D'Assunta Rocco
(Palermo, 7 febbraio 1904 – Roma, 27 gennaio 1970) è stato un attore italiano.
Biografia
Attivo sia in teatro che nella prosa radiofonica dagli anni trenta ai sessanta. Partecipa a vari sceneggiati televisivi sin dall'inizio delle trasmissioni della RAI. Inizia a lavorare per il cinema nel film Un cattivo soggetto, 1933, con la regia di Carlo Ludovico Bragaglia, insieme a Vittorio De Sica e Giuditta Rissone. È padre dell'attrice e doppiatrice Solvejg D'Assunta.
La stampa dell'epoca
Rocco d’Assunta, popolarissimo al cinema e alla radio: «Le donne siciliane? Tenere, affettuose, piene di premure, un po' troppo gelose nel modo esclusivo e dolcemente assurdo proprio delle madri. In ogni donna siciliana io vedo mia madre ed in nessuna il clichè della donna passionale istintiva ed animalescamente sottomessa che Dorrebbe certo letteratura. Le donne della mia terra sono devote e fedeli al loro uomo, ai figli, alla tradizione, come lo sono quelle abruzzesi, piemontesi, liguri... Ma come quelle sanno reagire all’ingiustizia, al sopruso, anche nell'ambito familiare. Di diverso, e forse solo quantitativamente diverso, c’è, specialmente nei piccoli centri, la forza di uno certa « opinione pubblica » ancorata a pregiudizi secolari, alla quale però le nuove generazioni tendono a ribellarsi. Ricordate il film « Natale al campo 119 »? Il mio personaggio era un soldato siciliano prigioniero che riceve una lettera della madre che inizia cosi: — Figlio mio disgraziato, la tua Santuzza è morta. — Il soldato comincia a piangere, si dispera, invoca la morte, i suoi commilitoni lo consolano... Poi riprende la lettura: — Si, è morta, tu la devi considerare morta questa figlia di svergognatissima donna che ha macchiato l'onore della tua futura famiglia perchè domenica sera fu veduta pubblicamente insieme alle tue sorelle, al cinematografo. Ma Iddio è giusto e farà la sua vendetta. — Qui c’è tutta la vecchia Sicilia con la sua mentalità feudale, egoisticamente chiusa, il suo rifiuto ad accettare fatti normali nella loro giusta luce, la Sicilia che le donne stanno cambiando, con dolcezza e fermezza. Io naturalmente sono con loro, con le giovani, intendo con tutte le giovani di spirito. Ma devo dire una parolina anche alle vecchie, quelle che a teatro non ci vengono e mi considerano un po’ figlio degenere: siete proprio convinte del « disonore » e della « vergogna » che ci procurano figlie e nuore uscendo da sole, lavorando in ufficio, andando a divertirsi onestamente? E vi sembrerebbe tale anche se non le potesse vedere e criticare la signora della porta accanto? ».
«Epoca», 1955
Filmografia
Un cattivo soggetto, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1933)
Ninì Falpalà, regia di Amleto Palermi (1933)
La segretaria per tutti, regia di Amleto Palermi (1933)
Creature della notte, regia di Amleto Palermi (1934)
L'aria del continente, regia di Gennaro Righelli (1935)
Passaporto rosso, regia di Guido Brignone (1935)
Freccia d'oro, regia di Corrado D'Errico e Piero Ballerini (1935)
L'antenato, regia di Guido Brignone (1936)
Pensaci, Giacomino!, regia di Gennaro Righelli (1936)
Re di denari, regia di Enrico Guazzoni (1936)
Lasciate ogni speranza, regia di Gennaro Righelli (1937)
Il dottor Antonio, regia di Enrico Guazzoni (1937)
Il feroce Saladino, regia di Mario Bonnard (1937)
Il suo destino, regia di Enrico Guazzoni (1938)
Sempre più difficile, regia di Piero Ballerini (1943)
Natale al campo 119, regia di Pietro Francisci (1947)
È arrivato il cavaliere, regia di Steno, Mario Monicelli (1950)
I fuorilegge, regia di Aldo Vergano (1950)
Il brigante Musolino, regia di Mario Camerini (1950)
Una bruna indiavolata, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1951)
Anna, regia di Alberto Lattuada (1951)
O.K. Nerone, regia di Mario Soldati (1951)
Guardie e ladri, regia di Steno, Mario Monicelli (1951)
L'uomo, la bestia e la virtù, regia di Steno (1952)
Totò a colori, regia di Steno (1952)
Canto per te, regia di Marino Girolami (1953)
Un americano a Roma, regia di Steno (1955)
I girovaghi, regia di Hugo Fregonese (1956)
Amaramente, regia di Luigi Capuano (1956)
Totò lascia o raddoppia?, regia di Camillo Mastrocinque (1956)
Ci sposeremo a Capri, regia di Siro Marcellini (1956)
Roulotte e Roulette, regia di Turi Vasile (1959)
Liolà, regia di Alessandro Blasetti (1963)
Mafia alla sbarra, regia di Oreste Palella (1963)
Sedotta e abbandonata, regia di Pietro Germi (1964)
I soldi, regia di Gianni Puccini (1965)
Sintesi delle notizie estrapolate dagli archivi storici dei seguenti quotidiani e periodici:
- «Epoca», 1955