Articoli & Ritagli di stampa - Rassegna 1960



Indice degli avvenimenti importanti nel 1960

Gennaio 1960 A Totò il "Microfono d'argento"

Giugno 1960 I giornali parlano di un canile con 80 ospiti gestito da una povera signora, priva di ogni mezzo di sostentamento. 

Premio "Ulivo d'Oro" per i film "Letto a tre piazze" e "Totò, Fabrizi e i giovani d'oggi"

25 dicembre 1960 Comparve una mattina nel canile il principe Antonio de Curtis. Era accompagnato da Franca Faldini. Si lasciò abbondantemente sporcare dalle zampe dei cani il bel vestito «principe di Galles»; accarezzò il muso del più petulanti; distribuì biscotti ai malati; udì la storia di Mariolina, morta bruciata da una candela, e di Elide Brigada. rimasta senza un soldo per amore del bastardi sottratti alla camera a gas. Alla fine disse: «A questi cani ci penso io».

Indice della rassegna stampa dei film per il 1960

Noi duri Distribuzione: 17 febbraio 1960

Signori si nasce Distribuzione: 5 aprile 1960

Letto a tre piazze Distribuzione: 20 luglio 1960

Totò, Fabrizi e i giovani d'oggi Distribuzione: 26 luglio 1960

Risate di gioia Distribuzione: 11 ottobre 1960

Chi si ferma è perduto Distribuzione: 10 dicembre 1960

Altri artisti ed altri temi


Totò

Tristezza di Totò

Antonio de Curtis, indubbio discendente degli imperatori di Bisanzio, ma più noto come attore comico sotto il nome di Totò, è piuttosto triste di questa seconda qualità che contrasta troppo con la prima. Epperò, egli osserva, bisogna continuare a ridere. Altrimenti chi dà da mangiare al principe?

«L'Unità», 25 gennaio 1960


La causa per la selezione delle canzoni di Sanremo - Si è costituita in giudizio la società che esercisce il Casinò

Roma 5 febbraio, notte.

Questa mattina, dinanzi ai giudice Virgilio, della prima sezione del Tribunale civile, si è costituita in giudizio la Società che gestisce il Casinò municipale di Sanremo nella causa promossa dalla Società editrice musicale «Murolo» contro l’Ente Festival della canzone di Sanremo. Com'è noto, la Società musicale «Murolo» ha chiesto al Tribunale di accertare se la Commissione selezionatrice delle canzoni abbia commesso delle infrazioni al regolamento nella scelta delle canzoni da presentare al Festival. I legali della Società «Murolo» hanno chiesto al giudice di emettere un provvedimento di urgenza al fine di ottenere il sequestro degli atti della Commissione selezionatrice.

Sempre stamane, il sostituto procuratore della Repubblica ha interrogato il principe Antonio de Curtis, in arte «Totò».

«Corriere d'informazione», 5 febbraio 1960 - Per approfondire: «Non faccio l'uomo di paglia per Sanremo»


Vanno a Roma per vedere Totò

Un gruppo di 20 scolaretti di Paderno del Grappa è giunto a Roma per «vedere da vicino Totò». Essi sono stati ospiti in un caratteristico ristorante, dell'attore, che ha donato ai piccoli ammiratori molti giocattoli.

«Corriere d'Informazione», 7 febbraio 1960


NOI DURI

Distribuzione: 17 febbraio 1960

Qui la rassegna stampa e la scheda completa del film


Totò rifà la «Dolce vita»

Roma, 29 febbraio.

Il principe Antonio De Curtis, Totò, ha firmato un contratto cinematografico che lo impegna ad «entrare in dolce vita». Il successo di cassetta della felliniana «Dolce vita» ha indotto altre produzioni a sfruttare, come del resto avviene ogniqualvolta un film piace al pubblico, la fortuna di un titolo. Così si annuncia già una parodia della pellicola di Fellini. Si intitolerà «Totò e la dolce vita». Le riprese cominceranno in aprile.

