Collaboratori e autori: Daniele Palmesi, Federico Clemente
Articoli & Ritagli di stampa - Rassegna 1956
Indice degli avvenimenti importanti nel 1956
19 gennaio 1956 Ad Antonio de Curtis il premio Medaglia d'Oro "Una vita per il cinema"
Aprile 1956 Conferenze stampa di presentazione della prossima rivista dal titolo "A prescindere". Il 20 novembre l'esordio-pilota a Perugia e il 23 novembre "prima" ufficiale al Teatro Sistina di Roma.
Nel dicembre del 1955 si celebra il processo ai danni dalla professoressa Gemma Traginelli, segretaria del Canonico del Pantheon, accusata di ricatto ai danni di Antonio de Curtis. Il 3 febbraio 1956 la Traginelli viene condannata dal Tribunale di Roma
Nonostante le sentenze giudiziarie a favore del principe de Curtis circa il riconoscimento di legittimità di appartenenza al trono di Bisanzio ai danni di Marziano Lascaris Lavarello, quest'ultimo il 18 novembre 1956 si fa incoronare imperatore in una sfarzosa, suggestiva e folcloristica cerimonia.
20 dicembre 1956 Al teatro Sistina di Roma ha luogo lo spettacolo, a cui partecipa Totò, organizzato dal settimanale "Sorrisi e Canzoni" a favore della Croce Rossa Italiana per i profughi ungheresi
Indice della rassegna stampa dei film per l'anno 1956
Mario di Gilio: l’uomo che faceva ridere Totò Mario, facciamola finita. Restituisci la mia identità, se no ti taglio i viveri. Me so' scassato 'o cazzo di essere te. Il legame umano e artistico tra i due comici TOTÒ DISSE A DI GILIO: «IO FACCIO…
Totò e la nobiltà: la casta è casta e va rispettata... 📜 Indice degli Argomenti 🔍Premessa 📅Cronistoria processuale 📄Documentazione ufficiale 🧬Discendenza nobiliare 🖼️Galleria e rassegna stampa ⚔️Gli antagonisti 🏰Cava e Somma Vesuviana ❓Le voci…
Totò vs Marziano II di Lavarello Imperatore di Bisanzio Totò e Marziano, in lotta per il titolo di Imperatore di Bisanzio: i fatti La vicenda della disputa legale sul titolo nobiliare di Imperatore di Bisanzio tra Antonio de Curtis, universalmente…
Gran Galà del cinema: la febbre della medaglia d'oro Totò premiato con Franca Faldini al fianco, la Magnani febbricitante e l’abbraccio di Gina Lollobrigida Nel gennaio del 1956, durante il Gran Galà del cinema di Roma, Totò riceve la medaglia…
«Malafemmina», il film Anteprima della trama di “Totò, Peppino e la… Malafemmina” e aspettative di pubblico Nel 1956, su «Sorrisi e Canzoni», l’articolo «Malafemmina», il film offre l’anteprima trama di Totò, Peppino e la… Malafemmina, presentando…
Vito Neri, «Sorrisi e Canzoni», anno V, n.36, 2 settembre 1956
Una novella di Totò: due mamme e un comico Pagina di costume tra famiglia, teatro e Italia degli anni ’50 La madre di Totò: memoria privata e identità pubblica. Napoli come spazio affettivo e narrativo. Lessico e stile: la “novella” tra cronaca e…
Antonio de Curtis, «Domenica del Corriere», Anno 58, n.41, 7 ottobre 1956
«A prescindere», ho nostalgia del pubblico «vivo» Il ritorno a teatro dopo sette anni E' la fine del 1956 quando Totò prepara il ritorno a teatro: tra prove notturne, il desiderio di pubblico vivo, le memorie dell’esordio del ’22, la rivista A…
Fabrizio Sarazani, «La Settimana Incom Illustrata», anno IX, n.43, 27 ottobre 1956
Al Sistina di Roma «A prescindere» - Rivista di Nelli e Mangini Il Teatro Sistina accoglie il ritorno di Totò alle scene con la rivista «A prescindere» dopo sei anni di lontananza dalle tavole del palcoscenico, tra le coreografie di Gisa Geert e le…
Al Sistina «A prescindere» - Rivista di Nelli e Mangini Totò al Sistina di Roma rientra in grande stile con la rivista "A prescindere" di Nelli e Mangini: dopo il rodaggio a Perugia, il debutto 1956 Roma accende una rivista satirica tra showgirls…
Un grande ritorno dopo sette anni: Totò è sempre Totò Quattro minuti di applausi, Perugia e il debutto “A prescindere…” Il rientro al Sistina (1956): quattro minuti di applausi. Perugia, il “debutto di affiatamento” prima dell'esordio di Roma.…
L.N., «Settimo Giorno», anno IX, n.50, 8 dicembre 1956
Tre donne veramente in gamba per il trionfale ritorno di Totò La “prima” di A prescindere al Sistina tra applausi, emozioni e retroscena «A prescindere» è la rivista dei napoletani - Alla «prima» romana del novembre 1956 il celebre comico piangeva…
Sergio Sollima, «La Settimana Incom Illustrata», anno IX, n.49, 8 dicembre 1956 - Fotografie di Armando Aldanese
L'asse Totò-Magnani Dalla Errepi del 1938 alla compagnia con Anna Magnani (riunione a Roma, 1941) Settant'anni di rivista italiana - Nel 1938, per il primo spettacolo Errepi, furono falsificati i documenti di attori e sceneggiatori israeliti che le…
Remigio Paone, «Vie Nuove», anno XI, Roma, 1 dicembre 1956
«A prescindere» da Totò la rivista continua a decadere La critica di Raul Radice sullo spettacolo e la “decadenza” della rivista Recensione d’epoca del Teatro Sistina: Totò in «A prescindere», rivista di Nelli e Mangini prodotta da Remigio Paone,…
Raul Radice, «L'Europeo», anno XII, n.51, 16 dicembre 1956
Il superspettacolo di «Sorrisi e Canzoni» al Sistina di Roma Totò protagonista della serata benefica per la Croce Rossa e per i profughi d’Ungheria La settimana scorsa, il nostro settimanale ha organizzato, in collaborazione con la Croce Rossa…
Fototesto di Giorgio Ambrosi, «Sorrisi e Canzoni TV», anno V, n.53, 30 dicembre 1956
La banda degli onesti Il pavimento è una schifezza, lo so, e mi scuso a nome suo. La prossima volta glielo faccio trovare incartato.Antonio Bonocore Inizio riprese: gennaio 1956, Studi INCIR - De Paolis, RomaAutorizzazione censura e distribuzione:…
Totò lascia o raddoppia? Io ho un domestico cretino: quando sbaglia gli metto la multa. Mi deve già quattrocentomila lire.Duca Gagliardo della Forcoletta Inizio riprese: marzo 1956, Studi Cinecittà RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 24…
Totò, Peppino e i fuorilegge Eh, ricchi sfondati siamo! Beh, veramente il ricco sono io: lui è solamente sfondato.Antonio Inizio riprese: ottobre 1956, Stabilimenti INCIR - De Paolis, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 18 dicembre 1956 -…
Totò, Peppino e... la malafemmina Se a Milano, quando c'è la nebbia, non si vede, come fanno i milanesi a vedere se c'è la nebbia? Lei deve essere obbiettivo, a noi queste frasi sotto semaforo non ci convincono!I fratelli Caponi Inizio riprese:…
Il Patriarca me l’ha data e guai a Totò se me la tocca Marziano Lavarello e il gioco delle corone nell’era di Totò Contesto: Roma 1956 e il “patriarcato” fuori luogo. La cronaca di "Le Ore" e i protagonisti (Orlandini, Patriarca, Lavarello) Si può…
Giuliana Orlandini, «Le Ore», anno IV, n.186, 1 dicembre 1956
Bizantina la Totorivista Per il suo ritorno alle scene Totò ha scelto una città e un teatro di classiche tradizioni. Infatti la sua nuova rivista è stata presentata in anteprima a Perugia, al Teatro Morlacchi. Il successo della vecchia marsina…
