo», anno XII, n.45, 4 novembre 1956