«Corriere d'informazione», 1 marzo 1960


Totò, Sordi e Mastroianni firmano contratti con la televisione

Sebbene affermino che la tv tende a « bruciare » la popolarità di un attore nel momento stesso in cui sembra esaltarla, i grossi nomi della scena e dello schermo finiscono un poco alla volta per essere attratti dal nuovo mezzo di diffusione presso i più vasti strati di pubblico. Dopo Totò, che ha aderito a partecipare alla rubrica « Novelliere » che metterà in onda una serie di novelle sceneggiate a partire dal 10 maggio e con la prestazione di un gran numero di attori, è ora la volta di Alberto Sordi, il quale ha acconsentito ad intavolare trattative per apparire sul video probabilmente nel corso dell'estate. [...]

«La Stampa», 6 aprile 1960 - Per approfondire: «Progetti televisivi mai realizzati»


Totò (registrato) ospite di "Souvenir"

Una lieta sorpresa (preventivamente registrata, a scanso di scioperi) riserva «Souvenir» di stasera agli ammiratori dell'impareggiabile Totò: il principe Antonio De Curtis di Bisanzio, come ama farsi chiamare dai propri dipendenti il più popolare fra i nostri attor comici, si è finalmente convinto a lasciarsi inquadrare il prestigioso mento dalle patrie telecamere; tutto merito dell'intraprendenza e del savoir faire del simpatico Teddy Reno, che in onore dell'ospite canterà "T'aggio lassà"; una canzone composta dallo stesso Totò.

«La Stampa», 12 aprile 1960


SIGNORI SI NASCE

Distribuzione: 5 aprile 1960

Qui la rassegna stampa e la scheda completa del film


Dopo la lunga malattia agli occhi, Totò ha ripreso in pieno la sua attività artistica e giorni fa ha ricevuto i fotografi nella sua abitazione romana.

«Il Messaggero», 13 aprile 1960


Per approfondire: «L'Ospizio dei trovatelli»


RISCHIANO LA CAMERA A GAS

Colletta degli agenti per salvare i cani della signorina Elide

Se non verrà pagato l’affitto arretrato, il canile dovrà essere sgomberato e la sorte delle ottanta povere bestie sarà segnata

Roma 10 giugno, notte.

Sulla via di Boccea, all’estrema periferia di Roma, capita spesso di vedere qualcuno con un pentolino In mano. Per lo più è gente anziana, uomini e donne: c tutti portano, con quel pentolino, un po' di zuppa per gli ottanta cani che la signorina Elide Brigata ha raccolto nel suo canile. Questa gente si è sempre vista, da quando esiste il canile: ma adesso che il canile è divenuto famoso, in seguito a una Intimazione di sfratto, si vede anche più di frequente.

Il mondo della signorina Elide, questo piccolo «orto concluso» che esprime ormai tutta la sua vita, si compone di due casette, tre recinti divisi l'uno dall'altro da reti metalliche e un granalo. Nelle due casette abitano Nico e Giuseppe, i due «luogotenenti» di Elide, e qualche volta lei stessa si ferma a passarvi la notte, disertando il modesto appartamento che ha in affitto via Berengario: i tre recinti sono per gli ottanta cani, i quali, d'inverno, vanno a dormire nel granaio. Ora, secondo il proprietario del piccolo «orto concluso» della signorina Elide, ella sarebbe ima inquilina morosa, in debito verso di lui di 120 mila lire.

Lo sfratto era per la fine di maggio ed è stato prorogato alla fine di questo mese. Se la signorina Elide pagherà in tempo utile le 120 mila lire, nessuno la manderà via: se. invece. non le pagherà, dovrà andarsene e gli ottanta cani finiranno nella camera a gas. Il lato forse più inconsueto di questa vicenda è che lo stesso Commissariato di Primavalle, cui spetta il compito di eseguire lo sfratto, ha aperto una colletta, attraverso il proprio ufficio d'assistenza, per mettere insieme le 120 mila lire della signorina Elide. Non è molto facile che si riesca a raggiungere in pochi giorni una simile cifra: ma la signorina Elide è convinta di si, visto che lei riesce tutte le mattine. pur non disponendo di fondi, a risolvere il problema del gagliardo appetito di ottanta cani.