Mario di Gilio: l’uomo che faceva ridere Totò Mario, facciamola finita. Restituisci la mia identità, se no ti taglio i viveri. Me so' scassato 'o cazzo di essere te. Il legame umano e artistico tra i due comici TOTÒ DISSE A DI GILIO: «IO FACCIO…
Totò e la nobiltà: la casta è casta e va rispettata... 📜 Indice degli Argomenti 🔍Premessa 📅Cronistoria processuale 📄Documentazione ufficiale 🧬Discendenza nobiliare 🖼️Galleria e rassegna stampa ⚔️Gli antagonisti 🏰Cava e Somma Vesuviana ❓Le voci…
Totò vs Marziano II di Lavarello Imperatore di Bisanzio Totò e Marziano, in lotta per il titolo di Imperatore di Bisanzio: i fatti La vicenda della disputa legale sul titolo nobiliare di Imperatore di Bisanzio tra Antonio de Curtis, universalmente…
Gran Galà del cinema: la febbre della medaglia d'oro Totò premiato con Franca Faldini al fianco, la Magnani febbricitante e l’abbraccio di Gina Lollobrigida Nel gennaio del 1956, durante il Gran Galà del cinema di Roma, Totò riceve la medaglia…
«Malafemmina», il film Anteprima della trama di “Totò, Peppino e la… Malafemmina” e aspettative di pubblico Nel 1956, su «Sorrisi e Canzoni», l’articolo «Malafemmina», il film offre l’anteprima trama di Totò, Peppino e la… Malafemmina, presentando…
Vito Neri, «Sorrisi e Canzoni», anno V, n.36, 2 settembre 1956
Una novella di Totò: due mamme e un comico Pagina di costume tra famiglia, teatro e Italia degli anni ’50 La madre di Totò: memoria privata e identità pubblica. Napoli come spazio affettivo e narrativo. Lessico e stile: la “novella” tra cronaca e…
Antonio de Curtis, «Domenica del Corriere», Anno 58, n.41, 7 ottobre 1956
«A prescindere», ho nostalgia del pubblico «vivo» Il ritorno a teatro dopo sette anni E' la fine del 1956 quando Totò prepara il ritorno a teatro: tra prove notturne, il desiderio di pubblico vivo, le memorie dell’esordio del ’22, la rivista A…
Fabrizio Sarazani, «La Settimana Incom Illustrata», anno IX, n.43, 27 ottobre 1956
Al Sistina di Roma «A prescindere» - Rivista di Nelli e Mangini Il Teatro Sistina accoglie il ritorno di Totò alle scene con la rivista «A prescindere» dopo sei anni di lontananza dalle tavole del palcoscenico, tra le coreografie di Gisa Geert e le…
Al Sistina «A prescindere» - Rivista di Nelli e Mangini Totò al Sistina di Roma rientra in grande stile con la rivista "A prescindere" di Nelli e Mangini: dopo il rodaggio a Perugia, il debutto 1956 Roma accende una rivista satirica tra showgirls…
Un grande ritorno dopo sette anni: Totò è sempre Totò Quattro minuti di applausi, Perugia e il debutto “A prescindere…” Il rientro al Sistina (1956): quattro minuti di applausi. Perugia, il “debutto di affiatamento” prima dell'esordio di Roma.…
L.N., «Settimo Giorno», anno IX, n.50, 8 dicembre 1956
Tre donne veramente in gamba per il trionfale ritorno di Totò La “prima” di A prescindere al Sistina tra applausi, emozioni e retroscena «A prescindere» è la rivista dei napoletani - Alla «prima» romana del novembre 1956 il celebre comico piangeva…
Sergio Sollima, «La Settimana Incom Illustrata», anno IX, n.49, 8 dicembre 1956 - Fotografie di Armando Aldanese
L'asse Totò-Magnani Dalla Errepi del 1938 alla compagnia con Anna Magnani (riunione a Roma, 1941) Settant'anni di rivista italiana - Nel 1938, per il primo spettacolo Errepi, furono falsificati i documenti di attori e sceneggiatori israeliti che le…
Remigio Paone, «Vie Nuove», anno XI, Roma, 1 dicembre 1956
«A prescindere» da Totò la rivista continua a decadere La critica di Raul Radice sullo spettacolo e la “decadenza” della rivista Recensione d’epoca del Teatro Sistina: Totò in «A prescindere», rivista di Nelli e Mangini prodotta da Remigio Paone,…
Raul Radice, «L'Europeo», anno XII, n.51, 16 dicembre 1956
Il superspettacolo di «Sorrisi e Canzoni» al Sistina di Roma Totò protagonista della serata benefica per la Croce Rossa e per i profughi d’Ungheria La settimana scorsa, il nostro settimanale ha organizzato, in collaborazione con la Croce Rossa…
Fototesto di Giorgio Ambrosi, «Sorrisi e Canzoni TV», anno V, n.53, 30 dicembre 1956
La banda degli onesti Il pavimento è una schifezza, lo so, e mi scuso a nome suo. La prossima volta glielo faccio trovare incartato.Antonio Bonocore Inizio riprese: gennaio 1956, Studi INCIR - De Paolis, RomaAutorizzazione censura e distribuzione:…
Totò lascia o raddoppia? Io ho un domestico cretino: quando sbaglia gli metto la multa. Mi deve già quattrocentomila lire.Duca Gagliardo della Forcoletta Inizio riprese: marzo 1956, Studi Cinecittà RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 24…
Totò, Peppino e i fuorilegge Eh, ricchi sfondati siamo! Beh, veramente il ricco sono io: lui è solamente sfondato.Antonio Inizio riprese: ottobre 1956, Stabilimenti INCIR - De Paolis, RomaAutorizzazione censura e distribuzione: 18 dicembre 1956 -…
Totò, Peppino e... la malafemmina Se a Milano, quando c'è la nebbia, non si vede, come fanno i milanesi a vedere se c'è la nebbia? Lei deve essere obbiettivo, a noi queste frasi sotto semaforo non ci convincono!I fratelli Caponi Inizio riprese:…
Il Patriarca me l’ha data e guai a Totò se me la tocca Marziano Lavarello e il gioco delle corone nell’era di Totò Contesto: Roma 1956 e il “patriarcato” fuori luogo. La cronaca di "Le Ore" e i protagonisti (Orlandini, Patriarca, Lavarello) Si può…
Giuliana Orlandini, «Le Ore», anno IV, n.186, 1 dicembre 1956
Bizantina la Totorivista Per il suo ritorno alle scene Totò ha scelto una città e un teatro di classiche tradizioni. Infatti la sua nuova rivista è stata presentata in anteprima a Perugia, al Teatro Morlacchi. Il successo della vecchia marsina…
«Le Ore», anno IV, n.186, 1 dicembre 1956
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Medaglie d'oro al cinema italiano
Gina Lollobrigida è stata la distributrice delle medaglie d'oro che il Consorzio della Stampa cinematografica ha fatto cadere con grande abbondanza sul cinema italiano. La consegna più patetica e più acclamata è stata quella che ha portato sul podio Anna Magnani. [...] Altre medaglie sono state date ai produttori Salvatore Misiano e Maleno Malnotti, all'operatore Gallea, a Claudio Landozzi e a Totò.
«Tempo», 26 gennaio 1956
19 gennaio 1956: Premio Medaglia d'oro "Una vita per il cinema" a Totò con la seguente motivazione: «Per aver creato con la sua inconfondibile personalità di attore, un genere di film che ha suscitato un così vasto consenso di pubblico, contribuendo validamente all'affermazione del film comico in Italia» - Qui la rassegna stampa dell'evento
Totò si è iscritto ai Liberi Sindacati
Il popolare attore Totò si è iscritto al Sindacato attori della Federazione unitaria lavoratori dello spettacolo (Fuls) aderente alla Cisl. Nel consegnargli la tessera, il segretario generale della Fuls, Claudio Rocchi, ha espresso al principe de Curtis la simpatia dei lavoratori dello spettacolo. L'attore ha a sua volta dichiarato di considerarsi lieto di essere entrato a militare nelle file di un sindacato libero.
