Franca Faldini: l'imperatrice di Bisanzio viene da Fiesole

Totò Franca

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Totò si è fidanzato con Franca Faldini, eletta Miss "Torta di formaggio" in America. Il matrimonio sarà celebrato in giugno, ed Errol Flynn sàrà il testimone della sposa. 

Avremo l'ennesimo « matrimonio del secolo », che unirà di fronte a Dio e agli uomini, per la vita e per la morte (salvo complicazioni), nel bene e nel male due personaggi del nostro tempo : il principe Antonio Gagliardi Griffo Focas Angelo Ducas Nepomuceno Comneno De Curtis, ultimo discendente degli imperatori di Bisanzio e la signorina Franca Faldini, « toutcourt ». La notizia potrebbe persino lasciare indifferenti, tanto più che c'è inflazione di matrimoni importanti, se sotto la valanga di tanti titoli nobiliari non si nascondesse un uomo noto : Totò, il comico numero uno del cinema italiano.

Contemporaneamente all'annunzio del fidanzamento veniva pubblicato che la censura cinematografica aveva negato il visto di programmazione all'ultimo film del Nostro : « I sette Re di Roma » ovvero « E poi dice che uno... », (titolo finale, Totò e i Re di Roma, n.d.r.) film dichiarato sovversivo. È la storia di un impiegato statale costretto ai più strani accorgimenti per mantenere la famiglia; a un certo momento il nostro povero eroe pensa di uccidersi, senonché, informatosi sull'alto costo di un funerale di terza classe, decide di andare al cimitero con le proprie gambe seguito ai lati dai parenti disperati. Quando decisi di andare alla conferenza stampa nella quale il principe De Curtis avrebbe dato ufficialmente l'annuncio del suo nuovo matrimonio, portavo dentro di me i personaggi da lui interpretati sullo schermo : l'ometto che cerca casa, quello che cerca moglie, il ladro, il povero impiegato e inoltre il ricordo della sua denuncia di reddito sul modulo Vanoni : due milioni all'anno. Influenzata da tutte queste cose mi accingevo a portare la mia personale pietà a questo principe che per di più aveva deciso di mettere su una nuova casa e una nuova moglie nonostante la sua bassa rendita.

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Il palazzo in cui abita è detto del « girasole » ed è posto nel cuore dei Quartieri Alti. L'appartamento era già invaso dai giornalisti e dai fotografi i quali per ottenere inquadrature originali non si peritavano di stendersi sui tappeti o sotto le gambe del tavolo. In mezzo a questa folla, c'erano i colombi, sorridenti, pazienti, obbedienti. « La prego, principe, sorrida », « Baci la signorina », « Si metta al pianoforte », « La guardi, a lungo negli occhi », « Tenetevi le mani » e loro a baciarsi a sorridere a fingere di suonare, povere vittime di questo mostro moderno ché è la pubblicità. Impossibilitata a sfondare quella cortina aggressiva di gente in tumulto, vagolai per la casa : sale, salette, salotti, saloni e una infinità di statue e quadri rappresentanti donne o soggetti sacri. Stupita da questa mescolanza di sacro col profano mi proposi di chiedere al padrone di casa che cosa lo avesse spinto a questa irriverenza, e più tardi Totò mi disse in proposito : « Vede, io a questo mondo amo due cose : le donne e la religione cristiana, e infatti sono cattolico apostolico romano ». Lo disse con aria del tutto innocente e con la stessa innocenza Franca Faldini ci confidò che quella casa era troppo piccola e che prima del matrimonio ne avrebbero cercata una più grande. Mi guardai attorno e pensai alla legge della relatività e a tante cose, per esempio all'ampiezza di quell'appartamento che avrebbe fatto la gioia di un fondatore di istituti per ragazzi traviati.

La storia di questo amore fulmineo non ha niente a che vedere con la vecchia favola di Cenerentola cara alla nostra fanciullezza; c'è un principe, è vero, e per di più azzurro : anche se è un colore squisita mente politico nella fattispecie, ma tutto il resto è mutato. Franca Faldini non ha sorellastre maligne e brutte ma è l'unica figlia idolatrata di ricchi e onesti genitori. Via Veneto è la strada in cui essa ha fatto le prime amicizie. È alta e ha gli occhi verdissimi. È destino che le donne con gli occhi verdi debbano portare la corona ; anche la piccola Soraja di Persia l'ha conquistata, senonché è molto più pesante da portare di quella di Franca Faldini se si vuol dar credito a quelle storie di petrolio che da un po' di tempo turbano certe relazioni internazionali. Totò non conosceva Franca fino al giorno in cui gli capitò sott'occhio una fotografia di lei ; il suo temperamento bizantino-napoletano ne fu fortemente scosso tanto che attese che la ragazza arrivasse dall'America dove aveva finito di girare un film con la Paramount ed era stata nominata Miss Torta di formaggio. Dopo tre ore di conoscenza l'irruente principe le chiese l'onore di sposarlo.