La donna e il cucciolo

Qualcuno ha un po' sorriso, è vero, di questa «curiosa signorina Elide». già piuttosto avanti negli anni, e interamente votata al cani. In fondo, è perfettamente comprensibile che si possa sorridere. Eppure c'è qualcosa, nella vita della «curiosa signorina a, per cui, ad un certo momento, è altrettanto comprensibile che non si sorrida più. Un giorno (era giovane, allora) volle bene a un ufficiale medico: la guerra d'Africa glielo portò via, ed ella non ne ha saputo più nulla. Più tardi, cancellato dal suo ricordo l'ufficiale medico, volle bene a un altra: la seconda guerra le portò via anche questo, ed ella, una certa mattina di dieci anni fa, andò a trovarlo in un manicomio.

Il suo mondo cominciò a popolarsi di cani proprio quella mattina uscendo dal manicomio. Capiva che, da quel momento, qualcosa di definitivo era naufragato in lei: era naufragata la possibilità di voler bene una terza volta. Era sola, e non poteva confidare a nessuno questa sua sensazione. Si volse, e si trovò dietro un cucciolo. Si fermarono un attimo tutti e due, il cucciolo e la donna. guardandosi seriamente negli occhi; poi ripresero insieme la strada fino a! piccolo appartamento della signorina Elide, in via Berengario.

Questo cane si chiama Jack; oggi il vero, l'unico capo del canile di via Boccea, questo canile con cui la «curiosa signorina» ha adempiuto al suo impegno verso i cani randagi: un impegno assunto il giorno stesso del suo incontro con Jack. Ella, in un primo momento, tentò di trovare anche a Jack, come tentò sempre di trovare, a tutti i cani che le vengono ad accucciarsi ai piedi. un altro padrone, per diminuire di qualche unità i gagliardi appetiti del suo canile: ma la straordinaria intelligenza di Jack gli permise di capire che al quinto disastro da lui commesso tutti si affrettavano a sbarazzarsi di lui e a riaccompagnarlo al canile. Ed ecco che Jack, in ciascuna delle tre case dove si trovò ad alloggiare per alcuni giorni, ha portato a termine con la maggiore rapidità possibile cinque disastri. Nell’ultima casa, per esempio, ha mandato in briciole un vaso cinese di gran pregio, ha infranto una porta a vetri, ha sventrato un materasso. ha ridotto a pezzi prima un cappello della signora, poi una giacca da «smoking» dei padrone. appena portata dal sarto. Fiero di questi cinque disastri compiuti nello spazio di tre giorni, ha rifatto il suo ingresso nei canile dove è rimasto per sempre.

Il vecchissimo «Zog»

Il solo cane che non vive in uno dei tre recinti, ma isolato, in una cuccia tutta per sè, è il vecchissimo Zog. Zog fu portato al canile un paio di mesi fa. Non era randagio ma apparteneva. anzi, a una famiglia benestante, dove tutti avevano molte attenzioni per lui. Quale demone si sla improvvisamente impadronito di Zog, fino a indurlo ad aggredire la padrona. e a staccarle netto il naso, nessuno può sapere. Fatto sta che questo naso fu staccato. Il padrone voleva prendere il cane e portarlo al canile municipale, perchè lo uccidessero. La padrona invece per quanto non avesse più naso, perorò la causa di Zog: e Zog venne trasferito nel canile di via di Boccea. dove aspetta di morire (ha più di quindici anni) meditando sul suo misfatto.

Questo è il piccolo «orto concluso» della signorina Elide. Nel passato di lei non c'è che l’ombra di quei suoi due amori naufragati. Poi, da quando Jack le zampettò dietro la mattina in cui usciva dal manicomio. Il suo mondo si è popolato di cani. E’ giusto, infine, che si sorrida un po' della «curiosa signorina»: ma è anche giusto che gli agenti del commissariato di Primavalle abbiano fatto una colletta per metterle insieme le 120 mila lire e lasciarla dov'è col suoi ottanta cani.

Enzo Grazzini, «Corriere della Sera», 11 giugno 1960


Tragica morte a Roma dell' "amica dei cani"

E' stata investita dalle fiamme mentre preparava il «pappone» per i suoi 80 «protetti»

Roma 28 giugno, notte.