«La Stampa», 10 gennaio 1956
Destinazione Piovarolo (1955)
Dopo «Siamo uomini o caporali» Totò vorrebbe adeguarsi a nuove misure di comicità. Sulla base del comico ormai noto ed amato dal pubblico, egli intende indossare la veste di buffo e un po’ amaro filosofo, di malinconico moralista. Lo ritroviamo così in «Destinazione Piovarolo», un film che ci riconduce — esaminandolo come tema e fatte le debite proporzioni — al binomio Zampa-Brancati. La vita di un capostazione relegato in una sperduta stazioncina dove è costretto a restare dalla vigilia della «Marcia su Roma» ai giorni nostri, rappresenta uno scorcio di storia e di costume la cui scelta pare rifarsi alle influenze moralistiche dello scomparso scrittore siciliano. Gli sceneggiatori. da parte loro, hanno allineato con gusto ed umoristico rilievo le progressioni cronistoriche costituenti gli avvenimenti più notevoli di un periodo in cui superficialità ed assurdo giocarono ruoli importanti.
Per questo le situazioni di «Destinazione Piovarolo» possiedono ampia dose di credibilità anche sotto il disegno macchiettistico impressovi dal protagonista. E per la stessa ragione si sarebbero prestate a sviluppi maggiormente verosimili, ad un vero assommarsi di grottesco e di umano, di patetico e di comico, tale da richiedere allo stesso Totò una più impegnata partecipazione d’interprete come fu per il Taranto di «Anni facili». Ma l'occasione è andata perduta. Si è concesso tutto alla «scenetta» e non si sono creati attorno a Totò personaggi altrimenti intesi dalla azione di contrasto comico i nomi non mancavano; Stoppa, Carotenuto, Viarisio, Foà, Besozzi, Trieste si sono limitati, volta a volta, a funzionare da «spalla».
Tuttavia i tempi di «Totò Tarzan» paiono ormai scomparsi e, rispetto alle precedenti produzioni, l'odierno Totò si presenta mondo di lepidezze da strapazzo, alieno da scurrilità da avanspettacolo. Perchè insistere ancora su alcune sue consuete mimiche o su noti e caricaturali atteggiamenti» serie? Scordiamo il Totò che si muoveva seguito mossa mossa dal batterista e atteniamoci alle sue intenzioni che sappiamo serie ed orientate verso piani artistici. Sono appunti che muoviamo — anche nel caso dell'attuale film — agli scenaristi che si compiacciono di ridicolizzare la scena della fermata del rapido col capostazione che fa segnalazioni come un ragazzino che giochi «al vigile urbano». Lo stesso deve dirsi per il regista che dovrebbe attenersi al non lieve compito di frenare e guidare un attore tanto esuberante.
Tuttavia le nostre parole, più che severità di critica nei confronti del film, vogliono ancora puntualizzare la necessita di non creare attorno a Totò nessuna facile concessione col pretesto di «tanto il pubblico lo vuole cosi». Diversamente, partiti con buoni propositi, si finisce per guastare l'attore e il soggetto.
Come potranno collaborare Laurence Olivier e Marilyn Monroe. E come il torero Dominguin e Lucia Bosè, marito e moglie. Un matrimonio in pericolo
Il signore blu - Buondì, signore giallo. Che faccia pendente, ha mai oggi. Qualcosa non va?
Il signore giallo - Immagini, per cominciare: hanno avvertito che il film «La banda degli onesti», interpretato da Totò, non avrà più la regia di Gianni Franciolini, come in un primo tempo fu detto, bensì quella di Mastrocinque.
Il signore blu - Quale Mastrocinque, prego?
Il signore giallo - Camillo Mastrocinque, Il Camillo Mastrocinque che firma in tutte lettere Camillo Mastrocinque, come per dire: «Checché ne pensiate. c’era qualcuno dietro la macchina da presa... c'ero io».
Il resto non serve a nulla
Il signore blu - Anzitutto mi risparmi i «checché». Abbia pazienza, li ho in uggia, non sono che modi avverbiali di suono ingrato ma sembrano fotogrammi neorealisti di Giuseppe De Santis, pieni di rumore e di pulci. Quanto ai film di Totò, non si preoccupi. Un film di Totò, da chiunque diretto, non può essere altro che un film di Totò. Nei film di Totò accade Totò e si vede Totò; il resto è cellophane, è involucro, non serve a niente. Mi citi un solo personaggio di Totò che, lasciato da lui, si possa affidare a un interprete diverso. Totò è un romanzo visivo, completo di prologo e di epilogo, non modificabile in nessuna pagina e in nessuna riga. Qualunque vicenda, in mano a Totò, finisce come un agnello sospinto nella gabbia di una giovane tigre digiuna. Qualunque regia è fagocitata, distrutta. Perciò se Mastrocinque ingombra o costa meno di Franciolini, il produttore dell’annunziato «La banda degli onesti» (che è poi lo stesso Totò ha fatto bene a preferirlo. Caro signore giallo, il film ideale per Totò ce l'ho io. Gli direi: «Ascoltate, signor principe. infischiamoci di ogni soggetto e di ogni regìa. Un operatore è sufficiente. Usciamo insieme ogni giorno per un mese o due, io, lui, una efficiente macchina da presa, e voi. Ci limitiamo a seguirvi e a ritrarvi zitti zitti, senza raccomandarvi o suggerirvi nulla. Strade, botteghe, comizi, teatri, abitazioni private, uffici, bettole, eccetera: dovunque voi andiate con il vostro intangibile e indissolubile personaggio, e qualunque cosa buffa o tragica decidiate lì per lì di fare, non ha importanza per noi, che vi ’filmiamo’ e basta. Movimenti, vaghi e improbabili fatterelli, dialogo, tutto è improvvisato da voi, libero come una rondine in cielo a mezzogiorno. D’accordo? Voglio essere impiccato se ogni sera, visionando la pellicola girata, non rideremo fino alle lacrime e non piangeremo fino al riso. In ultimo un po’ di montaggio, un po’ di musica, un titolo grazioso, e il migliore film del migliore Totò sarà pronto».
Il signore giallo - E lei come suppone che Totò accoglierebbe la sua proposta?
Il signore blu - Non ne ho la minima idea. Ignoro se Totò sia un grande amico, o almeno un buon conoscente, di Totò. [...]
Il signore giallo. - Forse no. Ma badi: il principe De Curtis, in un telegramma a Lauro, si è qualificato «apolitico». Sono anch’io della stessa parrocchia, e dunque cambiamo argomento. [...]
Giuseppe Marotta, «Corriere dell'Informazione», 22 febbraio 1956
Il 25 aprile 1956, in occasione di un rinfresco in suo onore dato al «Club Napoli» di Milano, Totò ha ufficializzato il suo ritorno alla rivista con il grande spettacolo che avrà il titolo di «A prescindere», uno dei "motti" cari a Totò.
Per «Lascia o raddoppia» Totò si presenta alla TV giovedi
[...]Dunque anche Totò, molto probabilmente lo vedremo come ospite dopodomani a «Lascia o raddoppia»[...]
«Corriere della Sera», 25 aprile 1956
Totò numero d'attrazione extra gara
Milano, 25 aprile - Il personaggio più atteso della trasmissione di domani sera di « Lascia o raddoppia » è senza dubbio l’anziana signora genovese a nome Teresita De Barbieri, che vien considerata dalla RAI-TV come un tipo che può accendere l’interesse del telespettatori.
La TV ha poi avuto l’idea di invitare davanti alle telecamere — insieme agli aspiranti ai cinque milioni — attori famosi come Danny Kay giovedì scorso e Totò per domani sera. [...]
«Il Messaggero», 26 aprile 1956
La comicità di Totò non è riuscita a ravvivare le sorti di «Lascia o raddoppia»
Ieri sera, solo il previsto intervento di Totò è riuscito a ravvivare per qualche attimo una fra le più deludenti edizioni di «Lascia o raddoppia». Ma quello di ieri sera era soprattutto il principe Antonio de Curtis, un personaggio dall'aria ufficiale che solo a tratti ha lasciato il posto a Totò, all'irresistibile Totò dalla battuta pronta e pittoresca. Tuttavia la sua breve apparizione sul palcoscenico del quiz ha avuto il potere di dare un pizzico di brio a una scialba serata [...]
Bandiera svizzera per la bella italiana. Franca Faldini insieme a Totò s'è concessa quest'anno un periodo di vacanze a bordo del panfilo personale del principe De Curtis. Sul pennone di poppa sventola la bandiera svizzera. Totò ha preferito una lunga crociera sulle coste italiane — giorni or sono era a Portofino — proprio per riuscire a sottrarsi alla curiosità della gente.
