Franca Faldini si è fidanzata con S.A. Totò

1967 Franca Faldini 02

Tutte le strade conducono al cinema

Vi siete mai domandati quali pensieri traversano la mente di milioni di fanciulle, quando nel buio di una sala cinematografica assistono alla proiezione di un film? L'ammirazione per il tale attore, la simpatia per la talaltra attrice, l’interesse per il racconto e per l’ambiente son tutte bellissime cose, ed a ciascuna è molto probabile che spetti una bella fetta d’interesse, più o meno grossa. Ma la parte del leone, siatene pure certi, la farà il desiderio di entrare a far parte di quel mondo magico e meraviglioso, il sogno ad occhi aperti, il lunghissimo sospiro che il prossimo è tenuto ad interpretare come meglio gli piace.

La notizia ha folgorato l’ambiente dei cinema e della rivista: Sua Altezza Totò ha chiesto la mano di Franca Faldini. Il comico italiano meglio pagato e più popolare sposerà quanto prima la giovanissima attrice, in Italia ancora quasi sconosciuta; la ragazza tornata dall’America e partita subito alla conquista degli schermi italiani.

A Roma, Franca non si è trattenuta che pochi giorni, ed è subito ripartita alla volta di Parigi per definire un contratto con quella televisione. Ci ha dichiarato che l’America è bellissima, che Hollywood è proprio come la sognano tutte le ragazze del mondo ma che niente, nè i vistosi contratti nè le Cascate del Niagara, assolutamente nulla è riuscito a farle dimenticare Roma e l’Italia, dove si augura di lavorare con successo, per anni di seguito

Sartine, dattilografe, operaie, professioniste, appassionate mogli e brave donne di casa, tutte, proprio tutte avranno avvertito una volta almeno un senso di rammarico per non appartenere a quell'ambiente ed avranno guardato alle dive con un sentimento vago di ammirazione, proprio là dove l’ammirazione confina con l’invidia. Invidia benevola e garbata quanto volete, ma pur sempre invidia. E senza rendersene conto ognuna di quelle donne avrà portato la sua piccola pietra alla montagna di ammirazione e di interesse che è forza vera autentica, del cinema di tutto il mondo.

Vengono poi le più fortunate, quelle che riescono a varcare la soglia di questo Paese delle Meraviglie, e per una che riesce, cento, mille, falliscono. Ma la schiera delle candidate, delle aspiranti, non si assottiglia. Come in una manovra militare, sembrano intenzionate a prendere d'assalto il cinema, con la tattica della valanga. Molte, moltissime cadranno per strada, ma che importa? Ci sarà pure qualche fortunata che riuscirà ad arrivare alle trincee nemiche. E per queste poche fortunate combattono tutte le altre, e tutte continuano a sperare, a sognare ad occhi aperti.

La giovanissima stella del firmamento hollywoodiano ha portato a casa una bellissima collezione di dischi di musica moderna. Hollywood non ha cambiato Franca Faldini. È rimasta la semplice e gentile ragazza di quando era segretaria ed interprete di Erroll Flynn. Tra le cose strane che ha portato dall’America, c’è un paio di calze di maglia d’oro, regalatole da una importante fabbrica in cambio d’una foto pubblicitaria. Ora pare che sposerà Totò

Parafrasando un detto popolare che è vecchio forse quanto il cucco, potremmo dire che tutte le strade conducono al cinema. Verità indiscutibile anche se la maggior parte dei casi starebbe a dimostrare come solo attraverso una preparazione sia pur sommaria, un qualsiasi concorso, una qualunque selezione si abbiano maggiori probabilità di riuscita. Ma vi sono poi altri casi, con ben diverse «partenze», di fronte ai quali non si può non restare perplessi e dichiarare per giustissimo il detto popolare, sia pure parafrasato.

Sappiamo tutti che molte volte il cinema ha pescato le sue eroine nella vita quotidiana, su di un tram, per strada, in una sala da ballo. Altre volte è stata una spiaggia, una piscina, a fare da trampolino di lancio (e laddove i trampolini esistono realmente non v’è bisogno di uscire di metafora) per la tale stellina, per la talaltra «Miss».

«Otto», anno VI, n.11, 16 marzo 1952


Otto
«Otto», anno VI, n.11, 16 marzo 1952