È morta in un ospedale romano, per collasso conseguente alle gravissime ustioni riportate alcuni giorni or sono, Marolina Mariani, una donna di 51 anni, conosciuta negli ambienti zoofili come «l’amica dei cani». Ne aveva raccolti un’ottantina in un recinto del villaggio San Francesco, presso Acilia: tutti destinati, senza il suo pietoso aiuto, alla camera a gas del canile municipale; e li curava e nutriva a prezzo di inenarrabili sacrifici, lesinando su tutte le esigenze della propra modestissima vita, fidando solo nella carità di altri cinofili. Un inserviente, di cui la cronaca conosce soltanto il nome — Riccardo —, la coadiuvava nella difficile impresa di sfamare tutti i giorni tutti quei cani; cinofilo anche lui, anche lui povero in canna, pago della gratitudine di Mariolina e dei suoi ottanta cani.

«Mariolina» (il diminutivo si addiceva perfettamente alla sua minuscola persona: era alta poco più di un metro e pesava sì e no trentacinque chilogrammi) è morta — si può dire — per i suoi randagi: stava loro preparando il pasto all'aperto, quando il fuoco su cui bolliva la grande caldaia del «pappone» le si è appiccato alle vesti, straziandole le membra. Riccardo è arrivato appena :n tempo per evitare che rimanesse carbonizzata; ma «Mariolina» è sopravvissuta solo per qualche giorno alle gravi ustioni.

Un'altra «amica dei cani», Elide Brigada, non meno povera di «Mariolina», si è ora addossata il peso del mantenimento degli ottanta ospiti della Mariani, nuovamente esposti, dopo la morte della loro protettrice, ad una fine miseranda. La Brigada aveva già raccolto, in un cascinale della via Boccea, cinquanta reietti della specie canina; ora ne «amministrerà» centotrenta, con il sostegno di quella fiducia che non l’ha mai tradita, come mai aveva tradito la Mariani.

«Corriere della Sera», 29 giugno 1960


LETTO A TRE PIAZZE

Distribuzione: 20 luglio 1960

Qui la rassegna stampa e la scheda completa del film


TOTO', FABRIZI E I GIOVANI D'OGGI

Distribuzione: 26 luglio 1960

Qui la rassegna stampa e la scheda completa del film


RISATE DI GIOIA

Distribuzione: 11 ottobre 1960

Qui la rassegna stampa e la scheda completa del film


CHI SI FERMA E' PERDUTO

Distribuzione: 10 dicembre 1960

Qui la rassegna stampa e la scheda completa del film


IERI SI E' COSTITUITA UNA APPOSITA SOCIETA'

Per centosettanta poveri cani la provvidenza si chiama Totò

La patetica storia comincia con la tragica morte di una brava donna che aveva salvato dalla camera a gas una trentina di randagi; ora il generoso intervento del principe-attore ha risolto felicemente una situazione disperata

«Corriere della Sera», 25 dicembre 1960


Altri artisti ed altri temi

Articoli d'epoca, anno 1960

30 Mag 2023

Piacciono ai censori le madri di famiglia

Piacciono ai censori le madri di famiglia I censori del cinema italiano si fanno forti dei legittimi timori delle madri, spesso angosciate nella scelta dei film per i loro figli. Otto madri di famiglia, otto intellettuali rispondono, polemizzano,…
G.C., «Noi donne», 18 dicembre 1960
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Galleria di copertine e pagine pubblicitarie


Riferimenti e bibliografie:

Sintesi delle notizie estrapolate dagli archivi storici dei seguenti quotidiani e periodici:

  • «L'Unità», 25 gennaio 1960
  • «Corriere d'informazione», 5 febbraio 1960
  • «Corriere d'Informazione», 7 febbraio 1960
  • «Corriere d'informazione», 1 marzo 1960
  • «La Stampa», 6 aprile 1960
  • «La Stampa», 12 aprile 1960
  • «Il Messaggero», 13 aprile 1960
  • Enzo Grazzini, «Corriere della Sera», 11 giugno 1960
  • «Corriere della Sera», 29 giugno 1960
  • «Corriere della Sera», 25 dicembre 1960