A Portofino l'isolamento di Totò è durato addirittura due giorni; per conservare l'incognito scendevano a terra solo i marinai per le provviste mentre Totò e Franca Faldini prendevano il sole sulla tolda tenendosi prudentemente al largo. Totò ha importanti programmi per il prossimo inverno: c’è il ritorno al teatro che ha già messo al lavoro, oltre che gli autori d’un copione — Nelli e Mangini — anche gli scenografi e i coreografi.
La rivista che Totò porterà in teatro sarà del tipo tradizionale «a quadri staccati» con un debolissimo filo conduttore. Accanto a Totò saranno Franca May e la francese Yvonne Menard. Il ritorno di Totò in passerella sarà uno degli avvenimenti più notevoli della «stagione»: il comico si prepara con cura a questo rientro. La sua rivista, a quanto si dice, sarà particolarmente sfarzosa e brillante.
RICEVIMENTO. — Marziano Lavarello, che si proclama erede del trono di Bisanzio in antitesi con li principe Antonio De Curtis, «Alias» Totò, ha dato un ricevimento in occasione del secondo anniversario della sua «incoronazione». La madre ha ricevuto gli invitati, fra cui facevano spicco grossi nomi, indossando una sontuosa «dalmatica».
«Corriere d'Informazione», 20 novembre 1956
Una fastosa cerimonia in una chiesa metodista. Si attende ora la reazione del principe de Curtis, che la magistratura ha ritenuto il legittimo erede del trono di Bisanzio.
Roma, mercoledì sera.
Marziano Lascaris Lavarello, che per anni nelle aule giudiziarie ha contrastato il trono di Bisanzio al principe Antonio De Curtis, alias Totò, è passato all'offensiva; e incurante delle molte sentenze della magistratura si è fatto Incoronare imperatore nel corso di una fastosa cerimonia svoltasi domenica pomeriggio nella chiesa evangelica metodista di via XX Settembre.
Per l'occasione, Marziano Lascaris Lavarello vestiva un abito regale, in testa aveva una splendida corona, e mentre nella mano destra teneva lo scettro, con la sinistra reggeva una palla raffigurante il mondo. Un pubblico numeroso e sceltissimo assisteva al rito. Il pretendente all'impero sedeva in trono (una grande poltrona dai molti fregi dorati e ricoperta di damasco color vermiglione); accanto a lui sedevano i «fedelissimi» con emblemi e stendardi e l'imperatrice madre che indossava un magnifico ermellino.
Officiava un pastore metodista che aveva gentilmente accondisceso a venire da Parigi. La notizia dell'incoronazione è stata per tre giorni mantenuta scrupolosamente segreta, ma ora che è stata ugualmente conosciuta è logico chiedersi quale sarà la reazione del popolare comico Totò, o. meglio del principe Antonio De Curtis, che la magistratura ha ritenuto essere 11 legittimo erede del trono dell'antica Bisanzio.
«Stampa Sera», 21-22 novembre 1956
Come fu incoronato il rivale di Totò
Roma, giovedì sera
Le prime reazioni all'incoronazione di Marziano Lascaris Lavarello a imperatore di Bisanzio non sono state del principe Antonio De Curtis, in arte Totò, che per anni ha contestato al rivale l'ambito titolo ottenendo infine dalla magistratura un verdetto in base - al quale deve ritenersi il legittimo erede del trono dell'antica Bisanzio, bensì del signor Mario Sbaffi, pastore della chiesa metodista di Roma, nel cui tempio di via XX Settembre si è svolta la cerimonia
Il signor Sbaffi ha infatti dichiarato che il «venerabile» che ha proceduto al rito — non quindi un pastore metodista venuto appositamente da Parigi — ha ottenuto l'uso del tempio con l'inganno, essendosi presentato come vescovo di una chiesa appartenente al movimento ecumenico e chiedendo di poter celebrare, trovandosi di passaggio a Roma, un semplice «culto» per un gruppo di amici residenti nella capitale. « E' evidente — ha aggiunto il pastore della chiesa metodista — che se avesse menomamente accennato al rito che intendeva compiere, la chiesa metodista — per il proprio de coro — si sarebbe rifiutata di prestargli benevolmente il proprio tempio».
«Stampa Sera», 22-23 novembre 1956
Totò vince anche in appello la causa contro l'avv. Battaglia
Napoli, 1 dicembre
Dinanzi alla prima sezione della Corte di appello di Napoli si è svolto il dibattimento nel giudìzio intentato dal Principe Antonio De Curtis — al secolo Totò — contro l'avvocato Battaglia del foro romano. Quest'ultimo fu condannato in primo grado, nel 1954, a quarantamila lire di multa per diffamazione. Fu allora prodotto appello e oggi l’avvocato De Simone, che rappresentava Totò impegnato a Roma, ha ribadito la responsabilità dell’avvocato Battaglia. La Corte, accogliendo la richiesta, ha rigettato l’appello negando all’imputato anche le attenuarti generiche. Sarà ora prodotto ricorso in Cassazione.
«Il Messaggero», 2 dicembre 1956
A chi spetta il titolo di Imperatore di Bisanzio?
L’annosa questione relativa a chi possa, con pieno diritto, fregiarsi del titolo di Imperatore di Bisanzio, che pareva risolta col riconoscimento, da parto del Tribunale, al principe Antonio De Curtis, meglio noto col nome d’arte di Totò, di aggiungere al propri cognomi anche quello che gli permette di proclamarsi l'ultimo discendente degli imperatori di Bisanzio, minaccia di avere altri strascichi. Contro la recente messa in scena, in una chiesa metodista romana, della cerimonia dell'incoronazione di Marziano II a «Imperatore di Bisanzio» da parte del pittore Marziano Lavarello, é insorto non solo il De Curtis, ma anche il principe e conte del Canavese, Vittorio Emanuele di San Martino Valperga Lsscaris Ventimiglia.
Quest'ultimo, nel corso di una conferenza stampa da lui stesso convocata ieri sera, ha detto che la cerimonia romana è stata una mascherata con costumi presi a nolo a Cinecittà. Il principe di San Martino ha rivendicato a sé il diritto di fregiarsi, eventualmente, del titolo di effettivo discendente degli imperatori di Bisanzio, aggiungendo tuttavia di non avere ora intenzione di iniziare nuove polemiche o beghe giudiziarie al proposito. Egli ha tuttavia pubblicamente invitato il principe De Curtis. ora che una sentenza di tribunale gli ha riconosciuto la aggiunta del nuovi cognomi al suo originarlo, di esibire tutti i documenti che confermino storicamente il suo inoppugnabile diritto a proclamarsi Imperatore di Bisanzio.
Quale azione immediata, il principe di San Martino ha intanto indirizzato al Pontefice e al Presidente della Repubblica due lettere in cui, «quale erede legittimo di Casa Lascaris e come cittadino italiano e studioso di storia», protesta vibratamente per l’assurda «incoronazione» del pittore Lavarello, che ha offeso, oltre che la sua famiglia, anche l’Italia e la Chiesa cattolica. Alla riunione sono intervenute anche personalità dell’aristocrazia.
Il celebre attore Totò ha gentilmente aderito ad intervenire allo spettacolo di arte varia che avrà luogo al «Sistina» in favore del profughi ungheresi, domani giovedì alle ore 16. Ha aderito anche il noto imitatore Mario Di Giglio. Presenteranno lo spettacolo: Fiorenzo Fiorentini, Rosaiba Oletta ed Enzo Tortora.