La giovane Franca rispose, naturalmente, che ci avrebbe pensato. La sua meditazione fu breve ; tanto che solo dopo pochi giorni Totò entrò in casa Faldini per chiedere ufficialmente la mano della donna amata. Il principe De Curtis non è del tutto nuovo ai colpi di fulmine. Venti anni fa ebbe il primo. Lui aveva trent'anni e la ragazza sedici. Si chiamava Diana ed era appena uscita dal collegio. Il giovane Antonio, non ancora principe, la rapì o la sposò. Questo matrimonio dal quale è nata una figlia che si è sposata da poco, è durato molti anni e si è concluso con l'annullamento pochi mesi or sono. Diana è arrivata in tempo per essere principessa e imperatrice, poi ha deciso di lasciare il trono. Subito dopo aver lasciato Totò è convolata a nozze con un solido cittadino, proprietario di cinematografi. Un matrimonio borghese, ma si sa, il mondo è fatto a scale chi lo scende e chi lo sale. A salire ora sarà Franca Faldini, la ragazza di Via Veneto, giovanissima, bella e simpatica. « Questo sarà il mio ultimo "amore" » ha detto Totò e, a giudicare dal modo con cui guardava la fidanzata, c'è da crederlo.

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Al pranzo di fidanzamento, svoltosi nella casa del girasole, c'erano anche il signor Davide Faldini con la moglie. Avevano l'aria trepida, imbarazzata e commossa propria dei genitori che si preparano a sposare la figlia. Hanno posato davanti al fotografo con timidi e increduli sorrisi. L'unica a essere disinvolta era la fidanzata. Come il giorno prima, alla conferenza stampa, sorrideva e posava graziosamente, conscia che milioni di ragazze l'avrebbero invidiata. Totò aveva l'aria stanca. Ho approfittato di questo suo abbandono per chiedergli che cosa ci fosse di vero in quella storia secondo cui aveva promosso causa al re di Grecia. « Non mi interessa il trono di Grecia » rispose con serietà e poi obbedendo prontamente all'ordine del fotografo sorrise con tutti i denti. « Ci amiamo molto e lui è tenero dolce buono affezionato ai miei e poi è generoso » ha confessato Franca. Totò ha detto « È una ragazza sensibile ». E si sono baciati come se noi non fossimo nemmeno al mondo. « Non mi chiami principe mi chiami Totò. Io sono un lavoratore, faccio ridere la gente e mi pagano per questo. Non capisco poi perché quella stessa gente che si diverte a vedermi sullo schermo mi critica tanto per i guadagni che faccio ». Mi offre una sigaretta e va verso la futura suocera. Fanno i progetti per la nuova casa e parlano di certe tende per la sala dove Franca passerà i pomeriggi. Perché non farà più del cinema.

Totò ha un concetto ortodosso del matrimonio e non ha nessuna intenzione di gettare in pasto alle masse gli occhi verdi di sua moglie. « Questo sarà il mio ultimo ciak » ha dichiarato Franca Faldini sorridendo mentre veniva ripresa dalle macchine degli operatori. Ma è molto giovane, forse cambierà idea. Il matrimonio avverrà ai primi di giugno e dovrebbe essere quel che si dice un matrimonio intimo. Errol Flynn, di cui Franca Faldini è stata la segretaria, se si rimetterà da una caduta che ha provocato la rottura del femore, sarà uno dei testimoni alle nozze ; in questo caso l'intimità del matrimonio sarà turbata dagli « aficionados » dell'attore americano, che faranno cose da pazzi pur di vederlo. Si concluderà così, secondo la prassi moderna, questa storia d'amore del nostro tempo che non ha molto a che vedere con la vecchia favola del principe azzurro, ma che piacerà ugualmente a tutte le ragazze che sognano un marito.

Gianna Predassi, «Epoca», anno III, n.75, 15 marzo 1952


Epoca
Gianna Predassi, «Epoca», anno III, n.75, 15 marzo 1952