Con Jean Sorel Anna Maria Ferrero si sente protetta

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I due innamorati sono a New York per impegni di lavoro e non è escluso che il matrimonio venga celebrato a Hollywood tra un film e l’altro.

Anna Maria Ferrero ha parlato a lungo, negli ultimi tempi, del tuo progetto matrimoniale con il giovane attore francese Jean Sorel: ma riguardo al luogo e alla data delle nozze, nulla ancora è stato precisato. «Mi sposerò presto». rispondeva l’attrice alle domande degli amici romani, «forse a Parigi o forse a Los Angeles. Voglio avere due bambini, vivere serenamente. Mica intendo finire la mia vita a fare l'attrice. no?»

Sorrideva, con un'ombra di sbarazzina malizia nei bellissimi occhi, poi subito ridiventava seria e parlava del fidanzato, Jean Sorel, uno dei più favoriti attori cinematografici dell'ultima leva. Ha dovuto sormontare non poche difficoltà. per arrivare ad una certa fama: per prima cosa, decidendo d'intra prendere la carriera dell'attore, si trovò di fronte l'ostilità dei parenti, i quali gli imposero di non usare il vero nome, dandosi al cinema, bensì di adottarne uno qualsiasi. Jean appartiene ad una antica e molto illustre famìglia, che ha dato alla Francia personaggi di primo piano nel mondo della diplomazia e della politica. È cresciuto in un palazzo che è dichiarato «monumento nazionale», a Marsiglia. Ha perduto il padre durante l’ultima guerra; con sua madre, vivono le cinque sorelle.

Anna Maria e Jean si conobbero circa un anno fa, a Roma. Il giovane e bell’attore stava interpretando il film La giornata balorda con la regia di Mauro Bolognini. Qualche mese prima si era fatto luce con un’ottima interpretazione nel film francese Les lionceaux. Una sera, dunque, della primavera dell’anno scorso, Anna Maria Ferrero fu invitata al cocktail che l’attore Pierre Brice offriva, nella sua abitazione romana, in onore di Michèle Morgan.

1961-04-15-Il-Musichiere-Anna-Maria-FerreroAnna Maria Ferrero e l'attore francese Jean Sorel, i «fidanzati dell’anno», durante l'ultima passeggiata romantica al Bois de Boulogne, a Parigi, prima della partenza per New York. I due attori, conosciutisi la primavera dell'anno scorse a Roma, si sposeranno presto, probabilmente a Hollywood.

Per la verità, Anna Maria non aveva troppo voglia di divertirsi; attraversava i momenti acuti del suo disaccordo con Vittorio Gassman e si rendeva conto che il bel sogno d’amore, cullato da tanto tempo, stava ormai per naufragare; sentiva avvicinarsi fatalmente l'attimo in cui, fra lei e Vittorio, sarebbe corsa la triste frase; «tutto è finito». In quelle settimane Anna Maria conduceva una vita piuttosto appartata; trascorreva ore e ore chiusa nella sua casa, solo desiderando di piangere, giusto come accade a tutte le ragazze comuni che vedono infrangersi il loro sogno sentimentale. Ma quella sera, d'improvviso, Anna Maria decise di recarsi al cocktail di Pierre Brice: quasi avvertisse addirittura. un misterioso richiamo dei destino. E il destino, infatti, l’attendeva : con le sembianze, la personalità di Jean Sorci.

Anna Maria e Jean non impiegarono molto a fare amicizia; si videro spesso, ella si accorse che Jean era si un attore, ma anche un uomo normale. E, soprattutto, che si interessava vivamente, profondamente di lei; era pieno d'attenzioni, si preoccupava d’ogni cosa In riferimento a lei, e tutto ciò che la riguardava, riguardava subito anche lui. «Accanto a Jean»«disse un giorno Anna Maria, «mi sento protetta.» Fu una rivelazione, per i suoi amici: quel che le era sempre mancato era proprio ciò, sentirsi sorretta nella vita, in ogni cosa, grande o piccola della vita. Nel frattempo si verificò la clamorosa rottura con Vittorio Gassman: ella era ormai pienamente libera di riconoscere in se stessa il nascere del nuovo amore. «Il matrimonio con l'uomo che amo, i figli, la vita serena: ecco tutto dò che desidero», ripete Anna Maria. Ma, nei prossimi mesi, l'attendono ancora numerosi impegni per diversi film, impegni che in tutte altre località del mondo (anche a Hollywood) terranno occupato pure Jean Sorel.

Aldo Belloni, «Il Musichiere» anno III, n.120, 15 aprile 1961


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Aldo Belloni, «Il Musichiere» anno III, n.120, 15 aprile 1961