Cocteau rivela il segreto di Mistinguett È un segreto assolutamente francese, anzi assolutamente parigino. Sullo sfondo leggermente scialbo del teatro d’oggi spiccano due personaggi. Uno è un fantasma, l’altro un personaggio in carne ed ossa; uno…
Jean Cocteau dell'Accademia di Francia, «Epoca», anno XII, n.3, 15 gennaio 1956
Mistinguett non volle recitare la parte della vecchia La fama di Mistinguett giunse all’apice quando un esploratore sperdutosi nella giungla scoprì che la regina del “music hall” era conosciuta persino nelle foreste della Papuasia. Parigi, gennaio…
Lorenzo Bocchi, «Epoca», anno VII, n.276, 15 gennaio 1956
La marcia travolgente di Rosanna Schiaffino Il primo produttore cinematografico incontrato sulla sua strada offrì alla precoce bellezza genovese un contratto di sette anni a 200 mila lire al mese. La madre si mise a ridere e disse: “Ma allora lei…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.33, 16 agosto 1956
Petrolini ogni sera inventava sé stesso Sono passati vent'anni giusti dalla morte di Ettore Petrolini, dal giorno in cui, vergognandosi di morire « non ancora cinquantenne », l’attore si spense in Roma, dopo lungo patire. Tutte le volte che la sua…
Raul Radice, «L'Europeo» anno XII, n.28, 8 luglio 1956
Onorevole Nannarella, ti rieleggeremo Durante la movimentata conferenza-stampa che tenne in un albergo di via Veneto giovedì scorso, Anna Magnani, assalita letteralmente da una settantina tra giornalisti e fotografi, disse ad un certo momento a Dawn…
Anna Magnani suora per un mese Tra breve sugli schermi un nuovo film di "Nannarella” - Cifariello ci racconta la storia di una eccezionale "Suor Letizia” - La vicenda è ambientata ad Ischia Fra poco sugli schermi rivedremo la Magnani. Il titolo del…
Censura che vai fotogrammi che non trovi Chi tollera la donna nuda e chi evita la bandiera rossa: ognuno ha un granellino di pepe da togliere al film. I film grivois et d’un caractère piquant figurano già nei cataloghi Pathé del 1904, nella speciale…
Roberto Paolella, «Cinema», n.158, 10 gennaio 1956
Anna Magnani vince l'Oscar: «E' un grande giorno per gli italiani» Così ha telegrafato Ernest Borgnine, interprete di “Marty'' che non ha dimenticato le sue origini, ad Anna Magnani, accomunata a lui nel trionfo del massimo premio cinematografico…
Egle Monti, «Tempo», anno XVIII, n.14, 5 aprile 1956
Walter Chiari selvaggio ha ammaliato Ava Gardner Piante tropicali fatte arrivare appositamente dall’Africa e costumi succinti di Christian Dior per la protagonista, nel primo film piccante girato da Mark Robson a Roma Roma, settembre Sopra un’isola…
Anna Magnani si è fatta suora ma è rimasta mamma Una Magnani senza amanti e senza parolacce Ecco dunque la nuova Magnani: una suora dal volto drammatico, esangue e dolcissimo. La bianca cuffia col soggolo le incornicia la faccia disadorna, dagli…
O. F., «L'Europeo», anno XII, n.36, 2 settembre 1956
Walter Chiari: «Elsa non è la mia fidanzata» Walter Chiari tiene a precisare i suoi rapporti d'amicizia e di prudente tenerezza con la nuova attrice Elsa Martinelli, pur non escludendo che in avvenire si possa anche parlare di fidanzamento Walter…
Walter Chiari e Delia Scala immaginano di essere marito e moglie Walter Chiari e Delia Scala lavoreranno insieme per la prima volta in una nuova commedia musicale e cercano intanto nella campagna romana l’affiatamento necessario a costituire una…
La Magnani madre ammirevole - Luca di Nannarella ha messo lo smoking Roma, ottobre Queste sono le fotografie di una madre felice che festeggia il compleanno di suo figlio. La madre, lo vedete, è Anna Magnani e il figlio è Luca. La festa si è svolta…
Sylva Koscina è arrivata al cinema col Giro d'Italia Il volto di Silva Koshina, che rappresenterà il cinema italiano al festival di Cannes nel film “Il ferroviere”, apparve per la prima volta sui giornali accanto a quello del ciclista Van…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.15, 12 aprile 1956 - Fotografie di Paolo Costa
Il misterioso trasloco di Walter Chiari E’ difficile dire che cosa ci sia di vero nelle voci di un romanzetto fra Ava Gardner e Walter Chiari, impegnati a Roma nella lavorazione di un film; e un segretissimo trasloco non ha certo contribuito a…
U. d. F., «Tempo», anno XVIII, n.34, 23 agosto 1956
Alla tredicesima prova promossa Virna Lisi Dopo aver interpretato in due anni dodici film per candide platee popolari, la più vivace "ingenua" del cinema italiano ha avuto finalmente la grande occasione di essere un'autentica attrice In questi…
Stelio Martini, «Epoca», anno IV, n.155, 20 settembre 1956
Walter Chiari travolto dal ciclone «Bettina» Walter Chiari prova a Torino con Delia Scala la sua nuova commedia musicale che introdurrà “ufficialmente’’ in Italia il vero “rock and roll” e sarà impostata sullo stesso ritmo. Torino, ottobre Se…
Vincenzo Rovi, «Tempo», anno XVIII, n.43, 25 ottobre 1956
Sylva Koscina, l'attrice che sa piangere Silva Koshina è per ora una ragazza che dice di voler fare del cinema seriamente. Non è stata ancora contagiata dall'ambizione di accumulare milioni e si vanta della modestia dei propri guadagni. Roma,…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.44, 1 novembre 1956 - Fotografie di Paolo Costa
Cugat ha trovato l'America in Italia Dalla crisi che colpi lo scorso anno la televisione italiana cominciò la fortuna per Xavier Cugat e Abbe Lane, contesi a colpi di milioni dalla TV e dal cinema Roma, gennaio A distanza di circa quattro mesi dal…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.6, 9 febbraio 1956
Freud in passarella con Delia Scala e Walter Chiari La nuova commedia musicale ideata da Garinei e Giovannini per la compagnia Chiari-Scala racconta gli ameni casi d’una coppia di sposi la cui felicità è insidiata da stravaganti sogni. I complessi,…
Dino Falconi, «Epoca», anno VII, n.321, 25 novembre 1956
Abbe Lane non piace alla RAI Fu eliminata dai teleschermi perché, dissero i dirigenti, anche restando immobile, turbava gli spettatori Sta per tornare in Italia, dopo una parentesi cinematografica in Germania, la bellissima Abbe Lane, moglie del…
«L'Europeo», anno XII, n.31, 29 luglio 1956 - Fotografìe Pressphoto, F. Garolla
La figlia dello Sciuscià È la piccola Stella spuntata all'orizzonte felice di Franco Interlenghi e di Antonella Lualdi, coppia dello schermo oltre che della vita, eterni innamorati. Tra gli sciuscià che De Sica nel '46 portò sullo schermo, fermando…
Abbe scompiglia l'«Opera dei pupi» Per la prima volta Abbe Lane ha Interpretato, nel film "I girovaghi", un vero personaggio. E ha contribuito, con il suo sorprendente entusiasmo, a condurre felicemente In porto talune scene notturne di questo…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.28, 12 luglio 1956
Antonella Lualdi e Franco Interlenghi dovranno riprendere a litigare Il matrimonio e la nascita di Stella hanno calmato la più tempestosa coppia di fidanzati del cinema italiano: Antonella Lualdi e Franco Interlenghi. E questo stato di cose ha avuto…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.28, 12 luglio 1956
Vacanze difficili per Abbe Lane L’esuberante danzatrice di Brooklyn ha passato un mese in Spagna completando tutte le principali corride con uno spettacolo musicale di cui era animatore suo marito; ora, dopo la fugace apparizione a Venezia, si…
May Britt attende un uomo nervoso La fotografa di Stoccolma diventata attrice in Italia protesta di avere un temperamento da donna del sud; ma perchè si desti ha bisogno di un regista dal carattere particolare Dopo quattro anni che vive in Italia e…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.10, 8 marzo 1956
Sandra Milo farà la monaca di clausura Roma, marzo Sandra Milo ha cominciato da poco a fare del cinema. Ha debuttato accanto ad Alberto Sordi nel film Lo scapolo diretto da Antonio Pietrangeli considerato uno dei pochi registi di riserva capaci di…
Abbe Lane: «ho nella mia valigia la musica di "Guaglione» Un articolo confidenziale della signora Abbe Lane. La bella moglie di Xavier Cugart, che ho lasciato in questi giorni l’Italia per recarsi in America, ritornerà nella prossima primavera con…
Anche Silvana Pampanini diventa misteriosa Scintillante di gioielli così discussi in questi giorni. Moris Ergas sostiene che comprò all'attrice preziosi e pellicce per oltre 31 milioni perché, essendole fidanzato, pensava che tutto sarebbe rimasto…
Renzo Trionfera, «L'Europeo», anno XII, n.4, 22 gennaio 1956
La grande occasione di Sandra Milo L’attrice milanese l’ha saputa cogliere superando ogni genere di ostacolL Alla fine Jacques Becker le ha detto semplicemente: “Sono contento di lei”, un complimento importante per una giovane recluta del cinema…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.34, 23 agosto 1956
Valeria Moriconi, l'attrice della crisi Valeria Moriconi, dopo quattro anni di attesa, è balzata improvvisamente in testa alla nuova generazione degli attori italiani: a Roma quasi nessuno lavora oggi, ma Valeria è disputata dai produttori e…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.25, 21 giugno 1956
Billi e Riva dottori in comicità Dopo le esperienze della rivista e del cinema, i due attori comici preparano una novità: dieci telefilm. Il tema: che cosa può accadere a due romani a Parigi. Durante il giorno Billi e Riva sono introvabili: per…
De Sica, borghesuccio anteguerra Una cesura netta va tracciata fra i due tempi di De Sica interprete: il primo in cui seppe coerentemente impostare un personaggio; il secondo in cui lo stesso personaggio — svuotato però del vigore polemico — viene…
Carlo della Corte, «Cinema», anno IX, n.160, 10 febbraio 1956
Dorian Gray ha dimenticato la rivista Abbandonata definitivamente la passerella per il cinema e stabilitasi a Roma, Dorian Gray ha cominciato a demolire il suo personaggio: quello della soubrette "lunare". Sembra che abbia finalmente trovato la sua…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.16, 19 aprile 1956 (Fotografie di Paolo Costa)
Valeria Moriconi ha scoperto l'America a Roma Per una ragazza di provincia che si era fatta onore solo in una filodrammatica, venire da Jesi a Roma a far del cinema era come traversare l’Atlantico ai tempi di Cristoforo Colombo «Sono sempre stata…
Paolo Pozzesi, «Vie Nuove», anno XI, n.31, 28 luglio 1956
Billi e Riva sono fatti così I due popolari comici romani hanno portato sui palcoscenici della Capitale una nuova rivista, nella quale vengono amabilmente presi in giro i difetti degli italiani, attraverso le molteplici esperienze di una coppia…
L'anno terribile di Delia Scala Chiamata alla TV dopo una estenuante stagione cinematografica e teatrale, l'attrice che non vuol essere classificata tra le “maggiorate fisiche" è decisa a continuare la sua battaglia per essere sul palcoscenico e…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.22, 31 maggio 1956 - Fotografie di Paolo Costa
Mike Bongiorno si confessa Il popolarissimo presentatore dei quiz di "Lascia o raddoppia" rivela in questo articolo alcuni retroscena della sua professione e rievoca episodi drammatici o romantici della sua vita Se, oggi, a me che sono ormai…
Mike Bongiorno, «Gioia», anno XIX, n.15, 8 aprile 1956
Marlène ha incontrato il Commendatore Danno questo titolo a Vittorio De Sica, a Montecarlo: forse per deferenza, forse perchè pensano che sia l’unico degno della grandissima Marlène Dietrich Montecarlo, luglio Dietrich è ancora la più bella, la più…
Paolo Pozzesi, «Vie Nuove», anno XI, n.28, 7 luglio 1956
Delia Scala nubile Racconta lei la storia del suo matrimonio nullo. «Fu una cosa fantastica: i giornali parlarono di fasto orientale». Più di sessanta automobili. L'abito della sposa. A sedici anni, diamanti e visone. Poi le prime nubi Torino,…
Giorgio Bocca, «L'Europeo», anno XII, n.44, 28 ottobre 1956
Marcello Mastroianni: «continuerò a fare l'autista di tassì» In questo articolo scritto per “Tempo", Marcello Mastrojanni, attraverso una serena autocritica, esprime la sua opinione di attore su certi aspetti e certe cause profonde della attuale…
Anna Maria Ferrero, la ragazza che ha messo le ali Anna Maria Ferraro definita dalla sua rivale in amore e in arte “una ragazzina insignificante accanto a Vittorio Gassman una delle attrici di prosa più sensibili e dotate Roma, agosto Quest'anno,…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n. 36, 6 settembre 1956
Leslie Caron ama le favole L'interprete di “Lili” arrivò a Hollywood per danzare e Hollywood scoprì in lei un'interprete ideale dei suoi film fiabeschi. Forse perché anche la sua vita è come una fiaba. Cinque anni fa Leslie Caron era una…
Comandante Mike Bongiorno in bocca al lupo! Le mode non si discutono: si subiscono. Ricordate gli anni del tango, della frangetta, dello jo-jo? Gli anni di Pitigrilli e di Guido da Verona, o di Macario e di Wanda Osiris? Nessuno si sarebbe mai…
Delia Scala come piace a Castellotti Bellina, simpatica, brava e finalmente libera di sposarsi chi vuole: ecco Delia Scala 1956. La Sacra Rota le ha dato ragione, il vincolo nuziale col suo primo marito, Niki Melitsanos, è ormai annullato. E chi…
«L'Europeo», anno XII, n.45, 4 novembre 1956 - Foto di Duilio Pallottelli
Franca May, l'attrice dei quattro giorni Franca May si è convinta che il numero quattro le porti fortuna: iniziò la carriera con Billi e Riva dopo quattro soli giorni di prove, e ripetè l’impresa l’anno dopo, quando con Eduardo De Filippo debuttò…
Giuseppe Dicorato, «Tempo», anno XVIII, n. 36, 6 settembre 1956
Una Wanda, tre comici e 12 pappagalli La nuova rivista che la compagnia di Wanda Osiris ha presentato a Genova, in “prima'’ nazionale, si intitola “Okay Fortuna!” ed è stata ideata da Puntoni e Terzoli. La famosa “soubrette” ha voluto stavolta avere…
Il pupazzo pelato di casa Lattuada Cosi Carla Dei Poggio chiama il suo piccolo Alessandro, che ha da poco compiuto i cinque mesi e la cui presenza condiziona tutti i programmi della famiglia. E’ colpa sua se si è detto che l’attrice avrebbe…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.50, 13 dicembre 1956 - Foto di Federico Patellani
Macario fra Cavour e Radetzky Da un pezzo a Macario sorrideva l’idea di inscenare uno spettacolo costituito da una vicenda drammatica nella quale si inserisce, smaccatamente, la comicità del suo personaggio. Forse si trattava degli echi nostalgici…
Dino Falconi, «Epoca», anno VII, n.312, 23 settembre 1956
Una vecchietta decretò il successo di Yvonne Sanson L’attrice che migliaia di ammiratori in lagrime hanno chiamato figlia, madre, sorella, da due anni sta scrivendo la sua biografia che, dice, “conterrà molto amore” Roma, ottobre Rientrata a Roma…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n. 43, 25 ottobre 1956 - Fotografie di A. Alessandri
Grace e Ranieri visti da Carlo Dapporto La rivista che vedrete. Il "matrimonio del secolo" ha offerto lo spunto per la nuova rivista di Garinei e Giovannini, i quali però hanno dovuto effettuare grossi tagli per evitare incidenti diplomatici. Roma,…
«Epoca», anno VII, n.313, 30 settembre 1956 - Foto di Carlo Bavagnoli
Elsa Merlini: «ho rinfoderato il mio cattivo carattere» Elsa Merlini ritornerà presto al teatro, in una commedia musicale: intanto, con una punta di malinconia, racconta in questa intervista i momenti più importanti della sua vita di attrice e…
Io e il Cervino Renato Rascel descrive le proprie sensazioni nell’affrontare per la prima volta l’alta montagna, avventura In cui ha avuto come compagna la giovane attrice milanese Liuba Rosa Cervinia, dicembre Era tanto tempo che non vedevo il…
Renato Rascel, «Tempo», anno XVIII, n.52, 27 dicembre 1956
Cocteau rivela il segreto di Mistinguett È un segreto assolutamente francese, anzi assolutamente parigino. Sullo sfondo leggermente scialbo del teatro d’oggi spiccano due personaggi. Uno è un fantasma, l’altro un personaggio in carne ed ossa; uno…
Jean Cocteau dell'Accademia di Francia, «Epoca», anno XII, n.3, 15 gennaio 1956
Mistinguett non volle recitare la parte della vecchia La fama di Mistinguett giunse all’apice quando un esploratore sperdutosi nella giungla scoprì che la regina del “music hall” era conosciuta persino nelle foreste della Papuasia. Parigi, gennaio…
Lorenzo Bocchi, «Epoca», anno VII, n.276, 15 gennaio 1956
La marcia travolgente di Rosanna Schiaffino Il primo produttore cinematografico incontrato sulla sua strada offrì alla precoce bellezza genovese un contratto di sette anni a 200 mila lire al mese. La madre si mise a ridere e disse: “Ma allora lei…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.33, 16 agosto 1956
Petrolini ogni sera inventava sé stesso Sono passati vent'anni giusti dalla morte di Ettore Petrolini, dal giorno in cui, vergognandosi di morire « non ancora cinquantenne », l’attore si spense in Roma, dopo lungo patire. Tutte le volte che la sua…
Raul Radice, «L'Europeo» anno XII, n.28, 8 luglio 1956
Onorevole Nannarella, ti rieleggeremo Durante la movimentata conferenza-stampa che tenne in un albergo di via Veneto giovedì scorso, Anna Magnani, assalita letteralmente da una settantina tra giornalisti e fotografi, disse ad un certo momento a Dawn…
Anna Magnani suora per un mese Tra breve sugli schermi un nuovo film di "Nannarella” - Cifariello ci racconta la storia di una eccezionale "Suor Letizia” - La vicenda è ambientata ad Ischia Fra poco sugli schermi rivedremo la Magnani. Il titolo del…
Censura che vai fotogrammi che non trovi Chi tollera la donna nuda e chi evita la bandiera rossa: ognuno ha un granellino di pepe da togliere al film. I film grivois et d’un caractère piquant figurano già nei cataloghi Pathé del 1904, nella speciale…
Roberto Paolella, «Cinema», n.158, 10 gennaio 1956
Anna Magnani vince l'Oscar: «E' un grande giorno per gli italiani» Così ha telegrafato Ernest Borgnine, interprete di “Marty'' che non ha dimenticato le sue origini, ad Anna Magnani, accomunata a lui nel trionfo del massimo premio cinematografico…
Egle Monti, «Tempo», anno XVIII, n.14, 5 aprile 1956
Walter Chiari selvaggio ha ammaliato Ava Gardner Piante tropicali fatte arrivare appositamente dall’Africa e costumi succinti di Christian Dior per la protagonista, nel primo film piccante girato da Mark Robson a Roma Roma, settembre Sopra un’isola…
Anna Magnani si è fatta suora ma è rimasta mamma Una Magnani senza amanti e senza parolacce Ecco dunque la nuova Magnani: una suora dal volto drammatico, esangue e dolcissimo. La bianca cuffia col soggolo le incornicia la faccia disadorna, dagli…
O. F., «L'Europeo», anno XII, n.36, 2 settembre 1956
Walter Chiari: «Elsa non è la mia fidanzata» Walter Chiari tiene a precisare i suoi rapporti d'amicizia e di prudente tenerezza con la nuova attrice Elsa Martinelli, pur non escludendo che in avvenire si possa anche parlare di fidanzamento Walter…
Walter Chiari e Delia Scala immaginano di essere marito e moglie Walter Chiari e Delia Scala lavoreranno insieme per la prima volta in una nuova commedia musicale e cercano intanto nella campagna romana l’affiatamento necessario a costituire una…
La Magnani madre ammirevole - Luca di Nannarella ha messo lo smoking Roma, ottobre Queste sono le fotografie di una madre felice che festeggia il compleanno di suo figlio. La madre, lo vedete, è Anna Magnani e il figlio è Luca. La festa si è svolta…
Sylva Koscina è arrivata al cinema col Giro d'Italia Il volto di Silva Koshina, che rappresenterà il cinema italiano al festival di Cannes nel film “Il ferroviere”, apparve per la prima volta sui giornali accanto a quello del ciclista Van…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.15, 12 aprile 1956 - Fotografie di Paolo Costa
Il misterioso trasloco di Walter Chiari E’ difficile dire che cosa ci sia di vero nelle voci di un romanzetto fra Ava Gardner e Walter Chiari, impegnati a Roma nella lavorazione di un film; e un segretissimo trasloco non ha certo contribuito a…
U. d. F., «Tempo», anno XVIII, n.34, 23 agosto 1956
Alla tredicesima prova promossa Virna Lisi Dopo aver interpretato in due anni dodici film per candide platee popolari, la più vivace "ingenua" del cinema italiano ha avuto finalmente la grande occasione di essere un'autentica attrice In questi…
Stelio Martini, «Epoca», anno IV, n.155, 20 settembre 1956
Walter Chiari travolto dal ciclone «Bettina» Walter Chiari prova a Torino con Delia Scala la sua nuova commedia musicale che introdurrà “ufficialmente’’ in Italia il vero “rock and roll” e sarà impostata sullo stesso ritmo. Torino, ottobre Se…
Vincenzo Rovi, «Tempo», anno XVIII, n.43, 25 ottobre 1956
Sylva Koscina, l'attrice che sa piangere Silva Koshina è per ora una ragazza che dice di voler fare del cinema seriamente. Non è stata ancora contagiata dall'ambizione di accumulare milioni e si vanta della modestia dei propri guadagni. Roma,…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.44, 1 novembre 1956 - Fotografie di Paolo Costa
Cugat ha trovato l'America in Italia Dalla crisi che colpi lo scorso anno la televisione italiana cominciò la fortuna per Xavier Cugat e Abbe Lane, contesi a colpi di milioni dalla TV e dal cinema Roma, gennaio A distanza di circa quattro mesi dal…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.6, 9 febbraio 1956
Freud in passarella con Delia Scala e Walter Chiari La nuova commedia musicale ideata da Garinei e Giovannini per la compagnia Chiari-Scala racconta gli ameni casi d’una coppia di sposi la cui felicità è insidiata da stravaganti sogni. I complessi,…
Dino Falconi, «Epoca», anno VII, n.321, 25 novembre 1956
Abbe Lane non piace alla RAI Fu eliminata dai teleschermi perché, dissero i dirigenti, anche restando immobile, turbava gli spettatori Sta per tornare in Italia, dopo una parentesi cinematografica in Germania, la bellissima Abbe Lane, moglie del…
«L'Europeo», anno XII, n.31, 29 luglio 1956 - Fotografìe Pressphoto, F. Garolla
La figlia dello Sciuscià È la piccola Stella spuntata all'orizzonte felice di Franco Interlenghi e di Antonella Lualdi, coppia dello schermo oltre che della vita, eterni innamorati. Tra gli sciuscià che De Sica nel '46 portò sullo schermo, fermando…
Abbe scompiglia l'«Opera dei pupi» Per la prima volta Abbe Lane ha Interpretato, nel film "I girovaghi", un vero personaggio. E ha contribuito, con il suo sorprendente entusiasmo, a condurre felicemente In porto talune scene notturne di questo…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.28, 12 luglio 1956
Antonella Lualdi e Franco Interlenghi dovranno riprendere a litigare Il matrimonio e la nascita di Stella hanno calmato la più tempestosa coppia di fidanzati del cinema italiano: Antonella Lualdi e Franco Interlenghi. E questo stato di cose ha avuto…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.28, 12 luglio 1956
Vacanze difficili per Abbe Lane L’esuberante danzatrice di Brooklyn ha passato un mese in Spagna completando tutte le principali corride con uno spettacolo musicale di cui era animatore suo marito; ora, dopo la fugace apparizione a Venezia, si…
May Britt attende un uomo nervoso La fotografa di Stoccolma diventata attrice in Italia protesta di avere un temperamento da donna del sud; ma perchè si desti ha bisogno di un regista dal carattere particolare Dopo quattro anni che vive in Italia e…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.10, 8 marzo 1956
Sandra Milo farà la monaca di clausura Roma, marzo Sandra Milo ha cominciato da poco a fare del cinema. Ha debuttato accanto ad Alberto Sordi nel film Lo scapolo diretto da Antonio Pietrangeli considerato uno dei pochi registi di riserva capaci di…
Abbe Lane: «ho nella mia valigia la musica di "Guaglione» Un articolo confidenziale della signora Abbe Lane. La bella moglie di Xavier Cugart, che ho lasciato in questi giorni l’Italia per recarsi in America, ritornerà nella prossima primavera con…
Anche Silvana Pampanini diventa misteriosa Scintillante di gioielli così discussi in questi giorni. Moris Ergas sostiene che comprò all'attrice preziosi e pellicce per oltre 31 milioni perché, essendole fidanzato, pensava che tutto sarebbe rimasto…
Renzo Trionfera, «L'Europeo», anno XII, n.4, 22 gennaio 1956
La grande occasione di Sandra Milo L’attrice milanese l’ha saputa cogliere superando ogni genere di ostacolL Alla fine Jacques Becker le ha detto semplicemente: “Sono contento di lei”, un complimento importante per una giovane recluta del cinema…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.34, 23 agosto 1956
Valeria Moriconi, l'attrice della crisi Valeria Moriconi, dopo quattro anni di attesa, è balzata improvvisamente in testa alla nuova generazione degli attori italiani: a Roma quasi nessuno lavora oggi, ma Valeria è disputata dai produttori e…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.25, 21 giugno 1956
Billi e Riva dottori in comicità Dopo le esperienze della rivista e del cinema, i due attori comici preparano una novità: dieci telefilm. Il tema: che cosa può accadere a due romani a Parigi. Durante il giorno Billi e Riva sono introvabili: per…
De Sica, borghesuccio anteguerra Una cesura netta va tracciata fra i due tempi di De Sica interprete: il primo in cui seppe coerentemente impostare un personaggio; il secondo in cui lo stesso personaggio — svuotato però del vigore polemico — viene…
Carlo della Corte, «Cinema», anno IX, n.160, 10 febbraio 1956
Dorian Gray ha dimenticato la rivista Abbandonata definitivamente la passerella per il cinema e stabilitasi a Roma, Dorian Gray ha cominciato a demolire il suo personaggio: quello della soubrette "lunare". Sembra che abbia finalmente trovato la sua…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.16, 19 aprile 1956 (Fotografie di Paolo Costa)
Valeria Moriconi ha scoperto l'America a Roma Per una ragazza di provincia che si era fatta onore solo in una filodrammatica, venire da Jesi a Roma a far del cinema era come traversare l’Atlantico ai tempi di Cristoforo Colombo «Sono sempre stata…
Paolo Pozzesi, «Vie Nuove», anno XI, n.31, 28 luglio 1956
Billi e Riva sono fatti così I due popolari comici romani hanno portato sui palcoscenici della Capitale una nuova rivista, nella quale vengono amabilmente presi in giro i difetti degli italiani, attraverso le molteplici esperienze di una coppia…
L'anno terribile di Delia Scala Chiamata alla TV dopo una estenuante stagione cinematografica e teatrale, l'attrice che non vuol essere classificata tra le “maggiorate fisiche" è decisa a continuare la sua battaglia per essere sul palcoscenico e…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.22, 31 maggio 1956 - Fotografie di Paolo Costa
Mike Bongiorno si confessa Il popolarissimo presentatore dei quiz di "Lascia o raddoppia" rivela in questo articolo alcuni retroscena della sua professione e rievoca episodi drammatici o romantici della sua vita Se, oggi, a me che sono ormai…
Mike Bongiorno, «Gioia», anno XIX, n.15, 8 aprile 1956
Marlène ha incontrato il Commendatore Danno questo titolo a Vittorio De Sica, a Montecarlo: forse per deferenza, forse perchè pensano che sia l’unico degno della grandissima Marlène Dietrich Montecarlo, luglio Dietrich è ancora la più bella, la più…
Paolo Pozzesi, «Vie Nuove», anno XI, n.28, 7 luglio 1956
Delia Scala nubile Racconta lei la storia del suo matrimonio nullo. «Fu una cosa fantastica: i giornali parlarono di fasto orientale». Più di sessanta automobili. L'abito della sposa. A sedici anni, diamanti e visone. Poi le prime nubi Torino,…
Giorgio Bocca, «L'Europeo», anno XII, n.44, 28 ottobre 1956
Marcello Mastroianni: «continuerò a fare l'autista di tassì» In questo articolo scritto per “Tempo", Marcello Mastrojanni, attraverso una serena autocritica, esprime la sua opinione di attore su certi aspetti e certe cause profonde della attuale…
Anna Maria Ferrero, la ragazza che ha messo le ali Anna Maria Ferraro definita dalla sua rivale in amore e in arte “una ragazzina insignificante accanto a Vittorio Gassman una delle attrici di prosa più sensibili e dotate Roma, agosto Quest'anno,…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n. 36, 6 settembre 1956
Leslie Caron ama le favole L'interprete di “Lili” arrivò a Hollywood per danzare e Hollywood scoprì in lei un'interprete ideale dei suoi film fiabeschi. Forse perché anche la sua vita è come una fiaba. Cinque anni fa Leslie Caron era una…
Comandante Mike Bongiorno in bocca al lupo! Le mode non si discutono: si subiscono. Ricordate gli anni del tango, della frangetta, dello jo-jo? Gli anni di Pitigrilli e di Guido da Verona, o di Macario e di Wanda Osiris? Nessuno si sarebbe mai…
Delia Scala come piace a Castellotti Bellina, simpatica, brava e finalmente libera di sposarsi chi vuole: ecco Delia Scala 1956. La Sacra Rota le ha dato ragione, il vincolo nuziale col suo primo marito, Niki Melitsanos, è ormai annullato. E chi…
«L'Europeo», anno XII, n.45, 4 novembre 1956 - Foto di Duilio Pallottelli
Franca May, l'attrice dei quattro giorni Franca May si è convinta che il numero quattro le porti fortuna: iniziò la carriera con Billi e Riva dopo quattro soli giorni di prove, e ripetè l’impresa l’anno dopo, quando con Eduardo De Filippo debuttò…
Giuseppe Dicorato, «Tempo», anno XVIII, n. 36, 6 settembre 1956
Una Wanda, tre comici e 12 pappagalli La nuova rivista che la compagnia di Wanda Osiris ha presentato a Genova, in “prima'’ nazionale, si intitola “Okay Fortuna!” ed è stata ideata da Puntoni e Terzoli. La famosa “soubrette” ha voluto stavolta avere…
Il pupazzo pelato di casa Lattuada Cosi Carla Dei Poggio chiama il suo piccolo Alessandro, che ha da poco compiuto i cinque mesi e la cui presenza condiziona tutti i programmi della famiglia. E’ colpa sua se si è detto che l’attrice avrebbe…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n.50, 13 dicembre 1956 - Foto di Federico Patellani
Macario fra Cavour e Radetzky Da un pezzo a Macario sorrideva l’idea di inscenare uno spettacolo costituito da una vicenda drammatica nella quale si inserisce, smaccatamente, la comicità del suo personaggio. Forse si trattava degli echi nostalgici…
Dino Falconi, «Epoca», anno VII, n.312, 23 settembre 1956
Una vecchietta decretò il successo di Yvonne Sanson L’attrice che migliaia di ammiratori in lagrime hanno chiamato figlia, madre, sorella, da due anni sta scrivendo la sua biografia che, dice, “conterrà molto amore” Roma, ottobre Rientrata a Roma…
Stelio Martini, «Tempo», anno XVIII, n. 43, 25 ottobre 1956 - Fotografie di A. Alessandri
Grace e Ranieri visti da Carlo Dapporto La rivista che vedrete. Il "matrimonio del secolo" ha offerto lo spunto per la nuova rivista di Garinei e Giovannini, i quali però hanno dovuto effettuare grossi tagli per evitare incidenti diplomatici. Roma,…
«Epoca», anno VII, n.313, 30 settembre 1956 - Foto di Carlo Bavagnoli
Elsa Merlini: «ho rinfoderato il mio cattivo carattere» Elsa Merlini ritornerà presto al teatro, in una commedia musicale: intanto, con una punta di malinconia, racconta in questa intervista i momenti più importanti della sua vita di attrice e…
Io e il Cervino Renato Rascel descrive le proprie sensazioni nell’affrontare per la prima volta l’alta montagna, avventura In cui ha avuto come compagna la giovane attrice milanese Liuba Rosa Cervinia, dicembre Era tanto tempo che non vedevo il…
Renato Rascel, «Tempo», anno XVIII, n.52, 27 dicembre 1956
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Riferimenti e bibliografie:
Sintesi delle notizie estrapolate dagli archivi storici dei seguenti quotidiani e periodici: